Ogni settimana i Musei Civici di Bologna propongono un ricco calendario di appuntamenti, per svelare le loro collezioni e raccontare aspetti ed episodi inediti e curiosi della storia della città.
Conferenze, laboratori, concerti, visite guidate, visite in lingua sono i principali “strumenti” di questo racconto, che si dispiega lungo millenni di storia, dai primi utensili in pietra di uomini vissuti 800.000 anni fa ai prodotti dell’attuale distretto industriale, dalla pittura alle varie forme dell’arte moderna e contemporanea, dalla musica alle grandi epopee politiche e civili.
Di seguito gli appuntamenti in programma da venerdì 16 a giovedì 22 marzo.
IN EVIDENZA
venerdì 16 marzo
ore 18: Collezioni Comunali d’Arte, Palazzo d’Accursio – Piazza Maggiore 6
“Creti, Canova, Hayez. La nascita del gusto moderno tra ‘700 e ‘800 nelle Collezioni Comunali d’Arte”.
Inaugurazione della mostra a cura di Silvia Battistini e Massimo Medica.
Ingresso all’inaugurazione: gratuito
PER I BAMBINI
sabato 17 marzo
ore 15.30: Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123
“Esplorando il Sistema Solare” Laboratorio per ragazzi da 8 a 12 anni.
Nella sala dell’Officina delle Stelle, grazie ad un programma interattivo e sotto la guida di un operatore i partecipanti potranno vivere un percorso entusiasmante attraverso il nostro sistema solare alla scoperta di pianeti, asteroidi e comete, orbitando insieme a loro attorno al Sole, mentre con l’aiuto di un moderno tellurio a movimentazione elettronica potranno comprendere come i moti relativi di Sole Terra e Luna diano luogo a fenomeni periodici come eclissi, alternanza delle stagioni e del dì e della notte.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro le ore 13 di venerdì 16 marzo).
Ingresso: € 5,00 (gratuito per un accompagnatore adulto).
ore 16.30: Museo della Musica – Strada Maggiore 34
In occasione della rassegna The Best of “Suoni di c-arte” (II incontro)
Laboratorio metodo Bruno Munari in 3 incontri per bambini da 4 a 5 anni e genitori e costruzione di un repertorio di suoni informali. Con Noemi Bermani e Salvatore Panu.
Cosa possiamo fare con la carta? La carta si può piegare, strappare, appallottolare, accartocciare, arrotolare, intrecciare, tagliare, bucare, incastrare… e dall’esplorazione della carta nasce un laboratorio di esplorazione sonora.
Prenotazione obbligatoria solo online su www.museibologna.it/musica.
Si richiede conferma o eventuale disdetta entro il giovedì precedente la data del laboratorio.
Ingresso: € 5,00 a partecipante.
domenica 18 marzo
ore 15-19: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
In occasione della mostra REVOLUTIJA. Da Chagall a Malevich, da Repin a Kandinsky.
“I rivoluzionari della domenica” Laboratorio aperto per bambini (dai 4 anni) e famiglie.
In occasione dell’esposizione, gli spazi del Dipartimento educativo MAMbo sono connotati da un allestimento speciale con quattro zone tematiche che corrispondono ad altrettante proposte laboratoriali.
Prenotazione obbligatoria direttamente alla cassa della mostra o via mail a info@mostrarevolutija.it (min. 8 persone).
Ingresso:
mostra e laboratorio adulti+bambini: adulti € 8,00 per il laboratorio + € 10,00 per l’ingresso in mostra (biglietto ridotto speciale); bambini: € 8,00 per il laboratorio + € 5,00 per l’ingresso in mostra (biglietto ridotto speciale)
laboratorio bambini: € 8,00 solo laboratorio
ore 16: Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2
“Guardie e ladri nell’antico Egitto” Visita teatrale per ragazzi da 8 a 11 anni a cura degli archeologi di Aster.
Visitiamo la collezione egizia dove per un pomeriggio bambini e genitori vestiranno i panni di guardie e ladri. Mentre i primi dovranno apprendere trucchi e magie frequentando una divertente “scuola per criminali di mezza tacca”, gli altri dovranno assimilare quante più informazioni possibili per difendere i preziosi reperti conservati in museo. Tra prove di abilità, indovinelli e giochi.
Prenotazione obbligatoria solo on line, sul sito del museo alla pagina eventi (www.museibologna.it/archeologico/eventi), selezionando l’evento desiderato e cliccando su ISCRIVITI QUI.
Ingresso: € 5,00 a ragazzo (gratuito per un accompagnatore adulto) fino ad esaurimento posti.
martedì 20 marzo
ore 17: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“Revolutija con bebè”
Un ingresso speciale con visita guidata, dedicato ai genitori che vorranno visitare la mostra Revolutija con bambini in passeggino.
L’ingresso speciale prevede un adulto con un bimbo in passeggino.
Prenotazione obbligatoria scrivendo a biglietteria@mostrarevolutija.it non oltre lunedì 19 marzo.
Durata 1 ora. Le visite partono con un minimo di 8 adulti. Ritrovo in biglietteria.
Ingresso: € 17,00 (€ 7,00 per la visita + € 10,00 biglietto ridotto speciale).
GLI ALTRI APPUNTAMENTI
venerdì 16 marzo
ore 16: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“Roberto Daolio. Vita e incontri di un critico d’arte attraverso una collezione non intenzionale”
In collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Bologna, MAMbo propone alcune speciali “visite guidate” condotte da artisti presenti nella collezione Daolio.
Venerdì 16 marzo si inizia con Alessandra Andrini, Annalisa Cattani, Sabrina Mezzaqui, Fabrizio Rivola, Mili Romano.
ore 17: Museo Davia Bargellini – Strada Maggiore 44 / La QUADRERIA. Palazzo Rossi Poggi Marsili – via Marsala 7
Per la rassegna A zonzo per i musei: percorsi tra i patrimonio civici e delle antiche Opere Pie.
“Visita guidata al Museo Davia Bargellini e a La QUADRERIA. Palazzo Rossi Poggi Marsili” con Ilaria Negretti, RTI Senza Titolo s.r.l. e ASTER s.r.l.
La rassegna “A zonzo per i musei”, realizzata dai Musei Civici d’Arte Antica in collaborazione con La QUADRERIA. Palazzo Rossi Poggi Marsili, propone un ciclo di visite guidate che vede coinvolte opere presenti all’interno delle collezioni del Museo Civico Medievale, delle Collezioni Comunali d’Arte, del Museo Davia Bargellini e de La QUADRERIA. Palazzo Rossi Poggi Marsili, di proprietà dell’ASP Città di Bologna.
Le visite guidate si svolgono fino al 21 dicembre, il terzo venerdì di ogni mese ad eccezione del mese di agosto, alle ore 17.
Ingresso: gratuito.
ore 17.30: Cinema Lumière – Piazzetta Pasolini 2b
In occasione della mostra Medioevo svelato. Storie dell’Emilia-Romagna attraverso l’archeologia e per la rassegna Cinema e Medioevo
“Aleksandr Nevskij” (URSS/1938) di Sergej Ejzenštejn (111’) (v.o. sott.)
Nell’aprile del 1242 l’esercito russo guidato dal principe Aleksandr Nevskij respinge l’invasione teutonica durante una battaglia su un lago ghiacciato.
Il film della riabilitazione, dell’autocritica, dello spirito antinazista e dell’esaltazione staliniana. Il controllo sulla produzione è ferreo, la cappa della propaganda pesante, Ejzenštejn accetta di limitare le invenzioni formali ai trentasette minuti della battaglia: qualsiasi scena epica sui ghiacci, in futuro, renderà omaggio a questa sequenza formidabile.
Lezione di Luigi Malnati (Soprintendente Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara), co-curatore della mostra “Medioevo svelato”.
“Cinema e Medioevo” è il ciclo di proiezioni (con colazione inclusa per le proiezioni della domenica mattina) accompagnate da presentazioni e incontri, a cura di Cineteca di Bologna.
La rassegna è dedicata alla rappresentazione del Medioevo al cinema e si svolge fino al 25 marzo. Grandi autori e grandi capolavori, culturalmente lontani, ugualmente appassionati: gli italiani Olmi e Bellocchio, i russi Ejzenštejn e Tarkovskij, il Medioevo arabo immaginato da Pasolini e quello dell’egiziano Chahine.
Ingresso proiezione (con colazione inclusa la domenica mattina): € 6,00. Per i possessori di biglietto della mostra “Medioevo svelato” (in corso al Museo Medievale) ingresso ridotto € 4,50
I possessori di biglietto di una proiezione hanno diritto al biglietto ridotto alla mostra “Medioevo svelato”
ore 18.30: Museo della Musica – Strada Maggiore 34
Nell’ambito della rassegna Wunderkammer. Il museo delle meraviglie
“In itinere: Piccoli peccati del grande Maestro”
Per il ciclo “Autour de Rossini. La storia di un uomo ancora vivo” concerto in museo sul pianoforte storico Camille Pleyel 1844 con Marios Panteliadis, pianoforte.
Una sera a casa Rossini con i “Quelques Riens pour Album”, piccole gemme musicali tratte dai “Péchés de Vieillesse” e caratterizzate da estrema raffinatezza ed eleganza unite alla proverbiale ironia rossiniana (a partire dai titoli).
A ricreare l’atmosfera delle soirées parigine, l’intero recital verrà eseguito in sala 7 sullo storico pianoforte Pleyel, fatto acquistare dallo stesso Rossini.
L’evento fa parte della rassegna “L’inquilino di Strada Maggiore e Piazza Rossini: il maestro a Bologna nel 150° dalla scomparsa” a cura del Conservatorio di Musica “G.B. Martini” di Bologna.
È possibile prenotare il biglietto (con pagamento il giorno dell’evento) sul sito www.museibologna.it/musica. Ingresso limitato (40 posti).
Ingresso: € 10,00 intero / € 8,00 ridotto (minori di 18 anni, studenti universitari con tesserino e possessori di Card Musei Metropolitani Bologna)
sabato 17 marzo
ore 10.30 e ore 15.30: Museo della Musica – Strada Maggiore 34 / Cimitero della Certosa – via della Certosa 18
Nell’ambito della rassegna Wunderkammer. Il museo delle meraviglie
“au/Tour de Rossini III. Itinerario rossiniano tra Museo della Musica e Certosa di Bologna”
Per il ciclo “Autour de Rossini. La storia di un uomo ancora vivo” visita guidata tra Museo della Musica e Cimitero Monumentale della Certosa.
Alle ore 10.30 al Museo della Musica “Nobile Patria di aggressioni e mortadelle”: visita guidata con Roberto Marchi, Museo della Musica.
Alle ore 15.30 al Cimitero Monumentale della Certosa “Dove mai si fermeranno tutti quegli archi?”: visita guidata con Roberto Martorelli, Museo civico del Risorgimento. Ritrovo presso l’ingresso principale (via della Certosa 18). Ingresso con il biglietto della visita della mattina.
L’evento fa parte della rassegna “L’inquilino di Strada Maggiore e Piazza Rossini: il maestro a Bologna nel 150° dalla scomparsa” a cura del Conservatorio di Musica “G.B. Martini” di Bologna.
È possibile prenotare il biglietto (con pagamento il giorno dell’evento) sul sito www.museibologna.it/musica.
Ingresso: € 5,00 (gratuito per i minori di 18 anni e per i possessori di Card Musei Metropolitani Bologna)
ore 12-16: Museo Davia Bargellini – Strada Maggiore 44
“Mediazione didattica nelle sale del museo”
A cura di Paolo Cova, RTI Senza Titolo s.r.l. e ASTER s.r.l.
In occasione dei nuovi orari di apertura, il Museo Davia Bargellini offre un servizio gratuito di mediazione didattica ogni sabato pomeriggio fino al 26 maggio (escluso il 31 marzo, sabato santo): un educatore museale sarà presente nelle sale espositive, a disposizione del pubblico.
Ingresso: gratuito
ore 15-18: Padiglione de l’Esprit Nouveau – Piazza della Costituzione 11
“Apertura al pubblico e visita guidata”
A quarant’anni dalla sua costruzione, il Padiglione de l’Esprit Nouveau è stato restituito alla città di Bologna, grazie alla Regione Emilia-Romagna e al Comune di Bologna che ne hanno finanziato il restauro.
Grazie ad una convenzione fra la Regione Emilia-Romagna, cui il Comune di Bologna ha affidato la gestione dell’edificio, e l’Istituzione Bologna Musei, tutti i sabati e le domeniche fino al 18 marzo, alle ore 15, sarà possibile conoscere il padiglione attraverso visite guidate a cura del Dipartimento educativo MAMbo.
Fino al 29 marzo 2018 il padiglione ospita la mostra “Katarina Zdjelar. Ungrammatical”, a cura di Lorenzo Balbi, promossa da Istituzione Bologna Musei | MAMbo, in collaborazione con SpazioA.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496611. Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti
ore 16: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“REVOLUTIJA. Da Chagall a Malevich, da Repin a Kandinsky”
Visita guidata alla mostra, realizzata grazie alla collaborazione in esclusiva con il Museo di Stato Russo di San Pietroburgo.
La mostra è prodotta e organizzata da CMS.Cultura in partnership con il Comune di Bologna | Istituzione Bologna Musei e curata da Evgenia Petrova e Joseph Kiblitsky.
Prenotazione obbligatoria direttamente alla cassa della mostra o via mail a info@mostrarevolutija.it (min 8 persone).
Ingresso: € 7,00 per la visita guidata + € 10,00 per l’ingresso in mostra (biglietto ridotto speciale con microfonaggio incluso)
ore 16: Villa delle Rose – via Saragozza 228/230
“It’s OK to change your mind! Arte contemporanea russa dalla Collezione Gazprombank”
Visita guidata alla mostra a cura del Dipartimento educativo MAMbo.
Ingresso: € 4,00 per la visita guidata + biglietto mostra (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto). Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna € 4,00 per la visita guidata (ingresso mostra gratuito)
domenica 18 marzo
ore 10.30-13 e 15-17.30: Museo della Musica – Strada Maggiore 34
Nell’ambito della rassegna Wunderkammer. Il museo delle meraviglie
“Musica da vedere… di domenica”
Visite guidate “a domanda aperta” alle collezioni del museo con Giuseppe Ayroldi Sagarriga, Museo della Musica.
Mozart sbagliava i compiti? La tastiera perfetta è insuonabile? Wagner era bolognese? Nell’orchestra di Respighi c’era un giradischi?
Non lo sapete? Allora non potete perdere le speciali visite guidate domenicali “a rilascio prolungato” in cui lo staff del museo sarà a vostra disposizione per rispondere a queste domande e a tutte quelle che vi saltano in mente sulle collezioni esposte: un percorso guidato (ma non troppo) attraverso sei secoli di storia della musica parlando di libri, dipinti, strumenti a partire da Palazzo Sanguinetti, splendida sede del museo.
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
ore 10.30: Museo Medievale – via Manzoni 4
“L’Allegoria del Sonno di Alessandro Algardi dalla Galleria Borghese di Roma”
Visita guidata alla mostra con Paolo Cova, RTI Senza Titolo s.r.l. e ASTER s.r.l.
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
ore 10.30: Cinema Lumière – Piazzetta Pasolini 2b
In occasione della mostra Medioevo svelato. Storie dell’Emilia-Romagna attraverso l’archeologia e per la rassegna Cinema e Medioevo
“Andrej Rublëv” (URSS/1966) di Andrej Tarkovskij (186′)
Opera seconda di Tarkovskij, capolavoro del cinema sovietico, è dedicato alla vita del grande pittore di icone vissuto tra Trecento e Quattrocento. «Il film si carica di riferimenti allegorici alla realtà contemporanea e alla biografia del regista, che realizza uno dei più poderosi e criptici atti di dissenso artistico e morale della storia dell’Unione Sovietica. Lontano da intenti di realismo storico, intesse una visione dell’arte come dono inspiegabile e scommessa con il destino che contrasta con l’indole razionale dell’uomo e con la sua incapacità di accettarsi. Andrej Rublëv è l’artista della modernità, colui che traghetta la pittura dal formalismo bizantino ad un’umanizzazione vicina a quella degli artisti rinascimentali». (Serafino Murri). Introduce Anna Fiaccarini.
“Cinema e Medioevo” è il ciclo di proiezioni (con colazione inclusa per le proiezioni della domenica mattina) accompagnate da presentazioni e incontri, a cura di Cineteca di Bologna.
La rassegna è dedicata alla rappresentazione del Medioevo al cinema e si svolge fino al 25 marzo. Grandi autori e grandi capolavori, culturalmente lontani, ugualmente appassionati: gli italiani Olmi e Bellocchio, i russi Ejzenštejn e Tarkovskij, il Medioevo arabo immaginato da Pasolini e quello dell’egiziano Chahine.
Ingresso proiezione (con colazione inclusa la domenica mattina): € 6,00. Per i possessori di biglietto della mostra “Medioevo svelato” (in corso al Museo Medievale) ingresso ridotto € 4,50
I possessori di biglietto di una proiezione hanno diritto al biglietto ridotto alla mostra “Medioevo svelato”
ore 11: Museo per la Memoria di Ustica – via di Saliceto 3/22
“Visita guidata al Museo per la Memoria di Ustica”
Una visita al luogo che l’artista francese Christian Boltanski ha creato per la città in ricordo delle vittime della tragedia di Ustica. Un’occasione per riflettere sulla memoria e sull’identità di ciascuno di noi, ripercorrendo le vicende della nostra storia contemporanea.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (martedì e giovedì dalle 9 alle 17) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso museo: gratuito
Visita guidata: € 4,00. Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna: visita guidata € 3,00
ore 11: Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123
“Gare e motori: la tradizione motoristica bolognese”
Visita guidata alla mostra “Moto Bolognesi C.M. Trent’anni memorabili 1929-1959”.
La passione per i motori contraddistingue da sempre l’Emilia Romagna e Bologna in particolare. Nomi gloriosi come G.D, M.M., C.M, Minarelli, Ducati, Maserati, O.S.C.A., che hanno fatto conoscere nel mondo Bologna, sono alcuni dei protagonisti del percorso che vuole sottolineare, evidenziandone le caratteristiche, le peculiarità, le eccellenze di Bologna Terra di motori.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro le ore 13 di venerdì 16 marzo).
Ingresso: € 5,00 (gratuito per un accompagnatore adulto)
ore 11: Museo del Risorgimento – Piazza Carducci 5
“Visita guidata al Museo del Risorgimento”. Con Mirtide Gavelli.
Le testimonianze della Prima Guerra Mondiale al Museo. Un percorso tra oggetti e documenti che raccontano la quotidianità dei soldati al fronte e dei civili in città e nelle campagne.
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
ore 15-18: Padiglione de l’Esprit Nouveau – Piazza della Costituzione 11
“Apertura al pubblico e visita guidata”
A quarant’anni dalla sua costruzione, il Padiglione de l’Esprit Nouveau è stato restituito alla città di Bologna, grazie alla Regione Emilia-Romagna e al Comune di Bologna che ne hanno finanziato il restauro.
Grazie ad una convenzione fra la Regione Emilia-Romagna, cui il Comune di Bologna ha affidato la gestione dell’edificio, e l’Istituzione Bologna Musei, tutti i sabati e le domeniche fino al 18 marzo, alle ore 15, sarà possibile conoscere il padiglione attraverso visite guidate a cura del Dipartimento educativo MAMbo.
Fino al 29 marzo 2018 il padiglione ospita la mostra “Katarina Zdjelar. Ungrammatical”, a cura di Lorenzo Balbi, promossa da Istituzione Bologna Musei | MAMbo, in collaborazione con SpazioA.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496611.
Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti.
ore 15-18.30: Villa delle Rose – via Saragozza 228/230
“Servizio di mediazione alla mostra It’s OK to change your mind!”
In occasione della mostra “It’s OK to change your mind!”, curata Lorenzo Balbi e Suad Garayeva-Maleki, il Dipartimento educativo MAMbo propone un servizio di mediazione gratuito.
Un operatore è presente ogni domenica a Villa delle Rose dalle ore 15 alle 18.30 per formire informazioni e approfondimenti sulle opere e gli artisti.
L’esposizione vuole offrire una possibile lettura dell’arte contemporanea russa e un nuovo punto di vista sull’eredità delle avanguardie di inizio Novecento attraverso le opere di ventuno artisti e collettivi che utilizzano differenti media, provenienti dalla Collezione Gazprombank.
Ingresso: mediazione gratuita + ingresso mostra (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto). Per i possessori di Card Musei Metropolitani Bologna: mediazione gratuita, ingresso alla mostra gratuito
ore 15.30: Cimitero della Certosa – via della Certosa 18
“La Certosa di Bologna, un libro aperto sulla storia”
Una passeggiata dedicata a chi non ha mai visitato il complesso monumentale, l’ABC della nostra Certosa: dalla necropoli etrusca al monastero, dall’istituzione del “cimitero moderno” ai capolavori più famosi e tante, tante curiosità.
Visita guidata a cura di Associazione Culturale Didasco. Prenotazione obbligatoria al 348 1431230 (pomeriggio-sera).
Ritrovo presso l’ingresso principale della Certosa (cortile Chiesa).
Ingresso: € 10,00 (per ogni ingresso pagante due euro saranno devoluti per la valorizzazione della Certosa)
ore 16: Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123
“Sul filo dell’acqua: l’antica Bologna tra chiuse, canali e chiaviche” Visita guidata.
Fin dal XII secolo Bologna si dotò di un complesso sistema idraulico artificiale composto da chiuse (sul fiume Reno e sul torrente Savena), canali (tra cui quello di Reno, di Savena, delle Moline e Navile) e chiaviche, condotte sotterranee, che distribuivano a rete l’acqua in molte zone della città.
L’acqua veniva prevalentemente utilizzata come fonte di energia per il funzionamento di numerosi opifici tra cui i 15 mulini da grano lungo il canale delle Moline e centinaia di mulini da seta. Sarà proprio l’abbondanza della risorsa idrica, unita all’alta tecnologia raggiunta dai mulini da seta alla bolognese, a permettere ad una città non dotata di significativi corsi d’acqua naturali né di uno sbocco sul mare, di recitare un ruolo da protagonista nel panorama della proto-industria europea e del grande commercio internazionale per oltre quattro secoli.
A valle del sistema infine, un porto canale costruito nel 1548 su disegno del celebre architetto Jacopo Barozzi, detto il Vignola, nei pressi dell’attuale via Don Minzoni, ed un canale navigabile, detto appunto Navile, permettevano a merci e passeggeri di raggiungere il Po e il grande porto di Venezia.
Questo sistema, perfezionato e gestito nei secoli con grande lungimiranza dal governo cittadino è rimasto funzionale ai bisogni della città fino alla fine del XIX secolo.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro le ore 13 di venerdì 16 marzo).
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
ore 16: Museo del Tessuto e della Tappezzeria “Vittorio Zironi” – via di Casaglia 3
“Il salotto di Jane Austen” Letture e scene danzate a cura dell’Associazione 8cento.
Un percorso ispirato a Jane Austen attraversa le sale del museo e il suo splendido giardino. Trenta danzatori e figuranti in abiti regency daranno vita ad un evento unico.
Sceneggiatura e direzione artistica di Alessia Branchi.
Visita guidata con Paolo Cova, RTI Senza Titolo s.r.l. e ASTER s.r.l.
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
ore 16: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“REVOLUTIJA. Da Chagall a Malevich, da Repin a Kandinsky”
Visita guidata alla mostra, realizzata grazie alla collaborazione in esclusiva con il Museo di Stato Russo di San Pietroburgo.
La mostra è prodotta e organizzata da CMS.Cultura in partnership con il Comune di Bologna | Istituzione Bologna Musei e curata da Evgenia Petrova e Joseph Kiblitsky.
Prenotazione obbligatoria direttamente alla cassa della mostra o via mail a info@mostrarevolutija.it (min 8 persone).
Ingresso: € 7,00 per la visita guidata + € 10,00 per l’ingresso in mostra (biglietto ridotto speciale con microfonaggio incluso)
mercoledì 21 marzo
ore 15: Quartiere Fieristico di Ferrara – via della Fiera 11 (Ferrara)
“Interventi conservativi su opere d’arte dei cimiteri Monumentali”
In occasione del XXV edizione del Salone del Restauro, dei Musei e delle Imprese Culturali di Ferrara, si svolgerà un incontro organizzato dal tavolo tecnico Utilitalia – SEFIT per la valorizzazione culturale e turistica dei cimiteri, insieme alla scuola di restauro dell’Accademia di Belle Arti di Bologna e alla scuola di restauro “Camillo Boito” dell’Accademia di Belle Arti di Milano.
Intereventi di:
– Enrico Fornaroli, Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Bologna: introduzione
– Giovanna Francesca Maria Colace, Direttrice del Cimitero Monumentale di Milano: “Brera incontra il Monumentale: due realtà al servizio dell’arte. La collaborazione fra il Comune di Milano e la Scuola di Restauro dell’Accademia di Belle Arti”
– Donatella Bonelli, Docente di restauro materiali lapidei, Accademia di Brera, Milano: “Il restauro dei manufatti lapidei erratici del ‘cortile di Ponente’ nel cimitero Monumentale di Milano”
– Otello Sangiorgi, Responsabile del Progetto Certosa del Museo civico del Risorgimento | Istituzione Bologna Musei: “Il cimitero della Certosa di Bologna e gli interventi conservativi del corso di restauro dell’Accademia di Bologna”
– Augusto Giuffredi, Docente di restauro materiali lapidei, Accademia di Belle Arti di Bologna: “Il restauro di della tomba di Giorgio Morandi e del monumento al deportato dell’Architetto Leone Pancaldi nel cimitero della Certosa”
– Lucia Vanghi, Docente di restauro manufatti in materiali sintetici, lavorati, assemblati e/o dipinti, Accademia di Belle Arti di Bologna: “La manutenzione di monumenti restaurati nel cimitero della Certosa
Ingresso: gratuito.
ore 17: Museo Medievale – via Manzoni 4 (Sala delle Arche)
In occasione della mostra Medioevo svelato. Storie dell’Emilia-Romagna attraverso l’archeologia
“Archeologia medievale e tutela del patrimonio archeologico: lo sviluppo di una disciplina e le sue conseguenze nelle buone pratiche di archeologia nelle Soprintendenze”
Conferenza di Luigi Malnati (Soprintendente Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara), co-curatore della mostra.
Ingresso: gratuito
ore 18: Museo della Musica – Strada Maggiore 34
Nell’ambito della rassegna Carteggi musicali
“Schoenberg. ‘Il suono giallo’. Lettere a Kandinsky” Commenti ed esecuzioni al pianoforte di Giuseppe Modugno.
“Carteggi musicali” è il ciclo di tre incontri a cura di Bologna Festival per avvicinarsi al pensiero, gli studi e l’interiorità di tre importanti artisti, non solo ascoltando la loro musica ma anche tramite la lettura dei testi e delle lettere che ci hanno lasciato.
Ingresso: € 5,00 (in vendita a partire da un’ora prima dell’inizio)
giovedì 22 marzo
ore 16: Oratorio di Santa Maria della Vita – via Clavature 8-10 / Museo Medievale – via Manzoni 4
In occasione della mostra L’Allegoria del Sonno di Alessandro Algardi dalla Galleria Borghese di Roma
“Sulle orme di Alessandro Algardi: passeggiata guidata” a cura di Silvia Massari.
Ritrovo almeno 5 minuti prima davanti alla prima sede della visita.
Ingresso: biglietto Museo Medievale (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
ore 17: Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2
Nell’ambito della rassegna Quarto d’ora accademico
“La grande tazza etrusca baccellata da Villanova e Giovanni Gozzadini” con Laura Bentini.
In occasione della mostra “Ritratti di famiglia”, il museo offre un appuntamento fisso, tutti i giovedì non festivi fino al 31 maggio, alle ore 17.
Un’archeologa dello staff vi aspetta nell’atrio per svelare in quindici minuti una pagina inedita di quel grande libro di Storie che è il museo.
Ingresso: € 6,00 (comprensivo di ingresso alla mostra “Ritratti di famiglia” e al museo).
Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna gratuito
ore 18.30: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“Premiata Ditta. You are here”
“You are here” di Premiata Ditta (Anna Stuart Tovini e Vincenzo Chiarandà) è un dispositivo artistico articolato. È in primo luogo una conferenza performata. Ma soprattutto “You are here” è l’ideazione di una forma di condivisione che riguarda la proprietà di un’opera d’arte, un processo che si realizza grazie al coinvolgimento di un insieme di co-proprietari e al ruolo attivo del museo.
La lecture narra e ripercorre le diverse fasi del lavoro di Premiata Ditta, partendo dalle “operazioni” di fine anni Ottanta, soffermandosi sulla intensa esperienza di UnDo.Net, fino agli sviluppi più recenti.
I “compagni di viaggio” che hanno partecipato alla vicenda di Premiata Ditta soprattutto nelle sue tappe bolognesi, sono coinvolti nel racconto e sono destinatari della donazione, da parte degli artisti, dell’opera “You are here”, della quale condivideranno pariteticamente la proprietà. Il lavoro sarà concesso in comodato al MAMbo.
Ingresso: gratuito
MOSTRE
Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2
“Ritratti di famiglia. Personaggi, oggetti, storie del Museo Civico fra Bologna, l’Italia e l’Europa”, fino al 19 agosto 2018
È un racconto corale quello composto da “Ritratti di famiglia”: non una contemplazione del passato alla ricerca delle proprie radici ma piuttosto un’espressione viva e attuale dell’identità del museo e della natura complessa del patrimonio storico conservato.
Lungo un’ideale linea cronologica che va dal 1522, anno di nascita del naturalista e filosofo Ulisse Aldrovandi, uno dei massimi rappresentanti del collezionismo di indirizzo naturalistico enciclopedico, al 1944, anno di morte di Pericle Ducati, direttore del museo che compì fondamentali ricerche sulla civiltà etrusca, sono disposti oltre 350 oggetti di differente tipologia, selezionati per il grande valore storico e il legame con le principali figure che hanno contribuito alla formazione e allo studio dei nuclei collezionistici del museo, uno dei più prestigiosi in ambito europeo.
Diciotto sono i personaggi convocati in questa ideale galleria del tempo, dei veri e propri “ritratti di famiglia”, a cui si affiancano le vicende degli oggetti archeologici, della costituzione e ordinamento delle raccolte del museo, della storia di Bologna e dei suoi istituti culturali. Conducendo il visitatore lungo il percorso di sviluppo del modo di guardare all’antico, dal Seicento fino alla nascita della scienza archeologica e delle moderne strutture di valorizzazione e di tutela nel Novecento, si scopre che una narrazione apparentemente settoriale permette inaspettate aperture verso le vicende storico-politiche, culturali, sociali. Un racconto a più voci che proietta la città in un panorama italiano ed europeo già a partire dal XVI secolo.
Diciotto sono anche le sezioni della mostra: una per ciascuno dei personaggi rievocati, le cui fattezze sono tratteggiate dalla matita e dall’ingegno di Elena Maria Canè, restauratrice del museo, in ritratti riprodotti su grandi pannelli scenografici che scandiscono il percorso espositivo.
Museo Medievale – via Manzoni 4
“Medioevo svelato. Storie dell’Emilia-Romagna attraverso l’archeologia”, fino al 17 giugno 2018
La mostra indaga le trasformazioni causate dall’affermazione dei nuovi ceti dirigenti goti, bizantini e longobardi in questo territorio e nelle sue città, attraverso un viaggio nel tempo di quasi un millennio che racconta la delicata fase di passaggio dalla Tarda Antichità (IV-V secolo) al pieno Medioevo (inizi del Trecento). Una transizione che si riverbera in ogni aspetto della vita politica, economica, sociale e culturale, rappresentando un momento decisivo nella costruzione di nuovi assetti di potere e nuove identità.
Curata da Sauro Gelichi e Luigi Malnati, la mostra è promossa da Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara e Istituzione Bologna Musei | Musei
Civici d’Arte Antica nell’ambito del programma culturale 2200 anni lungo la Via Emilia che celebra la fondazione delle colonie romane di Reggio Emilia, Parma e Modena.
Una selezione di oltre 300 reperti, recuperati dalle intense ricerche archeologiche condotte in regione negli ultimi 40 anni, racconta con nuove chiavi di lettura questo lungo e complesso percorso storico: dal missorium d’argento cesenate (piatto di uso simbolico-celebrativo) che testimonia la vita agiata di un possidente terriero nella tardantichità alle fibule di età gota rinvenute a Imola, dai reperti longobardi recuperati nella necropoli di Ponte del Rio di Spilamberto al servizio di vasellame in argento di età bizantina proveniente da Classe, dai bicchieri in legno rinvenuti a Parma al bacino in maiolica recuperato dalla facciata della chiesa di San Giacomo Maggiore a Bologna.
Il percorso espositivo, articolato in sei sezioni tematiche, parte da un’istantanea sulle città nell’alto Medioevo, profondamente ridimensionate rispetto alla vitalità dei secoli precedenti e contrapposte al dinamismo del nuovo emporio commerciale di Comacchio (Ferrara), per allargare lo sguardo alla riorganizzazione delle campagne, dove fioriscono castelli, villaggi, borghi franchi, pievi e monasteri, e terminare la narrazione con la ciclica rinascita delle città in età comunale.
“L’allegoria del Sonno di Alessandro Algardi dalla Galleria Borghese di Roma”, fino al 10 giugno
Il Museo Medievale ospita la splendida scultura “Allegoria del Sonno” scolpita da Alessandro Algardi, proveniente dalla Galleria Borghese di Roma.
L’esposizione del capolavoro, visibile per la prima volta nella città che ha dato i natali all’artista, è frutto di un rapporto di scambio con il museo romano.
Tra il 1635 e il 1636 Alessandro Algardi, massimo rappresentante della corrente classicista nel periodo di piena fioritura della cultura figurativa barocca, scolpisce su commissione del principe Marcantonio Borghese questo prezioso marmo nero raffigurante un putto con leggere ali di farfalla placidamente addormentato. Le capsule e le foglie di papavero da oppio che ne incoronano i capelli ricciuti, al pari del piccolo ghiro acciambellato sulla roccia, sono soggetti allegorici che alludono simbolicamente al sonno.
Destinata alla Villa Pinciana della famiglia Borghese, l’opera fu collocata in un ambiente situato al primo piano, che da essa prese il nome di “Stanza del Sonno”. Fortemente ispirata alla scultura antica, la statua divenne in breve tempo celebre, anche grazie a un aneddoto narrato dal biografo di Algardi, Giovanni Battista Passeri. Secondo questa versione, lo scultore avrebbe realizzato l’Allegoria del Sonno per confondere i detrattori che sostenevano non fosse capace di scolpire il marmo, e avrebbe scelto di utilizzare una pietra famosa per la sua durezza, il marmo del Belgio, noto anche come “pietra di paragone”, per esprimere ancora di più il suo virtuosismo. In realtà, la scelta di questo pregiato materiale si deve probabilmente alla volontà del committente e appare legata al motivo iconografico rappresentato, che potrebbe essere interpretato come un’allegoria del sonno, o piuttosto della morte.
In occasione di questa mostra l’”Allegoria del Sonno” viene eccezionalmente allestita nella sala dei bronzi del Museo Medievale accanto alla scultura “San Michele Arcangelo che atterra il demonio”, realizzata nel 1647 dallo stesso Algardi per la biblioteca del monastero di San Michele in Bosco. L’accostamento ravvicinato delle due opere permette in questo modo al pubblico di ammirare l’abilità tecnica dimostrata dall’artista nella lavorazione di materiali profondamente diversi, come il marmo e il bronzo.
Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123
“Moto Bolognesi C.M. Trent’anni memorabili 1929-1959”, fino al 3 giugno 2018
L’esposizione è incentrata sul periodo d’oro per Bologna nel settore produttivo motociclistico: nei decenni 1920-’50 il territorio bolognese è infatti un centro di importanza nazionale in quest’ambito, grazie a una concentrazione senza eguali di piccole e medie aziende produttrici di moto finite (oltre 70 attive con alterne fortune in quegli anni) e un numero ancora maggiore in grado di fornire tutto ciò che serve per assemblare qualsiasi motociclo.
In quegli stessi anni si situa l’avventurosa storia della C.M, non dissimile da quella di molte aziende bolognesi.
La mostra presenta 15 motociclette degli anni 1930-’50, tra i più importanti modelli realizzati dalla C.M e tra i più significativi esemplari presenti nelle collezioni di Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna. Un ricco apparato di immagini fotografiche e di cataloghi, in gran parte inedito, è visibile in tre proiezioni su schermo e a video.
Palazzo Magnani – via Zamboni 20
ART CITY Bologna. “Luca Pozzi. The Grandfather Platform”, fino al 30 marzo 2018
“The Grandfather Platform” è un progetto pensato appositamente dall’artista Luca Pozzi per la Sala dei Carracci di Palazzo Magnani come una vera e propria opera site specific, capace di fare dialogare l’antico con il contemporaneo, il mondo e la storia del Rinascimento con quello delle ultime scoperte scientifiche.
La piattaforma infatti permette di ammirare per la prima volta a una distanza così ravvicinata gli alti affreschi dei Carracci, e allo stesso tempo di iniziare un viaggio dimensionale quantistico tra tempi diversi non linearmente interconnessi: dalle prospettive futuristiche della cosmologia e della fisica teorica del nuovo millennio al 753 a.C., anno della fondazione della città di Roma ed epicentro temporale non solo del nostro paese ma probabilmente dell’Europa intera.
Grazie alla trasformazione del sistema d’illuminazione della sala e all’ideazione della piattaforma stessa, Luca Pozzi costruisce un mondo di connessioni misteriose tra le comunità più distanti, le più visionarie discipline e le più differenti culture. Per lo spettatore è possibile raggiungere un diverso stato meditativo a 4 metri d’altezza tra il passato, la storia dell’arte e il presente, tra la verticalità della pittura e l’orizzontalità del piano stesso. Un’infrastruttura fisica ma al tempo stesso illusionistica che, facendo proprie le ardite tecniche dei Carracci, arriva a simulare la presenza di un gigantesco buco nero grazie ad un collage digitale riprodotto sulla moquette dove potere camminare anche scalzi. Il visitatore si troverà tra la Rosetta Mission dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), il Fermi Telescope (Nasa e INFN) e il Laser Interferometer Space Antenna (LISA) il cui lancio è previsto solo nel 2034.
La piattaforma d’artista è completata anche da altri elementi installativi inediti che proseguono nelle sale adiacenti della Quadreria, in primis una serie di sculture in bronzo lucidate a specchio dal titolo “Dragon’s Eggs” e alcuni scatti fotografici tratti dalla serie “Wilson Tour” realizzati documentando il lancio di una pallina da tennis di fronte alle quattordici scene delle Storie dei primi fondatori Romolo e Remo dipinte da Annibale, Ludovico e Agostino Carracci.
Nella Quadreria, inoltre, sono esposte due sculture realizzate dall’artista, già presenti nella Collezione d’Arte UniCredit.
Questo speciale appuntamento è parte di una serie di iniziative realizzate nell’ambito del progetto artistico della Quadreria di Palazzo Magnani a cura della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e di UniCredit.
Padiglione de l’Esprit Nouveau – Piazza Costituzione 11
ART CITY Bologna. “Katarina Zdjelar. Ungrammatical”, fino al 29 marzo 2018
Oltre all’ex GAM, teatro del progetto speciale 2018, ART CITY Bologna coinvolge un altro spazio iconico che si affaccia su Piazza Costituzione, nelle immediate vicinanze di Arte Fiera: il Padiglione de l’Esprit Nouveau. Qui l’artista serba Katarina Zdjelar, con la curatela di Lorenzo Balbi, presenta il progetto espositivo “Ungrammatical”, che offre una panoramica del suo lavoro, negli ultimi anni orientato al tema dell’interpretazione del linguaggio, in cui le opere vengono messe in dialogo diretto con l’architettura circostante.
Entrando all’interno del Padiglione i visitatori accedono al doppio volume, un ampio spazio diviso in sala da pranzo e salotto. In uno dei casier standard, i moduli/arredi studiati per contenere opportunamente tutto il necessario per la cucina, viene riprodotto il video “The Perfect Sound” (14’30”, 2009), che affronta il fenomeno dell’integrazione culturale attraverso la cancellazione della differenze di pronuncia, osservando un logopedista impegnato nell’esecuzione di esercizi fonetici per rimuovere l’accento straniero di un suo cliente a Birmingham.
Proseguendo nel doppio volume si entra nel salotto, dove è proiettato il video “My Lifetime” (Malaika) (5’37”, 2012) in cui la videocamera indugia sui corpi di alcuni musicisti dell’Orchestra Sinfonica Nazionale del Ghana.
Andando oltre nel percorso, si accede al giardino sospeso sovrastato dal grande albero che, attraversando l’oblò nel soffitto, non è più corpo estraneo ma diviene colonna portante dell’architettura. “Shoum” (7’ 00”, 2009), il video allestito in questo spazio, ritrae due operai serbi impegnati nel decifrare i testi di una celebre canzone dei Tears for Fears (“Shout”, del 1985) pur non conoscendo l’inglese, creando un linguaggio nuovo.
La grande sala circolare del diorama, sulle cui pareti è riprodotto il progetto della “città da tre milioni di abitanti”, struttura ideale utopica teorizzata da Le Corbusier, ospita i due monitor dell’opera “Into the interior” (“Last day of the permanent exhibition”) (19’22”, 2014). I video sono stati girati nel 2013 all’interno del Royal Museum of Central Africa di Tervuren, in Belgio, considerato l’ultimo museo esplicitamente coloniale del mondo, costruito nel 1897.
Salite le scale si entra nelle stanze più intime del Padiglione de l’Esprit Nouveau tra cui la salle de bain et de sport in cui è allestita l’opera “Rise Again” (11’23”, 2011) che segue le attività di un gruppo di richiedenti asilo afghani, i quali, scoprendo un bosco vicino al centro di accoglienza in cui vivono, escono fuori dai loro ruoli di rifugiati e si impegnano in attività atletiche in questa oasi ai margini della città. La loro presenza “sgrammaticata” e irrisolvibile è uno spunto di meditazione per tutti e diventa titolo e filo conduttore per l’intera mostra.
Il percorso si conclude nel bureau de dame che si affaccia sullo spazio vetrato del doppio volume e sul giardino sospeso, offrendo una vista sui diversi video in mostra. Tra i casier-boudoir che arredano la stanza si può ammirare il video “AAA” (“Mein Herz”) (4’30”, 2016), che mostra una giovane donna che esegue contemporaneamente quattro composizioni musicali. Silenzio, musica, suono e parole si alternano e si scontrano in un’ideale conclusione di questo percorso in cui, come accade spesso nella pratica di Katarina Zdjelar, l’attenzione è tanto sulla gestione degli spazi quanto sulla precisione dell’esecuzione: stilisticamente e linguisticamente.
Mostra a cura di Lorenzo Balbi.
Promossa da Istituzione Bologna Musei | MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna In collaborazione con SpazioA.
Velostazione Dynamo – Bologna, via Indipendenza 71/z
ART CITY Bologna. “CT (Matteo Ceretto Castigliano). B-wall”
in permanenza nel 2018
“B-wall” è un format che prevede di invitare un artista, con cadenza annuale, a realizzare un’opera murale nella sala all’ingresso della Velostazione. Nato come appendice del progetto Frontier – La linea dello stile in collaborazione con Dynamo, “B-wall” ha visto la partecipazione di Luca Barcellona nel 2016 e Aris nel 2017, e ogni anno l’opera successiva ha cancellato quella precedente.
L’artista invitato per il 2018 è CT (Matteo Ceretto Castigliano). La sua ricerca, nata nell’ambito del graffiti writing, si è evoluta verso forme astratte di stampo minimalista. I caratteri diventano principi strutturali che vengono sovrapposti, ruotati, incastrati ottenendo sempre nuove soluzioni caratterizzate da piatte campiture cromatiche. Parte integrante dell’opera è la relazione con il contesto: la maggior parte dei suoi dipinti murali spontanei infatti trovano sede in luoghi industriali abbandonati e periferici. Tra i nomi più noti della nuova generazione di artisti attivi in ambito urbano, CT (Torino, 1985) fin dai primi anni di attività ha dedicato la sua ricerca alle evoluzioni e ai cambiamenti del rapporto tra dipinto murale e paesaggi marginali. Influenzato dalla storia della grafica e dall’Astrattismo delle Avanguardie, l’interesse per il lettering è diventato un espediente per studiare la forma fino al punto di raggiungere agli elementi essenziali della lettera.
Gli artisti italiani invitati nelle tre edizioni appartengono a una generazione che ha preso parte attivamente alla scena del writing, sia a livello nazionale che internazionale. Nell’intenzione curatoriale i profili selezionati sono la manifestazione evidente della varietà e della qualità di possibilità stilistiche offerte dagli esiti di una evoluzione che trova nello studio della lettera il denominatore comune e che apre ad innumerevoli percorsi originali.
Progetto a cura di Claudio Musso e Fabiola Naldi.
Promosso da Istituzione Bologna Musei | MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna in collaborazione con Velostazione Dynamo – Bologna.
Villa delle Rose – via Saragozza 228/230
“It’s OK to change your mind! Arte contemporanea russa dalla Collezione Gazprombank”, fino al 18 marzo
La mostra, a cura di Lorenzo Balbi e Suad Garayeva-Maleki, offre un nuovo punto di vista per riflettere sull’eredità delle avanguardie di inizio Novecento e la loro influenza sull’arte contemporanea russa.
In un periodo di incertezza politica e di turbolenza globali, la resistenza assume nuovamente le forme dell’astrazione e interazioni quotidiane apparentemente apolitiche diventano una spinta al cambiamento sociale.
La mostra delinea l’ampio spettro delle differenti posizioni artistiche, da quelle che si interrogano su sfide individuali e forme espressive prettamente locali a quelle che esplorano il sogno distopico di costruire una realtà alternativa.
Mentre le avanguardie russe del secolo scorso richiedevano un’azione concentrata, diretta verso un preciso obiettivo, oggi l’energia artistica sembra essere più diffusa e indeterminata.
Molte opere emanano un’aura di sospensione nel tempo e nello spazio, in uno stato di perpetua attesa di un futuro migliore. Sentimenti nostalgici descrivono il desiderio di una società pacifica e più equa mentre la nuova identità russa viene negoziata attraverso la giustapposizione di vecchie tradizioni alla cultura giovanile globale del presente.
L’esposizione presenta le opere di ventuno artisti contemporanei russi delle ultime generazioni che, insieme, annunciano uno spostamento paradigmatico nonostante la confusione e l’incertezza che la loro generazione si trova a fronteggiare. Il titolo della mostra, suggerito dall’omonimo lavoro di Svetlana Shuvaeva, a sua volta preso in prestito dal popolare slogan di una campagna della multinazionale IKEA, evidenzia il senso di gioco insito nella pratica artistica attuale. I processi per raggiungere un nuovo status quo rimangono fluidi e multiformi e se sia ripristinando l’ambiente vicino a noi o atterrando sulla luna, il cambiamento è in arrivo e sarà OK.
MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“REVOLUTIJA. Da Chagall a Malevich, da Repin a Kandinsky”, fino al 13 maggio 2018
L’arte delle avanguardie russe è uno dei capitoli più importanti e radicali del modernismo. Il periodo compreso tra il 1910 e il 1920 ha visto nascere, come in nessun altro momento della storia dell’arte, scuole, associazioni e movimenti d’avanguardia diametralmente opposti l’uno all’altro e a un ritmo vertiginoso.
La mostra “REVOLUTIJA. Da Chagall a Malevich, da Repin a Kandinsky”, prodotta e organizzata da CMS.Cultura in partnership con il Comune di Bologna | Istituzione Bologna Musei, è realizzata grazie a una collaborazione esclusiva con il Museo di Stato Russo di San Pietroburgo cui appartengono i due curatori, Evgenia Petrova, che ne è vicedirettore, e Joseph Kiblitsky.
L’esposizione intende mettere in luce la varietà degli sviluppi artistici in Russia tra i primi del Novecento e la fine degli anni ’30 ma anche, come evidenzia Evgenia Petrova: «riportare all’attenzione non tanto della critica o degli addetti ai lavori, quanto del pubblico, artisti tipo Repin come anche Petrov-Vodkin o Kustodiev, rimasti un po’ nell’ombra a causa dell’enorme successo avuto da altri quali Chagall, Malevich o Kandinsky che pure sono presenti in mostra».
Oltre 70 opere, capolavori assoluti provenienti dal Museo di Stato Russo di San Pietroburgo, raccontano gli stili e le dinamiche di sviluppo di artisti tra cui Nathan Alt’man, Natal’ja Gončarova, Kazimir Malevich, Wassily Kandinsky, Marc Chagall, Valentin Serov, Aleksandr Rodčenko e molti altri, per testimoniare la straordinaria modernità dei movimenti culturali della Russia d’inizio Novecento: dal primitivismo al cubo-futurismo, fino al suprematismo e al costruttivismo, costruendo contemporaneamente un parallelo cronologico tra l’espressionismo figurativo e il puro astrattismo.
In parallelo dell’esposizione, in tutta la città si svolge “Intorno a Revolutija”, un ricco programma collaterale cui partecipe le principali istituzioni culturali cittadine. La grande mostra rappresenta infatti l’occasione per accendere i riflettori su una città che si presenta come un grande laboratorio in grado di lavorare sul tema comune dei cento anni della Rivoluzione d’Ottobre e affrontarlo da molteplici punti di vista.
Un articolato progetto educativo a cura del Dipartimento educativo MAMbo, in collaborazione con Senza Titolo e CMS.Cultura, è stato messo a punto per soddisfare il pubblico delle scuole, delle famiglie e dei visitatori per tutta la durata dell’esposizione.
MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“POLIS / CINEMA. La comunità che viene”, fino al 29 aprile 2018 (proroga mostra presentata in occasione di ART CITY / Arte Fiera 2018)
Nel 2018 la seconda tappa del progetto POLIS / CINEMA (prodotto da Arte Fiera, a cura di Mark Nash) si intitola “La comunità che viene”: un prestito dall’omonimo libro di Giorgio Agamben, nel quale l’autore sviluppa il concetto di comunità e le implicazioni sociali del suo pensiero filosofico.
L’esposizione prende forma a partire dalle risposte di artisti e film-maker contemporanei a queste problematiche. Si presentano opere che affrontano le nozioni d’impegno, solidarietà, fraternità (nel senso di una “fraternità socialista”) e di ribellione (secondo l’idea maoista “ribellarsi è giusto”). Tutti questi concetti interessano un’idea di comunità alternativa a quelle delle democrazie liberali occidentali.
Progetto a cura di Mark Nash.
“Roberto Daolio. Vita e incontri di un critico d’arte attraverso le opere di una collezione non intenzionale”, fino al 6 maggio 2018
Con il focus espositivo “Roberto Daolio. Vita e incontri di un critico d’arte attraverso le opere di una collezione non intenzionale” il MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna presenta una selezione di opere d’arte e documenti appartenuti a Roberto Daolio, prematuramente scomparso nel 2013, la cui intera collezione entrerà prossimamente in possesso del museo grazie alla liberale volontà degli eredi Stefano Daolio e Antonio Pascarella.
Le opere, quasi sempre di piccolo formato e spesso accompagnate da una dedica, sono state donate dalle artiste e dagli artisti con cui il critico d’arte, fra i più attivi e stimati in ambito nazionale, ha intessuto fitte relazioni intellettuali e operative, di carattere sia professionale sia amicale. La raccolta costituisce quindi una significativa testimonianza, per quanto parziale, di una vicenda biografica densa di incontri e attraversamenti, dialoghi e scambi, che ha dato un impulso sostanziale alla crescita e alla diffusione dell’arte emergente, componendone uno spaccato rappresentativo degli sviluppi più rilevanti, soprattutto in area emiliana, nel corso di oltre quarant’anni.
La mostra si articola per passaggi che consentono di individuare i principali tracciati della ricerca e dell’attività di Daolio, attraverso una scelta ragionata di un centinaio di pezzi dei 146 che compongono la donazione, alcuni dei quali sottoposti a interventi di restauro conservativo per questa occasione.
I lavori di tale collezione, “involontaria” in quanto priva di un organico indirizzo distintivo, appartengono il più delle volte a una produzione di non facile classificazione, che può essere definita “minore”, apparendo talvolta perfino di statuto artistico incerto, come nel caso delle lettere e dei messaggi stupendamente decorati spediti per posta da Luciano Bartolini.
Tuttavia, il loro addensarsi intorno alla personalità di Daolio le rende, nel loro insieme e nella corrispondenza di complicità affettive che sottendono, sintomatiche di un metodo di lavoro originale, costantemente rivolto verso l’insorgenza di fenomeni e di talenti nascenti, osservati e interpretati con disinteressata e selettiva partecipazione.
La mostra segna l’avvio di una nuova configurazione espositiva della sala Project Room di MAMbo, la cui funzione sarà prevalentemente dedicata alla ricognizione e alla ricerca storica sulle eccellenze della cultura contemporanea espresse in ambito territoriale.
La mostra è a cura di Uliana Zanetti, con la collaborazione di Giulia Pezzoli e Barbara Secci, e con il contributo scientifico di Davide Da Pieve, Lara De Lena, Roberto Pinto, Caterina Sinigaglia (Scuola di Specializzazione in Beni Storico Artistici – Alma Mater Studiorum Università di Bologna). In collaborazione e con il sostegno di Accademia di Belle Arti di Bologna.
L’Istituzione Bologna Musei racconta, attraverso le sue collezioni, l’intera storia dell’area metropolitana bolognese, dai primi insediamenti preistorici fino alle dinamiche artistiche, economiche, scientifiche e produttive della società contemporanea.
Un unico percorso diffuso sul territorio, articolato per aree tematiche.
Archeologia, storia, storia dell’arte, musica, patrimonio industriale e cultura tecnica sono i grandi temi che è possibile affrontare, anche attraverso percorsi trasversali alle varie sedi.
Fanno parte dell’Istituzione Bologna Musei: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, Museo Morandi, Casa Morandi, Villa delle Rose, Museo per la Memoria di Ustica, Museo Civico Archeologico, Museo Civico Medievale, Collezioni Comunali d’Arte, Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini, Museo del Patrimonio Industriale, Museo e Biblioteca del Risorgimento, Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna, Museo del Tessuto e della Tappezzeria “Vittorio Zironi”.