Dal 21 Dicembre, fino al 28 febbraio 2017, Bologna ha il privilegio di ospitare alcuni scritti autografi di Giacomo Leopardi. Questa iniziativa nasce dalla richiesta dello stesso Giuliano Pazzaglini, sindaco della cittadina che è stata colpita dal terremoto del 24 agosto.
Lo scopo della mostra è infatti principalmente quello di mettere in sicurezza le opere che erano conservate nel museo dell’antico palazzo dei Governatori di Visso, sede al momento compromessa dal sisma e, contemporaneamente, quello di rendere disponibile al pubblico questo straordinario patrimonio della cultura italiana.
Il Comune di Bologna ha accettato entusiasticamente la proposta, che permetterà di rendere anche un evento nefasto come quello del sisma un’occasione da cui trarre qualcosa di positivo per tutti.
L’insieme degli autografi che arriveranno a Bologna, e che saranno esposti alla biblioteca dell’Archiginnasio, è piuttosto vasto e comprende 6 idilli tra i quali “L’Infinito”, la “Epistola al conte Pepoli”, cinque sonetti, la “Prefazione al Petrarca” e 14 lettere indirizzate all’editore milanese Antonio Fortunato Sella fra il 1862 e 1866. L’allestimento, curato dall’architetto Cesare Mari, colloca nella Sala dello Stabat Mater, cuore della Biblioteca dell’Archiginnasio, alcune bacheche contenenti i preziosi autografi mentre un totem interattivo permetterà ai visitatori di sfogliare virtualmente, oltre alle riproduzioni dei manoscritti esposti, alcuni materiali informativi (foto, video, testi) sui rapporti fra Giacomo Leopardi e Bologna. Come ricorda l’Assessore alla Cultura, Bruna Gambarelli infatti, la nostra città ha molti legami con la vicenda biografica e poetica di Leopardi, non solo perché il poeta soggiornò a lungo in città fra il 1825 e il 1826, ma anche perché fu proprio il preside del Liceo Galvani di Bologna, Prospero Viani, che nel 1849 per primo pubblicò l’Epistolario leopardiano presso l’editore fiorentino Le Monnier e che probabilmente, proprio in quell’occasione, riuscì ad acquistare un consistente numero di autografi leopardiani che successivamente vendette, fra il 1868 e il 1869, a Giovanni Battista Gaola Antinori, sindaco di Visso e deputato del Regno.
I rapporti tra Bologna e Visso hanno dunque radici antiche, e l’esposizione di queste opere sarà occasione per attivare nuove e specifiche collaborazioni con le grandi Istituzioni e con gli operatori culturali. Attraverso l’accordo che ha avuto luogo lo scorso settembre si è attivata inoltre una collaborazione tra le due città che si propone di diventare motore di una nuova raccolta di fondi destinata in particolare al restauro del museo di Visso, in cui le opere erano conservate ed esposte.
Orari:
lunedì – sabato 9-19, domenica e festivi 10-14
Info:
Biblioteca dell’Archiginnasio
Piazza Galvani, 1
40124 Bologna
Tel. 051 276811
Bus 11, 13, 14, 19, 20, 25, 27, 29, 30, 37
fermata piazza Maggiore o via Rizzoli
Navetta A – fermata piazza Galvani
Ingresso ad offerta libera