Ogni settimana i Musei Civici di Bologna propongono un ricco calendario di appuntamenti, per svelare le loro collezioni e raccontare episodi inediti. Conferenze, laboratori, concerti, visite guidate, visite in lingua sono i principali “strumenti” di questo racconto.
Di seguito gli appuntamenti in programma da venerdì 24 a giovedì 30 marzo.
IN EVIDENZA
-venerdì 24 marzo
ore 17 e ore 18: Museo Morandi – via Don Minzoni 14
“Catherine Wagner. In Situ: Traces of Morandi”
Alle ore 17 incontro con l’artista. A seguire, alle ore 18, inaugurazione della mostra.
Il Museo Morandi prosegue nell’intento di valorizzare la propria collezione anche grazie a un programma di mostre temporanee tese ad accostare il lavoro di Giorgio Morandi all’opera di artisti che a vario titolo si sono a lui ispirati.
Dopo Alexandre Hollan, Wayne Thiebaud, Tacita Dean, Rachel Whiteread e Brigitte March Niedermair, è Catherine Wagner a confrontarsi con l’opera del maestro bolognese.
Ingresso all’inaugurazione: gratuito
Info: www.mambo-bologna.org
-sabato 25 marzo e domenica 26 marzo
ore 16: Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2
Per il ciclo Ho guardato fisso negli occhi Agamennone
“Ho guardato fisso negli occhi Agamennone” Spettacolo di ArchivioZeta.
Letture da Eschilo, Omero e Schliemann a cura di Gianluca Guidotti e Enrica Sangiovanni.
«Poter riconoscere e tracciare i confini di Troia attraverso i diari di Schliemann sarà per noi l’occasione giusta per ritornare su due autori che amiamo e che abbiamo molto frequentato: Omero e Eschilo.
Leggeremo i versi dell’Iliade e dell’Odissea cercando le tracce di Ettore e Achille che si sono inseguiti intorno alla Rocca e quelle del periglioso ritorno di Odisseo e di Agamennone narrato nell’Orestea, ci siederemo sulla riva del fiume sacro Scamandro… tra achei e troiani, ancora una volta senza saper scegliere da che parte stare». (ArchivioZeta)
Ingresso: € 7,00 fino ad esaurimento posti
Info: www.museibologna.it/archeologico
-mercoledì 29 marzo
ore 18: Museo Medievale – via Manzoni 4
In occasione della mostra STIGMATA – La tradizione del tatuaggio in Italia
“L’origine del Marchio”
Conferenza di Nicolaj Lilin e Danilo Rossi Lajolo di Cossano, che introdurranno i temi salienti della mostra. A seguire, inaugurazione.
Ingresso alla conferenza e all’inaugurazione: gratuito
Info: www.museibologna.it/arteantica
PER I BAMBINI
-sabato 25 marzo
ore 10.30: Museo della Musica – Strada Maggiore 34
In occasione della rassegna The Best of
“Segni di suoni” (I incontro) Laboratorio in 3 incontri per bambini da 6 a 8 anni e genitori.
Inventare e interpretare partiture grafiche con un laboratorio Munari ® con Noemi Bermani e Tore Panu.Un laboratorio Bruno Munari ® “classico” diventa pretesto per dare forma a partiture sonore informali in un gioco di corrispondenze interdisciplinari. Partiture grafiche da inventare e interpretare che si intrecciano con un’esperienza di esplorazione sonora lasciando ampio margine all’interpretazione e all’equilibrio tra regola e caso.
Prenotazione obbligatoria solo online su www.museibologna.it/musica.
Si richiede conferma o eventuale disdetta entro il giovedì precedente la data del laboratorio.
Ingresso: € 5,00 a partecipante
ore 16: In occasione della rassegna The Best of
“Vibrazioni d’ombra” (II incontro)
Laboratorio di ombre in 3 incontri per bambini da 6 a 8 anni e genitori a cura di Macinapepe Compagnia di Ombre e Didattica Alternativa.
Un percorso che vede intrecciarsi tra loro il linguaggio delle ombre a quello musicale attraverso il gioco. I bambini, accompagnati dai genitori, sperimenteranno l’ascolto di vari strumenti, osserveranno la loro struttura, ascolteranno la vibrazione da loro emessa per poi tramutarla in suggestioni d’ombra, per mezzo di semplici tecniche provenienti dal teatro delle ombre.
Prenotazione obbligatoria solo online su www.museibologna.it/musica.
Si richiede conferma o eventuale disdetta entro il giovedì precedente la data del laboratorio.
Ingresso: € 5,00 a partecipante
Info: www.museibologna.it/musica
ore 15.30: Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123
“Osservando il Cielo di notte” Laboratorio per ragazzi da 8 a 12 anni.
Grazie al simulatore Stellarium ed a programmi interattivi, i ragazzi – guidati da un operatore – potranno prendere confidenza con il cielo notturno, per “abitarci” e sentirsi come a casa propria.
L’osservazione del cielo inizierà ad occhio nudo e, come tutte le cose importanti, richiederà tempo e tanta pazienza. Ma una volta identificate, le costellazioni si potranno riconoscere in qualsiasi punto del cielo.
Si vedrà, inoltre, come gli uomini antichi per orientarsi meglio fra gli astri del cielo abbiano popolato la volta celeste di personaggi fra i più popolari delle loro mitiche storie. Alla fine i partecipanti potranno disegnare e portarsi a casa “la loro costellazione”.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro le ore 13 di venerdì 24 marzo).
Ingresso: € 4,00 (gratuito per un accompagnatore adulto)
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale
ore 16: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“Mi lego a te” Laboratorio per nonne, mamme e bambine dai 5 anni.
Le articolate acconciature di Frida Kahlo, protagonista a Palazzo Albergati di Bologna della mostra “La Collezione Gelman: Arte Messicana del XX secolo” dedicata all’arte messicana, saranno fonte di ispirazione per un laboratorio tutto al femminile.
Mamme, nonne, bambine e ragazze potranno sperimentare la pratica dell’intreccio inteso come, pettinatura, treccia, nodo, legame, intrigo, trama e groviglio. Intrecci di capelli, umori, emozioni e stati d’animo.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496628 oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso: € 5,00 a bambina. Per i possessori di Card Musei Metropolitani Bologna ingresso gratuito per max 2 bambine
Info: www.mambo-bologna.org
-domenica 26 marzo
ore 15.30: Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123
“La Scienza per i giovani” Presentazione del volume “Gioca e fai” con Roberto Papetti e laboratorio per ragazzi da 8 a 12 anni.
Il laboratorio, guidato dal maestro Roberto Papetti, propone la costruzione di alcuni giocattoli e la loro “sparigliatura”, cioè una sorta di montaggio creativo che non ha solo funzioni di presentazione artistica ma è anche modo per conoscere, riconoscere trovare significati improbabili e, a prima vista, impensabili.
Nel corso dell’attività, il lavoro manuale sarà finalizzato all’ideazione e alla costruzione di congegni ludici, fatti con materiali semplici e riciclabili, ma anche di piccoli oggetti che servono per imparare qualcosa come, ad esempio, il teleidoscopio, attingendo alla tradizione dei giocattoli di ogni paese del mondo e di ogni tempo.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro le ore 13 di venerdì 24 marzo).
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale
GLI ALTRI APPUNTAMENTI
-venerdì 24 marzo
ore 21: Museo della Musica – Strada Maggiore 34
In occasione della rassegna Nell’anno di… I musicisti raccontano i musicisti
“Lutero e la musica”
Concerto itinerante nelle sale del museo con Ensemble Galinverna: Corrado Margutti e Marcella Tessarin (voci), Elisa Fighera (viella, violino, percussioni), Mauro Basilio (liuto, violoncello, percussioni), Marco Suppo (viola d’amore a chiavi, ghironda), Fabio Rinaudo (cornamuse, flauti).
Un itinerario musicale attraverso i secoli nei quali la musica ed il canto hanno accompagnato il messaggio della Riforma Luterana nelle sue molteplici declinazioni: dal vasto repertorio di danze e composizioni a carattere sacro fino ai Lieder più amati dal popolo, in cui ai testi dei canti militari o goliardici venivano sostituite le parole dei Salmi.
Galinverna è un ensemble vocale-strumentale che prende il nome dalla variante della parola piemontese “galaverna”, che definisce quella rugiada ghiacciata che si forma nelle fredde mattine invernali. E il primo ambito di ricerca in cui ci si sono cimentati è proprio la tradizione delle loro valli: musica fatta da strumenti con una lunghissima storia, legata a usanze, ricorrenze e forme stilistiche.
La ricerca sulla musica medievale, in cui sono particolarmente attivi, è un andare alla fonte, un guardare all’antico cercando spunti di riflessione per analizzare la contemporaneità.
È possibile prenotare i biglietti sul sito www.museibologna.it/musica.
Ingresso: € 10,00 intero / € 8,00 ridotto (possessori del biglietto di un evento precedente di “Nell’anno di…”; studenti universitari con tesserino; possessori della Card Musei Metropolitani Bologna)
Info: www.museibologna.it/musica
-sabato 25 marzo
ore 16: Collezioni Comunali d’Arte, Palazzo d’Accursio – Piazza Maggiore 6
“Cavalieri e artisti: ruolo e status sociale dei grandi Maestri del XVII secolo”
Visita guidata a cura di Giacomo Alberto Calogero, RTI Senza Titolo s.r.l. e ASTER s.r.l.
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.museibologna.it/arteantica
-domenica 26 marzo
ore 10.30: Museo Davia Bargellini – Strada Maggiore 44
“La collezione di ceramiche del Museo Davia Bargellini”
Visita guidata a cura di Paolo Cova, RTI Senza Titolo s.r.l. e ASTER s.r.l.
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/arteantica
ore 11: Museo del Risorgimento – Piazza Carducci 5
“Fare l’Italia. Il Risorgimento romantico e eroico nei dipinti di Edoardo Matania (1849-1927)”
Visita guidata alla mostra con Otello Sangiorgi, Museo civico del Risorgimento.
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.museibologna.it/risorgimento
ore 15: Cimitero della Certosa – via della Certosa 18
“Certosa criminale: storie di delitti e passioni”
Amori mal corrisposti o finiti tragicamente, omicidi feroci, truffe leggendarie. Sotto la bellezza dei marmi si nascondono storie noir che scopriremo insieme: anche la Certosa fu teatro di fatti d’arme, d’amore e… di morte!
Visita guidata a cura di Associazione Culturale Didasco.
Prenotazione obbligatoria al 348 1431230 (pomeriggio-sera).
Ritrovo presso l’ingresso principale della Certosa (cortile Chiesa).
Ingresso: € 10,00 (per ogni ingresso pagante due euro saranno devoluti per la valorizzazione della Certosa)
Info: www.museibologna.it/risorgimento
ore 15.30: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“Futuri Maestri”
Il progetto “Futuri Maestri” vede il Dipartimento educativo MAMbo collaborare con Compagnia Teatro dell’Argine di San Lazzaro di Savena. La sfida è individuare, anche attraverso un percorso artistico senza precedenti che spazia dal teatro alla fotografia, dall’arte figurativa alla didattica, i futuri maestri.
Amore, guerra, lavoro, crisi, migrazione: su queste parole il Dipartimento educativo ha lavorato nei mesi scorsi con la classe V primaria della Scuola De Amicis di Bologna: 5 workshop, ognuno dedicato a una parola/tema e a un’opera significativa. Amore, Renato Guttuso; Lavoro Giorgio Morandi; Crisi, Gastone Novelli; Migrazione, Adrian Paci; Guerra, Matthew Day Jackson.
I laboratori hanno prodotto elaborati dedicati alle 5 parole e alle 5 opere ad esse legate, collages, scrittura, disegno e pittura che andranno a realizzare 5 grandi manifesti.
Domenica 26 marzo dalle 15.30 i manifesti sono visibili nel foyer del MAMbo, saranno accolte famiglie e scuole della Città Metropolitana e Silvia Spadoni, storica curatrice del Dipartimento educativo, terrà una lezione-spettacolo con testi di Bruno Stori. Il pomeriggio si conclude con la visita dei partecipanti in Collezione Permanente.
I 5 manifesti saranno in seguito esposti nel foyer dell’Arena del Sole, nelle 10 giornate di replica dello spettacolo conclusivo che coinvolge 1000 giovanissimi attori (Arena del Sole, 3-11 giugno 2017), circondate dai lavori di artisti, fumettisti, illustratori, che hanno realizzato opere dedicate alle 5 parole chiave del progetto.
Ingresso: gratuito
ore 16: “Visita guidata al Museo Morandi, la Collezione”
L’allestimento ripercorre le diverse fasi della vicenda artistica di Giorgio Morandi, proponendo accostamenti tra i suoi lavori e quelli di altri autori contemporanei.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (martedì e giovedì, dalle 9 alle 17) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso: € 4,00 + biglietto museo (€ 6,00 intero / € 4,00 ridotto). Per i convenzionati € 3,00 per la visita guidata + € 4,00 l’ingresso al museo. Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna € 3,00 per la visita guidata (ingresso museo gratuito)
Info: www.mambo-bologna.org
ore 16.30: Collezioni Comunali d’Arte, Palazzo d’Accursio – Piazza Maggiore 6
“Sguardi in galleria. Sculture del XVIII e XIX secolo”
Visita guidata alla mostra a cura di Antonella Mampieri, Musei Civici d’Arte Antica.
Un percorso attraverso la scultura alle Collezioni Comunali d’Arte, dagli ultimi sprazzi del Barocchetto all’elegante rigore neoclassico delle decorazioni della Sala Vidoniana, approdando alla grazia dell'”Apollino” di Antonio Canova e agli esiti del suo ultimo allievo, Cincinnato Baruzzi.
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.museibologna.it/arteantica
ore 17: Museo della Musica – Strada Maggiore 34
In occasione della rassegna Nell’anno di… I musicisti raccontano i musicisti
“Tutti gli altri ne han trentuno”
Incontro con Guido Mambella. A cura di Athena Musica, gruppo di studio attivo nel Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna.
La ricerca dello strumento perfetto nella cultura europea: il Clavemusicum omnitonum di Vito Trasuntino (Venezia, 1609) del Museo della Musica.
La speculazione musicale si è sempre nutrita del sogno di uno strumento in grado di accogliere tutti i suoni del sistema di intonazioni teoriche nella loro massima perfezione. Ma a volte il sogno della ragione genera mostri.
È possibile prenotare i biglietti sul sito www.museibologna.it/musica.
Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti
Info: www.museibologna.it/musica
MOSTRE
Museo del Risorgimento – Piazza Carducci 5
“Fare l’Italia. Il Risorgimento romantico e eroico nei dipinti di Edoardo Matania (1849-1927)”, fino al 2 aprile 2017
Se Giuseppe Verdi creò la colonna sonora dell’unità d’Italia, la sua immagine fu immortalata da Edoardo Matania. Su richiesta dell’editore Emilio Treves, il grande illustratore napoletano realizzò una serie di dipinti che, tra fedeltà al dato storico e mitologia eroica, ripercorrono il Risorgimento a partire da Gioacchino Murat (1815) fino alla proclamazione di Roma a capitale del nuovo Regno (1871). Tradotte in illustrazioni a stampa, le opere di Matania divennero ben presto popolarissime, contribuendo in misura decisiva a delineare e a trasmettere alle epoche successive i tratti del Risorgimento e dei suoi protagonisti.
La mostra presenta per la prima volta riuniti insieme una cinquantina di quei dipinti. Sono inoltre esposte stampe e pubblicazioni conservate presso la biblioteca del Museo del Risorgimento, che documentano il successo di questa importante operazione di costruzione di una memoria collettiva nazionale.
La mostra è realizzata grazie ad Enrico Gallerie d’Arte – Milano / Genova, in collaborazione con il Comune di Genova ed il Museo del Risorgimento – Istituto Mazziniano di Genova.
Info: www.museibologna.it/risorgimento
Museo Medievale – via Manzoni 4
“Martino Genchi. Raccogli la cosa nell’occhio”, fino al 26 marzo 2017
Si intitola “Raccogli la cosa nell’occhio” il progetto di Martino Genchi appositamente ideato per il Museo Medievale.
Invitato a confrontarsi con un contesto in cui la lacunosità di alcuni reperti di epoca medievale costituisce un principio fondante per l’allestimento espositivo, Genchi sceglie di posare il proprio sguardo non su ciò che sopravvive come testimonianza frammentaria del passato, bensì sulla memoria attiva di ciò che appare nella sua assenza a causa del disfacimento della storia.
I danneggiamenti e i vuoti generati da terremoti, spoliazioni e cancellazioni, vengono interpretati dall’artista come segnali di un conflitto tra ricerca di eternità e consunzione del quotidiano, per essere trasformati in fenomeni visivi: oggetti dello sguardo che si aggiungono a quelli esposti all’interno del display museale.
L’intervento concepito da Genchi si insinua infatti nelle profondità delle opere non per sondarne l’intenzione semantica, ma per indagarne le parti mancanti che ne compromettono una rappresentazione formale compiuta, e proprio per questo, continuano a echeggiare per lunghe distanze temporali la necessità di trasmissione della propria percezione, oltre la soglia di ciò che è accessibile all’occhio.
L’artista interagisce infatti con le sue collezioni e i suoi spazi architettonici attraverso un percorso di installazioni poligonali, in alcuni casi delimitate da cornici in alluminio anodizzato argenteo, fissate in sospensione alle pareti da tiranti, che affiorano come espressioni mediate di un tempo trascorso non più visibile attraversando sei sale del museo, tra piano interrato, piano terra e primo piano come un fluido dispositivo di compatta coerenza formale.
Il progetto è accompagnato dal contributo critico di Claudio Musso.
Si ringrazia la Galleria Michela Rizzo per la gentile collaborazione e il prezioso supporto.
Il progetto è promosso dall’Istituzione Bologna Musei nell’ambito della sezione ART CITY Polis della quinta edizione di ART CITY Bologna.
Info: www.museibologna.it/arteantica
MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“Jonas Burgert. Lotsucht / Scandagliodipendenza”, fino al 17 aprile 2017
Il MAMbo presenta la prima personale in Italia dell’artista tedesco Jonas Burgert.
“Lotsucht / Scandagliodipendenza”, curata da Laura Carlini Fanfogna, propone negli ampi spazi della Sala delle Ciminiere 38 dipinti, prevalentemente di grandi dimensioni, creati dall’artista nell’ultimo decennio.
Jonas Burgert, con ogni composizione, con ogni singola pennellata dipinge veri e propri scenari. Le sue opere raffigurano la sua visione della rappresentazione teatrale che costituisce l’esistenza umana, dell’inesauribile bisogno dell’uomo di dare un senso, una direzione e uno scopo alla propria vita. La ricerca si apre ad ogni sfera della ragione, dell’immaginazione e del desiderio generando tele di grandi dimensioni, affollate di figure fantastiche di proporzioni diverse: ci sono scimmie e zebre, scheletri e arlecchini, amazzoni, bambini, a volte il pittore stesso. Questa dinamica soprannumeraria genera un senso di forte inquietudine in chi guarda: i soggetti raffigurati indossano maschere e costumi, ci sono pareti e pavimenti che si squarciano rivelando cumuli di corpi o liquidi incandescenti, mentre un buio inspiegabile incombe ovunque.
Lo scandaglio che troviamo nel titolo della mostra appare con frequenza nelle opere di Jonas Burgert. Scandagliare compulsivamente la realtà in un cimento perpetuo è la passione, l’ossessione dell’artista. Metaforicamente il filo a piombo simboleggia l’equilibrio interiore e la ricerca spirituale. Burgert privilegia l’analisi dei grandi temi esistenziali, in un percorso di approfondimento che non disdegna di avventurarsi in angoli ignoti per esplorare sentimenti, emozioni, ossessioni, demoni, per ridefinire, prova dopo prova, un rinnovato “ubi consistam”, per ripristinare il punto di equilibrio dopo l’abbandono di ogni saldo appoggio nel tentativo di ampliare i limiti della conoscenza personale e rinsaldare le ragioni di vita hic et nunc, per ristabilire il centro di gravità dopo ogni nuova, anche estrema, esperienza.
Si ringrazia Blain|Southern Gallery per la gentile collaborazione e il prezioso supporto.
La mostra rientra nella sezione ART CITY Polis della quinta edizione di ART CITY Bologna.
Info: www.mambo-bologna.org
Collezioni Comunali d’Arte, Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6
“Algardi, Bernini, Velázquez: tre ritratti a confronto”, fino all’8 maggio 2017
I Musei Civici d’Arte Antica, in collaborazione con i Musei Capitolini di Roma, espongono per la prima volta a Bologna un dipinto di Diego Velázquez (1599-1660).
Nella Sala Urbana delle Collezioni Comunali d’Arte è visibile il “Ritratto di uomo” della Pinacoteca Capitolina, che la critica ha supposto possa essere un autoritratto del celebre artista spagnolo.
L’arrivo del quadro a Bologna, che offre anche l’occasione per ricordare il passaggio dello stesso grande pittore spagnolo nella nostra città nel corso del suo primo viaggio in Italia (1629-1641), presta lo spunto per costruire un breve percorso su alcuni momenti della storia del ritratto nella Roma della prima metà del Seicento, in cui si assiste ad una nuova formulazione di questo specifico genere artistico, destinata a grande fortuna.
La mostra, a cura di Massimo Medica e Mark Gregory D’Apuzzo, accosta infatti allo straordinario dipinto dell’artista spagnolo due opere dei Musei Civici bolognesi, ugualmente significative: il “Busto di papa Gregorio XV” (1621-1622) di Gian Lorenzo Bernini (1598-1680), esemplare in bronzo derivato dal prototipo in marmo richiesto dal cardinal nipote Ludovico Ludovisi in occasione della salita dello zio al soglio pontificio, e la “Testa di San Filippo Neri” (realizzata intorno al 1640) di Alessandro Algardi (1595-1654), modellata in cera rossa e ricavata dalla maschera funeraria del Santo conservata nella chiesa della Vallicella a Roma.
Tre ritratti, dunque, uno in pittura e due in scultura.
Info: www.museibologna.it/arteantica
Museo Medievale – via Manzoni 4
“San Domenico: il volto del Santo nei codici miniati del Museo Civico Medievale 1216-2016”, fino all’11 giugno 2017
In occasione dell’Ottavo Centenario della conferma della regola dell’Ordine dei Predicatori (1216-2016), la piccola esposizione, curata da Ilaria Negretti e Paolo Cova, è dedicata allo studio iconografico delle miniature di Domenico rintracciate nei codici Due-Trecenteschi conservati nella collezione del Museo Civico Medievale.
«…era di statura media, di corporatura delicata, la faccia bella e un poco rossa, i capelli e la barba leggermente rossi, belli gli occhi. Dalla sua fronte, e fra le ciglia, irraggiava un certo splendore, che attirava tutti a venerarlo e ad amarlo. Sempre ilare e giocondo, se non mosso a compassione per qualche afflizione del prossimo. Aveva le mani lunghe e belle. Aveva una grande voce bella e risonante. Non fu affatto calvo, ma aveva la corona della rasura del tutto integra, cosparsa di pochi capelli bianchi.»
In questa mirabile descrizione di Domenico di Guzmán la beata Cecilia Cesarini, partecipe della prima esperienza del nuovo ordine, tratteggia con realismo la sua fisionomia. È interessante notare come le immagini più antiche, realizzate nella seconda metà del XIII secolo, a qualche decennio di distanza dalla morte del Santo (1221), paiono tramandare la memoria del suo vero volto.
Info: www.museibologna.it/arteantica
Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123
“Il valore della tecnica: 120 anni di Officine Ortopediche Rizzoli”, fino al 16 aprile 2017
La mostra, a cura di Officine Ortopediche Rizzoli, presenta pannelli illustrativi, oggetti – fra cui protesi, strumenti, banconi da lavoro – diversi exhibit, videoproiezioni e apparati multimediali, suddivisi in 6 ambiti tematici, che consentono di ricostruire la storia delle Officine Ortopediche Rizzoli dal 1896 ad oggi, sottolineando le scelte, le ricerche, gli indirizzi innovativi che hanno portato a sviluppare tecnologie d’avanguardia.
Il fondatore Francesco Rizzoli dedicò la vita alla medicina, contribuendo concretamente alla nascita dell’Istituto ortopedico (1896) dando come obiettivi il «progresso delle scienze, del bene dell’umanità e del patrio decoro».
Negli anni tra le due guerre mondiali le Officine si specializzarono nella produzione di protesi e ausili per le persone, introducendo, negli anni 1950-’70, anche materiali adatti a soddisfare le esigenze funzionali ed estetiche di un mondo in rapido mutamento.
Le tendenze degli ultimi 30 anni vedono introdurre tecnologie sofisticate e innesti robotici per concorrere non solo al pieno recupero della funzionalità anatomica, ma per consentire di raggiungere anche prestazioni inattese in molteplici campi della vita attiva.
Oggi, dopo 120 anni la sfida non è ancora conclusa: per tenere fede all’idea del fondatore, ossia la vicinanza al paziente nel suo recupero funzionale, Officine Ortopediche Rizzoli è entrata nel gruppo ab medica holding, una realtà leader nella produzione e distribuzione di tecnologie medicali, con una prospettiva di sviluppo sempre più vicina alle esigenze delle persone.
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale
L’Istituzione Bologna Musei racconta, attraverso le sue collezioni, l’intera storia dell’area metropolitana bolognese, dai primi insediamenti preistorici fino alle dinamiche artistiche, economiche, scientifiche e produttive della società contemporanea.
Un unico percorso diffuso sul territorio, articolato per aree tematiche.
Archeologia, storia, storia dell’arte, musica, patrimonio industriale e cultura tecnica sono i grandi temi che è possibile affrontare, anche attraverso percorsi trasversali alle varie sedi.
Fanno parte dell’Istituzione Bologna Musei: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, Museo Morandi, Casa Morandi, Villa delle Rose, Museo per la Memoria di Ustica, Museo Civico Archeologico, Museo Civico Medievale, Collezioni Comunali d’Arte, Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini, Museo del Patrimonio Industriale, Museo e Biblioteca del Risorgimento, Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna, Museo della Tappezzeria “Vittorio Zironi”.
Info: www.museibologna.it.
La Card Musei Metropolitani di Bologna è il nuovo servizio attivato in occasione del IX centenario del Comune di Bologna per ampliare l’accessibilità al patrimonio storico artistico della città: un abbonamento che offre accesso illimitato alle collezioni permanenti e ingresso a prezzo ridotto alle mostre temporanee di tanti musei della città e dell’area metropolitana. Vale 12 mesi e costa 25 euro: tutte le informazioni sono disponibili sul sito cardmuseibologna.it.
INDIRIZZI E RECAPITI
MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna e Museo Morandi
via Don Minzoni 14
tel. 051 6496611
aperto: martedì, mercoledì, domenica e festivi: ore 10-18; giovedì, venerdì e sabato: ore 10-19
Casa Morandi
via Fondazza 36
tel. 051 6496611
aperto: su prenotazione solo nei seguenti giorni e orari:
da ottobre a maggio venerdì e sabato ore 14-16; domenica: ore 11-13
da giugno a settembre venerdì e sabato ore 17-19; domenica: ore 11-13
Villa delle Rose
via Saragozza 228/230
tel. 051 436818 – 6496611
aperto: in occasione di eventi espositivi
Museo per la Memoria di Ustica
via di Saliceto 3/22
tel. 051 377680
venerdì, sabato e domenica: ore 10-18
Museo Civico Archeologico
via dell’Archiginnasio 2
tel. 051 2757211
aperto: martedì – venerdì: ore 9-15; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30
Museo Civico Medievale
via Manzoni 4
tel. 051 2193916 – 2193930
aperto: martedì – venerdì: ore 9-15; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30
Collezioni Comunali d’Arte
Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6
tel. 051 2193998
aperto: martedì – venerdì: ore 9-18.30; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30
Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini
Strada Maggiore 44
tel. 051 236708
aperto: martedì – sabato: ore 9-14; domenica e festivi: ore 9-13
Museo internazionale e biblioteca della musica
Strada Maggiore 34
tel. 051 2757711
aperto: martedì – venerdì: ore 9.30-16; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30
Museo del Patrimonio Industriale
via della Beverara 123
tel. 051 6356611
aperto: martedì, mercoledì, giovedì, venerdì: ore 9-13; sabato: ore 9-13 e 15-18; domenica: ore 15-18
Museo civico del Risorgimento
Piazza Carducci 5
tel. 051 347592
aperto: martedì – domenica: ore 9-13