Ogni settimana i Musei Civici di Bologna propongono un ricco calendario di appuntamenti, per svelare le loro collezioni e raccontare aspetti ed episodi inediti e curiosi della storia della città…
Conferenze, laboratori, concerti, visite guidate, visite in lingua sono i principali “strumenti” di questo racconto, che si dispiega lungo millenni di storia, dai primi utensili in pietra di uomini vissuti 800.000 anni fa ai prodotti dell’attuale distretto industriale, dalla pittura alle varie forme dell’arte moderna e contemporanea, dalla musica alle grandi epopee politiche e civili.
Di seguito gli appuntamenti in programma da venerdì 20 a giovedì 26 aprile.
Si informa che domenica 22 aprile, a seguito di lavori di manutenzione all’impianto elettrico di Palazzo d’Accursio, le Collezioni Comunali d’Arte chiuderanno anticipatamente alle ore 13:30, invece che alle 18:30.
IN EVIDENZA
venerdì 20 aprile
ore 18:30 – Museo della Musica – Strada Maggiore 34
Nell’ambito della rassegna Wunderkammer “In itinere: L’amor mi fa cantar. Il sacro e il profano nella musica tra Rinascimento e Barocco”
Concerto itinerante nelle sale del museo con La Rossignol: Elena Bertuzzi, canto; Erica Scherl, violino antico; Francesco Zuvadelli, clavicembalo, organo positivo, ghironda; Domenico Baronio, liuto, chitarrino.
L’Europa del Rinascimento, così rapidamente cresciuta in termini geografici, culturali e storici, apre le porte alla conoscenza scientifica: non più soltanto Dio al centro dell’universo, ma l’uomo. Si sviluppa così, soprattutto in Italia e anche grazie alla nascita del mecenatismo, un periodo di straordinaria creatività in cui i capolavori si susseguono in un crescendo affascinante e stupefacente.
La magnificenza si coniuga con la ricercatezza; la voglia di meravigliare, di stupire e la ricerca di un modo di vivere sempre più raffinato inducono le corti ad acquisire precise norme comportamentali: ne deriva un’arte musicale raffinata, elegante, punto di incontro per tutti i musicisti d’Europa.
Il concerto propone un significativo viaggio nel concetto di “amor sacro”, ovvero canti del repertorio paraliturgico, e di “amor profano” con canti, musiche e danze propri del divertimento cortigiano, vale a dire musiche destinate alla preghiera ed alla riglessione, all’ascolto ed al divertimento, sia nobile che popolare, in un’epoca in cui la musica si trova a d essere protagonista della evoluzione culturale.
È possibile prenotare il biglietto (con pagamento il giorno dell’evento) sul sito www.museibologna.it/musica.
Ingresso: € 10,00 intero / € 8,00 ridotto (minori di 18 anni, studenti universitari con tesserino e possessori di Card Musei Metropolitani Bologna).
domenica 22 aprile
ore 10:00 – 14:00 – Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123
Nell’ambito della rassegna In gita tra i musei fuori porta “Il freddo che piace: il gelato artigianale a Bologna”
Bologna vanta una lunghissima tradizione in campo culinario: numerose sono infatti le prelibatezze che le hanno valso l’appellativo di “grassa”. Dopo una visita al Museo del Patrimonio Industriale, dove, attraverso macchine, exhibit e pannelli, si racconterà la storia delle maggiori imprese alimentari bolognesi moderne, ci si sposterà al Gelato Museum Carpigiani, che documenta 14.000 anni di storia del Gelato Artigianale. A seguire un workshop con degustazione per imparare a trasformare la frutta fresca in un ottimo gelato, anche a casa!
Posti limitati, prenotazione obbligatoria sul sito http://cityredbus.com/shop/. Minimo 15 partecipanti.
Ritrovo in Piazza Malpighi alle ore 9:45 oppure alle ore 10:00 al Museo del Patrimonio Industriale.
Terzo appuntamento della rassegna “In gita tra i musei fuori porta”, a cura di Museo del Patrimonio Industriale, Museo della Civiltà Contadina, Gelato Museum Carpigiani, Museo Ferruccio Lamborghini e City Red Bus: le collezioni del Museo del Patrimonio Industriale sono il punto di partenza per quattro approfondimenti tematici, in altrettanti musei del territorio, legati alla storia produttiva di Bologna. Dalla lavorazione del pane in città e nel contado, alla produzione alimentare, al gelato artigianale fino al mondo dei motori: un ciclo di incontri per riscoprire le eccellenze del nostro territorio!
Gli spostamenti sono a cura di City Red Bus. I percorsi saranno attivati solo se sarà raggiunto il numero minimo di partecipanti.
Ingresso: € 25 a partecipante (comprensivi di spostamento con bus, ingressi ai musei, visite guidate e degustazione gelato). Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna € 22,00.
PER I BAMBINI
sabato 21 aprile
ore 16:00 – MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“Tutti sotto al tendone!”: narrazione e laboratorio per bambini da 5 a 10 anni sordi e udenti (max 20).
Un laboratorio dedicato alla mostra e al libro “Il circo del nano e della donna barbuta” realizzato dall’artista Fausto Gilberti, edito da Corraini. Insieme metteremo in gioco le nostre peculiarità e le trasformeremo in talenti spettacolari, inventeremo personaggi che ci somigliano per poi farli entrare nell’incredibile circo disegnato da Fausto.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (martedì e giovedì dalle 9 alle 17) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso: € 5,00 a partecipante.
ore 17:00 Museo della Musica – Strada Maggiore 34
In occasione della rassegna The Best of “Libri fatti a mano: Trasformamusica”, laboratorio per bambini da 3 a 5 anni e genitori con Agnese Baruzzi.
Traendo ispirazione dai suoi libri “Trasformacose” e “Trasformamotori” l’autrice e illustratrice Agnese Baruzzi ci aiuterà a giocare, attraverso la tecnica del collage, con le forme e le misteriose corrispondenze fra animali e strumenti musicali, in un caleidoscopio di metamorfosi possibili e impossibili tutte da immaginare.
Prenotazione obbligatoria solo online su www.museibologna.it/musica.
Si richiede conferma o eventuale disdetta entro il giovedì precedente.
Ingresso: € 5,00 a partecipante.
domenica 22 aprile
ore 15:00 – 19:00 – MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
In occasione della mostra REVOLUTIJA. Da Chagall a Malevich, da Repin a Kandinsky “I rivoluzionari della domenica” laboratorio aperto per bambini (dai 4 anni) e famiglie.
In occasione dell’esposizione, gli spazi del Dipartimento educativo MAMbo sono connotati da un allestimento speciale con quattro zone tematiche che corrispondono ad altrettante proposte laboratoriali.
Prenotazione obbligatoria direttamente alla cassa della mostra o via mail a info@mostrarevolutija.it (min. 8 persone).
Ingresso:
mostra e laboratorio adulti+bambini: adulti € 8,00 per il laboratorio + € 10,00 per l’ingresso in mostra (biglietto ridotto speciale); bambini: € 8,00 per il laboratorio + € 5,00 per l’ingresso in mostra (biglietto ridotto speciale);
laboratorio bambini: € 8,00 solo laboratorio;
GLI ALTRI APPUNTAMENTI
venerdì 20 aprile
ore 10:00 – 18:30 – MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
In occasione di Live Arts Week “Krõõt Juurak. Bad Mood”, performative state, produzione Xing/Live Arts Week/MAMbo.
Bad Mood è una ‘condizione performativa’, un umore.
Durante Live Arts Week, quest’opera sarà esposta al MAMbo, condizionando le attitudini dei soggetti coinvolti all’interno del museo e lo sguardo del pubblico. Focolaio di potenziale contagio, il “Cattivo Umore” può diffondersi e includere chiunque.
“Bad Mood” è stato concepito nel 2014 all’interno del De Appel Curatorial Program, per un’esposizione priva di uno specifico spazio espositivo e senza budget intitolata “Three Artists Walk into a Bar”. A questa sollecitazione l’artista ha risposto offrendo il proprio stato d’animo come opera.
Per Live Arts Week “Bad Mood” si attua al MAMbo e, più diffusamente, tra lo staff del museo per la durata del festival (18-21 aprile).
ore 17:00 – Collezioni Comunali d’Arte, Palazzo d’Accursio – Piazza Maggiore 6 / La QUADRERIA. Palazzo Rossi Poggi Marsili – via Marsala 7
Per la rassegna A zonzo per i musei: percorsi tra i patrimonio civici e delle antiche Opere Pie “Visita guidata alle Collezioni Comunali d’Arte e a La QUADRERIA. Palazzo Rossi Poggi Marsili” con Paolo Cova, RTI Senza Titolo s.r.l. e ASTER s.r.l.
La rassegna “A zonzo per i musei”, realizzata dai Musei Civici d’Arte Antica in collaborazione con La QUADRERIA. Palazzo Rossi Poggi Marsili, propone un ciclo di visite guidate che vede coinvolte opere presenti all’interno delle collezioni del Museo Civico Medievale, delle Collezioni Comunali d’Arte, del Museo Davia Bargellini e de La QUADRERIA. Palazzo Rossi Poggi Marsili, di proprietà dell’ASP Città di Bologna.
Le visite guidate si svolgono fino al 21 dicembre, il terzo venerdì di ogni mese ad eccezione del mese di agosto, alle ore 17.
Ingresso: biglietto Collezioni Comunali d’Arte (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto).
sabato 21 aprile
ore 10:00 – 18:30 – MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
In occasione di Live Arts Week “Krõõt Juurak. Bad Mood”, performative state, produzione Xing/Live Arts Week/MAMbo.
Bad Mood è una ‘condizione performativa’, un umore.
Durante Live Arts Week, quest’opera sarà esposta al MAMbo, condizionando le attitudini dei soggetti coinvolti all’interno del museo e lo sguardo del pubblico. Focolaio di potenziale contagio, il “Cattivo Umore” può diffondersi e includere chiunque.
“Bad Mood” è stato concepito nel 2014 all’interno del De Appel Curatorial Program, per un’esposizione priva di uno specifico spazio espositivo e senza budget intitolata “Three Artists Walk into a Bar”. A questa sollecitazione l’artista ha risposto offrendo il proprio stato d’animo come opera.
Per Live Arts Week “Bad Mood” si attua al MAMbo e, più diffusamente, tra lo staff del museo per la durata del festival (18-21 aprile).
ore 12:00 – 16:00 Museo Davia Bargellini – Strada Maggiore 44
“Mediazione didattica nelle sale del museo”, a cura di Ilaria Negretti, RTI Senza Titolo s.r.l. e ASTER s.r.l.
In occasione dei nuovi orari di apertura, il Museo Davia Bargellini offre un servizio gratuito di mediazione didattica ogni sabato pomeriggio fino al 26 maggio: un educatore museale sarà presente nelle sale espositive, a disposizione del pubblico.
Ingresso gratuito.
ore 16:00 Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2
“Quando le pietre raccontano la storia: il Lapidario”, visita guidata con Laura Minarini, Museo Civico Archeologico.
Grazie alle lapidi, alle sculture, ai monumenti conservati nell’atrio e nel cortile del Museo diventa un affascinante racconto la storia di Bononia e del mondo all’età dei romani.
Ingresso: € 4,00 + biglietto museo (€ 6,00 intero / € 3,00 ridotto, comprensivo di ingresso alla mostra “Ritratti di famiglia”). Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna € 3,00 per la visita guidata (ingresso museo gratuito).
ore 16:00 – MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“REVOLUTIJA. Da Chagall a Malevich, da Repin a Kandinsky” – Visita guidata alla mostra, realizzata grazie alla collaborazione in esclusiva con il Museo di Stato Russo di San Pietroburgo.
La mostra è prodotta e organizzata da CMS.Cultura in partnership con il Comune di Bologna | Istituzione Bologna Musei e curata da Evgenia Petrova e Joseph Kiblitsky.
Prenotazione obbligatoria direttamente alla cassa della mostra o via mail a info@mostrarevolutija.it (min 8 persone).
Ingresso: € 7,00 per la visita guidata + € 10,00 per l’ingresso in mostra (biglietto ridotto speciale con microfonaggio incluso).
ore 16:30 – Museo del Tessuto e della Tappezzeria “Vittorio Zironi” – via di Casaglia 3
“Ugo Bassi e il Risorgimento a Villa Spada”, visita guidata con Giancarlo Benevolo, curatore del museo.
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto).
ore 17:00 – Museo della Musica – Strada Maggiore 34
Nell’ambito della rassegna Wunderkammer. Il museo delle meraviglie “I simboli nascosti negli strumenti musicali”
Per il ciclo “Ri-Creazioni II. Le collezioni musicali raccontate”, incontro con Laurence Wuidar.
A cura di Athena Musica, gruppo di studio del Dipartimento delle Arti dell’Alma Mater Studiorum Università di Bologna.
Una ricca, insospettata simbologia si cela negli strumenti e nelle opere musicali. Ri-crearne le storie e i significati è arricchire con nuove conoscenze la nostra percezione della musica e delle sue molteplici manifestazioni.
È possibile prenotare i biglietti su www.museibologna.it/musica.
Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti.
domenica 22 aprile
ore 10:30 – Museo Medievale – via Manzoni 4
“L’arte al tempo di Francesco Francia: la pittura” visita guidata con Paolo Cova, RTI Senza Titolo s.r.l. e ASTER s.r.l.
In contemporanea “Dal piccolo al grande: proiezioni da miniature”: laboratorio per bambini da 4 a 7 anni con Angela Lezzi, RTI Senza Titolo s.r.l. e ASTER s.r.l.
Prenotazione obbligatoria allo 051 2193933 (martedì e giovedì, dalle 13 alle 17) oppure a edubolognamusei@comune.bologna.it.
Ingresso visita guidata: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto).
Ingresso laboratorio: € 5,00 a ragazzo (gratuito per un accompagnatore adulto).
ore 16:00 MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“Visita guidata alla collezione permanente MAMbo”, una visita guidata alla collezione permanente per avvicinarsi alla storia dell’arte italiana, dalla metà degli anni Cinquanta a oggi, attraverso l’attività dell’ex Galleria d’Arte Moderna di Bologna e le successive acquisizioni del MAMbo.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (martedì e giovedì dalle 9 alle 17) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso: € 4,00 + biglietto museo (€ 6,00 intero / € 4,00 ridotto). Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna € 3,00 (ingresso museo gratuito).
ore 16:00 MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“REVOLUTIJA. Da Chagall a Malevich, da Repin a Kandinsky”, visita guidata alla mostra, realizzata grazie alla collaborazione in esclusiva con il Museo di Stato Russo di San Pietroburgo.
La mostra è prodotta e organizzata da CMS.Cultura in partnership con il Comune di Bologna | Istituzione Bologna Musei e curata da Evgenia Petrova e Joseph Kiblitsky.
Prenotazione obbligatoria direttamente alla cassa della mostra o via mail a info@mostrarevolutija.it (min 8 persone).
Ingresso: € 7,00 per la visita guidata + € 10,00 per l’ingresso in mostra (biglietto ridotto speciale con microfonaggio incluso).
ore 16:30 Museo Medievale – via Manzoni 4
“L’Allegoria del Sonno di Alessandro Algardi dalla Galleria Borghese di Roma”
Visita guidata alla mostra con Paolo Cova, RTI Senza Titolo s.r.l. e ASTER s.r.l.
Ingresso biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto).
martedì 24 aprile
ore 11:00 Museo della Musica – Strada Maggiore 34
“Per quelli come noi – musica e musicisti nella Bologna degli anni ’60”
Presentazione del volume “Per quelli come noi – musica e musicisti nella Bologna degli anni ’60” (CRAC edizioni, 2018).
Gianluca Morozzi incontra gli autori Lucio Mazzi e Moreno Spirogi Lambertini.
Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti.
ore 17:00 Museo Medievale – via Manzoni 4
Nell’ambito della rassegna L’autore e il suo libro “Il Libro d’Ore. Un’introduzione”, presentazione del volume di Daniela Villani, Giuseppe Solmi e Alessandro Balistrieri, Nova Charta, 2017.
I Musei Civici d’Arte Antica proseguono l’iniziativa “L‘autore e il suo libro”, il ciclo di incontri che mette l’autore in dialogo con il pubblico, nell’intento di raccontare il percorso di elaborazione del testo, dalla nascita della prima idea all’avventura della ricerca fino alla formulazione di ipotesi conclusive.
Ingresso gratuito fino a esaurimento posti.
mercoledì 25 aprile
ore 16:00 Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2
“Libertà va cercando. Schiavitù e liberazione nel mondo antico”, visita guidata a cura degli archeologi di Aster.
Il concetto di “libertà” nel mondo antico ha tanti significati. Innanzitutto ci troviamo spesso davanti alla sua negazione “materiale”, ossia alla schiavitù, ampiamente diffusa e accettata fino a non molti secoli fa. Esiste però anche una schiavitù “immateriale” (il timore della morte e di quello che sarebbe accaduto dopo, o la tirannia di un regime), contro cui gli antichi elaborarono una serie di credenze e pratiche, religiose e civili.
Ingresso: € 4,00 + biglietto museo (€ 6,00 intero / € 3,00 ridotto, comprensivo di ingresso alla mostra “Ritratti di famiglia”). Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna € 3,00 per la visita guidata (ingresso museo gratuito).
ore 16:00 MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“REVOLUTIJA. Da Chagall a Malevich, da Repin a Kandinsky”, visita guidata alla mostra, realizzata grazie alla collaborazione in esclusiva con il Museo di Stato Russo di San Pietroburgo.
La mostra è prodotta e organizzata da CMS.Cultura in partnership con il Comune di Bologna | Istituzione Bologna Musei e curata da Evgenia Petrova e Joseph Kiblitsky.
Prenotazione obbligatoria direttamente alla cassa della mostra o via mail a info@mostrarevolutija.it (min 8 persone).
Ingresso: € 7,00 per la visita guidata + € 10,00 per l’ingresso in mostra (biglietto ridotto speciale con microfonaggio incluso).
giovedì 26 aprile
ore 17:00 Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2
Nell’ambito della rassegna Quarto d’ora accademico “La tomba gallica Benacci 953 ed Edoardo Brizio” con Laura Minarini.
In occasione della mostra “Ritratti di famiglia”, il museo offre un appuntamento fisso, tutti i giovedì non festivi fino al 31 maggio, alle ore 17:00.
Un’archeologa dello staff vi aspetta nell’atrio per svelare in quindici minuti una pagina inedita di quel grande libro di Storie che è il museo.
Ingresso: biglietto museo ridotto (€ 3,00, comprensivo di ingresso alla mostra “Ritratti di famiglia”).
Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna gratuito.
ore 18:00 Museo del Risorgimento – Piazza Carducci 5
“Tullo Golfarelli (1852-1928)”, presentazione del volume “Tullo Golfarelli (1852-1928)”, Minerva Edizioni, dedicato a quello che Giovanni Pascoli definì lo scultore dei lavoratori.
I curatori Silvia Bartoli e Paolo Zanfini mostreranno alcune delle numerose opere inedite riscoperte, che ancor più lo qualificano tra i protagonisti della scultura bolognese, vicino agli ambienti progressisti ad al cenacolo culturale di Giosue Carducci. Tra le sue opere più note vi sono il ritratto del fabbro Gaetano Simoli alla Certosa, uno dei rilievi della scalea della Montagnola e la lunetta in marmo per l’antica sede dell’Ospedale Maggiore. Per l’occasione nella sala conferenze verrà allestita una vetrina con opere, disegni e documenti dell’artista.
Il libro fa parte della collana “Scultori bolognesi dell’Otto e Novecento” a cura del Museo civico del Risorgimento.
Ingresso gratuito.
ore 18:30 Teatro Arena del Sole – via Indipendenza 44
“I racconti di un giovane medico. Lettura a puntate dei racconti di Michail Bulgakov”
Ultimo dei cinque appuntamenti “Intorno a REVOLUTIJA”, attraverso i personaggi sgangherati dei “Racconti di un giovane medico” di Michail Bulgakov.
Ridotti da Emanuele Aldrovandi, i racconti (scritti tra il 1917 e il 1919, pubblicati del 1925-26) dipingono la Russia rurale e periferica negli anni burrascosi della prima guerra mondiale e della rivoluzione bolscevica. I nove frammenti evocano un mondo all’apparenza refrattario ai mutamenti della storia, isolato da tutto e da tutti e destinato a perpetuare le sue millenarie abitudini. Ma nulla è indenne alla tempesta degli eventi: ecco così affacciarsi sul declinare di questa narrazione i protagonisti della rivoluzione e gli effetti delle loro scelte e azioni.
Il 29 marzo leggono Paola Aiello, Nicola Borghesi ed Enrico Baraldi.
Ingresso gratuito.
MOSTRE
Casa Morandi – via Fondazza 36
“Giancarlo Fabbi. Il silenzio della pittura” 20 aprile – 1 luglio 2018
Leggere il lavoro di Giorgio Morandi attraverso pochi semplici oggetti, un pennello, un bulino, un tubetto di colore: è quanto si propone Giancarlo Fabbi, autore dei dieci scatti fotografici che vengono esposti a Casa Morandi, con la curatela di Massimo Recalcati.
Giancarlo Fabbi, modenese di nascita, inizia sin da giovane a utilizzare la fotografia da autodidatta, all’inizio per passione e poi sempre più per necessità, facendone una vera e propria ragione di vita.
A partire dal 2014 il suo obiettivo si è concentrato su alcuni oggetti appartenuti a Giorgio Morandi, esposti in mostra insieme alle fotografie, che ha accostato per creare delle personali nature morte.
Fabbi evita volutamente di utilizzare le componenti più celebri delle composizioni morandiane come le bottiglie, le conchiglie, i fiori per offrire una visione asciutta ed essenziale degli elementi primari e più umili riferibili alla pittura e all’incisione.
La sua indagine fotografica, nella serie in mostra, viene condotta eccezionalmente a colori e in digitale, contrariamente agli altri suoi progetti tutti rigorosamente in bianco e nero, per i quali si avvale sempre dell’utilizzo dell’analogico e della luce naturale «per dare realtà a quello che si fa», come lui stesso dichiara.
La serie di dieci fotografie vuole incoraggiare una meta-riflessione su alcuni aspetti fondamentali della pittura di Morandi: composizione e ricomposizione geometrica, insistenza su pochi temi, silenzio, solitudine, assenza di retorica e di qualsiasi narrazione.
La scelta del colore dello sfondo che fa da quinta alle composizioni di Fabbi, un bianco luminoso da cui emergono gli oggetti nella loro fisicità come forme che si allineano, si intersecano o campeggiano al centro della foto in un voluto isolamento estetico, mette in risalto l’atteggiamento con cui il fotografo modenese intende la pratica artistica: esperienza sulla luce e sull’ombra, ricerca quasi mistica dell’essenziale, riduzione estrema delle immagini, intese come frammenti di realtà capaci di custodire momenti di eterna poesia, proprio come la pittura di Morandi.
A conclusione dell’esposizione le dieci opere, grazie alla generosità dell’artista, saranno donate all’Istituzione Bologna Musei ed entreranno a far parte del patrimonio del Museo Morandi.
Collezioni Comunali d’Arte, Palazzo d’Accursio – Piazza Maggiore 6
“Creti, Canova, Hayez. La nascita del gusto moderno tra ‘700 e ‘800 nelle Collezioni Comunali d’Arte”, fino al 15 luglio 2018
Con la mostra “Creti, Canova, Hayez. La nascita del gusto moderno tra ‘700 e ‘800 nelle Collezioni Comunali d’Arte”, il museo presenta un percorso di visita ridefinito in concomitanza con gli interventi di ripristino di una parte della copertura di Palazzo d’Accursio.
Organizzata dai Musei Civici d’Arte Antica con la curatela di Silvia Battistini e Massimo Medica, l’esposizione consente di ammirare oltre 150 opere ordinate secondo numerosi accostamenti inediti, anche grazie alla presentazione di alcuni lavori solitamente conservati in deposito – è il caso dei pastelli e dei dipinti di Angelo Crescimbeni, Sebastiano Gamma e Coriolano Vighi – e di prestiti provenienti da altri musei civici come il Museo Civico Archeologico, il Museo Civico Medievale e il MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna.
La mostra si sofferma sulla ripresa ricorsiva di modelli delle epoche precedenti da parte degli artisti che operarono durante il XVIII e il XIX secolo, mettendo a confronto stili e iconografie di importanti autori non solo bolognesi. La sintesi che ne nacque gettò le fondamenta del gusto contemporaneo, creando i presupposti teorici ed estetici anche per le avanguardie del primo Novecento.
A fronte della chiusura di sette sale in questa fase di cantierizzazione – la Galleria Vidoniana, le sale 8, 9 e 10 della Pinacoteca, la sala 11 nell’ala Rusconi, le sale 19 e 20 dedicate a Pelagio Palagi – il percorso espositivo della mostra si snoda attraverso la magnifica sala 17 (nota come Sala Urbana), le sale 14-16 (ala Rusconi),18 e 23-25.
Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2
“Ritratti di famiglia. Personaggi, oggetti, storie del Museo Civico fra Bologna, l’Italia e l’Europa”, fino al 19 agosto 2018
È un racconto corale quello composto da “Ritratti di famiglia”: non una contemplazione del passato alla ricerca delle proprie radici ma piuttosto un’espressione viva e attuale dell’identità del museo e della natura complessa del patrimonio storico conservato.
Lungo un’ideale linea cronologica che va dal 1522, anno di nascita del naturalista e filosofo Ulisse Aldrovandi, uno dei massimi rappresentanti del collezionismo di indirizzo naturalistico enciclopedico, al 1944, anno di morte di Pericle Ducati, direttore del museo che compì fondamentali ricerche sulla civiltà etrusca, sono disposti oltre 350 oggetti di differente tipologia, selezionati per il grande valore storico e il legame con le principali figure che hanno contribuito alla formazione e allo studio dei nuclei collezionistici del museo, uno dei più prestigiosi in ambito europeo.
Diciotto sono i personaggi convocati in questa ideale galleria del tempo, dei veri e propri “ritratti di famiglia”, a cui si affiancano le vicende degli oggetti archeologici, della costituzione e ordinamento delle raccolte del museo, della storia di Bologna e dei suoi istituti culturali.
Conducendo il visitatore lungo il percorso di sviluppo del modo di guardare all’antico, dal Seicento fino alla nascita della scienza archeologica e delle moderne strutture di valorizzazione e di tutela nel Novecento, si scopre che una narrazione apparentemente settoriale permette inaspettate aperture verso le vicende storico-politiche, culturali, sociali. Un racconto a più voci che proietta la città in un panorama italiano ed europeo già a partire dal XVI secolo.
Diciotto sono anche le sezioni della mostra: una per ciascuno dei personaggi rievocati, le cui fattezze sono tratteggiate dalla matita e dall’ingegno di Elena Maria Canè, restauratrice del museo, in ritratti riprodotti su grandi pannelli scenografici che scandiscono il percorso espositivo.
Museo Medievale – via Manzoni 4
“Medioevo svelato. Storie dell’Emilia-Romagna attraverso l’archeologia”, fino al 17 giugno 2018
La mostra indaga le trasformazioni causate dall’affermazione dei nuovi ceti dirigenti goti, bizantini e longobardi in questo territorio e nelle sue città, attraverso un viaggio nel tempo di quasi un millennio che racconta la delicata fase di passaggio dalla Tarda Antichità (IV-V secolo) al pieno Medioevo (inizi del Trecento). Una transizione che si riverbera in ogni aspetto della vita politica, economica, sociale e culturale, rappresentando un momento decisivo nella costruzione di nuovi assetti di potere e nuove identità.
Curata da Sauro Gelichi e Luigi Malnati, la mostra è promossa da Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara e Istituzione Bologna Musei | Musei Civici d’Arte Antica nell’ambito del programma culturale 2200 anni lungo la Via Emilia che celebra la fondazione delle colonie romane di Reggio Emilia, Parma e Modena.
Una selezione di oltre 300 reperti, recuperati dalle intense ricerche archeologiche condotte in regione negli ultimi 40 anni, racconta con nuove chiavi di lettura questo lungo e complesso percorso storico: dal missorium d’argento cesenate (piatto di uso simbolico-celebrativo) che testimonia la vita agiata di un possidente terriero nella tardantichità alle fibule di età gota rinvenute a Imola, dai reperti longobardi recuperati nella necropoli di Ponte del Rio di Spilamberto al servizio di vasellame in argento di età bizantina proveniente da Classe, dai bicchieri in legno rinvenuti a Parma al bacino in maiolica recuperato dalla facciata della chiesa di San Giacomo Maggiore a Bologna.
Il percorso espositivo, articolato in sei sezioni tematiche, parte da un’istantanea sulle città nell’alto Medioevo, profondamente ridimensionate rispetto alla vitalità dei secoli precedenti e contrapposte al dinamismo del nuovo emporio commerciale di Comacchio (Ferrara), per allargare lo sguardo alla riorganizzazione delle campagne, dove fioriscono castelli, villaggi, borghi franchi, pievi e monasteri, e terminare la narrazione con la ciclica rinascita delle città in età comunale.
“L’allegoria del Sonno di Alessandro Algardi dalla Galleria Borghese di Roma”, fino al 10 giugno
Il Museo Medievale ospita la splendida scultura “Allegoria del Sonno” scolpita da Alessandro Algardi, proveniente dalla Galleria Borghese di Roma.
L’esposizione del capolavoro, visibile per la prima volta nella città che ha dato i natali all’artista, è frutto di un rapporto di scambio con il museo romano.
Tra il 1635 e il 1636 Alessandro Algardi, massimo rappresentante della corrente classicista nel periodo di piena fioritura della cultura figurativa barocca, scolpisce su commissione del principe Marcantonio Borghese questo prezioso marmo nero raffigurante un putto con leggere ali di farfalla placidamente addormentato. Le capsule e le foglie di papavero da oppio che ne incoronano i capelli ricciuti, al pari del piccolo ghiro acciambellato sulla roccia, sono soggetti allegorici che alludono simbolicamente al sonno.
Destinata alla Villa Pinciana della famiglia Borghese, l’opera fu collocata in un ambiente situato al primo piano, che da essa prese il nome di “Stanza del Sonno”. Fortemente ispirata alla scultura antica, la statua divenne in breve tempo celebre, anche grazie a un aneddoto narrato dal biografo di Algardi, Giovanni Battista Passeri. Secondo questa versione, lo scultore avrebbe realizzato l’Allegoria del Sonno per confondere i detrattori che sostenevano non fosse capace di scolpire il marmo, e avrebbe scelto di utilizzare una pietra famosa per la sua durezza, il marmo del Belgio, noto anche come “pietra di paragone”, per esprimere ancora di più il suo virtuosismo. In realtà, la scelta di questo pregiato materiale si deve probabilmente alla volontà del committente e appare legata al motivo iconografico rappresentato, che potrebbe essere interpretato come un’allegoria del sonno, o piuttosto della morte.
In occasione di questa mostra l’”Allegoria del Sonno” viene eccezionalmente allestita nella sala dei bronzi del Museo Medievale accanto alla scultura “San Michele Arcangelo che atterra il demonio”, realizzata nel 1647 dallo stesso Algardi per la biblioteca del monastero di San Michele in Bosco. L’accostamento ravvicinato delle due opere permette in questo modo al pubblico di ammirare l’abilità tecnica dimostrata dall’artista nella lavorazione di materiali profondamente diversi, come il marmo e il bronzo.
Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123
“Moto Bolognesi C.M. Trent’anni memorabili 1929-1959”, fino al 3 giugno 2018
L’esposizione è incentrata sul periodo d’oro per Bologna nel settore produttivo motociclistico: nei decenni 1920-’50 il territorio bolognese è infatti un centro di importanza nazionale in quest’ambito, grazie a una concentrazione senza eguali di piccole e medie aziende produttrici di moto finite (oltre 70 attive con alterne fortune in quegli anni) e un numero ancora maggiore in grado di fornire tutto ciò che serve per assemblare qualsiasi motociclo.
In quegli stessi anni si situa l’avventurosa storia della C.M, non dissimile da quella di molte aziende bolognesi.
La mostra presenta 15 motociclette degli anni 1930-’50, tra i più importanti modelli realizzati dalla C.M e tra i più significativi esemplari presenti nelle collezioni di Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna. Un ricco apparato di immagini fotografiche e di cataloghi, in gran parte inedito, è visibile in tre proiezioni su schermo e a video.
MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“REVOLUTIJA. Da Chagall a Malevich, da Repin a Kandinsky”, fino al 13 maggio 2018
L’arte delle avanguardie russe è uno dei capitoli più importanti e radicali del modernismo. Il periodo compreso tra il 1910 e il 1920 ha visto nascere, come in nessun altro momento della storia dell’arte, scuole, associazioni e movimenti d’avanguardia diametralmente opposti l’uno all’altro e a un ritmo vertiginoso.
La mostra “REVOLUTIJA. Da Chagall a Malevich, da Repin a Kandinsky”, prodotta e organizzata da CMS.Cultura in partnership con il Comune di Bologna | Istituzione Bologna Musei, è realizzata grazie a una collaborazione esclusiva con il Museo di Stato Russo di San Pietroburgo cui appartengono i due curatori, Evgenia Petrova, che ne è vicedirettore, e Joseph Kiblitsky.
L’esposizione intende mettere in luce la varietà degli sviluppi artistici in Russia tra i primi del Novecento e la fine degli anni ’30 ma anche, come evidenzia Evgenia Petrova: «riportare all’attenzione non tanto della critica o degli addetti ai lavori, quanto del pubblico, artisti tipo Repin come anche Petrov-Vodkin o Kustodiev, rimasti un po’ nell’ombra a causa dell’enorme successo avuto da altri quali Chagall, Malevich o Kandinsky che pure sono presenti in mostra».
Oltre 70 opere, capolavori assoluti provenienti dal Museo di Stato Russo di San Pietroburgo, raccontano gli stili e le dinamiche di sviluppo di artisti tra cui Nathan Alt’man, Natal’ja Gončarova, Kazimir Malevich, Wassily Kandinsky, Marc Chagall, Valentin Serov, Aleksandr Rodčenko e molti altri, per testimoniare la straordinaria modernità dei movimenti culturali della Russia d’inizio Novecento: dal primitivismo al cubo-futurismo, fino al suprematismo e al costruttivismo, costruendo contemporaneamente un parallelo cronologico tra l’espressionismo figurativo e il puro astrattismo.
In parallelo dell’esposizione, in tutta la città si svolge “Intorno a Revolutija”, un ricco programma collaterale cui partecipe le principali istituzioni culturali cittadine. La grande mostra rappresenta infatti l’occasione per accendere i riflettori su una città che si presenta come un grande laboratorio in grado di lavorare sul tema comune dei cento anni della Rivoluzione d’Ottobre e affrontarlo da molteplici punti di vista.
Un articolato progetto educativo a cura del Dipartimento educativo MAMbo, in collaborazione con Senza Titolo e CMS.Cultura, è stato messo a punto per soddisfare il pubblico delle scuole, delle famiglie e dei visitatori per tutta la durata dell’esposizione.
“POLIS / CINEMA. La comunità che viene”, fino al 29 aprile 2018 (proroga mostra presentata in occasione di ART CITY / Arte Fiera 2018)
Nel 2018 la seconda tappa del progetto POLIS / CINEMA (prodotto da Arte Fiera, a cura di Mark Nash) si intitola “La comunità che viene”: un prestito dall’omonimo libro di Giorgio Agamben, nel quale l’autore sviluppa il concetto di comunità e le implicazioni sociali del suo pensiero filosofico.
L’esposizione prende forma a partire dalle risposte di artisti e film-maker contemporanei a queste problematiche. Si presentano opere che affrontano le nozioni d’impegno, solidarietà, fraternità (nel senso di una “fraternità socialista”) e di ribellione (secondo l’idea maoista “ribellarsi è giusto”). Tutti questi concetti interessano un’idea di comunità alternativa a quelle delle democrazie liberali occidentali.
Progetto a cura di Mark Nash.
“Roberto Daolio. Vita e incontri di un critico d’arte attraverso le opere di una collezione non intenzionale”, fino al 6 maggio 2018
Con il focus espositivo “Roberto Daolio. Vita e incontri di un critico d’arte attraverso le opere di una collezione non intenzionale” il MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna presenta una selezione di opere d’arte e documenti appartenuti a Roberto Daolio, prematuramente scomparso nel 2013, la cui intera collezione entrerà prossimamente in possesso del museo grazie alla liberale volontà degli eredi Stefano Daolio e Antonio Pascarella.
Le opere, quasi sempre di piccolo formato e spesso accompagnate da una dedica, sono state donate dalle artiste e dagli artisti con cui il critico d’arte, fra i più attivi e stimati in ambito nazionale, ha intessuto fitte relazioni intellettuali e operative, di carattere sia professionale sia amicale.
La raccolta costituisce quindi una significativa testimonianza, per quanto parziale, di una vicenda biografica densa di incontri e attraversamenti, dialoghi e scambi, che ha dato un impulso sostanziale alla crescita e alla diffusione dell’arte emergente, componendone uno spaccato rappresentativo degli sviluppi più rilevanti, soprattutto in area emiliana, nel corso di oltre quarant’anni.
La mostra si articola per passaggi che consentono di individuare i principali tracciati della ricerca e dell’attività di Daolio, attraverso una scelta ragionata di un centinaio di pezzi dei 146 che compongono la donazione, alcuni dei quali sottoposti a interventi di restauro conservativo per questa occasione.
I lavori di tale collezione, “involontaria” in quanto priva di un organico indirizzo distintivo, appartengono il più delle volte a una produzione di non facile classificazione, che può essere definita “minore”, apparendo talvolta perfino di statuto artistico incerto, come nel caso delle lettere e dei messaggi stupendamente decorati spediti per posta da Luciano Bartolini.
Tuttavia, il loro addensarsi intorno alla personalità di Daolio le rende, nel loro insieme e nella corrispondenza di complicità affettive che sottendono, sintomatiche di un metodo di lavoro originale, costantemente rivolto verso l’insorgenza di fenomeni e di talenti nascenti, osservati e interpretati con disinteressata e selettiva partecipazione.
La mostra segna l’avvio di una nuova configurazione espositiva della sala Project Room di MAMbo, la cui funzione sarà prevalentemente dedicata alla ricognizione e alla ricerca storica sulle eccellenze della cultura contemporanea espresse in ambito territoriale.
La mostra è a cura di Uliana Zanetti, con la collaborazione di Giulia Pezzoli e Barbara Secci, e con il contributo scientifico di Davide Da Pieve, Lara De Lena, Roberto Pinto, Caterina Sinigaglia (Scuola di Specializzazione in Beni Storico Artistici – Alma Mater Studiorum Università di Bologna).
In collaborazione e con il sostegno di Accademia di Belle Arti di Bologna.
“Il circo del nano e della donna barbuta”, fino al 22 aprile 2018 (Biblioteca)
Cosa succede quando un nano e una donna barbuta si incontrano e si sposano? Mettono su famiglia e anche un circo! Sotto il “tendone” gli originali dell’ultimo libro di Fausto Gilberti e alcune sorprese circensi.
A cura di Corraini Edizioni. In collaborazione con Dipartimento educativo MAMbo in occasione di Bologna Children’s Book Fair 2018. BOOM! Crescere nei Libri.
L’Istituzione Bologna Musei racconta, attraverso le sue collezioni, l’intera storia dell’area metropolitana bolognese, dai primi insediamenti preistorici fino alle dinamiche artistiche, economiche, scientifiche e produttive della società contemporanea.
Un unico percorso diffuso sul territorio, articolato per aree tematiche.
Archeologia, storia, storia dell’arte, musica, patrimonio industriale e cultura tecnica sono i grandi temi che è possibile affrontare, anche attraverso percorsi trasversali alle varie sedi.
Fanno parte dell’Istituzione Bologna Musei: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, Museo Morandi, Casa Morandi, Villa delle Rose, Museo per la Memoria di Ustica, Museo Civico Archeologico, Museo Civico Medievale, Collezioni Comunali d’Arte, Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini, Museo del Patrimonio Industriale, Museo e Biblioteca del Risorgimento, Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna, Museo del Tessuto e della Tappezzeria “Vittorio Zironi”.