Dal 4 al 13 aprile si assiste alla kermesse Live Arts Week, giunta quest’anno all’ottava edizione.
Gallerie, spazi aperti e luoghi inesplorati in tutto il capoluogo emiliano.
Sono diversi gli appuntamenti in prima nazionale che dedicano particolare attenzione all’arte del corpo, inteso in senso lato.
Si parte dalla galleria P420 dove il coreografo italiano di base ad Amsterdam Michele Rizzo presenta Spacewalk, lavoro in cui due performer indagano il concetto di spazio, e Prospect che sulle musiche di Billy Bultheel, già collaboratore di William Forsythe, amplia il campo d’indagine coinvolgendo una ventina di interpreti.
Ispirata alla VI Egloga di Virgilio e ideata per svilupparsi nell’arco di tre notti, From The Dead Air Orgy: The Song Silenus del londinese Simon Vincenzi abiterà le sale di Palazzo Pezzoli attraverso un percorso oscuro giocato, grazie alle sonorità di Will Saunders e alle azioni di Kath Duggon, tra cosmologia e l’evocazione della figura di Sileno, mitico compagno di Dioniso.
Coprodotto dal festival, debutta al Salone degli Incamminati della Pinacoteca di Bologna GHOST della veronese Barokthegreat, alias la coreografa Sonia Brunelli e la musicista Leila Gharib.
Per la prima volta in Italia, da Parigi arriva l’artista di origine iraniana Sorour Darabi per presentare all’Accademia di Belle Arti di Bologna il solo Farci.e. Tenuto a battesimo a Montepellier Danse 2016, il lavoro ben accolto dalla critica si interroga su questioni di genere attraverso incontri/scontri metalinguistici che il corpo restituisce in maniera dialettica.
Infine nel sotterraneo cantiere del Cinema Modernissimo, area in fase di ristrutturazione e recupero accanto alla centralissima Piazza Maggiore, il brasiliano Marcelo Evelin con la sua compagnia Demolition Incorporada presenta in prima europea The Invention of Evilness/ A Invenção da Maldade. Attivo tra la natia città di Teresina nello Stato brasiliano del Piauí e l’europea Amsterdam, Evelin in questo suo ultimo spettacolo si interroga sull’origine del male incarnato da sei performer intenti a esperire le sonorità di Sho Takiguchi.
Fonte: www.danzaedanzaweb.com