La basilica di San Domenico è una delle chiese bolognesi più ricche di storia dell’arte, sede principale dell’Ordine Domenicano, e custode delle spoglie del suo fondatore San Domenico.
La sua costruzione iniziò dopo la morte del Santo, nel 1221, l’interno fu ristrutturato nel 1727-32 da Carlo Francesco Dotti che fuse i due primitivi nuclei medievali in un unico organismo. Si tratta di uno tra i più bei moumenti di Bologna, e vale davvero la pena visitarlo.
Potrete ammirare la Cappella di San Domenico con la splendida arca marmorea che ne costudisce le spoglie, immpreziosita dalle sculture di Niccolò Pisano nell’urna (1267), di Alfonso Lombradi nella predella (1532), e di G.B Boudard nel paliotto (1768) e da una splendida cimasa marmorea modellata da Nicolò da Puglia, detto appunto “Dell’Arca”. L’angelo reggicandelabro è opera di Michelangelo. Più in basso si trovano otto statue che raffigurano i protettori di Bologna (San Francesco, San Petronio, San Domenico, San Floriano, Sant’Agricola, San Giovanni Battista, San Proloco e San Vitale.). Dietro l’arca è coservato il prezioso reliquario trecentesco di Jacopo Roseto da Bologna contentente appunto il corpo di San Domenico. Un capolavoro rinascimentale è il suggestivo coro ligneo di Fra’ Damiano da Bergamo (1528-51).
La Basilica si trova in Piazza San Domenico 13, l’ingresso è gratuito, anche per la visita al museo, che è collocato in due ampie sale appositamente costruite per ospitarlo e conserva una raccolta di opere di pittori e scultori dal secolo XIV al XVIII (sala inferiore) e preziosi reliquiari, arredi e paramenti sacri dal sec. XIII al XVII (sala superiore).