Anzola dell’emilia – S. Giovanni in Persiceto – Tivoli – Sant’Agata bolognese – Pieve di cento – Castello d’argile – Sala bolognese – Calderara di reno
Partiamo ora da Bologna sulla Via Emilia Ponente, fuori Porta S. Felice e dirigiamoci verso la cosiddetta “Bassa”, la pianura bolognese. Attraversiamo il Reno, passiamo Borgo Panigale e facciamo la prima tappa: ANZOLA. Ammiriamo l’antichissima pieve medievale, la CHIESA PARROCCHIALE DI S. PIETRO e PAOLO e la TORRE DEL 1200, residuo dell’antico castello che ospitò Re Enzo.
Ripartiamo sulla Comunale per Sacerno, notiamo i numerosi edifici rurali, le ville padronali sparse un pò ovunque, e in direzione Tavernelle dell’Emilia, proseguiamo sulla statale fino a S. GIOVANNI IN PERSICETO. Un comune ricco di storia e di numerose testimonianze artistiche, a partire dalle chiese, alcune delle quali conservano importanti opere d’arte. Nella COLLEGGIATA DI S. GIOVANNI BATTISTA è possibile ammirare un dipinto del Guercino e uno di Albani, oltre ai bassorilievi del Piò, mentre la CHIESA DEL CROCIFISSO ospita opere del ‘700 della scuola bolognese. Da non dimenticare sono anche i palazzi, quello COMUNALE e il PALAZZACCIO. Tra le piacevoli sorprese riservate dalla cittadina, il rinomatissimo Carnevale persicetano, dalla lunga tradizione, con protagonista la maschera di Bertoldo, scaturita dalla fantasia di Giulio Cesare Croce, che proprio qui è nato. Raggiungiamo ora SANT’AGATA BOLOGNESE, dove nella Parrocchiale, su una Pieve antichissima c’è un Sant’Agata attribuito a Guido Reni. Da ricordare è pure l’Oratorio dello Spirito Santo che conserva affreschi, sembra, attribuibili a Nicolò dell’Abate.
Spostiamoci ora sulla Provinciale Bevilacqua e deviamo per raggiungere PIEVE DI CENTO, una cittadina di origine medievale, contesa per secoli da Bolognesi e Ferraresi, infine divisa tra le due province.
Suggestivi i portici, i palazzi settecenteschi, le chiese, in particolare la Chiesa Collegiata di Santa Maria Maggiore, la “Pieve” appunto, ricostruita nella prima metà del ‘700, che contiene opere del Guercino e di Guido Reni.
Notiamo anche la Rocca, costruita alla fine del ‘300 da Antonio di Vincenzo. Interessante infine il Centro di Documentazione sulla Lavorazione Della Canapa, che raccoglie vecchi attrezzi di questa antica attività della zona.
Ritorniamo ora verso Bologna e sulla Provinciale centese incontriamo CASTELLO D’ARGILE, un piccolo centro agricolo industriale e prendiamo la Padullese, fermandoci a SALA BOLOGNESE, dove troviamo una bellissima chiesa della prima metà del 1000, costruita sui resti di un edificio paleocristiano e ristrutturata agli inizi del secolo.
Proseguiamo sulla Provinciale fino a toccare CALDERARA DI RENO, facciamo una visita a Villa Masetti che conserva alcuni interessanti dipinti di scuola bolognese e rientriamo a Bologna.