Ogni settimana i Musei Civici di Bologna propongono un ricco calendario di appuntamenti, per svelare le loro collezioni e raccontare aspetti ed episodi inediti e curiosi della storia della città, anche attraverso punti di vista differenti e insoliti accostamenti fra le diverse collezioni.
Conferenze, laboratori, concerti, visite guidate, visite in lingua sono i principali “strumenti” di questo racconto, che si dispiega lungo millenni di storia, dai primi utensili in pietra di uomini vissuti 800.000 anni fa ai prodotti dell’attuale distretto industriale, dalla pittura alle varie forme dell’arte moderna e contemporanea, dalla musica alle grandi epopee politiche e civili.
Di seguito gli appuntamenti in programma da venerdì 6 a giovedì 12 gennaio.
Si informa che il Museo Morandi resterà chiuso martedì 10 e mercoledì 11 gennaio, per consentire le operazioni di disallestimento della mostra dedicata a Ennio Morlotti e l’allestimento della mostra “Attualità di Morandi. Opere donate al Museo dal 1999 ad oggi”. Il museo riapre regolarmente giovedì 12 gennaio.
Si comunica inoltre che da sabato 7 gennaio grazie alla collaborazione dei volontari dell’Associazione Amici della Certosa l’Info Point storico-artistico della Certosa apre anche al sabato mattina. Questi i nuovi orari di apertura: martedì ore 10-13; giovedì ore 14-17; sabato e domenica ore 9-12 e 14-17.
IN EVIDENZA
giovedì 12 gennaio
ore 10: Museo Morandi – via Don Minzoni 14
“Attualità di Morandi. Opere donate al Museo dal 1999 ad oggi”
Apertura della mostra.
In occasione di ART CITY Bologna, il Museo Morandi intende offrire al visitatore un focus sulle opere che negli anni sono pervenute al museo a seguito di donazioni da parte di vari artisti contemporanei che, nel corso della loro ricerca estetica, si sono ispirati al maestro bolognese o ne hanno tratto una lezione importante cogliendone la straordinaria contemporaneità.
Una sala del percorso espositivo del museo è dedicata al dialogo diretto tra le opere di Morandi e quelle di artisti di fama internazionale come Julius Bissier, Wayne Thiebaud, Alexandre Hollan, Joel Meyerowitz. Di questi artisti vengono così presentati i lavori generosamente donati e quasi mai esposti al pubblico.
Ingresso: biglietto museo (€ 6,00 intero / € 4,00 ridotto). Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna ingresso gratuito
Info: www.mambo-bologna.org
PER I BAMBINI
venerdì 6 gennaio
ore 15.30: Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123
“Il laboratorio della Befana” Laboratorio per ragazzi da 6 a 12 anni. Apertura straordinaria del museo dalle ore 15 alle ore 18.
In occasione dell’Epifania, potremo entrare in via del tutto eccezionale nel magico laboratorio dove la Befana, quando non è impegnata a distribuire carbone, ama preparare strane e misteriose pozioni. La Befana ha portato regali per tutti ma per giocarci i ragazzi dovranno decifrare dei messaggi nascosti nelle calze, aiutarla a realizzare curiose reazioni chimiche, come “il dentifricio dell’elefante” per scoprire i segreti delle schiume, oppure a compiere bizzarri esercizi di levitazione elettrostatica e prove di cucina stregata, scoprendo così che dietro la dolce vecchina si nasconde in realtà un’esperta scienziata!
Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro le ore 13 di giovedì 5 gennaio).
Ingresso: € 4,00 (gratuito per un accompagnatore adulto)
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale
sabato 7 gennaio
ore 15.30: Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123
“Come funziona?” Laboratorio per ragazzi da 6 a 12 anni.
Conoscere il funzionamento di oggetti di uso quotidiano e osservare alcuni fenomeni naturali presenti nella vita di tutti i giorni può trasformarsi in un viaggio di scoperta ed approfondimento di alcune leggi della meccanica, dell’elettricità, dell’ottica.
Attraverso esperimenti semplici ma significativi, ribattezzati con nomi suggestivi e divertenti, il laboratorio si propone di fornire informazioni, curiosità ed approfondimenti sul mondo che ci circonda, stimolando nei ragazzi la voglia di conoscere e capire.
Aiutati da un operatore e sollecitati dalla loro curiosità, i partecipanti potranno scoprire come funzionavano i meccanismi nascosti nel “Tempio di Erone”, come far funzionare una pila con le mani, come non ustionarsi immergendo la mano nell’acqua che bolle, come gonfiare un palloncino senza toccarlo e come ottenere una “colla magica”.
Il filo conduttore degli esperimenti è la voglia di conoscere e scoprire cose nuove. Idee e ipotesi da verificare saranno più che ben venute in un’attività che vuole coinvolgere in prima persona i ragazzi (e gli adulti) presenti.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro le ore 13 di giovedì 5 gennaio).
Ingresso: € 4,00 (gratuito per un accompagnatore adulto)
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale
ore 16: Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2
Per il ciclo Al museo per gioco “A banchetto con i principi etruschi”
Visita-laboratorio per bambini da 8 a 11 anni a cura degli archeologi della società Aster.
Le feste sono appena finite, ma noi continuiamo a banchettare trasformandoci in principi etruschi! Nell’Italia della prima età del ferro, fortemente influenzata da correnti culturali provenienti dal Vicino Oriente, il banchetto diviene uno dei principali modi di sottolineare uno status di vita particolare, quello del re o del principe.
Visitiamo il museo e poi, dopo aver ricevuto ognuno il proprio ruolo, mettiamo in scena un banchetto aristocratico, riproducendone la preparazione e le varie fasi costitutive: dall’allestimento della sala con klinai (letti conviviali), cuscini, suppellettili e vasellame pregiato, al consumo del cibo, alla preparazione e al consumo del vino.
Prenotazione obbligatoria allo 051 2757202, ore 9-13, dal martedì al giovedì precedenti l’appuntamento.
Ingresso: € 4,00 a bambino (gratuito per un accompagnatore adulto) fino ad esaurimento posti (max. 20)
Info: www.museibologna.it/archeologico
domenica 8 gennaio
ore 15.30: Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123
“La Scienza per i giovani” Presentazione-laboratorio per ragazzi da 8 a 12 anni.
Presentazione del volume “Stelle, Pianeti e Galassie” di e con Massimo Ramella, in collaborazione con la casa editrice Editoriale Scienza e la libreria per ragazzi Giannino Stoppani.
Massimo Ramella, astronomo associato all’INAF (Istituto Nazionale di Astrofisica) presso l’osservatorio di Trieste, ci guida alla scoperta della storia dell’astronomia, dagli astronomi-sacerdoti babilonesi ai moderni telescopi e ai satelliti futuristici, passando per la nutrita schiera di studiosi che hanno contribuito a rivoluzionare, nei secoli, la visione dell’universo.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro le ore 13 di giovedì 5 gennaio).
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale
GLI ALTRI APPUNTAMENTI
venerdì 6 gennaio
ore 10.30: Museo Medievale – via Manzoni 4
“San Domenico: il volto del santo nei codici miniati del Museo Civico Medievale”
Visita guidata alla mostra con Gianluca Del Monaco, RTI Senza Titolo s.r.l. e ASTER s.r.l.
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.museibologna.it/arteantica
ore 11: Museo del Risorgimento – Piazza Carducci 5
“Voci di scrittori. Parole di guerra, parole dalla guerra”
Visita guidata alla mostra con Otello Sangiorgi, Museo civico del Risorgimento.
La Grande Guerra attraverso le parole di testimoni austriaci, belgi, fiamminghi, finlandesi, francesi, inglesi, italiani, polacchi, portoghesi, russi, statunitensi, tedeschi e ungheresi. La mostra presenta testi scritti e immagini, integrati da video effettuati in luoghi simbolici del territorio, in cui i giovani di oggi leggono i testi dei giovani di allora.
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.museibologna.it/risorgimento
ore 16: Teatro Arena del Sole – via Indipendenza 44
“Ballo 1890_Natura morta” di Virgilio Sieni
L’Arena del Sole, in collaborazione con il Museo Morandi, propone lo spettacolo “Ballo 1890_Natura morta” di Virgilio Sieni e l’ingresso al Museo Morandi.
Lo spettacolo, dedicato a Giorgio Morandi, è una partitura coreografica che vede protagonisti cittadini, danzatori e amatori emozionali, di età compresa tra gli 11 e gli 80 anni. Un movimento incessante del corpo deposita tracce di macerie sul suolo: nature morte come segni archeologici del gesto. Un viaggio nella proliferazione del gesto, nella luce e nell’ombra della figura, in una partitura di soste: nature morte che sospendono il senso del gesto verso le domande che l’uomo pone al tempo e alla durata.
Tutti gli spettatori potranno visitare il Museo Morandi nei giorni 6, 7, 8 gennaio 2017 presentando il biglietto dello spettacolo alla biglietteria del museo. Per i primi 90 spettatori che si prenoteranno, il 6 gennaio, dopo lo spettacolo, sono previste tre visite guidate al Museo Morandi per conoscere l’opera e la poetica di Giorgio Morandi attraverso il percorso espositivo della Collezione.
Le visite sono programmate il 6 gennaio nei seguenti orari: 17.30, 17.45, 18. La prenotazione è obbligatoria e va effettuata al momento dell’acquisto del biglietto dello spettacolo presso la biglietteria del teatro.
Regia e coreografia Virgilio Sieni. Musica eseguita dal vivo dalla Corale G. Savani – Direttore Giampaolo Violi. Con 36 interpreti e la partecipazione della Corale Savani.
Produzione Emilia Romagna Teatro Fondazione, Compagnia Virgilio Sieni/Accademia sull’Arte del Gesto.
Ingresso spettacolo ed entrata al Museo Morandi: € 15,00
Info e prenotazioni: biglietteria Teatro Arena del Sole tel. 051 2910910 – biglietteria@arenadelsole.it
domenica 8 gennaio
ore 10.30: Museo Davia Bargellini – Strada Maggiore 44
“Un presepe ‘ritrovato’ dal Conservatorio di Santa Marta”
Visita guidata alla mostra a cura di Fernando Lanzi, Centro Studi per la Cultura Popolare.
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/arteantica
ore 16: Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2
“Uomini, dei ed eroi dell’antica Grecia” Visita guidata con Federica Guidi, archeologa del museo.
Un incontro alla scoperta della collezione greca del museo, seguendo le tracce di Athena, Eracle, Teseo alla ricerca di storie comuni e non comuni del passato.
Ingresso: € 4,00 + biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto). Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna € 3,00 per la visita guidata (ingresso museo gratuito)
Info: www.museibologna.it/archeologico
ore 16: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“Visita guidata al Museo Morandi, la Collezione”
Nell’ultimo giorno di apertura della mostra “Ennio Morlotti. Dalla collezione Merlini al Museo Morandi”, una visita guidata al museo per conoscere alcune delle più celebri opere di Giorgio Morandi. Il percorso include anche questo inedito confronto tra due grandi artisti del Novecento.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (martedì e giovedì, dalle 9 alle 17) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso: € 4,00 + biglietto museo (€ 6,00 intero / € 4,00 ridotto). Per i convenzionati € 3,00 per la visita guidata + € 4,00 l’ingresso al museo. Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna € 3,00 per la visita guidata (ingresso museo gratuito)
Info: www.mambo-bologna.org
MOSTRE
Museo Davia Bargellini – Strada Maggiore 44
“Un presepe ‘ritrovato’ dal Conservatorio di Santa Marta”, fino al 15 gennaio 2017
Come è consuetudine oramai da diversi anni, i Musei Civici d’Arte Antica dedicano una mostra al presepe bolognese tradizionale, quest’anno in collaborazione con La Quadreria – Palazzo Rossi Poggi Marsili di ASP Città di Bologna.
L’esposizione, curata da Mark Gregory D’Apuzzo e Antonella Mampieri (Musei Civici d’Arte Antica) e Gioia e Fernando Lanzi (Centro Studi per la Cultura Popolare), presenta al pubblico un presepio di straordinaria importanza, di cui si erano perse le traccie. Si tratta di alcune statuette di epoca e qualità differenti emerse dai depositi dell’Opera Pia dei Poveri Vergognosi e provenienti dal Conservatorio femminile di Santa Marta.
Il gruppo, esposto dopo un primo intervento di restauro, si compone di sette sculture in terracotta, dalla policromia ottimamente conservata. Ne fanno parte due “Angeli in piedi”, di alta qualità esecutiva, databili entro il primo decennio dell’Ottocento, due gruppi di “Pastori” avvicinabili nello stile a Domenico Piò, due gruppi (“Nonna e Bambino” e “Fanciulla con Liuto”, sec. XIX) di esecuzione più corsiva, ma significativi dal punto di vista iconografico, e una “Natività”, firmata dal plasticatore bolognese attivo nell’Ottocento Gaetano Catenacci.
Accanto a loro sono presentati, in un percorso che tocca molte delle sale del museo, vari gruppi in terracotta di area bolognese, che solitamente sono parte integrante della collezione permanente, ma in questa occasione sono accostati in modo differente, in quella continua opera combinatoria che è l’allestimento di un presepe.
Info: www.museibologna.it/arteantica
Collezioni Comunali d’Arte, Palazzo d’Accursio – Piazza Maggiore 6
“Algardi, Bernini, Velázquez: tre ritratti a confronto”, fino all’8 maggio 2017
I Musei Civici d’Arte Antica, in collaborazione con i Musei Capitolini di Roma, espongono per la prima volta a Bologna un dipinto di Diego Velázquez (1599-1660).
Nella Sala Urbana delle Collezioni Comunali d’Arte è visibile il “Ritratto di uomo” della Pinacoteca Capitolina, che la critica ha supposto possa essere un autoritratto del celebre artista spagnolo.
L’arrivo del quadro a Bologna, che offre anche l’occasione per ricordare il passaggio dello stesso grande pittore spagnolo nella nostra città nel corso del suo primo viaggio in Italia (1629-1641), presta lo spunto per costruire un breve percorso su alcuni momenti della storia del ritratto nella Roma della prima metà del Seicento, in cui si assiste ad una nuova formulazione di questo specifico genere artistico, destinata a grande fortuna.
La mostra, a cura di Massimo Medica e Mark Gregory D’Apuzzo, accosta infatti allo straordinario dipinto dell’artista spagnolo due opere dei Musei Civici bolognesi, ugualmente significative: il “Busto di papa Gregorio XV” (1621-1622) di Gian Lorenzo Bernini (1598-1680), esemplare in bronzo derivato dal prototipo in marmo richiesto dal cardinal nipote Ludovico Ludovisi in occasione della salita dello zio al soglio pontificio, e la “Testa di San Filippo Neri” (realizzata intorno al 1640) di Alessandro Algardi (1595-1654), modellata in cera rossa e ricavata dalla maschera funeraria del Santo conservata nella chiesa della Vallicella a Roma.
Tre ritratti, dunque, uno in pittura e due in scultura.
Info: www.museibologna.it/arteantica
Museo Medievale – via Manzoni 4
“San Domenico: il volto del Santo nei codici miniati del Museo Civico Medievale 1216-2016”, fino all’11 giugno 2017
In occasione dell’Ottavo Centenario della conferma della regola dell’Ordine dei Predicatori (1216-2016), la piccola esposizione, curata da Ilaria Negretti e Paolo Cova, è dedicata allo studio iconografico delle miniature di Domenico rintracciate nei codici Due-Trecenteschi conservati nella collezione del Museo Civico Medievale.
«…era di statura media, di corporatura delicata, la faccia bella e un poco rossa, i capelli e la barba leggermente rossi, belli gli occhi. Dalla sua fronte, e fra le ciglia, irraggiava un certo splendore, che attirava tutti a venerarlo e ad amarlo. Sempre ilare e giocondo, se non mosso a compassione per qualche afflizione del prossimo. Aveva le mani lunghe e belle. Aveva una grande voce bella e risonante. Non fu affatto calvo, ma aveva la corona della rasura del tutto integra, cosparsa di pochi capelli bianchi.»
In questa mirabile descrizione di Domenico di Guzmán la beata Cecilia Cesarini, partecipe della prima esperienza del nuovo ordine, tratteggia con realismo la sua fisionomia. È interessante notare come le immagini più antiche, realizzate nella seconda metà del XIII secolo, a qualche decennio di distanza dalla morte del Santo (1221), paiono tramandare la memoria del suo vero volto.
Info: www.museibologna.it/arteantica
Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123
“Il valore della tecnica: 120 anni di Officine Ortopediche Rizzoli”, fino al 28 febbraio 2017
La mostra, a cura di Officine Ortopediche Rizzoli, presenta pannelli illustrativi, oggetti – fra cui protesi, strumenti, banconi da lavoro – diversi exhibit, videoproiezioni e apparati multimediali, suddivisi in 6 ambiti tematici, che consentono di ricostruire la storia delle Officine Ortopediche Rizzoli dal 1896 ad oggi, sottolineando le scelte, le ricerche, gli indirizzi innovativi che hanno portato a sviluppare tecnologie d’avanguardia.
Il fondatore Francesco Rizzoli dedicò la vita alla medicina, contribuendo concretamente alla nascita dell’Istituto ortopedico (1896) dando come obiettivi il «progresso delle scienze, del bene dell’umanità e del patrio decoro».
Negli anni tra le due guerre mondiali le Officine si specializzarono nella produzione di protesi e ausili per le persone, introducendo, negli anni 1950-’70, anche materiali adatti a soddisfare le esigenze funzionali ed estetiche di un mondo in rapido mutamento.
Le tendenze degli ultimi 30 anni vedono introdurre tecnologie sofisticate e innesti robotici per concorrere non solo al pieno recupero della funzionalità anatomica, ma per consentire di raggiungere anche prestazioni inattese in molteplici campi della vita attiva.
Oggi, dopo 120 anni la sfida non è ancora conclusa: per tenere fede all’idea del fondatore, ossia la vicinanza al paziente nel suo recupero funzionale, Officine Ortopediche Rizzoli è entrata nel gruppo ab medica holding, una realtà leader nella produzione e distribuzione di tecnologie medicali, con una prospettiva di sviluppo sempre più vicina alle esigenze delle persone.
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale
Palazzo d’Accursio, Sala Ottagonale – Piazza Maggiore 6
“Wolfango. Le quattro stagioni. Concerto per frutta e verdura”, fino all’8 gennaio 2017
“Wolfango. Le quattro stagioni. Concerto per frutta e verdura” è l’esposizione che vede protagonista il celebre pittore bolognese.
Curata dalla figlia, Alighiera Peretti Poggi, la mostra è realizzata in collaborazione con l’Istituzione Bologna Musei e con il patrocinio del Comune di Bologna, in occasione dei 90 anni del pittore.
Fino ad oggi solamente tre importanti opere di Wolfango sono pressoché quotidianamente visibili in città da chi ama la sua pittura.
Si tratta, come forse è noto, de “Il cassetto” del 1976-77, situato nella Sala Stampa “Luca Savonuzzi” del Comune di Bologna in Palazzo d’Accursio; della grande tela “Resurgo” del 1978, posta nell’ingresso laterale della chiesa di San Giovanni in Monte; ed infine de “La cassetta dei rifiuti” del 1968, visibile al sommo dell’Aula Absidale in Santa Lucia.
Con questa mostra vengono alla luce altri suoi importanti dipinti: quattro grandi pastelli su tavola che alludono al tema classico delle Quattro Stagioni, realizzati nel 1993.
Le opere furono originariamente commissionate da un collezionista privato per la decorazione del soffitto del proprio studio. Successivamente sono state riacquistate dalla famiglia dell’artista, e vengono oggi mostrate al grande pubblico.
Quanto al soggetto, il committente lasciò Wolfango del tutto libero ed egli optò, come si diceva, per un allegoria delle quattro stagioni.
Il tema, che ricorre di frequente in tutta la pittura, specie di età barocca, è qui affrontato in modo del tutto insolito. Non compaiono infatti figure (che Wolfango non ha mai dipinto) ma il ritmo delle stagioni è felicemente rappresentato dalla frutta, dai fiori e dalle verdure tipiche di ciascuna stagione.
In mostra sono esposti anche alcuni disegni colorati di analogo tema.
È infine visibile una composizione di fiori e frutta ispirata ai soggetti delle opere esposte, offerta dal Garden Club Camilla Malvasia.
L’esposizione è accompagnata da un catalogo a cura di Alighiera Peretti Poggi, edito da Minerva Edizioni, riccamente illustrato e introdotto da un testo di Eugenio Riccòmini.
Info: www.museibologna.it – www.wolfango.net
Museo Morandi – via Don Minzoni 14
“Ennio Morlotti. Dalla collezione Merlini al Museo Morandi”, fino all’8 gennaio 2017
Il Museo Morandi prosegue il percorso di valorizzazione della propria collezione attraverso una programmazione di mostre temporanee che accostano l’attività di Giorgio Morandi all’opera di altri importanti artisti: fino all’8 gennaio si potrà assistere a un inedito dialogo tra il maestro bolognese ed Ennio Morlotti. In una delle sale espositive, infatti, è possibile ammirare un’ampia selezione di dipinti e di pastelli dell’artista lombardo, uno dei più amati dal collezionista Giuseppe Merlini.
L’esposizione è accompagnata da un ricco catalogo (Silvana Editoriale) con riproduzione di tutte le opere esposte e testi dei curatori: un saggio di Fabrizio D’Amico e uno studio esaustivo sulla tecnica esecutiva di Morlotti in rapporto a quella di Morandi condotto da Mariella Gnani, conservatrice della collezione Merlini.
La notevole qualità dei dipinti e dei pastelli di Morlotti in mostra consente di ripercorrere tutti i momenti salienti dell’attività dell’artista, a partire dagli esordi sulla scena milanese dei primi anni Quaranta, documentati in particolare da una rara “Natura morta” ascrivibile al 1942: un tempo in cui, da precoce protagonista del vivace ambiente artistico cittadino, Morlotti individua appunto in Morandi un riferimento e un modello.
Attraverso le opere esposte si può seguire l’evoluzione di Morlotti, che rielabora e assorbe gradualmente la pittura di Morandi entro uno stile proprio e autonomo.
Info: www.mambo-bologna.org
Museo del Risorgimento – Piazza Carducci 5
“Voci di scrittori: parole di guerra, parole dalla guerra”, fino al 15 gennaio 2017
Il Museo civico del Risorgimento, in collaborazione con i Dipartimenti di Lingue, Letterature e Culture Moderne e di Storia, Culture, Civiltà dell’Università di Bologna, propone la mostra “Voci di scrittori: parole di guerra, parole dalla guerra”, realizzata in occasione delle commemorazioni per il centenario della Grande Guerra.
La mostra dà voce a scrittori ed intellettuali austriaci, belgi, fiamminghi, finlandesi, francesi, inglesi, italiani, polacchi, portoghesi, russi, statunitensi, tedeschi e ungheresi, che testimoniano e riflettono sull’immane conflitto armato, vissuto da molti di essi in prima persona.
Il percorso espositivo si articola in due parti: da un lato presenta alcuni brani estratti da testi in prosa e da poesie, ponendoli in stretta connessione con materiale iconografico costituito da fotografie e disegni; dall’altra propone un video realizzato grazie alla collaborazione fra studentesse e studenti dell’ateneo bolognese e studenti Erasmus, girato in alcuni luoghi simbolici della città che in qualche modo hanno un legame con i vari paesi di provenienza degli autori dei testi. Fra di essi, la tomba della famiglia Grabinski e il Monumento Ossario ai caduti della Grande Guerra presso la Certosa, il Collegio dei Fiamminghi “Jean Jacobs” in via Guerrazzi 20, la Chiesa Ortodossa Russa di via Sant’Isaia, la Biblioteca dell’Archiginnasio e il Collegio Artistico Venturoli.
Nel video i giovani di oggi leggono i testi letterari dei giovani di allora, alternando la traduzione italiana alla lingua originale, con l’auspicio che le parole di guerra siano il seme per un futuro di pace e di convivenza.
La mostra ha ricevuto la concessione del logo ufficiale delle Commemorazioni del Centenario della Prima Guerra Mondiale da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Info: www.museibologna.it/risorgimento
Villa delle Rose – via Saragozza 228/230
“Villa delle Rose 1936”, fino al 29 gennaio 2017
Nell’anno in cui ricorre il centenario della donazione di Villa delle Rose al Comune di Bologna da parte della contessa Nerina Armandi Avogli, l’Istituzione Bologna Musei propone una riflessione sul momento che può essere considerato l’avvio della storia della Galleria d’Arte Moderna che, con i suoi sviluppi successivi, in un secolo di storia, ha condotto a ciò che oggi è il MAMbo.
Con la mostra “Villa delle Rose 1936”, a cura di Uliana Zanetti e Barbara Secci, si presenta una ricostruzione dell’allestimento realizzato ottanta anni or sono da Guido Zucchini, il primo a dare piena esecuzione delle volontà della donatrice includendo esclusivamente opere del XX secolo.
L’esposizione si svolge nell’ambito di CONCIVES 1116 – 2016 Nono centenario del Comune di Bologna.
Nonostante le numerose perdite registrate durante la seconda guerra mondiale, grazie alle oltre cento opere superstiti e lavorando sull’attuale stato architettonico della Villa è stato possibile far rivivere nelle sue linee generali quel primo assetto delle collezioni, dando la possibilità al pubblico di oggi di vedere lavori raramente esposti negli ultimi decenni.
Riflettendo sul senso del lascito del 1916, “Villa delle Rose 1936” costituisce inoltre un’occasione per la revisione critica di un periodo ancora poco studiato della storia dell’arte bolognese e per la conoscenza di un momento rivelatosi cruciale per il successivo sviluppo della città.
Il percorso espositivo del 1936 si articolava in undici sale (più la loggia d’ingresso, il portico e il giardino) di cui oggi si è cercato di mantenere l’impostazione attraverso una per quanto possibile fedele collocazione delle opere ancora disponibili.
Info: www.mambo-bologna.org
MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“Il Re della Torta di Carote e altre storie di Yocci”, fino al 15 gennaio 2017
Al Re della Torta di Carote ogni giorno gliene capita una: il suo assistente (un buono a nulla!) non la smette di fare la cacca, anche se poi dorme in un portamatite, e sua moglie vive sulla luna e tutti i santi giorni bisogna portarle la mozzarella. Per fortuna ha un nonno davvero in gamba: ha fermato un tifone a mani nude e ha deciso i colori dell’arcobaleno. Nate dall’immaginazione straripante di Yoshiko Noda, in arte Yocci, le avventure del Re della Torta di Carote sono brevi lampi di nonsense che vi faranno scoprire il mondo di questo morbido e friabile monarca.
In occasione di BilBolBul e della presentazione dei primi tre volumi della serie – “L’assistente del Re”, “Il nonno del Re” e “Un regalo per la Regina” – corrainiMAMbo artbookshop e il foyer del MAMbo accolgono una mostra dedicata a Yocci: partendo dai racconti del Re della Torta di Carote, una panoramica sui 10 anni di lavoro dell’artista e illustratrice giapponese, con stampe, pezzi unici e disegni originali.
Info: www.mambo-bologna.org
L’Istituzione Bologna Musei racconta, attraverso le sue collezioni, l’intera storia dell’area metropolitana bolognese, dai primi insediamenti preistorici fino alle dinamiche artistiche, economiche, scientifiche e produttive della società contemporanea.
Un unico percorso diffuso sul territorio, articolato per aree tematiche.
Archeologia, storia, storia dell’arte, musica, patrimonio industriale e cultura tecnica sono i grandi temi che è possibile affrontare, anche attraverso percorsi trasversali alle varie sedi.
Fanno parte dell’Istituzione Bologna Musei: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, Museo Morandi, Casa Morandi, Villa delle Rose, Museo per la Memoria di Ustica, Museo Civico Archeologico, Museo Civico Medievale, Collezioni Comunali d’Arte, Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini, Museo del Patrimonio Industriale, Museo e Biblioteca del Risorgimento, Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna.
Info: www.museibologna.it.
La Card Musei Metropolitani di Bologna è il servizio attivato in occasione del IX centenario del Comune di Bologna per ampliare l’accessibilità al patrimonio storico artistico della città: un abbonamento che offre accesso illimitato alle collezioni permanenti e ingresso a prezzo ridotto alle mostre temporanee di tanti musei della città e dell’area metropolitana. Vale 12 mesi e costa 25 euro: tutte le informazioni sono disponibili sul sito cardmuseibologna.it.
INDIRIZZI E RECAPITI
MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna e Museo Morandi
via Don Minzoni 14
tel. 051 6496611
aperto: martedì, mercoledì, domenica e festivi: ore 10-18; giovedì, venerdì e sabato: ore 10-19
6 gennaio (Epifania): aperto ore 10-19
Casa Morandi
via Fondazza 36
tel. 051 6496611
aperto: su prenotazione solo nei seguenti giorni e orari:
da ottobre a maggio venerdì e sabato ore 14-16; domenica: ore 11-13
da giugno a settembre venerdì e sabato ore 17-19; domenica: ore 11-13
Villa delle Rose
via Saragozza 228/230
tel. 051 436818 – 6496611
aperto: in occasione di eventi espositivi
In occasione della mostra “Villa delle Rose 1936” aperto sabato e domenica: ore 15-20
6 gennaio (Epifania): chiuso
Museo per la Memoria di Ustica
via di Saliceto 3/22
tel. 051 377680
venerdì, sabato e domenica: ore 10-18
6 gennaio (Epifania): aperto ore 10-18
Museo Civico Archeologico
via dell’Archiginnasio 2
tel. 051 2757211
aperto: martedì – venerdì: ore 9-15; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30
6 gennaio (Epifania): aperto ore 10-18.30
Biblioteca chiusa il 6 gennaio
Museo Civico Medievale
via Manzoni 4
tel. 051 2193916 – 2193930
aperto: martedì – venerdì: ore 9-15; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30
6 gennaio (Epifania): aperto ore 10-18.30
Biblioteca chiusa fino all’8 gennaio
Collezioni Comunali d’Arte
Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6
tel. 051 2193998
aperto: martedì – venerdì: ore 9-18.30; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30
6 gennaio (Epifania): aperto ore 10-18.30
Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini
Strada Maggiore 44
tel. 051 236708
aperto: martedì – sabato: ore 9-14; domenica e festivi: ore 9-13
6 gennaio (Epifania): aperto ore 9-13
Museo internazionale e biblioteca della musica
Strada Maggiore 34
tel. 051 2757711
aperto: martedì – venerdì: ore 9.30-16; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30
6 gennaio (Epifania): aperto ore 10-18.30
Biblioteca chiusa fino al 9 gennaio
Museo del Patrimonio Industriale
via della Beverara 123
tel. 051 6356611
aperto: martedì, mercoledì, giovedì, venerdì: ore 9-13; sabato: ore 9-13 e 15-18; domenica: ore 15-18
6 gennaio (Epifania): aperto ore 15-18
Museo civico del Risorgimento
Piazza Carducci 5
tel. 051 347592
aperto: martedì – domenica: ore 9-13
6 gennaio (Epifania): aperto ore 9-13
Biblioteca chiusa venerdì 6 e sabato 7 gennaio