Piazza del Nettuno, 1
Anche questo bellissimo edificio fu tra quelli nati (come l’adiacente Palazzo del Podestà) per l’esercizio del governo e dell’amministrazione pubblica, ma dal 1249, pochissimi anni dopo la sua costruzione, fu teatro di una vicenda che ancora oggi da il nome al palazzo.
Nel maggio del 1249 i bolognesi sconfissero le truppe ghibelline dell’imperatore Federico II a Fossalta, vicino Modena, e catturarono anche suo figlio Heinz (Enzo) coraggioso guerriero e grande protagonista nello scacchiere italiano dell’imperatore.
Enzo fu portato a Bologna e rinchiuso in quello che divenne quindi Palazzo Re Enzo, dato che li fu tenuto prigioniero fino al 1272, anno della sua morte.
Sconfiggere l’imperatore chiamato Stupor Mundi, catturare suo figlio e resistere ad ogni tentativo di riscatto fu un motivo di grande orgoglio per Bologna e i bolognesi: Enzo tra l’altro non deve aver patito una prigionia troppo dura, dato che gli furono riconosciute le prerogative reali e aveva a disposizione servitù e paggi e ebbe anche tre figlie ricordate nel suo testamento