Fino al 5 giugno presso Parsec, si terrà la mostra “Strange Strangers” di Esther Gatón, Caterina Gobbi, Sofia Albina Novikoff Unger.
Il titolo della mostra si riferisce alla definizione che Timothy Morton dà, nel saggio Ecologia queer, degli «altri esseri e il nostro essere come altro» affermando che «per noi le altre forme di vita sono estranei la cui estraneità è irriducibile.[…]
Gli strani estranei sono simultaneamente perturbanti, familiari e stranianti. La loro familiarità è essa stessa straniante, e il loro essere stranianti è familiare». Tra di loro c’è un’intimità che, continua Morton, «ha bisogno di pensare e praticare la fragilità, anziché il dominio, la frammentazione, anziché l’olismo, e l’incertezza decostruttiva, anziché l’asserzione aggressiva, moltiplicare le differenze, crescere attraverso una reificazione completa».
Ingresso Gratuito