L’arte non va mai in vacanza e a Bologna è possibile visitare alcuni musei aperti l’1 e il 2 aprile…
Palazzo Belloni ospita ‘The Wall’. Al centro dell’esposizione il tema del muro, visto come oggetto culturale lungo un percorso tra storia, arte e multimedialità. L’evento si svolge in uno spazio moltiplicato da soluzioni tecnologiche e creative che invitano alla scoperta delle varie declinazioni del concetto di muro: sociale, politica, espressiva, psicologica. Ma non solo. Ogni dimensione è esplorata anche attraverso opere realizzate da artisti di epoche diverse, come Piranesi, Pomodoro, Christo e tanti altri. La mostra è visitabile sia a Pasqua sia a Pasquetta dalle 10 alle 20 (ma alle 19 chiude la porta d’ingresso).
‘Bologna fotografata. Tre secoli di sguardi’, l’esposizione allestita dalla Cineteca nel sottopasso di piazza Re Enzo. Un appuntamento dedicato a chi vuole riscoprire la città di Ottocento e Novecento mediante lo sguardo dei fotografi che ne hanno immortalato le mutazioni urbanistiche e sociali.
I fotoamatori possono optare anche per Palazzo Pallavicini (1 e 2 aprile dalle 11 alle 20), che espone 140 immagini (120 in bianco e nero e 20 a colori) di Vivian Maier, una delle artiste più apprezzate di questo secolo. Al centro della sua opera l’infanzia, i ritratti, la vita di strada, la forma e il colore.
In via don Minzoni 14 il Museo d’arte moderna Mambo, celebra i capolavori delle avanguardie russe di inizio Novecento con la mostra ‘Revoluija. Da Chagall a Malevich, da Rapin a Kandisky’. Alle 16 di domenica 1 aprile è in programma una visita guidata per singoli visitatori: un’ora di percorso per cogliere l’evoluzione di stile e di pensiero in bilico tra astrattismo e figurativismo.
Il Museo del Patrimonio Industriale ha deciso di raccontare l’avventurosa storia della C.M. attraverso quindici motociclette degli anni 1930-1950. I bolidi, le foto e i cataloghi si possono ammirare a Pasqua dalle 10 alle 18.30.
Stesso orario, ma esteso anche al Lunedì dell’Angelo, per il Museo Civico Medievale che mette in mostra una splendida scultura di Alessandro Algardi, l’’Allegoria del Sonno’, giunta a Bologna grazie alla collaborazione con la Galleria Borghese di Roma. Viene esposta accanto al San Michele Arcangelo in bronzo, opera dello stesso autore e pezzo della collezione permanente del museo.
Un mondo lontanissimo per tempo e spazio dalle geishe e dai samurai di Palazzo Albergati. Sono oltre duecento le opere che danno vita a ‘Giappone, storie d’amore e di guerra’, l’esposizione che tutti i giorni (anche a Pasqua e Pasquetta) dalle 10 alle 20 mette in contatto i visitatori con i più grandi artisti dell’Ottocento nipponico.
Un’epoca nella quale, alle stesse latitudini, si è espresso il genio di Utagawa Kunisada. Il Museo di Palazzo Poggi possiede centinaia delle sue stampe ukiyo-e: le più rappresentative si possono contemplare fino al 3 giugno; l’1 e il 2 aprile dalle 10 alle 18.
Palazzo Fava: la mostra, allestita da Fondazione Carisbo e Genus Bononiae – Musei nella Città, si chiama ‘Meta-Morphosis – Zhang Dali’, con la quale viene raccontato uno dei più noti artisti cinesi contemporanei. Pittore, scultore e fotografo, Dali ha vissuto sotto le Due Torri dall’89 al ’95. Le sue opere – 220 quelle esposte – descrivono la trasformazione storica e sociale vissuta dal suo Paese negli ultimi trent’anni. Palazzo Fava è aperto a Pasqua e Pasquetta dalle 10 alle 20.
Negli stessi giorni, ma dalle 10 alle 19, è possibile visitare la mostra ‘Il Nettuno: architetto delle acque’ in Santa Maria della Vita, e Palazzo Pepoli, Museo della Storia di Bologna.
Fonte: il Resto del Carlino