Dal 17 marzo fino al 15 luglio la mostra “Creti, Canova, Hayez. La nascita del gusto moderno tra ‘700 e ‘800 nelle Collezioni Comunali d’Arte”.
Con la mostra “Creti, Canova, Hayez. La nascita del gusto moderno tra ‘700 e ‘800 nelle Collezioni Comunali d’Arte”, il museo civico situato al secondo piano di Palazzo d’Accursio presenta un percorso di visita ridefinito in concomitanza con gli interventi di ripristino di una parte della copertura dell’edificio avviati lo scorso novembre, il cui completamento è previsto entro luglio 2019.
Museo aperto dunque, nonostante i lavori e un’esposizione, organizzata dai Musei Civici d’Arte Antica dell’Istituzione Bologna Musei con la curatela di Silvia Battistini e Massimo Medica, che consente di ammirare oltre 150 opere ordinate secondo numerosi accostamenti inediti, anche grazie alla presentazione di alcuni lavori solitamente conservati in deposito come i pastelli e i dipinti di Angelo Crescimbeni, Sebastiano Gamma e Coriolano Vighi, e i prestiti provenienti dal Museo Civico Archeologico, dal Museo Civico Medievale e da MAMbo.
“Sono orgoglioso di presentare questa nuova narrazione della nostra collezione – afferma l’assessore alla Cultura e promozione della città, Matteo Lepore – chel’Istituzione Musei ha realizzato con grande intelligenza questa esposizione che accoglie i visitatori nel museo di fatto vera porta d’accesso alle collezioni della città, trasformando il periodo di lavori e cantieri in un’occasione inedita che permette anche la scoperta di capolavori solitamente non visibili al pubblico, così come accade anche per la mostra “Ritratti di famiglia”, inaugurata pochi giorni fa all’Archeologico, altro museo attualmente in fase di ristrutturazione”.
La mostra si sofferma in particolare sulle opere di artisti l XVIII e il XIX secolo, mettendo a confronto stili e iconografie di importanti autori non solo bolognesi: a partire dalla bellissima Sala Urbana, si snoda un percorso attraverso le opere di: Antonio Canova, Giovanni Antonio Burrini, Giuseppe Maria Crespi, Donato Creti, Pelagio Palagi, la ricostruzione del salottino barocco della famiglia Rusconi, Clemente Albéri, Ferdinando Cavalieri, Cincinnato Baruzzi, Francesco Hayez, Raffaele Faccioli, Antonio Mancini, Coriolano Vighi, Giorgio Kienerk, Giuseppe Varlese e Alfredo Savini.
Appuntamenti di carattere didattico e divulgativo per bambini e adulti e speciali occasioni di visita al cantiere-aperto con i restauratori della ditta Leonardo S.r.l. che realizza i lavori di ristrutturazione sono in programma per tutta la durata della mostra, che sarà aperta fino al 15 luglio.