Sono quasi 10mila, nel primo weekend, le persone che hanno potuto contemplare per qualche minuto la “Ragazza con l’orecchino di perla”. Sono state 4.315 sabato, quando la notte bianca ha tenuto aperte le porte di Palazzo Fava fino alle due di notte, e altri quattromila domenica.
Anche per i souvenir è il tutto esaurito: magliette, segnalibri, tappetini per il mouse, panni per gli occhiali, portachiavi, cover per i cellulari, poster, penne, gomme, borse. E persino, perché no, una riproduzione degli orecchini di perla, da portarsi a casa per 40 euro.
Al banco delle audioguide, i visitatori lasciano commenti sulla mostra: «La ragazza è bellissima» è il commento più frequente, declinato in tutte le lingue. Unica nota negativa secondo molti è l’illuminazione.
Molto suggestiva, con le sale in penombra e i faretti che illuminano solo le tele, rendendo ancora più evidenti i giochi di luce sulla pittura ad olio, ma insufficiente quando si arriva “alla Ragazza” perché quel buio non consente di leggere il pannello informativo sulla storia del quadro, inoltre così vengono totalmente nascosti gli splendidi affreschi dei fratelli Caracci che caratterizzano Palazzo Fava, un peccato soprattutto per i visitatori che vengono per la prima volta a Bologna da diverse parti d’Italia e d’Europa.