Grande architettura, sacra e profana…
Proseguiamo fino alla fine del portico adesso: a destra vediamo la statua di Luigi Galvani (1737-1798) il grande anatomista bolognese pioniere degli studi sull’elettricità; a sinistra ci troviamo in Via Farini; la percorriamo fino a Piazza Cavour e tenendo il lato destro imbocchiamo Via Garibaldi trovando sulla sinistra la BASILICA DI S. DOMENICO, fondata dallo stesso Santo nel 1218. L’attuale struttura è il prodotto dei lavori di trasformazione che si sono succeduti nel corso dei secoli. All’interno, molto belle le cappelle fra cui quelle che accolgono le spoglie del Santo, del pittore Guido Reni e di Re Enzo.
L’Arca che conserva il corpo del Santo fu eseguita da Nicola Pisano (detto Nicola d’Apulia: 1220 – ca 1278), la cimasa fu aggiunta nel ‘400 da Nicolò dell’Arca artista pugliese morto a Bologna nel 1494; l’angelo di destra sull’altare è di Michelangelo, il catino dell’abside fu dipinto da Guido Reni.
Sull’altare della settima cappella è posto un dipinto di Giovanni Barbieri detto Guercino (1591-1666) e nella dodicesima, a sinistra del presbiterio è conservata una tavola di Filippo Lippi. L’altare della cappella maggiore fu disegnato dall’architetto Alfonso Torreggiani durante lavori di adeguamento nel XVIII secolo; sul ventiduesimo altare troviamo il “S. Raimondo di Pennafort” di Ludovico Carracci, di cui sono conservate nel museo altre due opere, “S. Francesco” e “La Carità”.
Nella piazza di fronte alla basilica troviamo poi la tomba di Rolandino dè Passeggeri (1215-1300) uno dei più grandi giuristi del medioevo al quale si deve anche la stesura del decreto Liber Paradisus di cui abbiamo parlato in apertura del nostro itinerario.
Proseguendo lungo via Garibaldi dopo poche decine di metri troveremo Piazza dei Tribunali, con il maestoso PALAZZO DI GIUSTIZIA, ex Palazzo Ranuzzi-Ruini, poi Baciocchi; il classicismo puro della facciata è opera del grande architetto Andrea della Gondola detto Palladio (1508-1580).
Nonostante i tempi, i trapassi e le vicende, il palazzo è fra i meglio conservati della città.