Quello che (forse) non sai sulla Basilica di San Petronio di Bologna.
È la sesta chiesa più grande della cristianità, ma avrebbe dovuto essere la più grande. Questo non è un difetto perché esalta l’unicità della basilica, dato che è stata costruita senza alcun contributo economico da parte del papato e Chiesa, bensì grazie ai bolognesi e alle famiglie patrizie che hanno finanziato l’opera.
Dal progetto originale che prevedeva la costruzione della più grande basilica al mondo, i fondi raccolti dalla società civile bolognese non hanno permesso di raggiungere il risultato, lasciando però una chiesa bellissima simbolo di fede ma anche di indipendenza.
La grande opera si concluse nel 1663. Tuttavia per secoli la facciata rimase incompleta, perciò si ritenne non terminata la costruzione. Nel 1887 fu bandito un concorso al quale parteciparono molti architetti ma si decise ancora di non procedere con i lavori.
L’idea di completare la Basilica riaffiorò molti anni dopo, precisamente nel 1933, quando fu indetto un nuovo concorso, ancora una volta bloccato dal ministro della Pubblica Istruzione Pietro Fedele perché non condivideva il progetto.
Da allora nessuno ha più proposto di completare il progetto di San Petronio.
Solo nel 1954, il 3 ottobre, la Basilica di San Petronio venne consacrata dal Cardinale Giacomo Lercaro, dichiarando la ‘fine dei lavori’: la costruzione della chiesa è finita definitivamente, anche per quanto concerne la facciata. Esattamente 564 anni dopo la posa della prima pietra.