Ogni settimana i Musei Civici di Bologna propongono un ricco calendario di appuntamenti, per svelare le loro collezioni e raccontare aspetti ed episodi inediti e curiosi della storia della città, anche attraverso punti di vista differenti e insoliti accostamenti fra le diverse collezioni.
Conferenze, laboratori, concerti, visite guidate, visite in lingua sono i principali “strumenti” di questo racconto, che si dispiega lungo millenni di storia, dai primi utensili in pietra di uomini vissuti 800.000 anni fa ai prodotti dell’attuale distretto industriale, dalla pittura alle varie forme dell’arte moderna e contemporanea, dalla musica alle grandi epopee politiche e civili.
Di seguito gli appuntamenti in programma da venerdì 25 novembre a giovedì 1 dicembre.
IN EVIDENZA
venerdì 25 novembre
ore 17: Palazzo d’Accursio, Sala Ottagonale – Piazza Maggiore 6
“Wolfango. Le quattro stagioni. Concerto per frutta e verdura”
Inaugurazione della mostra a cura di Alighiera Peretti Poggi, realizzata in collaborazione con l’Istituzione Bologna Musei e con il patrocinio del Comune di Bologna in occasione dei 90 anni del pittore.
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it – www.wolfango.net
ore 17.30: Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123
“Il valore della tecnica: 120 anni di Officine Ortopediche Rizzoli”
Inaugurazione della mostra, a cura di Officine Ortopediche Rizzoli.
In occasione del centoventesimo anno dalla fondazione, Officine Ortopediche Rizzoli presenta la propria storia di eccellenza ed innovazione nel settore dell’ortopedia e della riabilitazione del nostro paese, attraverso un’esposizione nella quale passato, presente e futuro vengono rappresentati in un percorso che conivolge il visitatore in un’esperienza al tempo stesso didattica ed emozionale.
All’inaugurazione interverranno: Alberto Vacchi, Presidente di Unindustria Bologna; Francesco Ripa di Meana, Direttore Generale Istituto Ortopedico Rizzoli; Aldo Cerruti, Presidente ab medica holding; Maria Rita Scalas, già ordinario di informatica all’Università di Bologna; Alessandro Maggi, Direttore Generale Officine Ortopediche Rizzoli.
Ingresso all’inaugurazione: gratuito
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale
sabato 26 novembre
ore 17.30: Collezioni Comunali d’Arte, Palazzo d’Accursio – Piazza Maggiore 6
“Algardi, Bernini, Velázquez: tre ritratti a confronto”
Inaugurazione della mostra, realizzata in collaborazione con i Musei Capitolini di Roma.
Nella Sala Urbana delle Collezioni Comunali d’Arte viene esposto per la prima volta un dipinto di Diego Velázquez (1599-1660) proveniente dalla Pinacoteca Capitolina di Roma.
L’arrivo del quadro a Bologna, che offre anche l’occasione per ricordare il passaggio dello stesso grande pittore spagnolo nella nostra città nel corso del suo primo viaggio in Italia (1629-1641), presta lo spunto per costruire un breve percorso su alcuni momenti della storia del ritratto nella Roma della prima metà del Seicento, in cui si assiste ad una nuova formulazione di questo specifico genere artistico, destinata a grande fortuna.
Ingresso all’inaugurazione: gratuito
Info: www.museibologna.it/arteantica
PER I BAMBINI
sabato 26 novembre
ore 10 e ore 11.15: Museo della Musica – Strada Maggiore 34
In occasione della rassegna The Best of
Mamamusica III (IV e ultimo incontro) Laboratorio in 4 incontri per bambini da 0 a 36 mesi e genitori.
Alle ore 10 per bambini da 0 a 18 mesi; alle ore 11.15 per bambini da 25 a 36 mesi.
Un progetto del Museo della Musica in collaborazione con Associazione Musica e Nuvole. Con Chiara Bartolotta, Luca Bernard, Linda Tesauro.
Un cerchio di mamme e papà all’interno del quale tanti piccoli esploratori ai primi passi e provetti gattonatori si muoveranno e vocalizzeranno con la conduzione esperta di educatori e musicisti.
Prenotazione obbligatoria solo online su www.museibologna.it/musica.
Si richiede conferma o eventuale disdetta entro il giovedì precedente la data del laboratorio.
Ingresso: € 5,00 a partecipante
Info: ww.museibologna.it/musica
ore 15.30: Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123
“Comunicare a distanza”
Laboratorio per ragazzi da 8 a 12 anni.
Esperimenti e prove per ripercorrere le principali tappe nella storia della comunicazione a distanza.
Fin dall’antichità gli uomini hanno escogitato diversi sistemi per trasmettere rapidamente avvisi da un punto ad un altro, sfruttando segnali visivi e sonori e inventando codici più o meno complessi per la comunicazione a distanza.
Un grande cambiamento si avrà a partire dal 1799 quando l’invenzione della pila da parte di Alessandro Volta permetterà di sfruttare la corrente elettrica per la trasmissione dei messaggi.
Nasceranno così i primi telegrafi, che utilizzeranno appunto impulsi elettrici su fili per inviare e ricevere le informazioni. Ma la vera “rivoluzione” nel campo delle telecomunicazioni sarà realizzata a partire dal 1895 da Guglielmo Marconi, che nel famoso esperimento di Villa Griffone, sfrutterà le onde elettromagnetiche, la cui esistenza era stata teorizzata da Maxwell e dimostrata da Hertz, per trasmettere messaggi a distanze sempre maggiori con la telegrafia senza fili.
Il laboratorio vuole dunque ripercorrere la storia delle principali tappe che hanno portato ad invenzioni come la radio, il telefono e il computer, coinvolgendo i ragazzi con giochi ed esperimenti per trasformarli in veri e propri esperti di telecomunicazioni!
Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro le ore 13 di venerdì 25 novembre).
Ingresso: € 4,00 (gratuito per un accompagnatore adulto)
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale
domenica 27 novembre
ore 15.30: Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123
“La Scienza per i giovani. Tesla e la macchina a energia cosmica”
Presentazione-laboratorio per ragazzi da 8 a 12 anni.
Presentazione del volume “Tesla e la macchina a energia cosmica” con Luca Novelli, in collaborazione con la casa editrice Editoriale Scienza e la libreria per ragazzi Giannino Stoppani.
Luca Novelli, “Premio Andersen” nel 2004 come migliore autore di divulgazione scientifica, ci guida alla scoperta della vita di Nikola Tesla, protagonista di numerosi “lampi di genio”: dalla corrente alternata ai motori elettrici, dalle trasmissioni radio al telecomando del nostro televisore, dal radar all’aeroplano a decollo verticale…
Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro le ore 13 di venerdì 25 novembre).
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale
ore 16: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
In occasione di Bilbolbul
“La mia biografia disegnata” Laboratorio per bambini da 6 a 11 anni (max 30 partecipanti).
Con l’aiuto di Yocci e dell’assistente del Re della Torta di Carote ognuno potrà raccontare la storia della propria vita e scoprire quanto è divertente!
A cura di Dipartimento educativo MAMbo e in collaborazione con Corraini Edizioni.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496628 oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso: gratuito
Info: www.mambo-bologna.org
giovedì 1 dicembre
ore 17: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“Giovedì sotto l’albero. Christmas Time”
Laboratorio per bambini da 5 a 11 anni.
Ti è mai capitato di dover attendere un evento importante e non stare più nella pelle? Se è così anche per il Natale, ti proponiamo un percorso speciale che ti accompagnerà fino al 25 dicembre. Scoprirai che aspettare non è mai stato così divertente.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (martedì e giovedì, dalle 9 alle 17) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso: € 5,00
Info: www.mambo-bologna.org
GLI ALTRI APPUNTAMENTI
venerdì 25 novembre
ore 17: corrainiMAMbo artbookshop / foyer MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
In occasione di BilBOlBul
“Il Re della Torta di Carote e altre storie di Yocci”
Inaugurazione della mostra e incontro con Yocci e Paolo Nori.
In occasione della presentazione dei primi tre volumi della serie – “L’assistente del Re”, “Il nonno del Re” e “Un regalo per la Regina” – corrainiMAMbo artbookshop e il foyer del MAMbo accolgono una mostra dedicata a Yocci: partendo dai racconti del Re della Torta di Carote, una panoramica sui 10 anni di lavoro dell’artista e illustratrice giapponese, con stampe, pezzi unici e disegni originali.
Ingresso: gratuito
Info: www.mambo-bologna.org
ore 21: Museo della Musica – Strada Maggiore 34
In occasione della rassegna Nell’anno di… ‘900. I musicisti raccontano i musicisti
“Il giro del (Nuovo) Mondo in 80 anni”
Concerto di Brandon Christensen (violino), Gabrielle Baffoni (clarinetto), Anna Quaranta (pianoforte). Con il contributo e il patrocinio di ICAMus The International Center for American Music.
Un panorama di composizioni nate in America nel corso del XX secolo in un mix di formazioni differenti e brani di non frequente esecuzione: da Daniel Gregory Mason – oggi ricordato quasi esclusivamente come storico della musica e critico – a Harold Schiffman – formatosi con Roger Sessions ed Ernst von Dohnányi – passando per capolavori assoluti sempre concepiti negli Stati Uniti come il “Largo” di Charles Ives e i “Contrasti” di Béla Bartók.
Il concerto rappresenta la tappa conclusiva di un’iniziativa di scambio culturale fra realtà accademiche internazionali e locali, all’insegna dell’integrazione fra performance musicale e riflessione storico-analitica.
Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti
Info: ww.museibologna.it/musica
sabato 26 novembre
ore 16: Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2
Per il ciclo Collaborando…
“La Stele delle Spade e le altre. Sculture orientalizzanti dell’Etruria padana”
Presentazione della mostra con Paola Poli (MUV) e Marinella Marchesi (Museo Civico Archeologico di Bologna).
Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti
Info: www.museibologna.it/archeologico
ore 16.30: Museo della Musica – Strada Maggiore 34
“La Musica nelle scuole Steiner-Waldorf”
Presentazione del volume “Guida pratica all’insegnamento della musica nelle scuole Steiner-Waldorf” di Stephan Ronner (Associazione per la pedagogia steineriana di Bologna, Bologna, 2016), a cura di Vincenzo Vacante.
Nella sua ampia rappresentazione della pedagogia musicale praticata nelle scuole Waldorf, Stephan Ronner tratta tutti gli aspetti essenziali dell’insegnamento in un percorso graduale che attraversa tutti i dodici anni scolastici.
L’obiettivo dell’autore è quello di delineare una costruzione coerente dell’insegnamento musicale secondo le leggi dell’evoluzione del bambino e dell’adolescente. L’autore descrive il percorso dello sviluppo musicale del giovane dimostrando come promuoverlo attraverso il coinvolgimento attivo della persona: un evento quindi espressamente dinamico che richiede un insegnamento musicale altrettanto dinamico. Per una tale pedagogia, l’insegnante di musica e di classe ricevono con questo libro aiuti concreti e, anzi, indispensabili.
Partecipano con l’autore: Karen Campbell, rappresentante per l’Italia allo European Council for Steiner Waldorf Education; Claudia Gasparini, Presidente Federazione Italiana Scuole Waldorf; Enzo Vacante, curatore del libro, musicista e insegnante Waldorf di musica Scuola steineriana Maria Garagnani di Bologna; Carla Cuomo, docente di Storia della Musica e Pedagogia Musicale Università di Bologna; Andrea Pasquali, Presidente dell’Associazione per la pedagogia steineriana di Bologna.
Coordinatore e moderatore: Pierfrancesco Pacoda, giornalista (genitore di un ex allieva della scuola)
Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti
Info: www.museibologna.it/musica
ore 17: In occasione della rassegna Nell’anno di… ‘900. I musicisti raccontano i musicisti / Jazz Insight
“The man with the horn” Dedicato a Miles Davis (1926-1991).
Narrazione musicale con Emiliano Pintori (pianoforte). Special guest Joe Magnarelli (tromba).
Raccontare la vita di Miles Davis equivale a ripercorrere l’intera storia del jazz: trombettista, bandleader, compositore fra i più geniali di sempre, a diciotto anni è già a New York (con una discreta esperienza alle spalle nei locali jazz di St. Louis), ad annoiarsi alle lezioni della prestigiosa Juilliard School of Music e a suonare ogni sera nelle infuocate jam session dei locali di Harlem e della Cinquantasettesima, al fianco di Charlie Parker e Dizzy Gillespie.
Dall’esperienza del be-bop nasce la sua prima opera cardine “Birth of the Cool”, registrato fra il 1949 e il 1950 e pubblicato come long-playing nel 1954.
Nel giro di qualche anno si riprende e mette in piedi un sestetto leggendario, con John Coltrane e Cannonball Adderley.
Gli inizi degli anni ’60 vedono i musicisti del free-jazz insidiare il primato di innovatore di Miles Davis, che trova quel genere di musica troppo velleitario e artificioso. Risponde nel 1964 creando un altro gruppo formidabile, stavolta un quartetto con Herbie Hancock, Tony Williams, Ron Carter e Wayne Shorter, e passa ad avvicinarsi gradualmente al rock e alla strumentazione elettrica.
La personalità irrequieta di Davis sembra però portarlo al tracollo: una rinata tossicodipendenza, scontri con la polizia, un grave incidente automobilistico, problemi di salute di ogni tipo, rapporti umani sempre più tesi. Nel 1975 Miles Davis si ritira dalle scene e si chiude in casa, vittima delle droghe e in preda alla depressione. Tutti lo danno per finito, ma si sbagliano. Dopo sei anni ritorna a soffiare nella sua tromba, più agguerrito che mai e incurante dei critici e dei puristi del jazz si lancia in ogni tipo di contaminazioni con le sonorità più nuove: il funk, il pop, l’elettronica, la musica di Prince e Michael Jackson. Nel tempo libero si dedica anche, con successo, alla pittura.
“Jazz Insight” è realizzata in collaborazione con Bologna Jazz Festival.
Ingresso: € 5,00
Info: www.museibologna.it/musica
domenica 27 novembre
ore 10.30: Collezioni Comunali d’Arte, Palazzo d’Accursio – Piazza Maggiore 6
“Algardi, Bernini e Velasquez: tre ritratti a confronto”
Visita guidata alla mostra di Paolo Cova.
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.museibologna.it/arteantica
ore 16: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“Visita guidata alla Collezione permanente MAMbo”
Attraversando le diverse aree tematiche della Collezione Permanente MAMbo i visitatori possono ripercorrere alcuni tra gli aspetti più innovativi della pratica artistica dalla seconda metà del Novecento a oggi, visti anche attraverso l’esperienza dell’ex Galleria d’Arte Moderna di Bologna e le successive acquisizioni del MAMbo.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (martedì e giovedì dalle 9 alle 17) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso: € 4,00 + biglietto museo (€ 6,00 intero / € 4,00). Per i convenzionati € 3,00 per la visita guidata + € 4,00 l’ingresso al museo. Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna € 3,00 per la visita guidata (ingresso museo gratuito)
Info: www.mambo-bologna.org
ore 16.30: Museo Medievale – via Manzoni 4
“Il restauro del piviale ricamato del XIV secolo”
Conferenza sulla tecnica dell’opus anglicanum e sul restauro dell’opera del Museo Civico Medievale; verranno trasmesse parti del documentario Fabric of Britain (BBC, 2013) di Dan Jones, diretto da Simon Winchcombe; interverrà la restauratrice Manuela Farinelli.
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/arteantica
ore 17: Museo della Musica – Strada Maggiore 34
Nell’ambito del Festival In Corde
“Shakespeare in music”
Concerto conclusivo del festival della chitarra In Corde.
Nel Rinascimento e nella prima età Barocca gli strumenti a pizzico hanno goduto di una popolarità senza precedenti nella storia della musica occidentale: nell’Inghilterra elisabettiana, e in particolare nel teatro shakespeariano, il liuto era lo strumento che meglio si affiancava alla voce e ad esso ci si è sovente rivolti per rappresentare i sentimenti in musica.
Il liutista Ugo Di Giovanni apre il concerto con un omaggio a John Dowland, personaggio di spicco nell’Inghilterra elisabettiana: in programma “The King of Denmark’s Galliard”, “The most sacred Queene Elizabeth her Galliard” e “The right honourable Robert, earl of Essex His Galliard”. A seguire “Musick to heare”, pagina di Andrea Orsi dal Sonetto VIII William Shakespeare nell’interpretazione di Marzia Ottolini (flauto), Annamaria Giaquinta (clarinetto) e Andrea Orsi (chitarra).
Il mito di Robin Hood nella musica tradizionale inglese è il filo conduttore della seconda parte del concerto, che si aprirà con un nuovo omaggio a Dowland: Ugo di Giovanni (liuto) proporrà “Robin” e affiancherà Laura Polimeno (voce) e Caterina Bono (violino) nell’interpretazione di alcuni song.
Il trio vocale Le Scat Noir, composto da Natalia Abbascià, Sara Tinti e Ginevra Benedetti con Francesco Zaccanti (voce) ricorderanno Dowland con “Burst forth, my tears”, “Can she excuse my wrong” e “Come again”.
Laura Polimeno (voce), Morena Mestieri (flauto), Salvatore Pennisi (clarinetto) e Marta Fergnani (viola) con la direzione di Stefano Cardi proporranno “Three songs from William Shakespeare” di Igor Stravinskij e la Sax Society del Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara (Roberto Manuzzi, Stefano Melloni, Vincenzo Serra, Marco Accoroni e Diana Pagotto ai sassofoni, Fabio Mazzini alla chitarra, Pierfrancesco Melucci al pianoforte, Francesco Zaccanti al contrabasso e Stefano Guarisco alla batteria) ricorderà Duke Ellington con “Such sweet thunder”, “Star crossed lover”s e “Satin doll”.
Conclude l’appuntamento al Museo della Musica la Be About Band, composta da Mattia Bellettati (voce e chitarra), Enrico Bellonzi (voce e chitarra), Enrico Gamberoni (basso) e Piero Crimaldi (batteria), con “Exit Music (For a Film)” dei Radiohead.
Il Festival In Corde nasce dalla collaborazione tra il Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara, l’Istituto superiore di studi musicali “Vecchi – Tonelli” di Modena e Carpi e la Nuova scuola di musica “Vassura Baroncini” di Imola, in coordinamento con la Fondazione Teatro Comunale di Ferrara, il Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna, la Liuteria F.lli Lodi di Carpi e l’Associazione Culturale Freon Musica, che cura anche il coordinamento generale dell’iniziativa.
Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti
Info: www.museibologna.it/musica
martedì 29 novembre
ore 17: Museo della Musica – Strada Maggiore 34
Per la rassegna I Mestieri della Musica
“Il mestiere del compositore. Pierfrancesco Pacoda incontra Nicola Sani”
Nicola Sani, personaggio ormai molto noto in città in quanto Sovrintendente del Teatro Comunale, è considerato uno degli esponenti di spicco della musica contemporanea italiana.
Nato a Ferrara, ha studiato composizione con Domenico Guaccero e composizione musicale elettronica con Giorgio Nottoli, per poi specializzarsi con Karlheinz Stockhausen. Ha seguito inoltre i seminari di composizione di Tristan Murail, George Benjamin e Jonathan Harvey.
È autore di opere di teatro musicale, opere per la danza, composizioni sinfoniche e da camera, opere elettroniche e multimediali, regolarmente presenti nei principali festival e stagioni internazionali. I suoi lavori sono stati interpretati da direttori, solisti e formazioni strumentali di fama internazionale.
Per le sue opere e per la sua attività nel campo della direzione artistica nel 2011 è stato insignito dal Ministro della Cultura francese del titolo di Chevalier des Arts et des Lettres. Ha inoltre ottenuto numerosi premi e riconoscimenti in Italia e all’estero, tra i quali il New Connections Award del British Council, il Prix “Ars Electronica” del Festival di Linz, il Premio Guggenheim, il Premio Giuseppe Verdi alla carriera, il Premio Scanno “Fondazione Tanturri” per la musica, il premio “Erato Farnesina” del Ministero degli Affari Esteri, il premio della giuria al Prix Italia.
Il suo ultimo lavoro è “Raw”, CD edito per Stradivarius con il Contempoartensemble diretto da Mauro Ceccanti e la voce di Moni Ovadia.
Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti
Info: www.museibologna.it/musica
MOSTRE
Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123
“Il valore della tecnica: 120 anni di Officine Ortopediche Rizzoli” 26 novembre 2016- 28 febbraio 2017
La mostra, a cura di Officine Ortopediche Rizzoli, presenta pannelli illustrativi, oggetti – fra cui protesi, strumenti, banconi da lavoro – diversi exhibit, videoproiezioni e apparati multimediali, suddivisi in 6 ambiti tematici, che consentono di ricostruire la storia delle Officine Ortopediche Rizzoli dal 1896 ad oggi, sottolineando le scelte, le ricerche gli indirizzi innovativi che hanno portato a sviluppare tecnologie d’avanguardia.
Il fondatore Francesco Rizzoli dedicò la vita alla medicina, contribuendo concretamente alla nascita dell’Istituto ortopedico (1896) dando come obiettivi il «progresso delle scienze, del bene dell’umanità e del patrio decoro».
Negli anni tra le due guerre mondiali le Officine si specializzarono nella produzione di protesi e ausili per le persone, introducendo, negli anni 1950-’70, anche materiali adatti a soddisfare le esigenze funzionali ed estetiche di un mondo in rapido mutamento.
Le tendenze degli ultimi 30 anni vedono introdurre tecnologie sofisticate e innesti robotici per concorrere non solo al pieno recupero della funzionalità anatomica, ma per consentire di raggiungere anche prestazioni inattese in molteplici campi della vita attiva.
Oggi, dopo 120 anni la sfida non è ancora conclusa: per tenere fede all’idea del fondatore, ossia la vicinanza al paziente nel suo recupero funzionale, Officine Ortopediche Rizzoli è entrata nel gruppo ab medica holding, una realtà leader nella produzione e distribuzione di tecnologie medicali, con una prospettiva di sviluppo sempre più vicina alle esigenze delle persone.
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale
Palazzo d’Accursio, Sala Ottagonale – Piazza Maggiore 6
“Wolfango. Le quattro stagioni. Concerto per frutta e verdura” 26 novembre 2016-8 gennaio 2017
Curata dalla figlia, Alighiera Peretti Poggi, la mostra è realizzata in collaborazione con l’Istituzione Bologna Musei e con il patrocinio del Comune di Bologna, in occasione dei 90 anni del pittore.
Fino ad oggi solamente tre importanti opere di Wolfango sono pressoché quotidianamente visibili in città da chi ama la sua pittura.
Si tratta, come forse è noto, de “Il cassetto” del 1976-77, situato nella Sala Stampa “Luca Savonuzzi” del Comune di Bologna in Palazzo d’Accursio; della grande tela “Resurgo” del 1978, posta nell’ingresso laterale della chiesa di San Giovanni in Monte; ed infine de “La cassetta dei rifiuti” del 1968, visibile al sommo dell’Aula Absidale in Santa Lucia.
Con questa mostra vengono alla luce altri suoi importanti dipinti: quattro grandi pastelli su tavola che alludono al tema classico delle Quattro Stagioni, realizzati nel 1993.
Le opere furono originariamente commissionate da un collezionista privato per la decorazione del soffitto del proprio studio. Successivamente sono state riacquistate dalla famiglia dell’artista, e vengono oggi mostrate al grande pubblico.
Quanto al soggetto, il committente lasciò Wolfango del tutto libero ed egli optò, come si diceva, per un allegoria delle quattro stagioni.
Il tema, che ricorre di frequente in tutta la pittura, specie di età barocca, è qui affrontato in modo del tutto insolito. Non compaiono infatti figure (che Wolfango non ha mai dipinto) ma il ritmo delle stagioni è felicemente rappresentato dalla frutta, dai fiori e dalle verdure tipiche di ciascuna stagione.
In mostra sono esposti anche alcuni disegni colorati di analogo tema.
È infine visibile una composizione di fiori e frutta ispirata ai soggetti delle opere esposte, offerta dal Garden Club Camilla Malvasia.
L’esposizione è accompagnata da un catalogo a cura di Alighiera Peretti Poggi, edito da Minerva Edizioni, riccamente illustrato e introdotto da un testo di Eugenio Riccòmini.
Info: www.museibologna.it – www.wolfango.net
Museo Morandi – via Don Minzoni 14
“Ennio Morlotti. Dalla collezione Merlini al Museo Morandi”, fino all’8 gennaio 2017
Il Museo Morandi prosegue il percorso di valorizzazione della propria collezione attraverso una programmazione di mostre temporanee che accostano l’attività di Giorgio Morandi all’opera di altri importanti artisti: dal 18 novembre si assisterà a un inedito dialogo tra il maestro bolognese ed Ennio Morlotti. In una delle sale espositive, infatti, sarà possibile ammirare un’ampia selezione di dipinti e di pastelli dell’artista lombardo, uno dei più amati dal collezionista Giuseppe Merlini.
L’esposizione è accompagnata da un ricco catalogo (Silvana Editoriale) con riproduzione di tutte le opere esposte e testi dei curatori: un saggio di Fabrizio D’Amico e uno studio esaustivo sulla tecnica esecutiva di Morlotti in rapporto a quella di Morandi condotto da Mariella Gnani, conservatrice della collezione Merlini.
La notevole qualità dei dipinti e dei pastelli di Morlotti in mostra consente di ripercorrere tutti i momenti salienti dell’attività dell’artista, a partire dagli esordi sulla scena milanese dei primi anni Quaranta, documentati in particolare da una rara “Natura morta” ascrivibile al 1942: un tempo in cui, da precoce protagonista del vivace ambiente artistico cittadino, Morlotti individua appunto in Morandi un riferimento e un modello.
Attraverso le opere esposte si seguirà l’evoluzione di Morlotti, che rielabora e assorbe gradualmente la pittura di Morandi entro uno stile proprio e autonomo.
Info: www.mambo-bologna.org
Museo del Risorgimento – Piazza Carducci 5
“Voci di scrittori: parole di guerra, parole dalla guerra”, fino al 15 gennaio 2017
Il Museo civico del Risorgimento, in collaborazione con i Dipartimenti di Lingue, Letterature e Culture Moderne e di Storia, Culture, Civiltà dell’Università di Bologna, propone la mostra “Voci di scrittori: parole di guerra, parole dalla guerra”, che sarà visibile negli spazi del museo dal 5 novembre 2016 al 15 gennaio 2017 in occasione delle commemorazioni per il centenario della Grande Guerra.
La mostra dà voce a scrittori ed intellettuali austriaci, belgi, fiamminghi, finlandesi, francesi, inglesi, italiani, polacchi, portoghesi, russi, statunitensi, tedeschi e ungheresi, che testimoniano e riflettono sull’immane conflitto armato, vissuto da molti di essi in prima persona.
Il percorso espositivo si articola in due parti: da un lato presenta alcuni brani estratti da testi in prosa e da poesie, ponendoli in stretta connessione con materiale iconografico costituito da fotografie e disegni; dall’altra propone un video realizzato grazie alla collaborazione fra studentesse e studenti dell’ateneo bolognese e studenti Erasmus, girato in alcuni luoghi simbolici della città che in qualche modo hanno un legame con i vari paesi di provenienza degli autori dei testi. Fra di essi, la tomba della famiglia Grabinski e il Monumento Ossario ai caduti della Grande Guerra presso la Certosa, il Collegio dei Fiamminghi “Jean Jacobs” in via Guerrazzi 20, la Chiesa Ortodossa Russa di via Sant’Isaia, la Biblioteca dell’Archiginnasio e il Collegio Artistico Venturoli.
Nel video i giovani di oggi leggono i testi letterari dei giovani di allora, alternando la traduzione italiana alla lingua originale, con l’auspicio che le parole di guerra siano il seme per un futuro di pace e di convivenza.
La mostra ha ricevuto la concessione del logo ufficiale delle Commemorazioni del Centenario della Prima Guerra Mondiale da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Info: www.museibologna.it/risorgimento
Villa delle Rose – via Saragozza 228/230
“Villa delle Rose 1936”, fino al 29 gennaio 2017
Nell’anno in cui ricorre il centenario della donazione di Villa delle Rose al Comune di Bologna da parte della contessa Nerina Armandi Avogli, l’Istituzione Bologna Musei propone una riflessione sul momento che può essere considerato l’avvio della storia della Galleria d’Arte Moderna che, con i suoi sviluppi successivi, in un secolo di storia, ha condotto a ciò che oggi è il MAMbo.
Con la mostra “Villa delle Rose 1936”, a cura di Uliana Zanetti e Barbara Secci, si presenta una ricostruzione dell’allestimento realizzato ottanta anni or sono da Guido Zucchini, il primo a dare piena esecuzione delle volontà della donatrice includendo esclusivamente opere del XX secolo.
L’esposizione si svolge nell’ambito di CONCIVES 1116 – 2016 Nono centenario del Comune di Bologna.
Nonostante le numerose perdite registrate durante la seconda guerra mondiale, grazie alle oltre cento opere superstiti e lavorando sull’attuale stato architettonico della Villa è stato possibile far rivivere nelle sue linee generali quel primo assetto delle collezioni, dando la possibilità al pubblico di oggi di vedere lavori raramente esposti negli ultimi decenni.
Riflettendo sul senso del lascito del 1916, “Villa delle Rose 1936” costituisce inoltre un’occasione per la revisione critica di un periodo ancora poco studiato della storia dell’arte bolognese e per la conoscenza di un momento rivelatosi cruciale per il successivo sviluppo della città.
Il percorso espositivo del 1936 si articolava in undici sale (più la loggia d’ingresso, il portico e il giardino) di cui oggi si è cercato di mantenere l’impostazione attraverso una per quanto possibile fedele collocazione delle opere ancora disponibili.
Info: www.mambo-bologna.org
MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“Out Frames. Scatti dal mondo selezionati dal Pride Photo Award di Amsterdam”, fino al 27 novembre 2016
Gender Bender presenta al MAMbo una selezione delle foto vincitrici del “Pride Photo Award”, il concorso fotografico internazionale dedicato alla rappresentazione delle differenze di genere e di orientamento sessuale. Drag queen e uomini semi nudi che danzano durante i Pride: gran parte delle immagini proposte dai media offrono spesso una visione stereotipata delle comunità lesbiche, gay, bisessuali e transgender (LGBT). “Pride Photo Award” nasce ad Amsterdam nel 2011 per offrire uno sguardo internazionale sulla ricchezza e la varietà con cui trovano espressione le tante sfaccettature che compongono le identità LGBT. La curatrice Marga Rotteveel, in collaborazione con Gender Bender, ha selezionato per “Out Frames” alcune delle foto vincitrici delle precedenti edizioni. Sono immagini che utilizzano formati e linguaggi molto diversi tra di loro, che spaziano dal reportage giornalistico alle foto d’arte, tutte accomunate però nell’offrire dei punti di vista sorprendenti sulla vita e le storie delle persone gay, lesbiche, bisessuali e transessuali nel mondo.
È grazie alla loro intensa e inattesa bellezza che è possibile entrare in contatto più ravvicinato con la preziosa fragilità dell’essere umano in tutte le sue manifestazioni, e rileggere in maniera originale molti dei luoghi comuni e degli stereotipi che continuano ad alimentare le ricorrenti manifestazioni d’intolleranza e di violenza. La mostra presenta opere di: Akın Çeliktaş (Turchia), Jean-Michel Clajot (Belgio), Luca Desienna (Italia), Bénédicte Desrus (Francia), Maika Elan (Vietnam), Stefan Jora (Romania), Álvaro Laiz (Spagna), Pixy Liao (Cina), Nicola Ókin Fríoli (Messico), Tatjana Plitt (Australia), Marika Puicher (Italia), Chris Rijksen (Olanda), Richard Sandell (UK), Sharhria Sharmin (Bangladesh), Parisa Taghizadeh (UK/Iran), Anna Wahlgren (Svezia), L Weingarten (USA), Lana Yanovska (Ucraina).
“Pride Photo Award” è un’iniziativa di COC Amsterdam, IHLIA e Homomonument Foundation, con la consulenza e il supporto di Foam (Amsterdam photography museum) e World Press Photo.
Info: www.mambo-bologna.org
“Il Re della Torta di Carote e altre storie di Yocci”
26 novembre 2016-15 gennaio 2017
Al Re della Torta di Carote ogni giorno gliene capita una: il suo assistente (un buono a nulla!) non la smette di fare la cacca, anche se poi dorme in un portamatite, e sua moglie vive sulla luna e tutti i santi giorni bisogna portarle la mozzarella. Per fortuna ha un nonno davvero in gamba: ha fermato un tifone a mani nude e ha deciso i colori dell’arcobaleno. Nate dall’immaginazione straripante di Yoshiko Noda, in arte Yocci, le avventure del Re della Torta di Carote sono brevi lampi di nonsense che vi faranno scoprire il mondo di questo morbido e friabile monarca.
In occasione di BilBolBul e della presentazione dei primi tre volumi della serie – “L’assistente del Re”, “Il nonno del Re” e “Un regalo per la Regina” – corrainiMAMbo artbookshop e il foyer del MAMbo accolgono una mostra dedicata a Yocci: partendo dai racconti del Re della Torta di Carote, una panoramica sui 10 anni di lavoro dell’artista e illustratrice giapponese, con stampe, pezzi unici e disegni originali. Nell’ambito di BilBOlbul festival internazionale di Fumetto
Info: www.mambo-bologna.org
L’Istituzione Bologna Musei racconta, attraverso le sue collezioni, l’intera storia dell’area metropolitana bolognese, dai primi insediamenti preistorici fino alle dinamiche artistiche, economiche, scientifiche e produttive della società contemporanea.
Un unico percorso diffuso sul territorio, articolato per aree tematiche.
Archeologia, storia, storia dell’arte, musica, patrimonio industriale e cultura tecnica sono i grandi temi che è possibile affrontare, anche attraverso percorsi trasversali alle varie sedi.
Fanno parte dell’Istituzione Bologna Musei: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, Museo Morandi, Casa Morandi, Villa delle Rose, Museo per la Memoria di Ustica, Museo Civico Archeologico, Museo Civico Medievale, Collezioni Comunali d’Arte, Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini, Museo del Patrimonio Industriale, Museo e Biblioteca del Risorgimento, Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna.
Info: www.museibologna.it.
La Card Musei Metropolitani di Bologna è il nuovo servizio attivato in occasione del IX centenario del Comune di Bologna per ampliare l’accessibilità al patrimonio storico artistico della città: un abbonamento che offre accesso illimitato alle collezioni permanenti e ingresso a prezzo ridotto alle mostre temporanee di tanti musei della città e dell’area metropolitana. Vale 12 mesi e costa 25 euro: tutte le informazioni sono disponibili sul sito www.cardmuseibologna.it.
INDIRIZZI E RECAPITI:
MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna e Museo Morandi – via Don Minzoni 14 – tel. 051 6496611
aperto: martedì, mercoledì, domenica e festivi ore 10-18; giovedì, venerdì e sabato ore 10-19
Casa Morandi – via Fondazza 36 – tel. 051 6496611
aperto: su prenotazione solo nei seguenti giorni e orari:
da ottobre a maggio venerdì e sabato ore 14-16; domenica: ore 11-13
da giugno a settembre venerdì e sabato ore 17-19; domenica: ore 11-13
Villa delle Rose – via Saragozza 228/230 – tel. 051 436818 – 6496611
aperto: in occasione di eventi espositivi
In occasione della mostra “Villa delle Rose 1936” aperto sabato e domenica: ore 15-20
Museo per la Memoria di Ustica – via di Saliceto 3/22 – tel. 051 377680
aperto: venerdì, sabato e domenica: ore 10-18
Museo Civico Archeologico – via dell’Archiginnasio 2 – tel. 051 2757211
aperto: martedì – venerdì: ore 9-15; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30
Museo Civico Medievale – via Manzoni 4 – tel. 051 2193916 – 2193930
aperto: martedì – venerdì: ore 9-15; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30
Collezioni Comunali d’Arte – Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6 – tel. 051 2193998
aperto: martedì – venerdì: ore 9-18.30; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30
Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini – Strada Maggiore 44 – tel. 051 236708
aperto: martedì – sabato: ore 9-14; domenica e festivi: ore 9-13
Museo internazionale e biblioteca della musica – Strada Maggiore 34 – tel. 051 2757711
aperto: martedì – venerdì: ore 9.30-16; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30
Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123 – tel. 051 6356611
aperto: martedì, mercoledì, giovedì, venerdì: ore 9-13; sabato: ore 9-13 e 15-18; domenica: ore 15-18
Museo civico del Risorgimento – Piazza Carducci 5 – tel. 051 347592
aperto: martedì – domenica: ore 9-13