Ogni settimana i Musei Civici di Bologna propongono un ricco calendario di appuntamenti, per svelare le loro collezioni e raccontare aspetti ed episodi inediti e curiosi della storia della città.
Conferenze, laboratori, concerti, visite guidate, visite in lingua sono i principali “strumenti” di questo racconto, che si dispiega lungo millenni di storia, dai primi utensili in pietra di uomini vissuti 800.000 anni fa ai prodotti dell’attuale distretto industriale, dalla pittura alle varie forme dell’arte moderna e contemporanea, dalla musica alle grandi epopee politiche e civili.
Di seguito gli appuntamenti in programma da venerdì 9 a giovedì 15 marzo:
Martedì 13 marzo riaprono le Collezioni Comunali d’Arte, dopo una breve chiusura al pubblico, in concomitanza con i lavori di parziale rifacimento del tetto di Palazzo d’Accursio.
Martedì 13, mercoledì 14, giovedì 15 e venerdì 16 marzo, ingresso ridotto a euro 3,00.
IN EVIDENZA
venerdì 9 marzo
ore 18.30: Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2
“Ritratti di famiglia. Personaggi,oggetti, storie del Museo Civico fra Bologna, l’Italia e l’Europa”
Inaugurazione della mostra, a cura di Paola Giovetti e Anna Dore.
Lungo un’ideale linea del tempo che va dal 1522, anno di nascita di Ulisse Aldrovandi, al 1944, anno di morte di Pericle Ducati, sono disposti oltre 350 oggetti caratterizzati dal legame con le principali figure che hanno contribuito alla formazione e allo studio delle collezioni del Museo Civico Archeologico.
Ingresso all’inaugurazione: gratuito
PER I BAMBINI
sabato 10 marzo
Museo della Musica – Strada Maggiore 34
ore 10 e ore 11.15: In occasione della rassegna The Best of
“Mamamusica I” (IV e ultimo incontro) Laboratorio in 4 incontri per bambini da 0 a 24 mesi e genitori.
Alle ore 10 per bambini da 0 a 18 mesi; alle ore 11.15 per bambini da 19 a 24 mesi.
Un progetto del Museo della Musica in collaborazione con Associazione Musica e Nuvole. Con Chiara Bartolotta, Luca Bernard, Linda Tesauro.
Uno spazio musicale speciale, emozionante ed inclusivo per grandi e piccolissimi in cui l’attenzione si concentra esclusivamente sui suoni. Canti e ritmi provenienti da repertori molto diversi, un avvolgente abbraccio di suoni scandito anche da intensi silenzi, in cui adulti e bambini costruiscono una relazione comunicativa unica, per scoprire e riscoprire l’ incanto di esprimersi attraverso la musica.
Prenotazione obbligatoria solo online su www.museibologna.it/musica.
Si richiede conferma o eventuale disdetta entro il giovedì precedente la data del laboratorio.
Ingresso: € 5,00 a partecipante
ore 16.30: In occasione della rassegna The Best of
“Suoni di c-arte” (I incontro)
Laboratorio metodo Bruno Munari in 3 incontri per bambini da 4 a 5 anni e genitori e costruzione di un repertorio di suoni informali. Con Noemi Bermani e Salvatore Panu.
Cosa possiamo fare con la carta? La carta si può piegare, strappare, appallottolare, accartocciare, arrotolare, intrecciare, tagliare, bucare, incastrare… e dall’esplorazione della carta nasce un laboratorio di esplorazione sonora.
Prenotazione obbligatoria solo online su www.museibologna.it/musica.
Si richiede conferma o eventuale disdetta entro il giovedì precedente la data del laboratorio.
Ingresso: € 5,00 a partecipante
ore 15: Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123
“Officina degli errori: scribbling machines”
Laboratorio di Tinkering per ragazzi da 6 a 12 anni con Sara Ricciardi, INAF Bologna.
Il Tinkering è un metodo innovativo che insegna a “pensare con le mani”, cioè imparare costruendo macchine, oggetti e altro, applicandolo all’apprendimento delle discipline STEM: Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica.
Nel corso di questo laboratorio si utilizzeranno materiali di recupero per costruire una macchina che scarabocchia ovvero una “scribbling machine”.
I ragazzi costruiranno un piccolo circuito con una batteria e un motorino che azionerà la loro macchina personalizzata. Durante l’attività si reinventano oggetti e materiali comuni per scopi inusuali, mescolando carta scotch e pennarelli a qualche elemento hi-tech.
I ragazzi potranno così giocare, inventare ed esplorare le mille variabili in gioco, senza paura di sbagliare: perché non esistono due macchine per scarabocchiare uguali!
Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro le ore 13 di venerdì 9 marzo).
Ingresso: € 5,00 (gratuito per un accompagnatore adulto)
ore 16: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“Sabato dei nidi. Chiudere il cerchio” Laboratorio per bambini da 2 a 3 anni.
Hai mai visto un girasole in un museo? Un famoso artista di nome Mario Ceroli ne ha costruito uno con tantissimi pezzi di legno racchiusi in un cerchio perfetto. In laboratorio, bambini e adulti insieme potranno giocare con questa forma geometrica: disegnarla, ricrearla con il proprio corpo e riempirla con i materiali dell’arte contemporanea. Un pomeriggio a tutto tondo!
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (martedì e giovedì dalle 9 alle 17) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Il “Sabato dei nidi” è un ciclo di laboratori rivolti alle famiglie con bambini di 2-3 anni. A partire dalle opere della Collezione permanente MAMbo, anche i più piccoli potranno muovere i loro “primi passi” nell’arte contemporanea.
Ingresso: € 5 a partecipante
domenica 11 marzo
ore 15-19: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
In occasione della mostra REVOLUTIJA. Da Chagall a Malevich, da Repin a Kandinsky
“I rivoluzionari della domenica” Laboratorio aperto per bambini (dai 4 anni) e famiglie.
In occasione dell’esposizione, gli spazi del Dipartimento educativo MAMbo sono connotati da un allestimento speciale con quattro zone tematiche che corrispondono ad altrettante proposte laboratoriali.
Prenotazione obbligatoria direttamente alla cassa della mostra o via mail a info@mostrarevolutija.it (min. 8 persone).
Ingresso:
mostra e laboratorio adulti+bambini: adulti € 8,00 per il laboratorio + € 10,00 per l’ingresso in mostra (biglietto ridotto speciale); bambini: € 8,00 per il laboratorio + € 5,00 per l’ingresso in mostra (biglietto ridotto speciale)
laboratorio bambini: € 8,00 solo laboratorio
GLI ALTRI APPUNTAMENTI
venerdì 9 marzo
ore 17.30: Cinema Lumière – Piazzetta Pasolini 2b
In occasione della mostra Medioevo svelato. Storie dell’Emilia-Romagna attraverso l’archeologia e per la rassegna Cinema e Medioevo
“Il mestiere delle armi” (Francia-Germania-Italia/2000) di Ermanno Olmi (100’)
Olmi spiazza con un salto all’indietro nella storia medievale che, a prima vista, non pareva nelle sue corde. Vince appieno la scommessa e mantiene fede alla complessità morale che il suo cinema ha sempre cercato di sondare. Giovanni dalle Bande Nere difende il papa dai lanzichenecchi di Carlo V e dalle trame delle corti di Ferrara e Mantova. La riflessione sulle patologie della guerra e sulla dignità del morire si avvinghiano a quadri di folgorante forza compositiva e consapevolezza pittorica. “Olmi ci sembra dichiarare due grandi antecedenti. Da una parte Roberto Rossellini, quello dei film didattici per la televisione; dall’altra Robert Bresson e i suoi oratori sacri in forma cinematografica. La cosa straordinaria è che Olmi coniuga e sintetizza, in modo tutto suo, questi due momenti altissimi di storia del cinema ” (Roberto Nepoti).
Lezione di Sauro Gelichi (Università Ca’ Foscari, Venezia) e co-curatore della mostra “Medioevo svelato. Storie dell’Emilia-Romagna attraverso l’archeologia” in corso al Museo Medievale fino al 17 giugno 2018.
“Cinema e Medioevo” è il ciclo di proiezioni (con colazione inclusa per le proiezioni della domenica mattina) accompagnate da presentazioni e incontri, a cura di Cineteca di Bologna.
La rassegna è dedicata alla rappresentazione del Medioevo al cinema e si svolge dal 9 al 25 marzo. Grandi autori e grandi capolavori, culturalmente lontani, ugualmente appassionati: gli italiani Olmi e Bellocchio, i russi Ejzenštejn e Tarkovskij, il Medioevo arabo immaginato da Pasolini e quello dell’egiziano Chahine.
Ingresso proiezione (con colazione inclusa la domenica mattina): € 6,00. Per i possessori di biglietto della mostra “Medioevo svelato” (in corso al Museo Medievale) ingresso ridotto € 4,50
I possessori di biglietto di una proiezione hanno diritto al biglietto ridotto alla mostra “Medioevo svelato”
ore 21: Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2
“‘Tutti a casa’: un difficile rientro”
Incontro con Anna Grillini e Mirtide Gavelli, Museo civico del Risorgimento. In collaborazione con l’Associazione Emilia-Romagna al fronte.
La guerra è finita, tutti a casa! Ma non fu così semplice tornare ai propri affetti: per la maggior parte dei soldati la smobilitazione giunse mesi dopo la fine ufficiale del conflitto, e per tanti fu un difficile ritorno: feriti nel corpo e/o nell’anima, cosa trovarono ad attenderli? Quali difficili prove dovettero ancora superare prima di potere finalmente tornare ad una vita normale?.
Ingresso: gratuito
sabato 10 marzo
ore 15-18: Padiglione de l’Esprit Nouveau – Piazza della Costituzione 11
“Apertura al pubblico e visita guidata”
A quarant’anni dalla sua costruzione, il Padiglione de l’Esprit Nouveau è stato restituito alla città di Bologna, grazie alla Regione Emilia-Romagna e al Comune di Bologna che ne hanno finanziato il restauro. Grazie ad una convenzione fra la Regione Emilia-Romagna, cui il Comune di Bologna ha affidato la gestione dell’edificio, e l’Istituzione Bologna Musei, tutti i sabati e le domeniche fino al 18 marzo, alle ore 15, sarà possibile conoscere il padiglione attraverso visite guidate a cura del Dipartimento educativo MAMbo.
Fino al 18 marzo 2018 il padiglione ospita la mostra “Katarina Zdjelar. Ungrammatical”, a cura di Lorenzo Balbi, promossa da Istituzione Bologna Musei | MAMbo, in collaborazione con SpazioA.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496611.
Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti
ore 15-18.30: Museo Davia Bargellini – Strada Maggiore 44
“Mediazione didattica nelle sale del museo”
A cura di Ilaria Negretti, RTI Senza Titolo s.r.l. e ASTER s.r.l.
In occasione dei nuovi orari di apertura, il Museo Davia Bargellini offre un servizio gratuito di mediazione didattica ogni sabato pomeriggio fino al 26 maggio (escluso il 31 marzo, sabato santo): un educatore museale sarà presente nelle sale espositive, a disposizione del pubblico.
Ingresso: gratuito
ore 15.30: Palazzo d’Accursio (Sala Tassinari) – Piazza Maggiore 6
“Volontariato, patrimonio artistico, memoria”
Presentazione alla città dell’Associazione Amici della Certosa.
Dalla nascita nel 2009 l’Associazione Amici della Certosa ha svolto molte iniziative rivolte alla valorizzazione della cimitero monumentale di Bologna: restauri, eventi, acquisti di opere e documenti. Dal 2016 è inoltre attivo il Patto di Collaborazione con il Comune di Bologna e il Museo civico del Risorgimento.
Oggi l’associazione conta un centinaio di volontari attivi in tre progetti principali: Laboratorio di spolveratura dei monumenti, apertura dell’Info Point storico artistico, arti visive.
In questa occasione l’Associazione farà il punto del percorso svolto, presentando – attraverso l’intervento dei volontari stessi – i progetti per il futuro. Con la speranza che nuovi cittadini vogliano partecipare alla conservazione e valorizzazione del più grande monumento di Bologna.
Ingresso: gratuito
ore 16: Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2
“‘Essa è felice quando la tua mano è unita alla sua’: matrimonio e famiglia nell’antico Egitto”
Visita guidata con Laura Bentini.
Un racconto alla scoperta degli antichi legami d’amore attraverso gli oggetti della collezione egizia del museo.
Ingresso: € 4,00 + biglietto museo (€ 6,00 intero / € 3,00 ridotto, comprensivo di ingresso alla mostra “Ritratti di famiglia”). Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna € 3,00 per la visita guidata (ingresso museo e mostra gratuito)
ore 16: Villa delle Rose – via Saragozza 228/230
“It’s OK to change your mind! Arte contemporanea russa dalla Collezione Gazprombank”
Visita guidata alla mostra a cura del Dipartimento educativo MAMbo.
Ingresso: € 4,00 per la visita guidata + biglietto mostra (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto). Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna € 4,00 per la visita guidata (ingresso mostra gratuito)
ore 16: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“REVOLUTIJA. Da Chagall a Malevich, da Repin a Kandinsky”
Visita guidata alla mostra, realizzata grazie alla collaborazione in esclusiva con il Museo di Stato Russo di San Pietroburgo.
La mostra è prodotta e organizzata da CMS.Cultura in partnership con il Comune di Bologna | Istituzione Bologna Musei e curata da Evgenia Petrova e Joseph Kiblitsky.
Prenotazione obbligatoria direttamente alla cassa della mostra o via mail a info@mostrarevolutija.it (min 8 persone).
Ingresso: € 7,00 per la visita guidata + € 10,00 per l’ingresso in mostra (biglietto ridotto speciale con microfonaggio incluso)
ore 17: Museo della Musica – Strada Maggiore 34
Nell’ambito della rassegna Wunderkammer. Il museo delle meraviglie
“Rossini intenditore di pianoforti: il Pleyel 1844”
Per il ciclo “Autour de Rossini. La storia di un uomo ancora vivo” incontro e visita guidata con Flavio Ponzi, restauratore.
Il pianoforte Pleyel 10966 del Museo della Musica è uno strumento di grande valore storico e organologico.
Il particolare ruolo di Rossini nei confronti del marchio Pleyel ne fece un consulente d’eccezione per singoli acquirenti, in questo caso il Liceo Musicale di Bologna, di cui il Compositore era stato dal 1839 una sorta di nume tutelare. La predilezione di Rossini per la tipologia Pleyel – condivisa anche da Chopin – orientò l’evoluzione del gusto e dell’estetica di questo marchio pianistico.
Questo strumento è stato sottoposto a un restauro filologico-scientifico, in dialogo con prestigiose esperienze italiane ed europee.
L’uso concertistico dei pianoforti storici dell’Ottocento pone prospettive e problemi assai diversi dalla semplice conservazione e fruizione “visiva” degli strumenti, richiedendo condizioni estreme di efficienza e di rendimento fonico, nel rigoroso rispetto dei caratteri timbrico-estetici originali e nella tutela di tali strumenti come preziose fonti storiche.
Durante l’incontro saranno presentati gli aspetti salienti del restauro timbrico, soffermandosi sulla fisionomia organologica ed estetica dello strumento, anche in rapporto al contesto storico e al gusto pianistico di Rossini.
L’evento fa parte della rassegna “L’inquilino di Strada Maggiore e Piazza Rossini: il maestro a Bologna nel 150° dalla scomparsa” a cura del Conservatorio di Musica “G.B. Martini” di Bologna.
È possibile prenotare il biglietto (con pagamento il giorno dell’evento) sul sito www.museibologna.it/musica.
Ingresso: € 5,00 (gratuito per i minori di 18 anni e per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna)
domenica 11 marzo
ore 10.30: Cinema Lumière – Piazzetta Pasolini 2b
In occasione della mostra Medioevo svelato. Storie dell’Emilia-Romagna attraverso l’archeologia e per la rassegna Cinema e Medioevo
“Enrico IV” (Italia/1984) di Marco Bellocchio (85’)
Liberamente ispirato all’omonimo dramma di Pirandello e interpretato da Marcello Mastroianni, il film di Bellocchio «è una rilettura del testo fresca e originale. La vicenda dell’uomo che si finge pazzo e accetta la reclusione e trova nella mascherata della corte medievale un rifugio dalla autentica follia del mondo sano e reale, viene da Bellocchio ambientata in un “manicomio aperto”… il suo Enrico potrebbe ben figurare nella galleria dei giovani disadattati raccontati dal nostro “autore arrabbiato” per definizione, a partire dal Lou Castel di “I pugni in tasca”» (Tullio Kezich).
Le location sono quelle della Rocchetta Mattei.
Introducono Marco Bellocchio e lo scenografo Giancarlo Basili.
“Cinema e Medioevo” è il ciclo di proiezioni (con colazione inclusa per le proiezioni della domenica mattina) accompagnate da presentazioni e incontri, a cura di Cineteca di Bologna.
La rassegna è dedicata alla rappresentazione del Medioevo al cinema e si svolge dal 9 al 25 marzo. Grandi autori e grandi capolavori, culturalmente lontani, ugualmente appassionati: gli italiani Olmi e Bellocchio, i russi Ejzenštejn e Tarkovskij, il Medioevo arabo immaginato da Pasolini e quello dell’egiziano Chahine.
Ingresso proiezione (con colazione inclusa la domenica mattina): € 6,00. Per i possessori di biglietto della mostra “Medioevo svelato” (in corso al Museo Medievale) ingresso ridotto € 4,50
I possessori di biglietto di una proiezione hanno diritto al biglietto ridotto alla mostra “Medioevo svelato”
Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123
ore 11:”Veli di seta tra moda e costume” Visita guidata per famiglie.
Tra XV e XVIII secolo Bologna è stata una delle principali città europee per la produzione di veli di seta: prodotto di lusso ampiamente esportato e spesso riprodotto nell’iconografia occidentale.
Il velo bolognese conquista il mercato grazie alla sua particolare sottigliezza e resistenza. Queste caratteristiche sono rese possibili dall’innovativo processo di lavorazione impiegato che prevede l’utilizzo del mulino da seta alla bolognese, considerata la tecnologia più avanzata d’Europa fino all’avvento della Prima Rivoluzione Industriale.
Il velo, leggero e vaporoso, poteva avere un valore simbolico e religioso nel caso della pittura allegorica o sacra, oppure nella ritrattistica diventava completamento dell’abbigliamento e dell’acconciatura sia maschili che femminili.
La serialità del prodotto e la sua standardizzazione, garantite dalla precisione del mulino, ne favorisce, inoltre, la diffusione tra diversi strati sociali fino agli inizi del XIX secolo quando l’industria serica bolognese crolla soffocata dalla concorrenza straniera, dalle mode francesi e dai cambiamenti tecnologici della Rivoluzione Industriale.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro le ore 13 di venerdì 9 marzo).
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
ore 16: “Vapore: la ‘nuova’ energia!” Visita guidata per famiglie.
L’attività è pensata per adulti e bambini ed è dedicata alla macchina a vapore, la più importante innovazione tecnologica del XVIII secolo, inventata da James Watt a partire dal 1765.
I visitatori potranno intraprendere un viaggio nei secoli per conoscere la storia e l’utilizzo delle macchine termiche. Lungo le sale del museo sarà possibile mettere in funzione un modello della eolipila di Erone (scienziato vissuto nel I secolo d.C.), conoscere alcune macchine termiche come la seicentesca pentola a pressione di Dénis Papin e capire il funzionamento, con dei modelli, delle macchine progettate da Thomas Savery e Thomas Newcomen nella Inghilterra del XVIII secolo.
Come attrezzature di viaggio, adulti e ragazzi, come i viaggiatori del passato, avranno a disposizione bagagli e mappe per orientarsi e per effettuare piccoli esperimenti così da meglio comprendere la potenza e la versatilità dell’energia termica e la genialità della macchina a vapore che la renderà indiscussa protagonista della Rivoluzione industriale.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro le ore 13 di venerdì 9 marzo).
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
ore 15: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“Visita guidata al Museo Morandi, la Collezione”
L’allestimento ripercorre le diverse fasi della vicenda artistica di Giorgio Morandi, proponendo anche accostamenti tra i suoi lavori e quelli di altri autori contemporanei. Il percorso, recentemente rinnovato, include anche una sezione specificamente dedicata all’Incisione.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (martedì e giovedì, dalle 9 alle 17) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso: € 4,00 + biglietto museo (€ 6,00 intero / € 4,00 ridotto). Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna € 3,00 per la visita guidata (ingresso museo gratuito)
ore 15-18: Padiglione de l’Esprit Nouveau – Piazza della Costituzione 11
“Apertura al pubblico e visita guidata”
A quarant’anni dalla sua costruzione, il Padiglione de l’Esprit Nouveau è stato restituito alla città di Bologna, grazie alla Regione Emilia-Romagna e al Comune di Bologna che ne hanno finanziato il restauro.
Grazie ad una convenzione fra la Regione Emilia-Romagna, cui il Comune di Bologna ha affidato la gestione dell’edificio, e l’Istituzione Bologna Musei, tutti i sabati e le domeniche fino al 18 marzo, alle ore 15, sarà possibile conoscere il padiglione attraverso visite guidate a cura del Dipartimento educativo MAMbo.
Fino al 18 marzo 2018 il padiglione ospita la mostra “Katarina Zdjelar. Ungrammatical”, a cura di Lorenzo Balbi, promossa da Istituzione Bologna Musei | MAMbo, in collaborazione con SpazioA.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496611.
Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti
ore 15-18.30: Villa delle Rose – via Saragozza 228/230
“Servizio di mediazione alla mostra It’s OK to change your mind!”
In occasione della mostra “It’s OK to change your mind!”, curata Lorenzo Balbi e Suad Garayeva-Maleki, il Dipartimento educativo MAMbo propone un servizio di mediazione gratuito.
Un operatore è presente ogni domenica a Villa delle Rose dalle ore 15 alle 18.30 per formire informazioni e approfondimenti sulle opere e gli artisti.
L’esposizione vuole offrire una possibile lettura dell’arte contemporanea russa e un nuovo punto di vista sull’eredità delle avanguardie di inizio Novecento attraverso le opere di ventuno artisti e collettivi che utilizzano differenti media, provenienti dalla Collezione Gazprombank.
Ingresso: mediazione gratuita + ingresso mostra (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto). Per i possessori di Card Musei Metropolitani Bologna: mediazione gratuita, ingresso alla mostra gratuito
ore 16: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“REVOLUTIJA. Da Chagall a Malevich, da Repin a Kandinsky” Visita guidata alla mostra, realizzata grazie alla collaborazione in esclusiva con il Museo di Stato Russo di San Pietroburgo.
La mostra è prodotta e organizzata da CMS.Cultura in partnership con il Comune di Bologna | Istituzione Bologna Musei e curata da Evgenia Petrova e Joseph Kiblitsky.
Prenotazione obbligatoria direttamente alla cassa della mostra o via mail a info@mostrarevolutija.it (min 8 persone).
Ingresso: € 7,00 per la visita guidata + € 10,00 per l’ingresso in mostra (biglietto ridotto speciale con microfonaggio incluso)
ore 16.30: Museo Medievale – via Manzoni 4
“L’Allegoria del Sonno di Alessandro Algardi dalla Galleria Borghese di Roma”
Visita guidata alla mostra con Giacomo Alberto Calogero, RTI Senza Titolo s.r.l. e ASTER s.r.l.
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
ore 16.30: Museo della Musica – Strada Maggiore 34
In occasione della rassegna The Best of
“Lettere da Mariele… oltre le note dello Zecchino d’Oro” Letture dal libro “Lettere da Mariele… oltre le note dello Zecchino d’Oro” con Giuliano Musi (curatore) e Roberto Mugavero (Minerva Edizioni). Interventi musicali del Coro dei Vecchioni di Mariele a cura della Fondazione Mariele Ventre.
Un ricordo di Mariele Ventre tracciato attraverso la raccolta delle lettere più significative, scelte tra le oltre quindicimila da lei inviate in ogni parte del mondo. Nasce così un ritratto semisconosciuto di Mariele, che ne mette in rilievo l’assoluta professionalità, la dedizione al lavoro, la fermezza nello svolgerlo, il personalissimo metodo didattico nell’educazione canora dei bambini ed una ricerca continua di elevazione spirituale.
A seguire esibizione del Coro dei Vecchioni di Mariele, composto da ex bambini del Piccolo Coro; alcuni di loro leggeranno le lettere indirizzate a loro stessi.
Prenotazione obbligatoria solo online su www.museibologna.it/musica.
Si richiede conferma o eventuale disdetta entro il giovedì precedente.
Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti
mercoledì 14 marzo
ore 18: Museo della Musica – Strada Maggiore 34
Nell’ambito della rassegna Carteggi musicali “Schumann. Lettere da Endenich”
Commenti ed esecuzioni al pianoforte di Giovanni Bietti.
“Carteggi musicali” è il ciclo di tre incontri a cura di Bologna Festival per avvicinarsi al pensiero, gli studi e l’interiorità di tre importanti artisti, non solo ascoltando la loro musica ma anche tramite la lettura dei testi e delle lettere che ci hanno lasciato.
Ingresso: € 5,00 (in vendita a partire da un’ora prima dell’inizio)
giovedì 15 marzo
ore 17: Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2
Nell’ambito della rassegna Quarto d’ora accademico
“La statua votiva in terracotta di Luigi Ferdinando Marsili” Con Federica Guidi.
In occasione della mostra “Ritratti di famiglia”, il museo offre un appuntamento fisso, tutti i giovedì non festivi fino al 31 maggio, alle ore 17.
Un’archeologa dello staff vi aspetta nell’atrio per svelare in quindici minuti una pagina inedita di quel grande libro di Storie che è il museo.
Ingresso: € 6,00 (comprensivo di ingresso alla mostra “Ritratti di famiglia” e al museo). Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna gratuito
ore 18: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“I racconti di un giovane medico. Lettura a puntate dei racconti di Michail Bulgakov”
Cinque appuntamenti “Intorno a REVOLUTIJA”, attraverso i personaggi sgangherati dei “Racconti di un giovane medico” di Michail Bulgakov. Ridotti da Emanuele Aldrovandi, i racconti (scritti tra il 1917 e il 1919, pubblicati del 1925-26) dipingono la Russia rurale e periferica negli anni burrascosi della prima guerra mondiale e della rivoluzione bolscevica. I nove frammenti evocano un mondo all’apparenza refrattario ai mutamenti della storia, isolato da tutto e da tutti e destinato a perpetuare le sue millenarie abitudini. Ma nulla è indenne alla tempesta degli eventi: ecco così affacciarsi sul declinare di questa narrazione i protagonisti della rivoluzione e gli effetti delle loro scelte e azioni. Fino al 26 aprile, Emilia Romagna Teatro Fondazione e MAMbo propongono il piccolo gioiello letterario del giovane Bulgakov, aprendo una prospettiva e uno sguardo altro sul mondo della Rivoluzione russa. A leggere le vicende del dottor Bomgard saranno Paola Aiello, Nicola Borghesi, Lodovico Guenzi ed Enrico Baraldi, ossia i membri della compagnia Kepler-452 impegnati nello spettacolo Il giardino dei ciliegi. Trent’anni di felicità in comodato d’uso (all’Arena del Sole dal 17 al 30 marzo), divertita e feroce rivisitazione del capolavoro di Anton Čechov reimmerso in una esemplare vicenda d’oggi, tutta bolognese.
Ingresso libero.
Il ciclo di letture rientra nell’ambito di “Intorno a REVOLUTIJA”, iniziative pensate in occasione della mostra “REVOLUTIJA. Da Chagall a Malevich, da Repin a Kandinsky” in corso al MAMbo, prodotta e organizzata da CMS.Cultura in collaborazione con Comune di Bologna – Istituzione Bologna Musei.
Ingresso: gratuito
MOSTRE
Museo Medievale – via Manzoni 4
“Medioevo svelato. Storie dell’Emilia-Romagna attraverso l’archeologia”, fino al 17 giugno 2018
La mostra indaga le trasformazioni causate dall’affermazione dei nuovi ceti dirigenti goti, bizantini e longobardi in questo territorio e nelle sue città, attraverso un viaggio nel tempo di quasi un millennio che racconta la delicata fase di passaggio dalla Tarda Antichità (IV-V secolo) al pieno Medioevo (inizi del Trecento). Una transizione che si riverbera in ogni aspetto della vita politica, economica, sociale e culturale, rappresentando un momento decisivo nella costruzione di nuovi assetti di potere e nuove identità.
Curata da Sauro Gelichi e Luigi Malnati, la mostra è promossa da Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara e Istituzione Bologna Musei | Musei Civici d’Arte Antica nell’ambito del programma culturale 2200 anni lungo la Via Emilia che celebra la fondazione delle colonie romane di Reggio Emilia, Parma e Modena.
Una selezione di oltre 300 reperti, recuperati dalle intense ricerche archeologiche condotte in regione negli ultimi 40 anni, racconta con nuove chiavi di lettura questo lungo e complesso percorso storico: dal missorium d’argento cesenate (piatto di uso simbolico-celebrativo) che testimonia la vita agiata di un possidente terriero nella tardantichità alle fibule di età gota rinvenute a Imola, dai reperti longobardi recuperati nella necropoli di Ponte del Rio di Spilamberto al servizio di vasellame in argento di età bizantina proveniente da Classe, dai bicchieri in legno rinvenuti a Parma al bacino in maiolica recuperato dalla facciata della chiesa di San Giacomo Maggiore a Bologna.
Il percorso espositivo, articolato in sei sezioni tematiche, parte da un’istantanea sulle città nell’alto Medioevo, profondamente ridimensionate rispetto alla vitalità dei secoli precedenti e contrapposte al dinamismo del nuovo emporio commerciale di Comacchio (Ferrara), per allargare lo sguardo alla riorganizzazione delle campagne, dove fioriscono castelli, villaggi, borghi franchi, pievi e monasteri, e terminare la narrazione con la ciclica rinascita delle città in età comunale.
“L’allegoria del Sonno di Alessandro Algardi dalla Galleria Borghese di Roma”, fino al 10 giugno
Il Museo Medievale ospita la splendida scultura “Allegoria del Sonno” scolpita da Alessandro Algardi, proveniente dalla Galleria Borghese di Roma.
L’esposizione del capolavoro, visibile per la prima volta nella città che ha dato i natali all’artista, è frutto di un rapporto di scambio con il museo romano.
Tra il 1635 e il 1636 Alessandro Algardi, massimo rappresentante della corrente classicista nel periodo di piena fioritura della cultura figurativa barocca, scolpisce su commissione del principe Marcantonio Borghese questo prezioso marmo nero raffigurante un putto con leggere ali di farfalla placidamente addormentato. Le capsule e le foglie di papavero da oppio che ne incoronano i capelli ricciuti, al pari del piccolo ghiro acciambellato sulla roccia, sono soggetti allegorici che alludono simbolicamente al sonno.
Destinata alla Villa Pinciana della famiglia Borghese, l’opera fu collocata in un ambiente situato al primo piano, che da essa prese il nome di “Stanza del Sonno”. Fortemente ispirata alla scultura antica, la statua divenne in breve tempo celebre, anche grazie a un aneddoto narrato dal biografo di Algardi, Giovanni Battista Passeri. Secondo questa versione, lo scultore avrebbe realizzato l’Allegoria del Sonno per confondere i detrattori che sostenevano non fosse capace di scolpire il marmo, e avrebbe scelto di utilizzare una pietra famosa per la sua durezza, il marmo del Belgio, noto anche come “pietra di paragone”, per esprimere ancora di più il suo virtuosismo. In realtà, la scelta di questo pregiato materiale si deve probabilmente alla volontà del committente e appare legata al motivo iconografico rappresentato, che potrebbe essere interpretato come un’allegoria del sonno, o piuttosto della morte.
In occasione di questa mostra l’”Allegoria del Sonno” viene eccezionalmente allestita nella sala dei bronzi del Museo Medievale accanto alla scultura “San Michele Arcangelo che atterra il demonio”, realizzata nel 1647 dallo stesso Algardi per la biblioteca del monastero di San Michele in Bosco. L’accostamento ravvicinato delle due opere permette in questo modo al pubblico di ammirare l’abilità tecnica dimostrata dall’artista nella lavorazione di materiali profondamente diversi, come il marmo e il bronzo.
Info: www.museibologna.it/arteantica
Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123
“Moto Bolognesi C.M. Trent’anni memorabili 1929-1959”, fino al 3 giugno 2018
L’esposizione è incentrata sul periodo d’oro per Bologna nel settore produttivo motociclistico: nei decenni 1920-’50 il territorio bolognese è infatti un centro di importanza nazionale in quest’ambito, grazie a una concentrazione senza eguali di piccole e medie aziende produttrici di moto finite (oltre 70 attive con alterne fortune in quegli anni) e un numero ancora maggiore in grado di fornire tutto ciò che serve per assemblare qualsiasi motociclo.
In quegli stessi anni si situa l’avventurosa storia della C.M, non dissimile da quella di molte aziende bolognesi.
La mostra presenta 15 motociclette degli anni 1930-’50, tra i più importanti modelli realizzati dalla C.M e tra i più significativi esemplari presenti nelle collezioni di Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna. Un ricco apparato di immagini fotografiche e di cataloghi, in gran parte inedito, è visibile in tre proiezioni su schermo e a video.
Palazzo Magnani – via Zamboni 20
ART CITY Bologna. “Luca Pozzi. The Grandfather Platform”, fino al 30 marzo 2018
“The Grandfather Platform” è un progetto pensato appositamente dall’artista Luca Pozzi per la Sala dei Carracci di Palazzo Magnani come una vera e propria opera site specific, capace di fare dialogare l’antico con il contemporaneo, il mondo e la storia del Rinascimento con quello delle ultime scoperte scientifiche. La piattaforma infatti permette di ammirare per la prima volta a una distanza così ravvicinata gli alti affreschi dei Carracci, e allo stesso tempo di iniziare un viaggio dimensionale quantistico tra tempi diversi non linearmente interconnessi: dalle prospettive futuristiche della cosmologia e della fisica teorica del nuovo millennio al 753 a.C., anno della fondazione della città di Roma ed epicentro temporale non solo del nostro paese ma probabilmente dell’Europa intera.
Grazie alla trasformazione del sistema d’illuminazione della sala e all’ideazione della piattaforma stessa, Luca Pozzi costruisce un mondo di connessioni misteriose tra le comunità più distanti, le più visionarie discipline e le più differenti culture. Per lo spettatore è possibile raggiungere un diverso stato meditativo a 4 metri d’altezza tra il passato, la storia dell’arte e il presente, tra la verticalità della pittura e l’orizzontalità del piano stesso. Un’infrastruttura fisica ma al tempo stesso illusionistica che, facendo proprie le ardite tecniche dei Carracci, arriva a simulare la presenza di un gigantesco buco nero grazie ad un collage digitale riprodotto sulla moquette dove potere camminare anche scalzi. Il visitatore si troverà tra la Rosetta Mission dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), il Fermi Telescope (Nasa e INFN) e il Laser Interferometer Space Antenna (LISA) il cui lancio è previsto solo nel 2034.
La piattaforma d’artista è completata anche da altri elementi installativi inediti che proseguono nelle sale adiacenti della Quadreria, in primis una serie di sculture in bronzo lucidate a specchio dal titolo “Dragon’s Eggs” e alcuni scatti fotografici tratti dalla serie “Wilson Tour” realizzati documentando il lancio di una pallina da tennis di fronte alle quattordici scene delle Storie dei primi fondatori Romolo e Remo dipinte da Annibale, Ludovico e Agostino Carracci.
Nella Quadreria, inoltre, sono esposte due sculture realizzate dall’artista, già presenti nella Collezione d’Arte UniCredit.
Questo speciale appuntamento è parte di una serie di iniziative realizzate nell’ambito del progetto artistico della Quadreria di Palazzo Magnani a cura della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e di UniCredit.
Padiglione de l’Esprit Nouveau – Piazza Costituzione 11
ART CITY Bologna. “Katarina Zdjelar. Ungrammatical”, fino al 18 marzo 2018
Oltre all’ex GAM, teatro del progetto speciale 2018, ART CITY Bologna coinvolge un altro spazio iconico che si affaccia su Piazza Costituzione, nelle immediate vicinanze di Arte Fiera: il Padiglione de l’Esprit Nouveau. Qui l’artista serba Katarina Zdjelar, con la curatela di Lorenzo Balbi, presenta il progetto espositivo “Ungrammatical”, che offre una panoramica del suo lavoro, negli ultimi anni orientato al tema dell’interpretazione del linguaggio, in cui le opere vengono messe in dialogo diretto con l’architettura circostante.
Entrando all’interno del Padiglione i visitatori accedono al doppio volume, un ampio spazio diviso in sala da pranzo e salotto. In uno dei casier standard, i moduli/arredi studiati per contenere opportunamente tutto il necessario per la cucina, viene riprodotto il video “The Perfect Sound” (14’30”, 2009), che affronta il fenomeno dell’integrazione culturale attraverso la cancellazione della differenze di pronuncia, osservando un logopedista impegnato nell’esecuzione di esercizi fonetici per rimuovere l’accento straniero di un suo cliente a Birmingham.
Proseguendo nel doppio volume si entra nel salotto, dove è proiettato il video “My Lifetime” (Malaika) (5’37”, 2012) in cui la videocamera indugia sui corpi di alcuni musicisti dell’Orchestra Sinfonica Nazionale del Ghana.
Andando oltre nel percorso, si accede al giardino sospeso sovrastato dal grande albero che, attraversando l’oblò nel soffitto, non è più corpo estraneo ma diviene colonna portante dell’architettura. “Shoum” (7’ 00”, 2009), il video allestito in questo spazio, ritrae due operai serbi impegnati nel decifrare i testi di una celebre canzone dei Tears for Fears (“Shout”, del 1985) pur non conoscendo l’inglese, creando un linguaggio nuovo.
La grande sala circolare del diorama, sulle cui pareti è riprodotto il progetto della “città da tre milioni di abitanti”, struttura ideale utopica teorizzata da Le Corbusier, ospita i due monitor dell’opera “Into the interior” (“Last day of the permanent exhibition”) (19’22”, 2014). I video sono stati girati nel 2013 all’interno del Royal Museum of Central Africa di Tervuren, in Belgio, considerato l’ultimo museo esplicitamente coloniale del mondo, costruito nel 1897.
Salite le scale si entra nelle stanze più intime del Padiglione de l’Esprit Nouveau tra cui la salle de bain et de sport in cui è allestita l’opera “Rise Again” (11’23”, 2011) che segue le attività di un gruppo di richiedenti asilo afghani, i quali, scoprendo un bosco vicino al centro di accoglienza in cui vivono, escono fuori dai loro ruoli di rifugiati e si impegnano in attività atletiche in questa oasi ai margini della città. La loro presenza “sgrammaticata” e irrisolvibile è uno spunto di meditazione per tutti e diventa titolo e filo conduttore per l’intera mostra.
Il percorso si conclude nel bureau de dame che si affaccia sullo spazio vetrato del doppio volume e sul giardino sospeso, offrendo una vista sui diversi video in mostra. Tra i casier-boudoir che arredano la stanza si può ammirare il video “AAA” (“Mein Herz”) (4’30”, 2016), che mostra una giovane donna che esegue contemporaneamente quattro composizioni musicali. Silenzio, musica, suono e parole si alternano e si scontrano in un’ideale conclusione di questo percorso in cui, come accade spesso nella pratica di Katarina Zdjelar, l’attenzione è tanto sulla gestione degli spazi quanto sulla precisione dell’esecuzione: stilisticamente e linguisticamente.
Mostra a cura di Lorenzo Balbi.
Promossa da Istituzione Bologna Musei | MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna In collaborazione con SpazioA.
Velostazione Dynamo – Bologna, via Indipendenza 71/z
ART CITY Bologna. “CT (Matteo Ceretto Castigliano). B-wall”
in permanenza nel 2018
“B-wall” è un format che prevede di invitare un artista, con cadenza annuale, a realizzare un’opera murale nella sala all’ingresso della Velostazione. Nato come appendice del progetto Frontier – La linea dello stile in collaborazione con Dynamo, “B-wall” ha visto la partecipazione di Luca Barcellona nel 2016 e Aris nel 2017, e ogni anno l’opera successiva ha cancellato quella precedente.
L’artista invitato per il 2018 è CT (Matteo Ceretto Castigliano). La sua ricerca, nata nell’ambito del graffiti writing, si è evoluta verso forme astratte di stampo minimalista. I caratteri diventano principi strutturali che vengono sovrapposti, ruotati, incastrati ottenendo sempre nuove soluzioni caratterizzate da piatte campiture cromatiche. Parte integrante dell’opera è la relazione con il contesto: la maggior parte dei suoi dipinti murali spontanei infatti trovano sede in luoghi industriali abbandonati e periferici. Tra i nomi più noti della nuova generazione di artisti attivi in ambito urbano, CT (Torino, 1985) fin dai primi anni di attività ha dedicato la sua ricerca alle evoluzioni e ai cambiamenti del rapporto tra dipinto murale e paesaggi marginali. Influenzato dalla storia della grafica e dall’Astrattismo delle Avanguardie, l’interesse per il lettering è diventato un espediente per studiare la forma fino al punto di raggiungere agli elementi essenziali della lettera.
Gli artisti italiani invitati nelle tre edizioni appartengono a una generazione che ha preso parte attivamente alla scena del writing, sia a livello nazionale che internazionale. Nell’intenzione curatoriale i profili selezionati sono la manifestazione evidente della varietà e della qualità di possibilità stilistiche offerte dagli esiti di una evoluzione che trova nello studio della lettera il denominatore comune e che apre ad innumerevoli percorsi originali.
Progetto a cura di Claudio Musso e Fabiola Naldi.
Promosso da Istituzione Bologna Musei | MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna in collaborazione con Velostazione Dynamo – Bologna.
Villa delle Rose – via Saragozza 228/230
“It’s OK to change your mind! Arte contemporanea russa dalla Collezione Gazprombank”, fino al 18 marzo
La mostra, a cura di Lorenzo Balbi e Suad Garayeva-Maleki, offre un nuovo punto di vista per riflettere sull’eredità delle avanguardie di inizio Novecento e la loro influenza sull’arte contemporanea russa. In un periodo di incertezza politica e di turbolenza globali, la resistenza assume nuovamente le forme dell’astrazione e interazioni quotidiane apparentemente apolitiche diventano una spinta al cambiamento sociale. La mostra delinea l’ampio spettro delle differenti posizioni artistiche, da quelle che si interrogano su sfide individuali e forme espressive prettamente locali a quelle che esplorano il sogno distopico di costruire una realtà alternativa.
Mentre le avanguardie russe del secolo scorso richiedevano un’azione concentrata, diretta verso un preciso obiettivo, oggi l’energia artistica sembra essere più diffusa e indeterminata. Molte opere emanano un’aura di sospensione nel tempo e nello spazio, in uno stato di perpetua attesa di un futuro migliore. Sentimenti nostalgici descrivono il desiderio di una società pacifica e più equa mentre la nuova identità russa viene negoziata attraverso la giustapposizione di vecchie tradizioni alla cultura giovanile globale del presente.
L’esposizione presenta le opere di ventuno artisti contemporanei russi delle ultime generazioni che, insieme, annunciano uno spostamento paradigmatico nonostante la confusione e l’incertezza che la loro generazione si trova a fronteggiare. Il titolo della mostra, suggerito dall’omonimo lavoro di Svetlana Shuvaeva, a sua volta preso in prestito dal popolare slogan di una campagna della multinazionale IKEA, evidenzia il senso di gioco insito nella pratica artistica attuale. I processi per raggiungere un nuovo status quo rimangono fluidi e multiformi e se sia ripristinando l’ambiente vicino a noi o atterrando sulla luna, il cambiamento è in arrivo e sarà OK.
MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“REVOLUTIJA. Da Chagall a Malevich, da Repin a Kandinsky”, fino al 13 maggio 2018
L’arte delle avanguardie russe è uno dei capitoli più importanti e radicali del modernismo. Il periodo compreso tra il 1910 e il 1920 ha visto nascere, come in nessun altro momento della storia dell’arte, scuole, associazioni e movimenti d’avanguardia diametralmente opposti l’uno all’altro e a un ritmo vertiginoso.
La mostra “REVOLUTIJA. Da Chagall a Malevich, da Repin a Kandinsky”, prodotta e organizzata da CMS.Cultura in partnership con il Comune di Bologna | Istituzione Bologna Musei, è realizzata grazie a una collaborazione esclusiva con il Museo di Stato Russo di San Pietroburgo cui appartengono i due curatori, Evgenia Petrova, che ne è vicedirettore, e Joseph Kiblitsky.
L’esposizione intende mettere in luce la varietà degli sviluppi artistici in Russia tra i primi del Novecento e la fine degli anni ’30 ma anche, come evidenzia Evgenia Petrova: «riportare all’attenzione non tanto della critica o degli addetti ai lavori, quanto del pubblico, artisti tipo Repin come anche Petrov-Vodkin o Kustodiev, rimasti un po’ nell’ombra a causa dell’enorme successo avuto da altri quali Chagall, Malevich o Kandinsky che pure sono presenti in mostra».
Oltre 70 opere, capolavori assoluti provenienti dal Museo di Stato Russo di San Pietroburgo, raccontano gli stili e le dinamiche di sviluppo di artisti tra cui Nathan Alt’man, Natal’ja Gončarova, Kazimir Malevich, Wassily Kandinsky, Marc Chagall, Valentin Serov, Aleksandr Rodčenko e molti altri, per testimoniare la straordinaria modernità dei movimenti culturali della Russia d’inizio Novecento: dal primitivismo al cubo-futurismo, fino al suprematismo e al costruttivismo, costruendo contemporaneamente un parallelo cronologico tra l’espressionismo figurativo e il puro astrattismo.
In parallelo dell’esposizione, in tutta la città si svolge “Intorno a Revolutija”, un ricco programma collaterale cui partecipe le principali istituzioni culturali cittadine. La grande mostra rappresenta infatti l’occasione per accendere i riflettori su una città che si presenta come un grande laboratorio in grado di lavorare sul tema comune dei cento anni della Rivoluzione d’Ottobre e affrontarlo da molteplici punti di vista.
Un articolato progetto educativo a cura del Dipartimento educativo MAMbo, in collaborazione con Senza Titolo e CMS.Cultura, è stato messo a punto per soddisfare il pubblico delle scuole, delle famiglie e dei visitatori per tutta la durata dell’esposizione.
“Roberto Daolio. Vita e incontri di un critico d’arte attraverso le opere di una collezione non intenzionale”, fino al 6 maggio 2018
Con il focus espositivo “Roberto Daolio. Vita e incontri di un critico d’arte attraverso le opere di una collezione non intenzionale” il MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna presenta una selezione di opere d’arte e documenti appartenuti a Roberto Daolio, prematuramente scomparso nel 2013, la cui intera collezione entrerà prossimamente in possesso del museo grazie alla liberale volontà degli eredi Stefano Daolio e Antonio Pascarella.
Le opere, quasi sempre di piccolo formato e spesso accompagnate da una dedica, sono state donate dalle artiste e dagli artisti con cui il critico d’arte, fra i più attivi e stimati in ambito nazionale, ha intessuto fitte relazioni intellettuali e operative, di carattere sia professionale sia amicale. La raccolta costituisce quindi una significativa testimonianza, per quanto parziale, di una vicenda biografica densa di incontri e attraversamenti, dialoghi e scambi, che ha dato un impulso sostanziale alla crescita e alla diffusione dell’arte emergente, componendone uno spaccato rappresentativo degli sviluppi più rilevanti, soprattutto in area emiliana, nel corso di oltre quarant’anni.
La mostra si articola per passaggi che consentono di individuare i principali tracciati della ricerca e dell’attività di Daolio, attraverso una scelta ragionata di un centinaio di pezzi dei 146 che compongono la donazione, alcuni dei quali sottoposti a interventi di restauro conservativo per questa occasione.
I lavori di tale collezione, “involontaria” in quanto priva di un organico indirizzo distintivo, appartengono il più delle volte a una produzione di non facile classificazione, che può essere definita “minore”, apparendo talvolta perfino di statuto artistico incerto, come nel caso delle lettere e dei messaggi stupendamente decorati spediti per posta da Luciano Bartolini. Tuttavia, il loro addensarsi intorno alla personalità di Daolio le rende, nel loro insieme e nella corrispondenza di complicità affettive che sottendono, sintomatiche di un metodo di lavoro originale, costantemente rivolto verso l’insorgenza di fenomeni e di talenti nascenti, osservati e interpretati con disinteressata e selettiva partecipazione.
La mostra segna l’avvio di una nuova configurazione espositiva della sala Project Room di MAMbo, la cui funzione sarà prevalentemente dedicata alla ricognizione e alla ricerca storica sulle eccellenze della cultura contemporanea espresse in ambito territoriale.
La mostra è a cura di Uliana Zanetti, con la collaborazione di Giulia Pezzoli e Barbara Secci, e con il contributo scientifico di Davide Da Pieve, Lara De Lena, Roberto Pinto, Caterina Sinigaglia (Scuola di Specializzazione in Beni Storico Artistici – Alma Mater Studiorum Università di Bologna). In collaborazione e con il sostegno di Accademia di Belle Arti di Bologna.
L’Istituzione Bologna Musei racconta, attraverso le sue collezioni, l’intera storia dell’area metropolitana bolognese, dai primi insediamenti preistorici fino alle dinamiche artistiche, economiche, scientifiche e produttive della società contemporanea.
Un unico percorso diffuso sul territorio, articolato per aree tematiche.
Archeologia, storia, storia dell’arte, musica, patrimonio industriale e cultura tecnica sono i grandi temi che è possibile affrontare, anche attraverso percorsi trasversali alle varie sedi.
Fanno parte dell’Istituzione Bologna Musei: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, Museo Morandi, Casa Morandi, Villa delle Rose, Museo per la Memoria di Ustica, Museo Civico Archeologico, Museo Civico Medievale, Collezioni Comunali d’Arte, Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini, Museo del Patrimonio Industriale, Museo e Biblioteca del Risorgimento, Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna, Museo del Tessuto e della Tappezzeria “Vittorio Zironi”.
Info: www.museibologna.it.
La Card Musei Metropolitani di Bologna è il servizio attivato in occasione del IX centenario del Comune di Bologna per ampliare l’accessibilità al patrimonio storico artistico della città: un abbonamento che offre accesso illimitato alle collezioni permanenti e ingresso a prezzo ridotto alle mostre temporanee di tanti musei della città e dell’area metropolitana. Vale 12 mesi e costa 25 euro: tutte le informazioni sono disponibili sul sito cardmuseibologna.it.