Ogni settimana i Musei Civici di Bologna propongono un ricco calendario di appuntamenti, per svelare le loro collezioni e raccontare aspetti ed episodi inediti e curiosi della storia della città, anche attraverso punti di vista differenti e insoliti accostamenti fra le diverse collezioni.
Conferenze, laboratori, concerti, visite guidate, visite in lingua sono i principali “strumenti” di questo racconto, che si dispiega lungo millenni di storia, dai primi utensili in pietra di uomini vissuti 800.000 anni fa ai prodotti dell’attuale distretto industriale, dalla pittura alle varie forme dell’arte moderna e contemporanea, dalla musica alle grandi epopee politiche e civili.
Domenica 3 settembre torna #DomenicalMuseo: come ogni prima domenica del mese, ingresso gratuito alle collezioni permanenti di tutte le sedi dell’Istituzione Bologna Musei.
IN EVIDENZA
– venerdì 1 settembre
ore 12:00 Museo Civico Archeologico – via dell’Archiginnasio 2
“Quarto d’ora accademico”
Il “Quarto d’ora accademico” ci lascia, ma con un appuntamento in più! Considerata l’ampia partecipazione di pubblico nel corso di tutto il mese di agosto, il museo propone un nuovo appuntamento per chiudere il “Quarto d’ora accademico” in bellezza.
Il 1° settembre alle ore 12:00 sarà la responsabile, Paola Giovetti, a narrare in 15 minuti una delle tante storie nascoste del museo.
E fino al 17 settembre il museo è aperto fino alle 18:30 anche nei giorni feriali.
Ingresso: € 5,00 intero / € 3,00 ridotto (comprensivo di ingresso al museo). Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna gratuito
Info: www.museibologna.it/archeologico
PER I BAMBINI
Estate al museo. I campi estivi dell’Istituzione Bologna Musei
Ultima settimana per i campi estivi dell’Istituzione Bologna Musei, pensati per bambini e ragazzi da 5 a 11 anni e da 11 a 15 anni:
– attività per bambini da 5 a 11 anni
La splendida Villa delle Rose si trasformerà in un laboratorio permanente, luogo di incontro e di esperienza per scoprire insieme le Avanguardie artistiche e lo spirito rivoluzionario che ha animato la cultura dalla fine dell’800 ad oggi. Attività di immersione nella natura e “incursioni” speciali in molti musei e spazi culturali cittadini per un’estate indimenticabile!
– FOR – TEENS: workshop al museo per ragazzi da 11 a 15 anni
Se sei tra quelli che almeno una volta nella vita hanno pensato “lo sapevo fare anch’io”, se i linguaggi del contemporaneo ti sembrano incomprensibili e gli artisti troppo stravaganti – ma anche se apprezzi l’arte – allora per te si spalancano le porte del MAMbo, per vivere un’esperienza formativa e divertente insieme ai tuoi coetanei. Nelle due settimane dedicate ai ragazzi sarete protagonisti di processi creativi che vi coinvolgeranno nella cura e realizzazione di una visita guidata e di una installazione artistica.
Informazioni e iscrizioni: Dipartimento educativo MAMbo: tel. 051 6496628 (martedì e giovedì, dalle ore 10 alle ore 17) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Info: www.museibologna.it
– sabato 2 settembre
ore 19:00 – 21:00 Giardino del Cavaticcio – Via Azzo Gardino
Nell’ambito di Best – La cultura si fa spazio
Zumpappà. Trilli e frulloni al Dancing Cavaticcio “Quattro spennellate al Cavaticcio”
Laboratorio per bambini da 5 a 11 anni a cura del Dipartimento educativo MAMbo.
Una vera e propria seduta di pittura “en plein air” sulle orme dei grandi Impressionisti francesi di fine Ottocento. Come per Claude Monet e Auguste Renoir, cavalletto, pennello e colore diventeranno gli strumenti con cui catturare inediti scorci e sfumature di luce sul Parco del Cavaticcio e i suoi dintorni.
Ingresso: gratuito
Info: www.mambo-bologna.org
– domenica 3 settembre
ore 19:00 – 21:00 Giardino del Cavaticcio – Via Azzo Gardino
Nell’ambito di Best – La cultura si fa spazio
Zumpappà. Trilli e frulloni al Dancing Cavaticcio “Bologna, che storia!”
Laboratorio per bambini da 5 a 11 anni a cura del Dipartimento educativo MAMbo.
Dalla nascita del tortellino alla grotta sotto la Chiusa di Casalecchio, Bologna è piena di leggende che non ci si stanca mai di ascoltare. Cartoline e fotografie di oggi e di ieri diventeranno gli scenari di un originale teatrino in cui ambientare la propria storia preferita da tracciare con delicate penne dorate. Bologna poi, non avrà più segreti.
Ingresso: gratuito
Info: www.mambo-bologna.org
GLI ALTRI APPUNTAMENTI
– venerdì 1 settembre
ore 17:30: Museo Davia Bargellini – Strada Maggiore 44
Per il ciclo Palazzo Davia Bargellini: una dimora riscoperta
Visita guidata al palazzo e ai dipinti del XVII secolo, recentemente restaurati e ricollocati nel salone del piano nobile. Con Paolo Cova, RTI Senza titolo s.r.l. e ASTER s.r.l.
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/arteantica
ore 20:00 Cimitero della Certosa – via della Certosa 18
Nell’ambito della rassegna Certosa di Bologna. Calendario estivo, per Best – La cultura si fa spazio
“Arte e storia fra i portici e la Certosa”
Una serata all’insegna dell’arte e della gastronomia, per un’insolita e misteriosa esperienza: si parte da Piazza Maggiore a bordo dell’Open Bus per un tour serale, con destinazione la Certosa per una suggestiva passeggiata notturna. Prima della partenza piccolo rinfresco con prodotti del territorio offerti da Gelateria La Torinese.
Programma: ore 20:00 partenza da Piazza Maggiore; ore 20.50: arrivo in Certosa e visita guidata; entro le ore 23: termine in Piazza Maggiore.
A cura di City Red Bus.
Prenotazione obbligatoria su www.cityredbus.com/shop.
Ritrovo presso l’ingresso principale della Certosa (cortile Chiesa).
Ingresso: € 25,00 (per ogni ingresso pagante due euro saranno devoluti per la valorizzazione della Certosa) / € 15,00 bambini sino a 10 anni
Info: www.museibologna.it/risorgimento
– sabato 2 settembre
ore 17:30 MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“Anime. Di luogo in luogo. Christian Boltanski”
Visita guidata alla mostra di Christian Boltanski, la più ampia mai organizzata in Italia con 25 opere, tra installazioni e video, di cui 2 esposte per la prima volta in Europa.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (martedì e giovedì dalle 9:00 alle 17:00) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso: € 4,00 + biglietto mostra (€ 6,00 intero / € 4,00 ridotto). Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna € 3,00 per la visita guidata + € 3,00 per l’ingresso in mostra
Info: www.mambo-bologna.org
– domenica 3 settembre
ore 10:00 Museo per la Memoria di Ustica – via di Saliceto 3/22 / Sacrario della Resistenza – Piazza Nettuno / MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“Percorso speciale Anime. Di luogo in luogo. Christian Boltanski”
Percorso guidato della durata di 3 ore nei luoghi del progetto speciale “Anime. Di luogo in luogo”, curato da Danilo Eccher, che la città di Bologna dedica a Christian Boltanski.
Si parte dal Museo per la Memoria di Ustica, in cui dal 2007 è visibile l’installazione permanente creata dall’artista in ricordo delle 81 vittime.
A seguire, si visita il Sacrario dei partigiani in Piazza Nettuno, che ha ispirato “Les Regards” (visibile nella Collezione Permanente MAMbo) dalla quale sono stati tratti gli sguardi di Billboards, la serie di manifesti di grandi dimensioni visibili in zone periferiche della città. Infine, visita guidata alla mostra antologica visibile al MAMbo fino al 12 novembre.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (martedì e giovedì dalle 9:00 alle 17:00) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Il percorso si svolgerà soltanto al raggiungimento di minimo sei partecipanti.
Ingresso: € 4,00 per la visita al Museo per la Memoria di Ustica + € 4,00 per la visita alla mostra al MAMbo + biglietto mostra (€ 6,00 intero / € 4,00 ridotto). Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna € 3,00 per la visita al Museo per la Memoria di Ustica + € 3,00 per la visita alla mostra al MAMbo + € 3,00 per l’ingresso in mostra
Info: www.mambo-bologna.org
ore 15:00 MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“Visita guidata al Museo Morandi, la Collezione”
L’allestimento ripercorre le diverse fasi della vicenda artistica di Giorgio Morandi, proponendo accostamenti tra i suoi lavori e quelli di altri autori contemporanei.
Nel percorso è visibile anche la mostra di Catherine Wagner “In Situ: Traces of Morandi”.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (martedì e giovedì, dalle 9:00 alle 17:00) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso: € 4,00 (non è dovuto il pagamento del biglietto di ingresso al museo in quanto prima domenica del mese). Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna € 3,00
ore 16.30: “Anime. Di luogo in luogo. Christian Boltanski”
Visita guidata alla mostra di Christian Boltanski, la più ampia mai organizzata in Italia con 25 opere, tra installazioni e video, di cui 2 esposte per la prima volta in Europa.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (martedì e giovedì dalle 9:00 alle 17:00) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso: € 4,00 + biglietto mostra (€ 6,00 intero / € 4,00 ridotto). Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna € 3,00 per la visita guidata + € 3,00 per l’ingresso in mostra
Info: www.mambo-bologna.org
– martedì 5 settembre
ore 21:00 Cimitero della Certosa – via della Certosa 18
Nell’ambito della rassegna Certosa di Bologna. Calendario estivo, per Best – La cultura si fa spazio
“Zanardi: pane, alfabeto e socialismo”
Lo spettacolo racconterà il drastico risveglio della Bologna di primo Novecento – detta “bella addormentata sopra un cumulo di letame” – grazie all’opera del Sindaco Francesco Zanardi e della sua giunta, che dal 15 luglio 1914 diede avvio a radicali riforme incidendo sullo spirito della città.
La drammaturgia prevede 5 stazioni durante le quali verrà rappresentata la vita e il progetto politico del socialista Zanardi a cominciare dal sostegno alle lotte contadine nel mantovano, da cui proveniva, per arrivare al suo impegno come assessore all’igiene a Bologna nella giunta Golinelli e alla sua elezione coincidente con gli spari sull’Arciduca Ferdinando e la sua consorte Sofia, a Sarajevo, il 28 giugno del 1914.
Verranno evocate le tappe che portarono alla nascita del fascismo bolognese: la costituzione del Fasci di Combattimento di Leandro Arpinati, i terribili momenti della strage del 21 novembre 1920, che metterà fine alla appena nominata giunta di Ennio Gnudi, come anche la tragica morte di Libero Zanardi nel giugno del 1922 a seguito di un pestaggio dei fascisti.
Il racconto citerà l’elezione del Sindaco Dozza che volle accanto Zanardi sul balcone di Palazzo d’Accursio il 24 marzo del 1946, mentre il popolo nella piazza inneggiava ad una fusione delle forze di sinistra. Lo spettacolo si chiuderà con un ricordo dell’entusiasmante discorso del Sindaco Zanardi tenuto il 14 aprile del 1919 al Teatro Comunale di Bologna.
Di e con Simona Sagone, attrice cantante. Accompagnamento alla fisarmonica di Salvatore Panu.
A cura di Associazione Youkali, in collaborazione con AICS Bologna.
Ritrovo 30 minuti prima all’ingresso principale (cortile Chiesa).
Prenotazione obbligatoria al 333 4774139 (mattina-pomeriggio) oppure info@youkali.it.
Ingresso: € 10,00 (per ogni ingresso pagante due euro saranno devoluti per la valorizzazione della Certosa)
Info: www.museibologna.it/risorgimento
ore 21:00 Museo della Musica – Strada Maggiore 34
In occasione di (s)Nodi: dove le musiche si incrociano e nell’ambito di Best – La cultura si fa spazio
“Acquaforte”
Con Tangominas: Francesca Esposito, canto e voce recitante; Pamela Falconi, flauto; Carmen Falconi, pianoforte; Giulia Costa, violoncello.
Un intermezzo dedicato all’Argentina e ad Astor Piazzolla con le “Tangominas”: il tango come musica cosmopolita, ritmi africani, parole scritte da italiani in una lingua – il lunfardo – che è mélange di dialetti, spagnolo e altre lingue europee e non. Questo magico miscuglio rende il tango tanto affascinante, una musica meticcia, frutto di migrazioni, solitudini, perdite e rivincite contro “la suerte, que es grela”.
“Acquaforte” è l’affresco fatto di parole e suoni di una musica poetica e contraddittoria ma sempre viva che sin dalle origini accompagna la storia dell’Argentina, ora come effige del potere, ora come canto di libertà. Le note degli strumenti si uniscono alla voce di Francesca Esposito che – incidendo l’aria – si fa canto e racconto per accompagnare lo spettatore in un mondo fatto di passioni, nostalgia, rabbia, poesia e storia: un mondo più complicato di quello che traspare dai mille stereotipi del e sul tango e – proprio per questo – molto più affascinante.
È possibile prenotare i biglietti (con pagamento il giorno dell’evento) dal sito www.museibologna.it/musica.
Ingresso: € 10,00 intero / € 8,00 ridotto. Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna € 8,00
Info: www.museibologna.it/musica
– mercoledì 6 settembre
ore 20:30 Cimitero della Certosa – via della Certosa 18
Nell’ambito della rassegna Certosa di Bologna. Calendario estivo e per Best – La cultura si fa spazio
“Certosa criminale: storie di delitti e passioni”
Dopo il successo del 2016, un nuovo percorso dedicato ad alcuni eventi e personaggi della storia “noir” di Bologna. Nei chiostri, davanti a statue e memorie dei nostri concittadini, ricorderemo celebri processi, crimini efferati, truffe epocali, tragici amori.
Visita guidata a cura di Associazione Culturale Didasco.
Prenotazione obbligatoria al 348 1431230 (pomeriggio-sera).
Ritrovo presso l’ingresso principale della Certosa (cortile Chiesa).
Iniziativa rivolta ai soci dell’Associazione Culturale Didasco, con possibilità di associarsi al momento della visita. Quota associativa € 10,00 (prima visita in regalo).
Ingresso: € 10,00 (per ogni ingresso pagante due euro saranno devoluti per la valorizzazione della Certosa)
Info: www.museibologna.it/risorgimento
– giovedì 7 settembre
ore 17:30 MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“Anime. Di luogo in luogo. Christian Boltanski”
Visita guidata alla mostra di Christian Boltanski, la più ampia mai organizzata in Italia con 25 opere, tra installazioni e video, di cui 2 esposte per la prima volta in Europa.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (martedì e giovedì dalle 9 alle 17) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso: € 4,00 + biglietto mostra (€ 6,00 intero / € 4,00 ridotto). Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna € 3,00 per la visita guidata + € 3,00 per l’ingresso in mostra
Info: www.mambo-bologna.org
ore 18:30 Museo Medievale – via Manzoni 4
“Tra Medioevo e contemporaneo: dalla croce romanica al bolognese Bruno Raspanti”
Apertura straordinaria e visita guidata alle mostre “Bruno Raspanti. Confronti” e “1143: la croce ritrovata di Santa Maria Maggiore” a cura di Ilaria Negretti, RTI Senza Titolo s.r.l. e ASTER s.r.l.
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.museibologna.it/arteantica
ore 18:00 e ore 19:00 Museo Medievale – via Manzoni 4
Nell’ambito di Best – La cultura si fa spazio
Danza Urbana “Masdanza Platform. Caterina Basso. Il volume com’era”
“Masdanza Platform” è la sezione del festival dedicata alla promozione delle creazioni vincitrici del solo contest e del choreography contest di Masdanza – International Contemporary Dance Festival of the Canary Islands, uno dei più significativi e interessanti concorsi coreografici internazionali, che presenta gli autori emergenti della danza contemporanea, provenienti da differenti parti del mondo.
“Il volume com’era” nasce da un corpo che muove oggetti invisibili, seguendo un ritmo interno, un agire fatto di spostamenti e piccoli tracciati nello spazio. Percorrendo piste non lineari, procedendo per tentativi, dissemina lo spazio di giochi e disegni, di suoni non udibili. Un andamento frammentato ma naturale, che si trasmette dall’attività delle mani, a tutto il corpo. Un’attività che a tratti diventa insistente, compulsiva: la ricerca di un’autodisciplina, di istruzioni da seguire, di un compito che renda meccanici. Un corpo che non trova il posto giusto, il conforto di sentirsi accolto in un dettaglio di tempo e di spazio, la casa, il sollievo della relazione. Uno spazio fatto di presenze mancanti.
Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti
ore 18:30 Nell’ambito di Danza Urbana Festival e di Best – La cultura si fa spazio
“Masdanza Platform. Irene Russolillo. Strascichi”
«Trovarsi buffi nella propria solitudine. Capita a chiunque talvolta, nella vita. Parlarne. Come? Dire del dire. Parlare delle parole. Fare un discorso sul discorso. Giocare a comporre stralci di racconto che con-suonino e risuonino, l’uno nella forma e nel senso dell’altro. La fine di un amore è diventata una mancanza di amore. Sento gli strascichi di un’esperienza che, intanto, sono riuscita a definire. “Nei pensieri ho sanguinato per gli enigmi di cui sono stata nutrita” (Port ishead). Cerco di bastarmi da sola. Un tardivo femminismo? Può essere. Ma, come si dice, di necessità virtù.» (Irene Russolillo)
Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti
Info: www.museibologna.it/arteantica
MOSTRE
Museo Medievale – via Manzoni 4
“1143: la croce ritrovata di Santa Maria Maggiore“, fino al 7 gennaio 2018
La mostra, realizzata dai Musei Civici d’Arte Antica in collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, è dedicata alla croce di Santa Maria Maggiore, ritrovata nell’ottobre 2013 durante i lavori di pavimentazione del portico della chiesa.
L’esposizione, curata da Massimo Medica, nasce dall’occasione di esporre per la prima volta al pubblico la croce viaria a seguito del restauro eseguito da Giovanni Giannelli (Laboratorio di restauro Ottorino Nonfarmale S.r.l.).
L’opera rientra nella tipologia di croci poste su colonne, che venivano collocate nei punti focali della città, a segnalare spazi sacri come chiese e cimiteri o di particolare aggregazione come i trivi o i crocicchi e le piazze. Stando alla tradizione, tale uso si diffuse già in epoca tardoantica a partire dalle “leggendarie” quattro croci poste a protezione della città retratta romana da sant’Ambrogio o da san Petronio e oggi conservate nella basilica petroniana. È però soprattutto a partire della nascita del Comune (1116) e con l’espansione urbanistica della città del XII e XIII secolo che si venne a sviluppare tale fenomeno. Talvolta le croci venivano protette da piccole cappelle e corredate di reliquie, di altari per la preghiera, e di tutto il necessario per la celebrazione della messa. Segno distintivo e identificativo per la città, le croci segnarono lo spazio urbano fino al 1796, quando l’arrivo delle truppe napoleoniche e l’instaurazione della nuova Repubblica, trasformarono la città e i suoi simboli.
La croce ritrovata di Santa Maria Maggiore è di notevole interesse sia perché era tra i molti esemplari andati dispersi, sia perché è possibile datarla grazie all’iscrizione 1143, presente nel braccio destro. L’opera si viene così a collocare tra i più antichi modelli a noi pervenuti, come quella di poco successiva a quella degli Apostoli e degli Evangelisti, detta anche di Piazza di Porta Ravegnana, la quale risale al 1159.
Scolpita su entrambe le facce, la croce ritrovata presenta sul recto la figura di Cristo dal modellato assai contenuto, caratterizzato da incisivi grafismi che rilevano le fisionomie del volto e il gioco delle pieghe del panneggio. Sul verso invece la scultura è impreziosita da sinuosi ed eleganti tralci d’acanto, intervallati da fiori e da elementi vitinei posti a cornice della mano di Dio benedicente, ormai non più leggibile. Tali motivi decorativi richiamano modelli antichi o tardoantichi, reinterpretati con una verve esecutiva che trova un riscontro in certi repertori della coeva miniatura.
Per meglio valorizzare e contestualizzare la croce ritrovata, il percorso espositivo propone una selezione di altri 14 pezzi tra cui i calchi di altre croci viarie perdute o non più visibili nelle collocazioni originarie, codici miniati dell’XI e XII secolo, tavolette d’avorio e preziose opere di oreficeria, esempi della cultura artistica diffusa nella città felsinea.
Info: www.museibologna.it/arteantica
“Bruno Raspanti. Confronti“, fino al 1 ottobre 2017
I Musei Civici d’Arte Antica presentano una mostra antologica dello scultore bolognese Bruno Raspanti allestita negli ambienti del Museo Civico Medievale.
L’esposizione, a cura di Graziano Campanini, si intitola “Confronti” per il suo disporsi in un sapiente colloquio con gli spazi e le opere della collezione permanente del museo, attraverso una selezione di 30 sculture, realizzate dagli anni Settanta a oggi, che scandiscono l’intera vicenda creativa dell’artista votata ad una incessante sperimentazione della materia.
Proporre un confronto non solo tra antico e moderno, ma tra così diverse concezioni dell’arte e della rappresentazione è la scommessa che il museo ha inteso intraprendere, allestendo occasioni di scambio e dialogo che hanno come scenario le sale espositive.
Se questo confronto, in particolare nel caso di Bruno Raspanti, può apparire spiazzante, esso al tempo stesso mette in luce un filo assai resistente, che collega i diversi momenti della storia dell’arte, divertendosi a unire la contemporaneità con la storia.
Nel suo studio-officina, l’artista reinventa il mondo giocando abilmente con assemblaggi di forme e materiali tra i più eterogenei, spesso poveri e riciclati – come bronzo, terracotta, pezzi di legno, tegole, vetro, sedie, plastica – per inventare uno stupefacente repertorio di teatri visionari che si propongono non come copia del mondo, ma come uso del mondo.
Un uso derisorio e impossibile, da cui hanno origine i cicli tematici dei baccelli, i carrioli, le zolle e i teatrini, tutti parte di una rappresentazione ironica e teneramente inattuale, in cui lo spazio, le proporzioni e le prospettive si mischiano e si confondono. Composizioni polimateriche e fragili, la cui esibita vocazione figurativa viene messa in causa e contraddetta dallo stesso autore, che pur dando vita a questo confronto così improbabile, riafferma e sancisce quella continuità nella differenza in cui ogni artista ama collocarsi.
L’artista ha personalmente concepito la disposizione e la collocazione delle opere, in un percorso di grande suggestione che fa risaltare la loro carica spettacolare e scenografica nei mutui rimandi con gli spazi del museo temporaneamente abitati.
Info: www.museibologna.it/arteantica
MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“Anime. Di luogo in luogo. Christian Boltanski“, fino al 12 novembre 2017
E’ la più ampia mostra antologica dedicata al grande artista francese Christian Boltanski mai organizzata in Italia.
Il percorso espositivo presenta 25 opere, tra installazioni e video, selezionate tra le produzioni più significative realizzate nel corso degli ultimi trent’anni di lavoro dell’artista, tra cui due lavori esposti per la prima volta in Europa: Volver e Animitas (blanc).
Attraverso un allestimento di intenso coinvolgimento emotivo, Boltanski immagina l’architettura del museo come una cattedrale ricomponendone gli spazi espositivi in una navata centrale e due laterali, a disegnare un’ambientazione immersiva in cui la luce assume il ruolo di materia d’arte. Tutte le sale sono infatti completamente avvolte in una semi-oscurità rischiarata unicamente da piccole fonti di luce, con l’effetto di accentuare la dimensione evocativa del suo lavoro.
Posto al centro di un’esperienza percettiva totalizzante, lo spettatore è chiamato a porsi come soggetto attivo ed empatico nella narrazione delle tematiche che ricorrono ossessivamente nel percorso di ricerca di Boltanski: la compresenza di vita e morte nell’orizzonte dell’esistenza umana, la riattivazione della memoria attraverso il valore simbolico di oggetti effimeri, la sfida fallimentare contro l’ineluttabilità dell’oblio, il concetto di tempo come fine inesorabile di uno scorrere decadente, la testimonianza come mezzo di riparazione dell’assente.
La mostra fa parte di “Anime. Di luogo in luogo”, il progetto speciale a cura di Danilo Eccher, che la città di Bologna dedica a Christian Boltanski per l’anno 2017.
Info: www.mambo-bologna.org
“Maurizio Finotto. Vita, morte e miracoli“, fino al 24 settembre 2017
“Vita, morte e miracoli”, mostra personale di Maurizio Finotto, comprende circa 200 tavolette votive realizzate tra il 2015 e il 2017 – ispirate alla tradizione italiana dei “per grazia ricevuta” e a quella messicana dei “retablos” – e il video “La lingua dei miracoli”, che si inserisce nel programma di “Biografilm Festival. International Celebration of Lives”. I lavori ripercorrono le vicende autobiografiche dell’artista, interpretandole come effetti di prodigiosi interventi ultraterreni.
Le singole tavolette, secondo le parole dello stesso Maurizio Finotto realizzate in maniera “mistica e ossessiva”, in gran parte con frammenti di legno recuperati dal mare e lavorate con materiali poveri in diverse tecniche, riprendono iconografie e modalità testuali tipiche delle tradizioni popolari della fede cristiana, disvelando eventi drammatici o imbarazzanti che hanno fortemente condizionato l’esistenza dell’autore. Allestite con la densità espositiva tipica delle usanze tradizionali nei luoghi di culto, le opere narrano per immagini l’infanzia dell’artista, l’abbandono del paese natale nella provincia veneta e di un lavoro sicuro per intraprendere gli studi artistici a Bologna, le alterne fortune di una carriera tortuosa, gli incidenti, gli insuccessi e i traguardi raggiunti nella professione e nella vita privata.
Il video “La lingua dei miracoli”, della durata di 24 minuti, documenta le reazioni e i commenti della madre e della nonna di Finotto di fronte ad alcune tavolette che lui stesso mostra loro. Le scelte e gli eventi che hanno contraddistinto la vita dell’artista, coinvolgendo anche la sua famiglia, vengono ricordati con partecipazione e commozione dalle due donne mentre apprezzano il carattere estetico delle opere. In questa ricognizione che riporta alle sue origini un lungo itinerario esistenziale, si esplicitano e si alternano i diversi atteggiamenti dei tre protagonisti, in un confronto autentico fra lavoro introspettivo e credenze popolari, fra ironia disincantata e ingenua spontaneità.
Info: www.mambo-bologna.org
“Esercizi di stile“, fino al 17 settembre 2017
“Esercizi di stile” è la denominazione prescelta per uno dei moduli formativi del progetto di collaborazione sottoscritto nel 2106 dall’Accademia di Belle Arti di Bologna e dal MAMbo.
Dopo un primo momento espositivo all’inizio del 2017, dal 21 giugno al 17 settembre il secondo appuntamento mette nuovamente al centro della discussione il concetto di mediazione museale, definendo nuovi approcci e nuovi strumenti per il coinvolgimento del pubblico attraverso la ricchezza e la complessità espressiva dei linguaggi mediali.
I video dedicati a quattro opere della Collezione Permanente MAMbo e alla poetica di Giorgio Morandi, realizzati nell’ambito dei corsi di Progettazione multimediale e Organizzazione e Produzione dell’arte mediale, cambiano radicalmente la prospetti va con cui abitualmente si incontra l’arte. Curatrice di questo secondo momento espositivo è Sabrina Berardi, studentessa del biennio di Didattica dell’arte e mediazione culturale del patrimonio artistico che, oltre all’ideazione allestitiva, ha redatto i contributi critici. A seguire il progetto nelle diverse fasi è un gruppo di lavoro formato da docenti e curatrici del museo che collegialmente hanno selezionato i video: Valerio Dehò, Cristina Francucci, Sabrina Samorì e Uliana Zanetti.
Le opere della Collezione MAMbo a partire dalle quali gli autori dei video hanno lavorato sono: “I Funerali di Togliatti” di Renato Guttuso, “Il muro” di Hidetoshi Nagasawa, “Sono stata io. Diario 1900-1999” di Daniela Comani e “Untitled (Yellow)” di Nick van Woert.
Per il Museo Morandi gli studenti si sono concentrati su alcune tematiche ricorrenti nell’opera di Giorgio Morandi, indagando singolarmente alcuni aspetti peculiari del suo operato artistico: Spazio-Composizione, Oggetto quotidiano e Volume-Superficie.
“Esercizi di stile” fa parte del programma di OpenTour 2017 (19-24 giugno), serie di iniziative organizzate dall’Accademia di Belle Arti di Bologna.
Info: www.mambo-bologna.org
Ex polveriera bunker Giardino Lunetta Gamberini – via Pellizza da Volpedo
“Réserve” di Christian Boltanski, fino al 12 novembre 2017
Tra gli elementi ossessivamente più ricorrenti nelle realizzazioni di Boltanski fin dagli anni Settanta compaiono abiti usati e dismessi che l’artista raccoglie e accumula con l’intento di riscattare dall’oblio i ricordi di cui essi sono portatori e tramutare così l’assenza che metonimicamente suggeriscono in una presenza intensa.
Seppure non in forma esplicita, questi lavori hanno spesso suggerito un’immediata associazione con l’Olocausto: fra le immagini più impressionanti che hanno documentato lo sterminio vi sono infatti quelli dei cumuli di abiti ed effetti personali di cui gli ebrei venivano sistematicamente spogliati. Tuttavia, l’uso del vestiario in Boltanski si apre ad altre interpretazioni, alludendo in senso più generale all’esistenza umana e al suo essere esposta ad un destino casuale ed indifferente.
Questi oggetti banali, prelevati dal loro contesto originario, conservano le tracce di un uso che ha conferito loro una fisionomia unica e inconfondibile continuando, nel loro documentare un passaggio dell’esistenza dei loro proprietari, a trasmettere un segnale di vita.
Per il progetto speciale “Anime. Di luogo in luogo” l’artista porta questo elemento in un luogo inusuale e sconosciuto a molti degli stessi cittadini bolognesi: l’ex bunker polveriera situata all’interno del Giardino Lunetta Gamberini. Dimenticata l’originaria funzione militare e caduto in disuso, lo spazio si è trasformato recentemente in bivacco della disperazione, luogo di riparo per extracomunitari e migranti, costretti a nascondersi in ambienti di fortuna e ancora impossibilitati a conoscere il significato della parola accoglienza.
A queste mute presenze Boltanski sceglie di ispirarsi per l’installazione “Réserve” che apre allo sguardo dello spettatore una quieta distesa formata da 500 chilogrammi di abiti disposti sul suolo e interamente ricoperti dalle coperte isotermiche di colore oro, utilizzate anche per l’opera “Volver” allestita nella mostra al MAMbo. Un deposito di oggetti che mostrano l’assenza del soggetto a cui appartenevano dopo un processo di smaterializzazione e perdita del corpo. Come suggerisce il titolo stesso dell’opera, il passato diventa una riserva dimenticata da cui attingere per la ricostruzione della soggettività individuale.
L’installazione fa parte di “Anime. Di luogo in luogo”, il progetto speciale a cura di Danilo Eccher, che la città di Bologna dedica a Christian Boltanski per l’anno 2017.
Info: www.anime-boltanski.it
Museo Morandi – via Don Minzoni 14
“Catherine Wagner. In Situ: Traces of Morandi“, fino al’8 ottobre 2017
Il Museo Morandi prosegue nell’intento di valorizzare la propria collezione anche grazie a un programma di mostre temporanee tese ad accostare il lavoro di Giorgio Morandi all’opera di artisti che a vario titolo si sono a lui ispirati. Dopo Alexandre Hollan, Wayne Thiebaud, Tacita Dean, Rachel Whiteread e Brigitte March Niedermair, è Catherine Wagner a confrontarsi con l’opera del maestro bolognese.
Fino al 3 settembre 2017, due sale del museo ospitano la mostra “In Situ: Traces of Morandi”, a cura di Giusi Vecchi, che propone 21 lavori dell’artista americana, realizzati tra il 2015 e il 2016.
Nel corso della sua trentennale carriera, Catherine Wagner ha studiato l’ambiente costruito come metafora del modo in cui creiamo le nostre identità culturali e ha analizzato con la fotografia i modi diversi in cui l’uomo ha plasmato il mondo.
L’artista americana ha soggiornato a Bologna durante gli anni scorsi, lavorando nello studio di Casa Morandi e in quello di Grizzana per studiare l’austera logica strutturale e la poesia delle nature morte morandiane.
Wagner ha immaginato nuove composizioni di nature morte con gli oggetti che l’artista bolognese rappresentava nelle sue opere, astraendo da questi modelli, sia formalmente che concettualmente, nuove strutture attraverso la ripetizione delle immagini e la consistenza effimera dell’ombra.
Ne è nata la prima serie in mostra, intitolata “Shadows”, in cui sono fotografate solo le ombre proiettate sullo sfondo delle sue composizioni, creando immagini dematerializzate in cui gli oggetti solidi sembrano inafferrabili, racchiusi nell’aura vibrante al margine della loro parvenza, sottratti alla loro tangibile presenza nel tempo e affidati alla transitorietà dell’ombra.
Nell’altra serie, “Wrapped objects”, in cui anche gli oggetti fanno parte dell’inquadratura, l’artista li avvolge in un foglio di alluminio, per nascondere la patina del tempo che si è depositata proiettandoli in un presente astratto e senza storia.
Info: www.mambo-bologna.org
L’Istituzione Bologna Musei racconta, attraverso le sue collezioni, l’intera storia dell’area metropolitana bolognese, dai primi insediamenti preistorici fino alle dinamiche artistiche, economiche, scientifiche e produttive della società contemporanea.
Un unico percorso diffuso sul territorio, articolato per aree tematiche.
Archeologia, storia, storia dell’arte, musica, patrimonio industriale e cultura tecnica sono i grandi temi che è possibile affrontare, anche attraverso percorsi trasversali alle varie sedi.
Fanno parte dell’Istituzione Bologna Musei: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, Museo Morandi, Casa Morandi, Villa delle Rose, Museo per la Memoria di Ustica, Museo Civico Archeologico, Museo Civico Medievale, Collezioni Comunali d’Arte, Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini, Museo del Patrimonio Industriale, Museo e Biblioteca del Risorgimento, Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna, Museo della Tappezzeria “Vittorio Zironi”.
Info: www.museibologna.it
La Card Musei Metropolitani di Bologna è il servizio attivato in occasione del IX centenario del Comune di Bologna per ampliare l’accessibilità al patrimonio storico artistico della città: un abbonamento che offre accesso illimitato alle collezioni permanenti e ingresso a prezzo ridotto alle mostre temporanee di tanti musei della città e dell’area metropolitana. Vale 12 mesi e costa 25 euro: tutte le informazioni sono disponibili sul sito cardmuseibologna.it.
INDIRIZZI E RECAPITI
MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna e Museo Morandi
via Don Minzoni 14
tel. 051 6496611
aperto: martedì, mercoledì, domenica e festivi: ore 10:00 – 18:00;
giovedì, venerdì e sabato: ore 10:00 – 19:00
Casa Morandi
via Fondazza 36
tel. 051 6496611
aperto: su prenotazione solo nei seguenti giorni e orari:
da ottobre a maggio venerdì e sabato ore 14:00 – 16:00; domenica: ore 11:00 – 13:00
da giugno a settembre venerdì e sabato ore 17:00 – 19:00; domenica: ore 11:00 – 13:00
Villa delle Rose
via Saragozza 228/230
tel. 051 436818 – 6496611
aperto: in occasione di eventi espositivi
Museo per la Memoria di Ustica
via di Saliceto 3/22
tel. 051 377680
venerdì, sabato e domenica: ore 10:00 – 18:00
fino al 17 settembre 2017:
dal martedì al venerdì ore 18:00 – 21:00;
sabato e domenica: ore 10:00 – 12:00 e 18:00 – 21:00
Museo Civico Archeologico
via dell’Archiginnasio 2
tel. 051 2757211
fino al 17 settembre 2017:
aperto: martedì – venerdì: ore 9:00 – 18:30;
sabato, domenica e festivi: ore 10:00 – 18:30
Museo Civico Medievale
via Manzoni 4
tel. 051 2193916 – 2193930
fino al 17 settembre 2017:
aperto: martedì – venerdì: ore 9:00 – 18:30;
sabato, domenica e festivi: ore 10:00 – 18:30
Collezioni Comunali d’Arte
Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6
tel. 051 2193998
aperto: martedì – venerdì: ore 9:00 – 18:30;
sabato, domenica e festivi: ore 10:00 – 18:30
Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini
Strada Maggiore 44
tel. 051 236708
aperto: martedì – sabato: ore 9:00 – 14:00;
domenica e festivi: ore 9:00 – 13:00
Museo internazionale e biblioteca della musica
Strada Maggiore 34
tel. 051 2757711
fino al 17 settembre 2017:
aperto: martedì – venerdì: ore 9:00 – 18:30;
sabato, domenica e festivi: ore 10:00 – 18:30
Museo del Patrimonio Industriale
via della Beverara 123
tel. 051 6356611
fino al 15 settembre:
aperto: martedì, mercoledì, giovedì dalle 9:00 alle 13:00;
negli altri giorni della settimana apertura solo su prenotazione per gruppi di minimo 5 persone
telefonando almeno 3 giorni prima dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 14:00 al 051 6356611
Museo civico del Risorgimento
Piazza Carducci 5
tel. 051 347592
aperto: martedì – domenica: ore 9:00 – 13:00
chiuso fino al 15 settembre