Ogni settimana i Musei Civici di Bologna propongono un ricco calendario di appuntamenti, per svelare le loro collezioni e raccontare aspetti ed episodi inediti e curiosi della storia della città, anche attraverso punti di vista differenti e insoliti accostamenti fra le diverse collezioni.
Conferenze, laboratori, concerti, visite guidate, visite in lingua sono i principali “strumenti” di questo racconto, che si dispiega lungo millenni di storia, dai primi utensili in pietra di uomini vissuti 800.000 anni fa ai prodotti dell’attuale distretto industriale, dalla pittura alle varie forme dell’arte moderna e contemporanea, dalla musica alle grandi epopee politiche e civili.
Di seguito gli appuntamenti in programma da venerdì 7 a giovedì 13 luglio.
IN EVIDENZA
– domenica 9 luglio
ore 19:00 Museo della Tappezzeria “Vittorio Zironi” – via di Casaglia 3
Nell’ambito di Best – La cultura si fa spazio
“Un qualcosa in un Giorno d’estate…”
Rassegna tra danza e letteratura, curata dall’Associazione Culturale Danza Urbana in collaborazione con l’Istituzione Biblioteche di Bologna e l’Istituzione Bologna Musei.
Nella splendida cornice di Villa Spada si potrà assistere a brevi spettacoli di danza e all’ascolto di letture di opere letterarie, immersi nel verde e nella bellezza del paesaggio.
Una rassegna al femminile all’interno della quale nell’arco di cinque giornate sono proposte cinque brevi opere coreografiche di altrettante artiste fra le più significative della scena italiana.
Per l’occasione il Museo della Tappezzeria “Vittorio Zironi” sarà aperto straordinariamente dalle dalle 18:30 alle 21:30, con visita guidata alle ore 20:45 a cura di Angela Lezzi, RTI Senza Titolo s.r.l. e ASTER s.r.l.
Ore 19:00 si svolgerà lo spettacolo “Campo Base” di Chiara Frigo, danzatrice e performer attiva sia in Italia che in Europa.
“Campo Base” rappresenta per Frigo un rituale: da un lato il suo ritorno in scena alla ricerca di un movimento sempre nuovo da esplorare, dall’altro il desiderio di chiudere una stagione, anche artistica.
Ingresso al museo e allo spettacolo: gratuito
Info: www.museibologna.it/arteantica
PER I BAMBINI
Estate al museo. I campi estivi dell’Istituzione Bologna Musei
Dal 12 giugno all’8 settembre 2017 l’Istituzione Bologna Musei propone ai bambini e ai ragazzi da 5 a 11 anni e da 11 a 15 anni un programma completamente rinnovato:
– attività per bambini da 5 a 11 anni
La splendida Villa delle Rose si trasformerà in un laboratorio permanente, luogo di incontro e di esperienza per scoprire insieme le Avanguardie artistiche e lo spirito rivoluzionario che ha animato la cultura dalla fine dell’800 ad oggi.
Attività di immersione nella natura e “incursioni” speciali in molti musei e spazi culturali cittadini per un’estate indimenticabile!
– FOR – TEENS: workshop al museo per ragazzi da 11 a 15 anni
Se sei tra quelli che almeno una volta nella vita hanno pensato “lo sapevo fare anch’io”, se i linguaggi del contemporaneo ti sembrano incomprensibili e gli artisti troppo stravaganti – ma anche se apprezzi l’arte – allora per te si spalancano le porte del MAMbo, per vivere un’esperienza formativa e divertente insieme ai tuoi coetanei. Nelle due settimane dedicate ai ragazzi sarete protagonisti di processi creativi che vi coinvolgeranno nella cura e realizzazione di una visita guidata e di una installazione artistica.
Informazioni, programma completo e iscrizioni: Dipartimento educativo MAMbo: tel. 051 6496628 (martedì e giovedì, dalle ore 10:00 alle ore 17:00) oppure mamboedu@comune.bologna.it
Info: www.museibologna.it
GLI ALTRI APPUNTAMENTI
– venerdì 7 luglio
ore 17:30 Museo Davia Bargellini – Strada Maggiore 44
Per il ciclo Palazzo Davia Bargellini: una dimora riscoperta
Visita guidata al palazzo e ai dipinti del XVII secolo, recentemente restaurati e ricollocati nel salone del piano nobile. Con Ilaria Negretti, RTI Senza titolo s.r.l. e ASTER s.r.l.
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/arteantica
ore 19:00 MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
Nell’ambito di Best – La cultura si fa spazio
“Lotus”
Progetto performativo della Compagnia Simona Bertozzi – Nexus che prevede il coinvolgimento del gruppo di danza Bharatanatyam formato da bambine e bambini dell’Associazione dei Tamil in Italia – Sezione Piemonte e la supervisione di Cristiana Natali, antropologa dell’Università di Bologna.
I Tamil sono un gruppo etnico originario del sud-est dell’India e del nord-est dello Sri Lanka. Della loro lingua esistono documenti letterari risalenti ad oltre duemila anni fa. Il Bharatanatyam è un’arte neo-classica indiana composita, avente come elementi che la costituiscono la danza, l’arte drammatica, la musica, la rima e il ritmo.
Simona Bertozzi è una delle coreografe e danzatrici più apprezzate del panorama coreutico italiano (e non solo), per la quale la pratica pedagogica è parte integrante dell’azione creativa: un fare in cui la formazione diviene gesto artistico a tutto tondo. Dall’intreccio di questi elementi nasce “Lotus”.
Ingresso: gratuito
Info: www.mambo-bologna.org
– sabato 8 luglio
ore 17:30 MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“Anime. Di luogo in luogo. Christian Boltanski”
Visita guidata alla mostra di Christian Boltanski, la più ampia mai organizzata in Italia con 25 opere, tra installazioni e video, di cui 2 esposte per la prima volta in Europa.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (martedì e giovedì dalle 9:00 alle 17:00) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso: € 4,00 + biglietto mostra (€ 6,00 intero / € 4,00 ridotto). Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna € 3,00 per la visita guidata + € 4,00 per l’ingresso in mostra
Info: www.mambo-bologna.org
ore 19:00 – 22:00 (ultimo ingresso ore 21:30): Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123
Nell’ambito di Best – La cultura si fa spazio
“Temporanee” a cura di AlbertStanley Punto di partenza di “Temporanee” è l’esperienza decennale del festival di arti performative contemporanee “perAspera”, in cui le architetture storiche e/o gli spazi urbani, diventano parte integrante degli spettacoli, elemento basilare e vivo. Da “perAspera”, “Temporanee” eredita anche la valorizzazione di spazi non convenzionali e non centrali, quella tendenza centripeta che da sempre caratterizza il festival.
A partire da questi presupposti condivisi, “Temporanee” ha individuato 4 luoghi della città, focalizzandosi sul Quartiere Navile: l’Ippodromo Arcoveggio, le Officine Minganti, il Museo del Patrimonio Industriale e il DLF Dopolavoro Ferroviario.
Il filo rosso che unisce i luoghi individuati è quello del lavoro. Sono stati attraversati da corpi di lavoratori quegli spazi oggi scelti e fatti rivivere da altri corpi in movimento, artisti e performer, protagonisti di progetti site specific.
Il Museo del Patrimonio Industriale in particolare ospita “Ex” di Rita Correddu con la collaborazione e la partecipazione di Angela Bonfadini.
“Ex” è l’inizio di qualcosa che non c’è più ma che si vuole mantenere presente. “Ex” indica una provenienza, nel tempo e nello spazio: è l’inizio di una storia, una storia unica e diversa per tutti. Un percorso inedito e inaspettato, nel tentativo di ricucire le stratificazioni del vissuto di questo luogo insieme alle memorie che oggi conserva. Rivolgendo però tutto al presente.
“Ex”, fuori di, ex-tra-ordinario, straordinario, quasi come un gioco di prestigio. Una ricerca che nasce dal luogo per il luogo, attraversandolo nella sua storia e nella sua attuale identità, per sviluppare un percorso altro, non usuale, non comune.
Ingresso al museo: gratuito
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale
– domenica 9 luglio
ore 10:00 Museo per la Memoria di Ustica – via di Saliceto 3/22 / Sacrario della Resistenza – Piazza Nettuno / MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“Percorso speciale Anime. Di luogo in luogo. Christian Boltanski”
Percorso guidato della durata di 3 ore nei luoghi del progetto speciale “Anime. Di luogo in luogo”, curato da Danilo Eccher, che la città di Bologna dedica a Christian Boltanski.
Si parte dal Museo per la Memoria di Ustica, in cui dal 2007 è visibile l’installazione permanente creata dall’artista in ricordo delle 81 vittime. A seguire, si visita il Sacrario dei partigiani in Piazza Nettuno, che ha ispirato “Les Regards” (visibile nella Collezione Permanente MAMbo) dalla quale sono stati tratti gli sguardi di Billboards, la serie di manifesti di grandi dimensioni visibili in zone periferiche della città.
Infine, visita guidata alla mostra antologica visibile al MAMbo fino al 12 novembre.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (martedì e giovedì dalle 9:00 alle 17:00) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso: € 4,00 per la visita al Museo per la Memoria di Ustica + € 4,00 per la visita alla mostra al MAMbo + biglietto mostra (€ 6,00 intero / € 4,00 ridotto). Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna € 3,00 per la visita al Museo per la Memoria di Ustica + € 3,00 per la visita alla mostra al MAMbo + € 4,00 per l’ingresso in mostra
Info: www.mambo-bologna.org
ore 10:30 e ore 16:00 Museo della Musica – Strada Maggiore 34
In occasione della rassegna Metti una domenica d’estate al Museo!
“Musica da vedere”
Visite guidate alla scoperta delle collezioni del Museo della Musica con Giuseppe Ayroldi Sagarriga.
Un percorso guidato attraverso sei secoli di storia della musica parlando di libri, dipinti, strumenti a partire da Palazzo Sanguinetti, splendido palazzo storico sede del museo.
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.museibologna.it/musica
ore 15:00 MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“Visita guidata al Museo Morandi, la Collezione”
L’allestimento ripercorre le diverse fasi della vicenda artistica di Giorgio Morandi, proponendo accostamenti tra i suoi lavori e quelli di altri autori contemporanei.
Nel percorso è visibile anche la mostra di Catherine Wagner “In Situ: Traces of Morandi”.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (martedì e giovedì, dalle 9:00 alle 17:00) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso: € 4,00 + biglietto museo (€ 6,00 intero / € 4,00 ridotto). Per i convenzionati € 3,00 per la visita guidata + € 4,00 l’ingresso al museo. Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna € 3,00 per la visita guidata (ingresso museo gratuito)
Info: www.mambo-bologna.org
ore 16:30 MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“Anime. Di luogo in luogo. Christian Boltanski”
Visita guidata alla mostra di Christian Boltanski, la più ampia mai organizzata in Italia con 25 opere, tra installazioni e video, di cui 2 esposte per la prima volta in Europa.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (martedì e giovedì dalle 9:00 alle 17:00) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso: € 4,00 + biglietto mostra (€ 6,00 intero / € 4,00 ridotto). Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna € 3,00 per la visita guidata + € 4,00 per l’ingresso in mostra
Info: www.mambo-bologna.org
– lunedì 10 luglio
ore 19:00 Museo della Tappezzeria “Vittorio Zironi” – via di Casaglia 3
Nell’ambito di Best – La cultura si fa spazio
“Un qualcosa in un Giorno d’estate…”
Rassegna tra danza e letteratura, curata dall’Associazione Culturale Danza Urbana in collaborazione con l’Istituzione Biblioteche di Bologna e l’Istituzione Bologna Musei.
Nella splendida cornice di Villa Spada si potrà assistere a brevi spettacoli di danza e all’ascolto di letture di opere letterarie, immersi nel verde e nella bellezza del paesaggio. Una rassegna al femminile all’interno della quale nell’arco di cinque giornate sono proposte cinque brevi opere coreografiche di altrettante artiste fra le più significative della scena italiana.
Per l’occasione il Museo della Tappezzeria “Vittorio Zironi” sarà aperto straordinariamente dalle dalle 18.30 alle 21.30, con visita guidata alle ore 20:45 a cura di Ilaria Negretti, RTI Senza Titolo s.r.l. e ASTER s.r.l.
ore 19 si svolgerà lo spettacolo “RP BOO ‘Classics Vol.1′” di Sonia Brunelli e Leila Gharib, in tandem tra partitura coreografica e musicale.
Brunelli, con la sua cifra gestuale potente e ancestrale, tra movimento atletico e forma artistica, da anni si interroga sulla creazione di una danza libera da sovrastrutture e capace di sospendere il gesto nel tempo.
Ingresso al museo e allo spettacolo: gratuito
Info: www.museibologna.it/arteantica
– martedì 11 luglio
ore 19:00 Museo della Tappezzeria “Vittorio Zironi” – via di Casaglia 3
Nell’ambito di Best – La cultura si fa spazio
“Un qualcosa in un Giorno d’estate…”
Rassegna tra danza e letteratura, curata dall’Associazione Culturale Danza Urbana in collaborazione con l’Istituzione Biblioteche di Bologna e l’Istituzione Bologna Musei.
Nella splendida cornice di Villa Spada si potrà assistere a brevi spettacoli di danza e all’ascolto di letture di opere letterarie, immersi nel verde e nella bellezza del paesaggio. Una rassegna al femminile all’interno della quale nell’arco di cinque giornate sono proposte cinque brevi opere coreografiche di altrettante artiste fra le più significative della scena italiana.
Per l’occasione il Museo della Tappezzeria “Vittorio Zironi” sarà aperto straordinariamente dalle dalle 18:30 alle 21:30, con visita guidata alle ore 20:45 a cura di Paolo Cova, RTI Senza Titolo s.r.l. e ASTER s.r.l.
ore 19:00 si svolgerà lo spettacolo “La sagra della primavera Paura e delirio a Las Vegas” di Cristina Kristal Rizzo.
Nella sua personalissima e sorprendente re-interpretazione del capolavoro, Rizzo ha scelto di approfondire e toccare l’aspetto immaginifico della famosa partitura musicale, grazie anche a uno spiazzamento percettivo tra il visivo e il sonoro. La pièce, in forma di solo, si articola attraverso una sorprendente e intensa coreografia che amplifica la congiunzione inattesa tra suono, estensioni dinamiche e oscillazioni del senso, sfidando così l’abituale suggestione passiva dello spettatore.
Ingresso al museo e allo spettacolo: gratuito
Info: www.museibologna.it/arteantica
ore 21:00 Cimitero della Certosa – via della Certosa 18
Nell’ambito della rassegna Certosa di Bologna. Calendario estivo e di Best – La cultura si fa spazio
“Shakespeare in death. Passeggiate shakespeariane in Certosa”
Ritornano i percorsi alla scoperta dei tesori della Certosa fra suggestioni di arte e teatro. Un omaggio al genio di Stratford-upon-Avon in un recital dell’attore regista Alessandro Tampieri.
A cura di Rimachèride, in collaborazione con IAP. Con il patrocinio del Dipartimento di Lingue Letterature e Culture Moderne dell’Università di Bologna.
Prenotazione obbligatoria al 338 9300148 oppure at.teatro@gmail.com.
Ritrovo 30 minuti prima dell’inizio presso l’ingresso principale della Certosa (cortile Chiesa)
Ingresso: € 10,00 (per ogni ingresso pagante due euro saranno devoluti per la valorizzazione della Certosa)
Info: www.museibologna.it/risorgimento
– mercoledì 12 luglio
ore 19:00 Museo della Tappezzeria “Vittorio Zironi” – via di Casaglia 3
Nell’ambito di Best – La cultura si fa spazio
“Un qualcosa in un Giorno d’estate…”
Rassegna tra danza e letteratura, curata dall’Associazione Culturale Danza Urbana in collaborazione con l’Istituzione Biblioteche di Bologna e l’Istituzione Bologna Musei.
Nella splendida cornice di Villa Spada si potrà assistere a brevi spettacoli di danza e all’ascolto di letture di opere letterarie, immersi nel verde e nella bellezza del paesaggio. Una rassegna al femminile all’interno della quale nell’arco di cinque giornate sono proposte cinque brevi opere coreografiche di altrettante artiste fra le più significative della scena italiana.
Per l’occasione il Museo della Tappezzeria “Vittorio Zironi” sarà aperto straordinariamente dalle dalle 18:30 alle 21:30, con visita guidata alle ore 20:45 a cura di Ilaria Negretti, RTI Senza Titolo s.r.l. e ASTER s.r.l.
ore 19:00 si svolgerà lo spettacolo “We two-how long we were fool’d | azioni per Wonder(L)and” di Simona Bertozzi.
Lo spettacolo rappresenta la prima delle “AZIONI” per “WONDER(L)AND”, un progetto che ha come denominatore comune la tensione e il mistero dell’incontro e come orientamento tematico lo stupore e la meraviglia, la sorpresa e il perturbante.
L’incontro in questa prima “AZIONE” è con Angela Baraldi, cantante e attrice bolognese.
Ingresso al museo e allo spettacolo: gratuito
Info: www.museibologna.it/arteantica
ore 20:00 Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123
“Lo spuntino elegante. Storia e tradizione della Mortadella a Bologna”
Visita guidata nell’ambito del ciclo “Un etto di Bologna”.
Sin dal XVI secolo a Bologna si produceva un insaccato di carni suine macinate, cotte lentamente per garantirne un gusto particolare e una prolungata conservazione. Era la mortadella: un prodotto di lusso che nel Seicento costava nove volte più del pane, tre volte e mezzo più del prosciutto, due volte e mezzo più dell’olio.
Nel corso dell’Ottocento le nuove dinamiche industriali impongono anche a questo prodotto la meccanizzazione della sua lavorazione; in particolare l’impacchettamento e la conservazione in scatole di latta permettono la sua esportazione sul mercato internazionale, rendendo la mortadella un prodotto ampiamente popolare, ancora oggi conosciuto in molte parti del mondo sotto il nome di Bologna.
A seguire alle ore 21:30, al Battiferro, uno spettacolo comico del duo Dondarini-Dalfiume a cura dell’Associazione Vitruvio
Ingresso alla visita guidata: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale
ore 20:00 – 24:00 Museo per la Memoria di Ustica – via di Saliceto 3/22
Nell’ambito di Best – La cultura si fa spazio
“Apertura straordinaria del Museo per la Memoria di Ustica”
Apertura serale straordinaria in occasione delle iniziative della rassegna dedicata al decennale del Museo per la Memoria di Ustica.
Alle ore 20:00 il Dipartimento educativo MAMbo propone una visita guidata speciale al luogo che l’artista francese Christian Boltanski ha creato per la città in ricordo delle vittime della tragedia di Ustica. Un’occasione per riflettere sulla memoria e sull’identità di ciascuno di noi, ripercorrendo le vicende della nostra storia contemporanea.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (martedì e giovedì dalle 9:00 alle 17:00) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Alle ore 21:30, nel Parco della Zucca antistante il museo, si svolgerà lo spettacolo “SaxBo Orchestra”, concerto con gli studenti del Conservatorio G.B. Martini di Bologna.
La SaxBo Orchestra è una formazione cameristica che varia dai 12 ai 20 esecutori, utilizzando tutta la famiglia dei sax dal sopranino in MIb al Basso in Sib. Propone repertori per concerti e manifestazioni d’intrattenimento per la divulgazione di uno stile musicale vario e gradevole all’ascolto. Valorizza l’esperienza degli studenti negli organici d’insieme, realizzando anche progetti per le scuole di ogni ordine e grado con lezioni concerto dettagliate sulle peculiarità degli strumenti, dell’organico e dei repertori, che spaziano dalle colonne sonore cinematografiche alle songs più tipicamente americane.
La SaxBo si esibisce anche in piccole formazioni, in quartetto o in quintetto. Direttore, arrangiamenti, batteria e sax il M° Daniele Faziani.
Ingresso museo: gratuito
Visita guidata: € 4,00. Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna € 3,00
Ingresso spettacolo: offerta libera
Info: www.mambo-bologna.org
ore 20:30: Cimitero della Certosa – via della Certosa 18
Nell’ambito della rassegna Certosa di Bologna. Calendario estivo e di Best – La cultura si fa spazio
“Non solo Liberty: meraviglie dei maestri del Novecento”
Linee sinuose e sensuali, forme salde e vigorose. Candidi marmi, delicati mosaici, grandiosi bronzi. Tra sale eleganti e chiostri imponenti, alla scoperta dei capolavori dei nostri artisti che, celebri in vita, lavorarono in tutta Europa.
Visita guidata a cura di Associazione Culturale Didasco.
Prenotazione obbligatoria al 348 1431230 (pomeriggio-sera).
Ritrovo presso l’ingresso principale della Certosa (cortile Chiesa).
Iniziativa rivolta ai soci dell’Associazione Culturale Didasco, con possibilità di associarsi al momento della visita. Quota associativa € 10,00 (prima visita in regalo).
Ingresso: € 10,00 (per ogni ingresso pagante due euro saranno devoluti per la valorizzazione della Certosa)
Info: www.museibologna.it/risorgimento
– giovedì 13 luglio
ore 17:30: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“Anime. Di luogo in luogo. Christian Boltanski”
Visita guidata alla mostra di Christian Boltanski, la più ampia mai organizzata in Italia con 25 opere, tra installazioni e video, di cui 2 esposte per la prima volta in Europa.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (martedì e giovedì dalle 9:00 alle 17:00) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso: € 4,00 + biglietto mostra (€ 6,00 intero / € 4,00 ridotto). Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna € 3,00 per la visita guidata + € 4,00 per l’ingresso in mostra
Info: www.mambo-bologna.org
ore 18:30: Museo Medievale – via Manzoni 4
“Tra Medioevo e contemporaneo: dalla croce romanica al bolognese Bruno Raspanti”
Apertura straordinaria e visita guidata alle mostre “Bruno Raspanti. Confronti” e “1143: la croce ritrovata di Santa Maria Maggiore” a cura di Ilaria Negretti, RTI Senza Titolo s.r.l. e ASTER s.r.l.
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.museibologna.it/arteantica
ore 19:00 Museo della Tappezzeria “Vittorio Zironi” – via di Casaglia 3
Nell’ambito di Best – La cultura si fa spazio
“Un qualcosa in un Giorno d’estate…”
Rassegna tra danza e letteratura, curata dall’Associazione Culturale Danza Urbana in collaborazione con l’Istituzione Biblioteche di Bologna e l’Istituzione Bologna Musei.
Nella splendida cornice di Villa Spada si potrà assistere a brevi spettacoli di danza e all’ascolto di letture di opere letterarie, immersi nel verde e nella bellezza del paesaggio. Una rassegna al femminile all’interno della quale nell’arco di cinque giornate sono proposte cinque brevi opere coreografiche di altrettante artiste fra le più significative della scena italiana.
Per l’occasione il Museo della Tappezzeria “Vittorio Zironi” sarà aperto straordinariamente dalle dalle 18:30 alle 21:30, con visita guidata alle ore 20:45 a cura di Paolo Cova, RTI Senza Titolo s.r.l. e ASTER s.r.l.
ore 19:00 si svolgerà lo spettacolo “A corpo libero” di Silvia Gribaudi.
L’opera, tra le sue più famose, ironizza sulla condizione femminile a partire dalla gioiosa fluidità del corpo. Una performance che parla di donne, libertà e ironia.
Ingresso al museo e allo spettacolo: gratuito
Info: www.museibologna.it/arteantica
MOSTRE
Museo Medievale – via Manzoni 4
“1143: la croce ritrovata di Santa Maria Maggiore”, fino al 7 gennaio 2018
La mostra, realizzata dai Musei Civici d’Arte Antica in collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, è dedicata alla croce di Santa Maria Maggiore, ritrovata nell’ottobre 2013 durante i lavori di pavimentazione del portico della chiesa.
L’esposizione, curata da Massimo Medica, nasce dall’occasione di esporre per la prima volta al pubblico la croce viaria a seguito del restauro eseguito da Giovanni Giannelli (Laboratorio di restauro Ottorino Nonfarmale S.r.l.).
L’opera rientra nella tipologia di croci poste su colonne, che venivano collocate nei punti focali della città, a segnalare spazi sacri come chiese e cimiteri o di particolare aggregazione come i trivi o i crocicchi e le piazze. Stando alla tradizione, tale uso si diffuse già in epoca tardoantica a partire dalle “leggendarie” quattro croci poste a protezione della città retratta romana da sant’Ambrogio o da san Petronio e oggi conservate nella basilica petroniana. È però soprattutto a partire della nascita del Comune (1116) e con l’espansione urbanistica della città del XII e XIII secolo che si venne a sviluppare tale fenomeno.
Talvolta le croci venivano protette da piccole cappelle e corredate di reliquie, di altari per la preghiera, e di tutto il necessario per la celebrazione della messa. Segno distintivo e identificativo per la città, le croci segnarono lo spazio urbano fino al 1796, quando l’arrivo delle truppe napoleoniche e l’instaurazione della nuova Repubblica, trasformarono la città e i suoi simboli.
La croce ritrovata di Santa Maria Maggiore è di notevole interesse sia perché era tra i molti esemplari andati dispersi, sia perché è possibile datarla grazie all’iscrizione 1143, presente nel braccio destro. L’opera si viene così a collocare tra i più antichi modelli a noi pervenuti, come quella di poco successiva a quella degli Apostoli e degli Evangelisti, detta anche di Piazza di Porta Ravegnana, la quale risale al 1159.
Scolpita su entrambe le facce, la croce ritrovata presenta sul recto la figura di Cristo dal modellato assai contenuto, caratterizzato da incisivi grafismi che rilevano le fisionomie del volto e il gioco delle pieghe del panneggio. Sul verso invece la scultura è impreziosita da sinuosi ed eleganti tralci d’acanto, intervallati da fiori e da elementi vitinei posti a cornice della mano di Dio benedicente, ormai non più leggibile. Tali motivi decorativi richiamano modelli antichi o tardoantichi, reinterpretati con una verve esecutiva che trova un riscontro in certi repertori della coeva miniatura.
Per meglio valorizzare e contestualizzare la croce ritrovata, il percorso espositivo propone una selezione di altri 14 pezzi tra cui i calchi di altre croci viarie perdute o non più visibili nelle collocazioni originarie, codici miniati dell’XI e XII secolo, tavolette d’avorio e preziose opere di oreficeria, esempi della cultura artistica diffusa nella città felsinea.
Info: www.museibologna.it/arteantica
“Bruno Raspanti. Confronti”, fino al 1 ottobre 2017
I Musei Civici d’Arte Antica presentano una mostra antologica dello scultore bolognese Bruno Raspanti allestita negli ambienti del Museo Civico Medievale.
L’esposizione, a cura di Graziano Campanini, si intitola “Confronti” per il suo disporsi in un sapiente colloquio con gli spazi e le opere della collezione permanente del museo, attraverso una selezione di 30 sculture, realizzate dagli anni Settanta a oggi, che scandiscono l’intera vicenda creativa dell’artista votata ad una incessante sperimentazione della materia.
Proporre un confronto non solo tra antico e moderno, ma tra così diverse concezioni dell’arte e della rappresentazione è la scommessa che il museo ha inteso intraprendere, allestendo occasioni di scambio e dialogo che hanno come scenario le sale espositive.
Se questo confronto, in particolare nel caso di Bruno Raspanti, può apparire spiazzante, esso al tempo stesso mette in luce un filo assai resistente, che collega i diversi momenti della storia dell’arte, divertendosi a unire la contemporaneità con la storia.
Nel suo studio-officina, l’artista reinventa il mondo giocando abilmente con assemblaggi di forme e materiali tra i più eterogenei, spesso poveri e riciclati – come bronzo, terracotta, pezzi di legno, tegole, vetro, sedie, plastica – per inventare uno stupefacente repertorio di teatri visionari che si propongono non come copia del mondo, ma come uso del mondo.
Un uso derisorio e impossibile, da cui hanno origine i cicli tematici dei baccelli, i carrioli, le zolle e i teatrini, tutti parte di una rappresentazione ironica e teneramente inattuale, in cui lo spazio, le proporzioni e le prospettive si mischiano e si confondono. Composizioni polimateriche e fragili, la cui esibita vocazione figurativa viene messa in causa e contraddetta dallo stesso autore, che pur dando vita a questo confronto così improbabile, riafferma e sancisce quella continuità nella differenza in cui ogni artista ama collocarsi.
L’artista ha personalmente concepito la disposizione e la collocazione delle opere, in un percorso di grande suggestione che fa risaltare la loro carica spettacolare e scenografica nei mutui rimandi con gli spazi del museo temporaneamente abitati.
Info: www.museibologna.it/arteantica
MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“Anime. Di luogo in luogo. Christian Boltanski”, fino al 12 novembre 2017
“Anime. Di luogo in luogo” è la più ampia mostra antologica dedicata al grande artista francese Christian Boltanski mai organizzata in Italia, con 25 opere, tra installazioni e video, di cui 2 esposte per la prima volta in Europa.
L’allestimento delle opere ripercorre la poetica di Boltanski da metà anni Ottanta fino gli anni più recenti e si articola in sale che affrontano i temi su cui si è concentrata con intensa continuità la sua ricerca: la scomparsa, il rapporto dialettico fra vita e morte, la fragilità della memoria e del ricordo, la scommessa contro l’ineluttabilità dell’oblio, il senso di tragicità intrinseco alla storia.
L’imponente Sala delle Ciminiere, cuore del museo e dell’intero percorso espositivo, è occupata dalla struttura labirintica dell’installazione ambientale “Regards”: immagini sfocate di volti anonimi stampate in bianco e nero su un tessuto trasparente di grande formato provenienti dall’archivio fotografico personale dell’artista, che il visitatore è invitato ad attraversare abbandonandosi al flusso del tempo e della memoria.
Al centro della sala appare la straniante preziosità di “Volver”, una forma piramidale alta circa 7 metri interamente ricoperta da coperte isotermiche dorate, materiali che richiamano le drammatiche immagini dei primi soccorsi prestati ai migranti.
Il dialogo stabilito da Boltanski tra le due opere sembra suggerire un’immanente vicinanza tra le presenze/assenze di quei volti, di cui sopravvive solo uno sguardo evanescente, e i migranti, odierni fantasmi senza nome, per la comune privazione delle identità individuali.
La mostra fa parte di “Anime. Di luogo in luogo”, il progetto speciale che la città di Bologna dedica a Christian Boltanski per l’anno 2017.
Info: www.mambo-bologna.org
“Maurizio Finotto. Vita, morte e miracoli”, fino al 17 settembre 2017
“Vita, morte e miracoli”, mostra personale di Maurizio Finotto, comprende circa 200 tavolette votive realizzate tra il 2015 e il 2017 – ispirate alla tradizione italiana dei “per grazia ricevuta” e a quella messicana dei “retablos” – e il video “La lingua dei miracoli”, che si inserisce nel programma di “Biografilm Festival. International Celebration of Lives”. I lavori ripercorrono le vicende autobiografiche dell’artista, interpretandole come effetti di prodigiosi interventi ultraterreni.
Le singole tavolette, secondo le parole dello stesso Maurizio Finotto realizzate in maniera “mistica e ossessiva”, in gran parte con frammenti di legno recuperati dal mare e lavorate con materiali poveri in diverse tecniche, riprendono iconografie e modalità testuali tipiche delle tradizioni popolari della fede cristiana, disvelando eventi drammatici o imbarazzanti che hanno fortemente condizionato l’esistenza dell’autore. Allestite con la densità espositiva tipica delle usanze tradizionali nei luoghi di culto, le opere narrano per immagini l’infanzia dell’artista, l’abbandono del paese natale nella provincia veneta e di un lavoro sicuro per intraprendere gli studi artistici a Bologna, le alterne fortune di una carriera tortuosa, gli incidenti, gli insuccessi e i traguardi raggiunti nella professione e nella vita privata.
Il video “La lingua dei miracoli”, della durata di 24 minuti, documenta le reazioni e i commenti della madre e della nonna di Finotto di fronte ad alcune tavolette che lui stesso mostra loro. Le scelte e gli eventi che hanno contraddistinto la vita dell’artista, coinvolgendo anche la sua famiglia, vengono ricordati con partecipazione e commozione dalle due donne mentre apprezzano il carattere estetico delle opere. In questa ricognizione che riporta alle sue origini un lungo itinerario esistenziale, si esplicitano e si alternano i diversi atteggiamenti dei tre protagonisti, in un confronto autentico fra lavoro introspettivo e credenze popolari, fra ironia disincantata e ingenua spontaneità.
Info: www.mambo-bologna.org
“Esercizi di stile”, fino al 17 settembre 2017
“Esercizi di stile” è la denominazione prescelta per uno dei moduli formativi del progetto di collaborazione sottoscritto nel 2106 dall’Accademia di Belle Arti di Bologna e dal MAMbo.
Dopo un primo momento espositivo all’inizio del 2017, dal 21 giugno al 17 settembre il secondo appuntamento mette nuovamente al centro della discussione il concetto di mediazione museale, definendo nuovi approcci e nuovi strumenti per il coinvolgimento del pubblico attraverso la ricchezza e la complessità espressiva dei linguaggi mediali.
I video dedicati a quattro opere della Collezione Permanente MAMbo e alla poetica di Giorgio Morandi, realizzati nell’ambito dei corsi di Progettazione multimediale e Organizzazione e Produzione dell’arte mediale, cambiano radicalmente la prospetti va con cui abitualmente si incontra l’arte. Curatrice di questo secondo momento espositivo è Sabrina Berardi, studentessa del biennio di Didattica dell’arte e mediazione culturale del patrimonio artistico che, oltre all’ideazione allestitiva, ha redatto i contributi critici. A seguire il progetto nelle diverse fasi è un gruppo di lavoro formato da docenti e curatrici del museo che collegialmente hanno selezionato i video: Valerio Dehò, Cristina Francucci, Sabrina Samorì e Uliana Zanetti.
Le opere della Collezione MAMbo a partire dalle quali gli autori dei video hanno lavorato sono: “I Funerali di Togliatti” di Renato Guttuso, “Il muro” di Hidetoshi Nagasawa, “Sono stata io. Diario 1900-1999” di Daniela Comani e “Untitled (Yellow)” di Nick van Woert.
Per il Museo Morandi gli studenti si sono concentrati su alcune tematiche ricorrenti nell’opera di Giorgio Morandi, indagando singolarmente alcuni aspetti peculiari del suo operato artistico: Spazio-Composizione, Oggetto quotidiano e Volume-Superficie.
“Esercizi di stile” fa parte del programma di OpenTour 2017 (19-24 giugno), serie di iniziative organizzate dall’Accademia di Belle Arti di Bologna.
Info: www.mambo-bologna.org
Ex polveriera bunker Giardino Lunetta Gamberini – via Pellizza da Volpedo
“Réserve” di Christian Boltanski, fino al 12 novembre 2017
Tra gli elementi ossessivamente più ricorrenti nelle realizzazioni di Boltanski fin dagli anni Settanta compaiono abiti usati e dismessi che l’artista raccoglie e accumula con l’intento di riscattare dall’oblio i ricordi di cui essi sono portatori e tramutare così l’assenza che metonimicamente suggeriscono in una presenza intensa.
Seppure non in forma esplicita, questi lavori hanno spesso suggerito un’immediata associazione con l’Olocausto: fra le immagini più impressionanti che hanno documentato lo sterminio vi sono infatti quelli dei cumuli di abiti ed effetti personali di cui gli ebrei venivano sistematicamente spogliati. Tuttavia, l’uso del vestiario in Boltanski si apre ad altre interpretazioni, alludendo in senso più generale all’esistenza umana e al suo essere esposta ad un destino casuale ed indifferente.
Questi oggetti banali, prelevati dal loro contesto originario, conservano le tracce di un uso che ha conferito loro una fisionomia unica e inconfondibile continuando, nel loro documentare un passaggio dell’esistenza dei loro proprietari, a trasmettere un segnale di vita.
Per il progetto speciale “Anime. Di luogo in luogo” l’artista porta questo elemento in un luogo inusuale e sconosciuto a molti degli stessi cittadini bolognesi: l’ex bunker polveriera situata all’interno del Giardino Lunetta Gamberini. Dimenticata l’originaria funzione militare e caduto in disuso, lo spazio si è trasformato recentemente in bivacco della disperazione, luogo di riparo per extracomunitari e migranti, costretti a nascondersi in ambienti di fortuna e ancora impossibilitati a conoscere il significato della parola accoglienza.
A queste mute presenze Boltanski sceglie di ispirarsi per l’installazione “Réserve” che apre allo sguardo dello spettatore una quieta distesa formata da 500 chilogrammi di abiti disposti sul suolo e interamente ricoperti dalle coperte isotermiche di colore oro, utilizzate anche per l’opera “Volver” allestita nella mostra al MAMbo. Un deposito di oggetti che mostrano l’assenza del soggetto a cui appartenevano dopo un processo di smaterializzazione e perdita del corpo. Come suggerisce il titolo stesso dell’opera, il passato diventa una riserva dimenticata da cui attingere per la ricostruzione della soggettività individuale.
Info: www.anime-boltanski.it
Museo Morandi – via Don Minzoni 14
“Catherine Wagner. In Situ: Traces of Morandi”, fino al’8 ottobre 2017
Il Museo Morandi prosegue nell’intento di valorizzare la propria collezione anche grazie a un programma di mostre temporanee tese ad accostare il lavoro di Giorgio Morandi all’opera di artisti che a vario titolo si sono a lui ispirati. Dopo Alexandre Hollan, Wayne Thiebaud, Tacita Dean, Rachel Whiteread e Brigitte March Niedermair, è Catherine Wagner a confrontarsi con l’opera del maestro bolognese.
Fino al 3 settembre 2017, due sale del museo ospitano la mostra “In Situ: Traces of Morandi”, a cura di Giusi Vecchi, che propone 21 lavori dell’artista americana, realizzati tra il 2015 e il 2016.
Nel corso della sua trentennale carriera, Catherine Wagner ha studiato l’ambiente costruito come metafora del modo in cui creiamo le nostre identità culturali e ha analizzato con la fotografia i modi diversi in cui l’uomo ha plasmato il mondo.
L’artista americana ha soggiornato a Bologna durante gli anni scorsi, lavorando nello studio di Casa Morandi e in quello di Grizzana per studiare l’austera logica strutturale e la poesia delle nature morte morandiane.
Wagner ha immaginato nuove composizioni di nature morte con gli oggetti che l’artista bolognese rappresentava nelle sue opere, astraendo da questi modelli, sia formalmente che concettualmente, nuove strutture attraverso la ripetizione delle immagini e la consistenza effimera dell’ombra.
Ne è nata la prima serie in mostra, intitolata “Shadows”, in cui sono fotografate solo le ombre proiettate sullo sfondo delle sue composizioni, creando immagini dematerializzate in cui gli oggetti solidi sembrano inafferrabili, racchiusi nell’aura vibrante al margine della loro parvenza, sottratti alla loro tangibile presenza nel tempo e affidati alla transitorietà dell’ombra.
Nell’altra serie, “Wrapped objects”, in cui anche gli oggetti fanno parte dell’inquadratura, l’artista li avvolge in un foglio di alluminio, per nascondere la patina del tempo che si è depositata proiettandoli in un presente astratto e senza storia.
Info: www.mambo-bologna.org
Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123
“50 anni di Astronomia a Bologna. L’evoluzione delle tecniche osservative amatoriali negli scatti dell’Associazione Astrofili Bolognesi”, fino al 31 agosto 2017
Ripercorre i progressi delle tecniche osservative nell’ambito dell’astronomia amatoriale intrecciandosi alla storia dell’Associazione Astrofili Bolognesi dal 1967 a oggi, la mostra “50 anni di Astronomia a Bologna”.
Il percorso espositivo si articola in 26 pannelli che scandiscono la storia dell’Associazione Astrofili nel suo radicarsi sul territorio e nella sua capacità di fare rete con i principali istituti di studio e divulgazione delle discipline astronomiche, illustrando anche in generale l’evoluzione delle tecniche osservative di tipo amatoriale.
La comunicazione dei contenuti è pensata per instillare l’amore verso l’astronomia tramite il mezzo più immediato e riconoscibile: fotografie mozzafiato di alcune fra le più significative meraviglie del cielo, in alcuni casi protagoniste di eventi astronomici particolarmente idonei a documentare l’evoluzione della tecnica fotografica e osservativa utilizzata.
Ciascun pannello è dotato di un ricco apparato descrittivo di tecniche ed eventi a supporto delle immagini riprodotte. Il visitatore viene coinvolto e messo in grado di vivere in prima persona gli enormi passi avanti che in pochi decenni hanno permesso ad attrezzature amatoriali di eguagliare traguardi professionali e ottenere stupefacenti scoperte.
Sono visibili, in integrazione ai pannelli, una serie di strumenti moderni – ancora in uso – di proprietà di soci dell’Associazione Astrofili Bolognesi. Inoltre una piccola sezione storica è dedicata al professor Guido Horn d’Arturo, primo direttore dell’Osservatorio Astronomico di Bologna e grande sostenitore del ruolo degli astrofili per la diffusione e il potenziamento della disciplina.
La mostra propone alcuni oggetti appartenuti allo studioso, attualmente conservati al Museo della Specola facente capo a SMA Sistema Museale di Ateneo Alma Mater Studiorum Università di Bologna, particolarmente indicativi della portata innovativa del suo lavoro.
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale
L’Istituzione Bologna Musei racconta, attraverso le sue collezioni, l’intera storia dell’area metropolitana bolognese, dai primi insediamenti preistorici fino alle dinamiche artistiche, economiche, scientifiche e produttive della società contemporanea.
Un unico percorso diffuso sul territorio, articolato per aree tematiche.
Archeologia, storia, storia dell’arte, musica, patrimonio industriale e cultura tecnica sono i grandi temi che è possibile affrontare, anche attraverso percorsi trasversali alle varie sedi.
Fanno parte dell’Istituzione Bologna Musei: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, Museo Morandi, Casa Morandi, Villa delle Rose, Museo per la Memoria di Ustica, Museo Civico Archeologico, Museo Civico Medievale, Collezioni Comunali d’Arte, Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini, Museo del Patrimonio Industriale, Museo e Biblioteca del Risorgimento, Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna, Museo della Tappezzeria “Vittorio Zironi”.
Info: www.museibologna.it.
La Card Musei Metropolitani di Bologna è il servizio attivato in occasione del IX centenario del Comune di Bologna per ampliare l’accessibilità al patrimonio storico artistico della città: un abbonamento che offre accesso illimitato alle collezioni permanenti e ingresso a prezzo ridotto alle mostre temporanee di tanti musei della città e dell’area metropolitana. Vale 12 mesi e costa 25 euro: tutte le informazioni sono disponibili sul sito cardmuseibologna.it.
INDIRIZZI E RECAPITI
MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna e Museo Morandi
via Don Minzoni 14
tel. 051 6496611
aperto: martedì, mercoledì, domenica e festivi: ore 10:00 – 18:00; giovedì, venerdì e sabato: ore 10:00 – 19:00
Casa Morandi
via Fondazza 36
tel. 051 6496611
aperto: su prenotazione solo nei seguenti giorni e orari:
da ottobre a maggio venerdì e sabato ore 14:00 – 16:00; domenica: ore 11:00 – 13:00
da giugno a settembre venerdì e sabato ore 17:00 – 19:00; domenica: ore 11:00 – 13:00
Villa delle Rose
via Saragozza 228/230
tel. 051 436818 – 6496611
aperto: in occasione di eventi espositivi
Museo per la Memoria di Ustica
via di Saliceto 3/22
tel. 051 377680
venerdì, sabato e domenica: ore 10:00 – 18:00
Fino al 17 settembre 2017:
dal martedì al venerdì ore 18:00 – 21:00; sabato e domenica: ore 10:00 – 12:00 e 18:00 – 21:00.
Aperture serali straordinarie in occasione delle iniziative della rassegna dedicata al decennale del Museo per la Memoria di Ustica (12 e 18 luglio,10 agosto): ore 20:00 – 24:00
Museo Civico Archeologico
via dell’Archiginnasio 2
tel. 051 2757211
aperto: martedì – venerdì: ore 9:00 – 15:00; sabato, domenica e festivi: ore 10:00 – 18:30
Museo Civico Medievale
via Manzoni 4
tel. 051 2193916 – 2193930
aperto: martedì – venerdì: ore 9:00 – 15:00; sabato, domenica e festivi: ore 10:00 – 18:30
Collezioni Comunali d’Arte
Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6
tel. 051 2193998
aperto: martedì – venerdì: ore 9:00 – 18:30; sabato, domenica e festivi: ore 10:00 – 18:30
Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini
Strada Maggiore 44
tel. 051 236708
aperto: martedì – sabato: ore 9:00 – 14:00; domenica e festivi: ore 9:00 – 13:00
Museo internazionale e biblioteca della musica
Strada Maggiore 34
tel. 051 2757711
aperto: martedì – venerdì: ore 9:30 – 16:00; sabato, domenica e festivi: ore 10:00 – 18:30
Museo del Patrimonio Industriale
via della Beverara 123
tel. 051 6356611
fino al 15 settembre:
aperto: martedì, mercoledì, giovedì dalle 9:00 alle 13:00;
negli altri giorni della settimana apertura solo su prenotazione per gruppi di minimo 5 persone
telefonando almeno 3 giorni prima dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 14 al 051 6356611
Museo civico del Risorgimento
Piazza Carducci 5
tel. 051 347592
aperto: martedì – domenica: ore 9:00 – 13:00