Ogni settimana i Musei Civici di Bologna propongono un ricco calendario di appuntamenti, per svelare le loro collezioni e raccontare aspetti ed episodi inediti e curiosi della storia della città, anche attraverso punti di vista differenti e insoliti accostamenti fra le diverse collezioni.
Conferenze, laboratori, concerti, visite guidate, visite in lingua sono i principali “strumenti” di questo racconto, che si dispiega lungo millenni di storia, dai primi utensili in pietra di uomini vissuti 800.000 anni fa ai prodotti dell’attuale distretto industriale, dalla pittura alle varie forme dell’arte moderna e contemporanea, dalla musica alle grandi epopee politiche e civili.
Di seguito gli appuntamenti in programma da venerdì 16 a giovedì 22 dicembre.
IN EVIDENZA
domenica 18 dicembre
ore 16: Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2
“Felsina, un crocevia tra il Mediterraneo e l’Europa”
Visita guidata con Laura Bentini, Museo Civico Archeologico.
Già al tempo degli Etruschi Bologna era un crocevia di genti, ricca di presenze e manufatti provenienti da luoghi vicini e lontanissimi. Attraverso gli oggetti del Museo Archeologico sarà possibile ricostruire le rotte e i percorsi tra Europa e Mediterraneo e scoprire come gli stranieri abbiano portato alle popolazioni locali meravigliose novità.
Ingresso: € 4,00 + biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00). Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna € 3,00 per la visita guidata (ingresso museo gratuito)
Info: www.museibologna.it/archeologico
PER I BAMBINI
sabato 17 dicembre
ore 15.30: Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123
“Osservando il Cielo di notte” Laboratorio per ragazzi da 8 a 12 anni.
Grazie al simulatore Stellarium ed a programmi interattivi, i ragazzi – guidati da un operatore – potranno prendere confidenza con il cielo notturno, per “abitarci” e sentirsi come a casa propria.
L’osservazione del cielo inizierà ad occhio nudo e, come tutte le cose importanti, richiederà tempo e tanta pazienza. Ma una volta identificate, le costellazioni si potranno riconoscere in qualsiasi punto del cielo.
Si vedrà, inoltre, come gli uomini antichi per orientarsi meglio fra gli astri del cielo abbiano popolato la volta celeste di personaggi fra i più popolari delle loro mitiche storie. Alla fine i partecipanti potranno disegnare e portarsi a casa “la loro costellazione”.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro le ore 13 di venerdì 16 dicembre).
Ingresso: € 4,00 (gratuito per un accompagnatore adulto)
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale
ore 16.30: Museo della Musica – Strada Maggiore 34
In occasione della rassegna The Best of
“I suonauti” Laboratorio studio per bambini da 5 anni e genitori.
A cura di Linda Tesauro e Bruno Cappagli in collaborazione con La Baracca-Testoni Ragazzi con Luca Bernard, Antonella Dalla Rosa, Lullo Mosso, Francesca Quadrelli, Tommy Ruggero, Carlotta Zini.
Sono arrivati i Suonauti da un pianeta lontano dove non esistono né suoni né rumori, dove tutto è silenzio. Il popolo che lo abita li ha inviati sulla Terra come esploratori e ricercatori di suoni. Dobbiamo stare in silenzio e aiutarli a trovare i suoni che a loro piacciono di più, così che possano portarli sul loro pianeta.
Prenotazione obbligatoria solo online su www.museibologna.it/musica.
Si richiede conferma o eventuale disdetta entro il giovedì precedente la data del laboratorio.
Ingresso: € 5,00 a partecipante
Info: www.museibologna.it/musica
domenica 18 dicembre
ore 16: Museo Davia Bargellini – Strada Maggiore 44
In occasione della mostra “Un presepe ‘ritrovato’ dal Conservatorio di Santa Marta”
“Aspettando il Natale: una favola davanti al camino” Laboratorio per bambini da 4 a 8 anni di Angela Lezzi, RTI Senza Titolo s.r.l. e ASTER s.r.l.
Come si faceva una volta, al “calduccio” davanti al camino, i bambini potranno ascoltare una favola sul Natale, circondati dalle antiche statuette del presepe che, in occasione della mostra, saranno presentate in un percorso insolito.
A seguire i bambini realizzeranno un’illustrazione della favola.
Prenotazione obbligatoria allo 051 2193916 / 2193930 oppure a edubolognamusei@comune.bologna.it (entro le ore 13 del venerdì precedente l’appuntamento).
Ingresso: € 4,00 (gratuito per un accompagnatore adulto)
Info: www.museibologna.it/arteantica
giovedì 22 dicembre
ore 17: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“Giovedì sotto l’albero. Ti regalo un’opera” Laboratorio per bambini e ragazzi da 5 a 11 anni.
Cosa ci sarebbe di meglio che nascondere sotto l’albero un’opera d’arte? Astratta, figurativa, materica, informale… Scegli la tua preferita e “rubane” i segreti, le forme, i colori e le parole.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (martedì e giovedì, dalle 9 alle 17) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso: € 5,00
Info: www.mambo-bologna.org
GLI ALTRI APPUNTAMENTI
venerdì 16 dicembre
ore 14.30-17.30: Museo Davia Bargellini – Strada Maggiore 44
“Apertura straordinaria del museo”
Il museo è aperto dalle 9 alle 14 e dalle 14.30 alle 17.30.
Per l’occasione è possibile visitare la mostra “Un presepe ‘ritrovato’ dal Conservatorio di Santa Marta”.
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/arteantica
domenica 18 dicembre
ore 10.30: Collezioni Comunali d’Arte, Palazzo d’Accursio – Piazza Maggiore 6
“Algardi, Bernini, Velázquez: tre ritratti a confronto”
Visita guidata alla mostra con Giacomo Alberto Calogero, RTI Senza Titolo s.r.l. e ASTER s.r.l.
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.museibologna.it/arteantica
ore 11: Museo per la Memoria di Ustica – via di Saliceto 3/22
“Visita guidata al Museo per la Memoria di Ustica”
Una visita al luogo che l’artista francese Christian Boltanski ha creato per la città in ricordo delle vittime della tragedia di Ustica. Un’occasione per riflettere sulla memoria e sull’identità di ciascuno di noi, ripercorrendo le vicende della nostra storia contemporanea.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (martedì e giovedì dalle 9 alle 17) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso museo: gratuito
Visita guidata: € 4,00. Per i possessori della Card Musei Metropolitani e altri convenzionati: visita guidata € 3,00
Info: www.mambo-bologna.org
ore 14.30: Cimitero della Certosa – via della Certosa 18
“La Chiesa di San Girolamo: gloria e splendore del barocco bolognese”
Un’occasione unica per visitare la chiesa della Certosa. Testimone intatta della ricchezza del monastero soppresso nel 1796, conserva al suo interno un prezioso coro ligneo cinquecentesco e il più importante ciclo di pittura barocca bolognese ancora nel luogo originario. Tra cinque e seicento vennero chiamati ad operarvi i più importanti pennelli della città: Bartolomeo Cesi, Lorenzo Pasinelli, Giovanni Andrea Sirani e la celebre figlia Elisabetta, Francesco Gessi, Domenico Maria Canuti e molti altri.
A cura di Associazione Culturale Didasco.
Prenotazione obbligatoria al 348 1431230 (pomeriggio-sera).
Ritrovo presso l’ingresso principale della Certosa (cortile Chiesa).
L’evento si terrà anche in caso di maltempo.
Ingresso: € 10,00 (per ogni ingresso pagante due euro saranno devoluti per la valorizzazione della Certosa)
Info: www.museibologna.it/risorgimento
ore 16: Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123
“Lo Spuntino elegante. Storia e tradizione della Mortadella a Bologna”
Un viaggio virtuale, attraverso immagini, oggetti e testi, per evidenziare l’importanza nell’economia bolognese della mortadella.
Sin dal XVI secolo a Bologna si produceva un insaccato di carni suine macinate, cotte lentamente per garantirne un gusto particolare e una prolungata conservazione. Era la mortadella il cui nome deriva dall’espressione latina “murtatum farcimen” che indicava un alimento ottenuto da carni suine farcite con bacche di mirto.
Si trattava di un prodotto di lusso che nel Seicento costava nove volte più del pane, tre volte e mezzo più del prosciutto, due volte e mezzo più dell’olio. Il potere politico ne imponeva la lavorazione solo all’interno delle mura cittadine per trarne cespiti tributari, controllarne le fasi di produzione e la qualità. La mortadella veniva prodotta dai “salaroli”, artigiani della lavorazione delle “carni porcine salate” che nel 1788 dirigevano 67 botteghe specializzate.
Nel corso dell’Ottocento le nuove dinamiche industriali impongono anche a questo prodotto la meccanizzazione della sua lavorazione; in particolare l’impacchettamento e la conservazione in scatole di latta permettono la sua esportazione sul mercato internazionale, rendendo la mortadella un prodotto ampiamente popolare, ancora oggi conosciuto in molte parti del mondo sotto il nome di Bologna.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro le ore 13 di venerdì 16 dicembre).
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Ingresso: € 4,00 (gratuito per un accompagnatore adulto)
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale
ore 16: Villa delle Rose – via Saragozza 228/230
“Villa delle Rose 1936” Visita guidata gratuita alla mostra a cura del Dipartimento educativo MAMbo.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (martedì e giovedì, dalle 9 alle 17) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso: € 4,00 + biglietto mostra (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto). Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna € 3,00 per l’ingresso in mostra + € 3,00 per la visita guidata
Info: www.mambo-bologna.org
martedì 20 dicembre
ore 14.30-17.30: Museo Davia Bargellini – Strada Maggiore 44
“Apertura straordinaria del museo”
Il museo è aperto dalle 9 alle 14 e dalle 14.30 alle 17.30.
Per l’occasione è possibile visitare la mostra “Un presepe ‘ritrovato’ dal Conservatorio di Santa Marta”.
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/arteantica
mercoledì 21 dicembre
ore 14.30-17.30: Museo Davia Bargellini – Strada Maggiore 44
“Apertura straordinaria del museo”
Il museo è aperto dalle 9 alle 14 e dalle 14.30 alle 17.30.
Per l’occasione è possibile visitare la mostra “Un presepe ‘ritrovato’ dal Conservatorio di Santa Marta”.
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/arteantica
giovedì 22 dicembre
ore 14.30-17.30: Museo Davia Bargellini – Strada Maggiore 44
“Apertura straordinaria del museo”
Il museo è aperto dalle 9 alle 14 e dalle 14.30 alle 17.30.
Per l’occasione è possibile visitare la mostra “Un presepe ‘ritrovato’ dal Conservatorio di Santa Marta”.
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/arteantica
MOSTRE
Museo Davia Bargellini – Strada Maggiore 44
“Un presepe ‘ritrovato’ dal Conservatorio di Santa Marta”, fino al 15 gennaio 2017
Come è consuetudine oramai da diversi anni, i Musei Civici d’Arte Antica dedicano una mostra al presepe bolognese tradizionale, quest’anno in collaborazione con La Quadreria – Palazzo Rossi Poggi Marsili di ASP Città di Bologna.
L’esposizione, curata da Mark Gregory D’Apuzzo e Antonella Mampieri (Musei Civici d’Arte Antica) e Gioia e Fernando Lanzi (Centro Studi per la Cultura Popolare), presenta al pubblico un presepio di straordinaria importanza, di cui si erano perse le traccie. Si tratta di alcune statuette di epoca e qualità differenti emerse dai depositi dell’Opera Pia dei Poveri Vergognosi e provenienti dal Conservatorio femminile di Santa Marta.
Il gruppo, esposto dopo un primo intervento di restauro, si compone di sette sculture in terracotta, dalla policromia ottimamente conservata. Ne fanno parte due “Angeli in piedi”, di alta qualità esecutiva, databili entro il primo decennio dell’Ottocento, due gruppi di “Pastori” avvicinabili nello stile a Domenico Piò, due gruppi (“Nonna e Bambino” e “Fanciulla con Liuto”, sec. XIX) di esecuzione più corsiva, ma significativi dal punto di vista iconografico, e una “Natività”, firmata dal plasticatore bolognese attivo nell’Ottocento Gaetano Catenacci.
Accanto a loro sono presentati, in un percorso che tocca molte delle sale del museo, vari gruppi in terracotta di area bolognese, che solitamente sono parte integrante della collezione permanente, ma in questa occasione sono accostati in modo differente, in quella continua opera combinatoria che è l’allestimento di un presepe.
Info: www.museibologna.it/arteantica
Collezioni Comunali d’Arte, Palazzo d’Accursio – Piazza Maggiore 6
“Algardi, Bernini, Velázquez: tre ritratti a confronto”, fino al 28 maggio 2017
I Musei Civici d’Arte Antica, in collaborazione con i Musei Capitolini di Roma, espongono per la prima volta a Bologna un dipinto di Diego Velázquez (1599-1660).
Nella Sala Urbana delle Collezioni Comunali d’Arte è visibile il “Ritratto di uomo” della Pinacoteca Capitolina, che la critica ha supposto possa essere un autoritratto del celebre artista spagnolo.
L’arrivo del quadro a Bologna, che offre anche l’occasione per ricordare il passaggio dello stesso grande pittore spagnolo nella nostra città nel corso del suo primo viaggio in Italia (1629-1641), presta lo spunto per costruire un breve percorso su alcuni momenti della storia del ritratto nella Roma della prima metà del Seicento, in cui si assiste ad una nuova formulazione di questo specifico genere artistico, destinata a grande fortuna.
La mostra, a cura di Massimo Medica e Mark Gregory D’Apuzzo, accosta infatti allo straordinario dipinto dell’artista spagnolo due opere dei Musei Civici bolognesi, ugualmente significative: il “Busto di papa Gregorio XV” (1621-1622) di Gian Lorenzo Bernini (1598-1680), esemplare in bronzo derivato dal prototipo in marmo richiesto dal cardinal nipote Ludovico Ludovisi in occasione della salita dello zio al soglio pontificio, e la “Testa di San Filippo Neri” (realizzata intorno al 1640) di Alessandro Algardi (1595-1654), modellata in cera rossa e ricavata dalla maschera funeraria del Santo conservata nella chiesa della Vallicella a Roma.
Tre ritratti, dunque, uno in pittura e due in scultura.
Info: www.museibologna.it/arteantica
Museo Medievale – via Manzoni 4
“San Domenico: il volto del Santo nei codici miniati del Museo Civico Medievale 1216-2016”, fino all’11 giugno 2017
In occasione dell’Ottavo Centenario della conferma della regola dell’Ordine dei Predicatori (1216-2016), la piccola esposizione, curata da Ilaria Negretti e Paolo Cova, è dedicata allo studio iconografico delle miniature di Domenico rintracciate nei codici Due-Trecenteschi conservati nella collezione del Museo Civico Medievale.
«…era di statura media, di corporatura delicata, la faccia bella e un poco rossa, i capelli e la barba leggermente rossi, belli gli occhi. Dalla sua fronte, e fra le ciglia, irraggiava un certo splendore, che attirava tutti a venerarlo e ad amarlo. Sempre ilare e giocondo, se non mosso a compassione per qualche afflizione del prossimo. Aveva le mani lunghe e belle. Aveva una grande voce bella e risonante. Non fu affatto calvo, ma aveva la corona della rasura del tutto integra, cosparsa di pochi capelli bianchi.»
In questa mirabile descrizione di Domenico di Guzmán la beata Cecilia Cesarini, partecipe della prima esperienza del nuovo ordine, tratteggia con realismo la sua fisionomia. È interessante notare come le immagini più antiche, realizzate nella seconda metà del XIII secolo, a qualche decennio di distanza dalla morte del Santo (1221), paiono tramandare la memoria del suo vero volto.
Info: www.museibologna.it/arteantica
Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123
“Il valore della tecnica: 120 anni di Officine Ortopediche Rizzoli”, fino al 28 febbraio 2017
La mostra, a cura di Officine Ortopediche Rizzoli, presenta pannelli illustrativi, oggetti – fra cui protesi, strumenti, banconi da lavoro – diversi exhibit, videoproiezioni e apparati multimediali, suddivisi in 6 ambiti tematici, che consentono di ricostruire la storia delle Officine Ortopediche Rizzoli dal 1896 ad oggi, sottolineando le scelte, le ricerche gli indirizzi innovativi che hanno portato a sviluppare tecnologie d’avanguardia.
Il fondatore Francesco Rizzoli dedicò la vita alla medicina, contribuendo concretamente alla nascita dell’Istituto ortopedico (1896) dando come obiettivi il «progresso delle scienze, del bene dell’umanità e del patrio decoro».
Negli anni tra le due guerre mondiali le Officine si specializzarono nella produzione di protesi e ausili per le persone, introducendo, negli anni 1950-’70, anche materiali adatti a soddisfare le esigenze funzionali ed estetiche di un mondo in rapido mutamento.
Le tendenze degli ultimi 30 anni vedono introdurre tecnologie sofisticate e innesti robotici per concorrere non solo al pieno recupero della funzionalità anatomica, ma per consentire di raggiungere anche prestazioni inattese in molteplici campi della vita attiva.
Oggi, dopo 120 anni la sfida non è ancora conclusa: per tenere fede all’idea del fondatore, ossia la vicinanza al paziente nel suo recupero funzionale, Officine Ortopediche Rizzoli è entrata nel gruppo ab medica holding, una realtà leader nella produzione e distribuzione di tecnologie medicali, con una prospettiva di sviluppo sempre più vicina alle esigenze delle persone.
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale
Palazzo d’Accursio, Sala Ottagonale – Piazza Maggiore 6
“Wolfango. Le quattro stagioni. Concerto per frutta e verdura”, fino all’8 gennaio 2017
“Wolfango. Le quattro stagioni. Concerto per frutta e verdura” è l’esposizione che vede protagonista il celebre pittore bolognese.
Curata dalla figlia, Alighiera Peretti Poggi, la mostra è realizzata in collaborazione con l’Istituzione Bologna Musei e con il patrocinio del Comune di Bologna, in occasione dei 90 anni del pittore.
Fino ad oggi solamente tre importanti opere di Wolfango sono pressoché quotidianamente visibili in città da chi ama la sua pittura.
Si tratta, come forse è noto, de “Il cassetto” del 1976-77, situato nella Sala Stampa “Luca Savonuzzi” del Comune di Bologna in Palazzo d’Accursio; della grande tela “Resurgo” del 1978, posta nell’ingresso laterale della chiesa di San Giovanni in Monte; ed infine de “La cassetta dei rifiuti” del 1968, visibile al sommo dell’Aula Absidale in Santa Lucia.
Con questa mostra vengono alla luce altri suoi importanti dipinti: quattro grandi pastelli su tavola che alludono al tema classico delle Quattro Stagioni, realizzati nel 1993.
Le opere furono originariamente commissionate da un collezionista privato per la decorazione del soffitto del proprio studio. Successivamente sono state riacquistate dalla famiglia dell’artista, e vengono oggi mostrate al grande pubblico.
Quanto al soggetto, il committente lasciò Wolfango del tutto libero ed egli optò, come si diceva, per un allegoria delle quattro stagioni.
Il tema, che ricorre di frequente in tutta la pittura, specie di età barocca, è qui affrontato in modo del tutto insolito. Non compaiono infatti figure (che Wolfango non ha mai dipinto) ma il ritmo delle stagioni è felicemente rappresentato dalla frutta, dai fiori e dalle verdure tipiche di ciascuna stagione.
In mostra sono esposti anche alcuni disegni colorati di analogo tema.
È infine visibile una composizione di fiori e frutta ispirata ai soggetti delle opere esposte, offerta dal Garden Club Camilla Malvasia.
L’esposizione è accompagnata da un catalogo a cura di Alighiera Peretti Poggi, edito da Minerva Edizioni, riccamente illustrato e introdotto da un testo di Eugenio Riccòmini.
Info: www.museibologna.it – www.wolfango.net
Museo Morandi – via Don Minzoni 14
“Ennio Morlotti. Dalla collezione Merlini al Museo Morandi”, fino all’8 gennaio 2017
Il Museo Morandi prosegue il percorso di valorizzazione della propria collezione attraverso una programmazione di mostre temporanee che accostano l’attività di Giorgio Morandi all’opera di altri importanti artisti: dal 18 novembre si assisterà a un inedito dialogo tra il maestro bolognese ed Ennio Morlotti. In una delle sale espositive, infatti, sarà possibile ammirare un’ampia selezione di dipinti e di pastelli dell’artista lombardo, uno dei più amati dal collezionista Giuseppe Merlini.
L’esposizione è accompagnata da un ricco catalogo (Silvana Editoriale) con riproduzione di tutte le opere esposte e testi dei curatori: un saggio di Fabrizio D’Amico e uno studio esaustivo sulla tecnica esecutiva di Morlotti in rapporto a quella di Morandi condotto da Mariella Gnani, conservatrice della collezione Merlini.
La notevole qualità dei dipinti e dei pastelli di Morlotti in mostra consente di ripercorrere tutti i momenti salienti dell’attività dell’artista, a partire dagli esordi sulla scena milanese dei primi anni Quaranta, documentati in particolare da una rara “Natura morta” ascrivibile al 1942: un tempo in cui, da precoce protagonista del vivace ambiente artistico cittadino, Morlotti individua appunto in Morandi un riferimento e un modello.
Attraverso le opere esposte si seguirà l’evoluzione di Morlotti, che rielabora e assorbe gradualmente la pittura di Morandi entro uno stile proprio e autonomo.
Info: www.mambo-bologna.org
Museo del Risorgimento – Piazza Carducci 5
“Voci di scrittori: parole di guerra, parole dalla guerra”, fino al 15 gennaio 2017
Il Museo civico del Risorgimento, in collaborazione con i Dipartimenti di Lingue, Letterature e Culture Moderne e di Storia, Culture, Civiltà dell’Università di Bologna, propone la mostra “Voci di scrittori: parole di guerra, parole dalla guerra”, che sarà visibile negli spazi del museo dal 5 novembre 2016 al 15 gennaio 2017 in occasione delle commemorazioni per il centenario della Grande Guerra.
La mostra dà voce a scrittori ed intellettuali austriaci, belgi, fiamminghi, finlandesi, francesi, inglesi, italiani, polacchi, portoghesi, russi, statunitensi, tedeschi e ungheresi, che testimoniano e riflettono sull’immane conflitto armato, vissuto da molti di essi in prima persona.
Il percorso espositivo si articola in due parti: da un lato presenta alcuni brani estratti da testi in prosa e da poesie, ponendoli in stretta connessione con materiale iconografico costituito da fotografie e disegni; dall’altra propone un video realizzato grazie alla collaborazione fra studentesse e studenti dell’ateneo bolognese e studenti Erasmus, girato in alcuni luoghi simbolici della città che in qualche modo hanno un legame con i vari paesi di provenienza degli autori dei testi. Fra di essi, la tomba della famiglia Grabinski e il Monumento Ossario ai caduti della Grande Guerra presso la Certosa, il Collegio dei Fiamminghi “Jean Jacobs” in via Guerrazzi 20, la Chiesa Ortodossa Russa di via Sant’Isaia, la Biblioteca dell’Archiginnasio e il Collegio Artistico Venturoli.
Nel video i giovani di oggi leggono i testi letterari dei giovani di allora, alternando la traduzione italiana alla lingua originale, con l’auspicio che le parole di guerra siano il seme per un futuro di pace e di convivenza.
La mostra ha ricevuto la concessione del logo ufficiale delle Commemorazioni del Centenario della Prima Guerra Mondiale da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Info: www.museibologna.it/risorgimento
Villa delle Rose – via Saragozza 228/230
“Villa delle Rose 1936”, fino al 29 gennaio 2017
Nell’anno in cui ricorre il centenario della donazione di Villa delle Rose al Comune di Bologna da parte della contessa Nerina Armandi Avogli, l’Istituzione Bologna Musei propone una riflessione sul momento che può essere considerato l’avvio della storia della Galleria d’Arte Moderna che, con i suoi sviluppi successivi, in un secolo di storia, ha condotto a ciò che oggi è il MAMbo.
Con la mostra “Villa delle Rose 1936”, a cura di Uliana Zanetti e Barbara Secci, si presenta una ricostruzione dell’allestimento realizzato ottanta anni or sono da Guido Zucchini, il primo a dare piena esecuzione delle volontà della donatrice includendo esclusivamente opere del XX secolo.
L’esposizione si svolge nell’ambito di CONCIVES 1116 – 2016 Nono centenario del Comune di Bologna.
Nonostante le numerose perdite registrate durante la seconda guerra mondiale, grazie alle oltre cento opere superstiti e lavorando sull’attuale stato architettonico della Villa è stato possibile far rivivere nelle sue linee generali quel primo assetto delle collezioni, dando la possibilità al pubblico di oggi di vedere lavori raramente esposti negli ultimi decenni.
Riflettendo sul senso del lascito del 1916, “Villa delle Rose 1936” costituisce inoltre un’occasione per la revisione critica di un periodo ancora poco studiato della storia dell’arte bolognese e per la conoscenza di un momento rivelatosi cruciale per il successivo sviluppo della città.
Il percorso espositivo del 1936 si articolava in undici sale (più la loggia d’ingresso, il portico e il giardino) di cui oggi si è cercato di mantenere l’impostazione attraverso una per quanto possibile fedele collocazione delle opere ancora disponibili.
Info: www.mambo-bologna.org
MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“In Romeo and Juliet” 16-26 dicembre 2016
Il primo passo di un’esplorazione di opere teatrali e letterarie tradotte in un frammento visivo. Qui il mondo segreto di “Romeo and Juliet” si rivela in contemplazione ed in attesa dell’inizio del proprio svolgersi (o alla fine), tra maschere e richiami ai misteri delle parole di Shakespeare, in un tempo sospeso in cui le visioni si fondono nell’istante dell’incanto.
All’ingresso della Sala video, nella Collezione Permanente del museo, ad accogliere il visitatore le pagine del copione di “Romeo e Giulietta” di William Shakespeare, cucite tra loro, lavorate dagli appunti dei due artisti-registi, Giulia Dall’Ongaro e Enrico Deotti, con annotazioni di regia, tagli, macchie di vino e inchiostro: un filo cuce i pezzi del Primo In-quarto shakespeariano per la prima volta presentato in Italia.
Un affresco che unisce tra loro le 110 pagine del copione così come questi venti anni di attività artistica di Teatrino Giullare hanno cucito parole e sogni, immagini e suoni in esiti originalissimi.
L’installazione è parte di “Scene da Romeo e Giulietta”, un progetto dedicato a William Shakespeare e a Romeo e Giulietta promosso da Teatrino Giullare & Liberty a cura di Elena Di Gioia.
Info: www.mambo-bologna.org
“Il Re della Torta di Carote e altre storie di Yocci”, fino al 15 gennaio 2017
Al Re della Torta di Carote ogni giorno gliene capita una: il suo assistente (un buono a nulla!) non la smette di fare la cacca, anche se poi dorme in un portamatite, e sua moglie vive sulla luna e tutti i santi giorni bisogna portarle la mozzarella. Per fortuna ha un nonno davvero in gamba: ha fermato un tifone a mani nude e ha deciso i colori dell’arcobaleno. Nate dall’immaginazione straripante di Yoshiko Noda, in arte Yocci, le avventure del Re della Torta di Carote sono brevi lampi di nonsense che vi faranno scoprire il mondo di questo morbido e friabile monarca.
In occasione di BilBolBul e della presentazione dei primi tre volumi della serie – “L’assistente del Re”, “Il nonno del Re” e “Un regalo per la Regina” – corrainiMAMbo artbookshop e il foyer del MAMbo accolgono una mostra dedicata a Yocci: partendo dai racconti del Re della Torta di Carote, una panoramica sui 10 anni di lavoro dell’artista e illustratrice giapponese, con stampe, pezzi unici e disegni originali.
Info: www.mambo-bologna.org
L’Istituzione Bologna Musei racconta, attraverso le sue collezioni, l’intera storia dell’area metropolitana bolognese, dai primi insediamenti preistorici fino alle dinamiche artistiche, economiche, scientifiche e produttive della società contemporanea.
Un unico percorso diffuso sul territorio, articolato per aree tematiche.
Archeologia, storia, storia dell’arte, musica, patrimonio industriale e cultura tecnica sono i grandi temi che è possibile affrontare, anche attraverso percorsi trasversali alle varie sedi.
Fanno parte dell’Istituzione Bologna Musei: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, Museo Morandi, Casa Morandi, Villa delle Rose, Museo per la Memoria di Ustica, Museo Civico Archeologico, Museo Civico Medievale, Collezioni Comunali d’Arte, Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini, Museo del Patrimonio Industriale, Museo e Biblioteca del Risorgimento, Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna.
Info: www.museibologna.it.
La Card Musei Metropolitani di Bologna è il nuovo servizio attivato in occasione del IX centenario del Comune di Bologna per ampliare l’accessibilità al patrimonio storico artistico della città: un abbonamento che offre accesso illimitato alle collezioni permanenti e ingresso a prezzo ridotto alle mostre temporanee di tanti musei della città e dell’area metropolitana. Vale 12 mesi e costa 25 euro: tutte le informazioni sono disponibili sul sito cardmuseibologna.it.
INDIRIZZI E RECAPITI
MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna e Museo Morandi
via Don Minzoni 14
tel. 051 6496611
aperto: martedì, mercoledì, domenica e festivi ore 10-18; giovedì, venerdì e sabato ore 10-19
Casa Morandi
via Fondazza 36
tel. 051 6496611
aperto: su prenotazione solo nei seguenti giorni e orari:
da ottobre a maggio venerdì e sabato ore 14-16; domenica: ore 11-13
da giugno a settembre venerdì e sabato ore 17-19; domenica: ore 11-13
Villa delle Rose
via Saragozza 228/230
tel. 051 436818 – 6496611
aperto: in occasione di eventi espositivi
In occasione della mostra “Villa delle Rose 1936” aperto sabato e domenica: ore 15-20
Museo per la Memoria di Ustica
via di Saliceto 3/22
tel. 051 377680
venerdì, sabato e domenica: ore 10-18
Museo Civico Archeologico
via dell’Archiginnasio 2
tel. 051 2757211
aperto: martedì – venerdì: ore 9-15; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30
Museo Civico Medievale
via Manzoni 4
tel. 051 2193916 – 2193930
aperto: martedì – venerdì: ore 9-15; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30
Biblioteca chiusa dal 24 dicembre all’8 gennaio
Collezioni Comunali d’Arte
Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6
tel. 051 2193998
aperto: martedì – venerdì: ore 9-18.30; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30
Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini
Strada Maggiore 44
tel. 051 236708
aperto: martedì – sabato: ore 9-14; domenica e festivi: ore 9-13
Museo internazionale e biblioteca della musica
Strada Maggiore 34
tel. 051 2757711
aperto: martedì – venerdì: ore 9.30-16; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30
Biblioteca chiusa dal 24 dicembre al 9 gennaio
Museo del Patrimonio Industriale
via della Beverara 123
tel. 051 6356611
aperto: martedì, mercoledì, giovedì, venerdì: ore 9-13; sabato: ore 9-13 e 15-18; domenica: ore 15-18
Biblioteca chiusa dal 19 dicembre al 2 gennaio
Museo civico del Risorgimento
Piazza Carducci 5
tel. 051 347592
aperto: martedì – domenica: ore 9-13
Biblioteca chiusa sabato 24 e 31 dicembre e sabato 7 gennaio
Ogni settimana i Musei Civici di Bologna propongono un ricco calendario di appuntamenti, per svelare le loro collezioni e raccontare aspetti ed episodi inediti e curiosi della storia della città, anche attraverso punti di vista differenti e insoliti accostamenti fra le diverse collezioni.
Conferenze, laboratori, concerti, visite guidate, visite in lingua sono i principali “strumenti” di questo racconto, che si dispiega lungo millenni di storia, dai primi utensili in pietra di uomini vissuti 800.000 anni fa ai prodotti dell’attuale distretto industriale, dalla pittura alle varie forme dell’arte moderna e contemporanea, dalla musica alle grandi epopee politiche e civili.
Di seguito gli appuntamenti in programma da venerdì 16 a giovedì 22 dicembre.
IN EVIDENZA
domenica 18 dicembre
ore 16: Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2
“Felsina, un crocevia tra il Mediterraneo e l’Europa”
Visita guidata con Laura Bentini, Museo Civico Archeologico.
Già al tempo degli Etruschi Bologna era un crocevia di genti, ricca di presenze e manufatti provenienti da luoghi vicini e lontanissimi. Attraverso gli oggetti del Museo Archeologico sarà possibile ricostruire le rotte e i percorsi tra Europa e Mediterraneo e scoprire come gli stranieri abbiano portato alle popolazioni locali meravigliose novità.
Ingresso: € 4,00 + biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00). Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna € 3,00 per la visita guidata (ingresso museo gratuito)
Info: www.museibologna.it/archeologico
PER I BAMBINI
sabato 17 dicembre
ore 15.30: Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123
“Osservando il Cielo di notte” Laboratorio per ragazzi da 8 a 12 anni.
Grazie al simulatore Stellarium ed a programmi interattivi, i ragazzi – guidati da un operatore – potranno prendere confidenza con il cielo notturno, per “abitarci” e sentirsi come a casa propria.
L’osservazione del cielo inizierà ad occhio nudo e, come tutte le cose importanti, richiederà tempo e tanta pazienza. Ma una volta identificate, le costellazioni si potranno riconoscere in qualsiasi punto del cielo.
Si vedrà, inoltre, come gli uomini antichi per orientarsi meglio fra gli astri del cielo abbiano popolato la volta celeste di personaggi fra i più popolari delle loro mitiche storie. Alla fine i partecipanti potranno disegnare e portarsi a casa “la loro costellazione”.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro le ore 13 di venerdì 16 dicembre).
Ingresso: € 4,00 (gratuito per un accompagnatore adulto)
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale
ore 16.30: Museo della Musica – Strada Maggiore 34
In occasione della rassegna The Best of
“I suonauti” Laboratorio studio per bambini da 5 anni e genitori.
A cura di Linda Tesauro e Bruno Cappagli in collaborazione con La Baracca-Testoni Ragazzi con Luca Bernard, Antonella Dalla Rosa, Lullo Mosso, Francesca Quadrelli, Tommy Ruggero, Carlotta Zini.
Sono arrivati i Suonauti da un pianeta lontano dove non esistono né suoni né rumori, dove tutto è silenzio. Il popolo che lo abita li ha inviati sulla Terra come esploratori e ricercatori di suoni. Dobbiamo stare in silenzio e aiutarli a trovare i suoni che a loro piacciono di più, così che possano portarli sul loro pianeta.
Prenotazione obbligatoria solo online su www.museibologna.it/musica.
Si richiede conferma o eventuale disdetta entro il giovedì precedente la data del laboratorio.
Ingresso: € 5,00 a partecipante
Info: www.museibologna.it/musica
domenica 18 dicembre
ore 16: Museo Davia Bargellini – Strada Maggiore 44
In occasione della mostra “Un presepe ‘ritrovato’ dal Conservatorio di Santa Marta”
“Aspettando il Natale: una favola davanti al camino” Laboratorio per bambini da 4 a 8 anni di Angela Lezzi, RTI Senza Titolo s.r.l. e ASTER s.r.l.
Come si faceva una volta, al “calduccio” davanti al camino, i bambini potranno ascoltare una favola sul Natale, circondati dalle antiche statuette del presepe che, in occasione della mostra, saranno presentate in un percorso insolito.
A seguire i bambini realizzeranno un’illustrazione della favola.
Prenotazione obbligatoria allo 051 2193916 / 2193930 oppure a edubolognamusei@comune.bologna.it (entro le ore 13 del venerdì precedente l’appuntamento).
Ingresso: € 4,00 (gratuito per un accompagnatore adulto)
Info: www.museibologna.it/arteantica
giovedì 22 dicembre
ore 17: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“Giovedì sotto l’albero. Ti regalo un’opera” Laboratorio per bambini e ragazzi da 5 a 11 anni.
Cosa ci sarebbe di meglio che nascondere sotto l’albero un’opera d’arte? Astratta, figurativa, materica, informale… Scegli la tua preferita e “rubane” i segreti, le forme, i colori e le parole.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (martedì e giovedì, dalle 9 alle 17) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso: € 5,00
Info: www.mambo-bologna.org
GLI ALTRI APPUNTAMENTI
venerdì 16 dicembre
ore 14.30-17.30: Museo Davia Bargellini – Strada Maggiore 44
“Apertura straordinaria del museo”
Il museo è aperto dalle 9 alle 14 e dalle 14.30 alle 17.30.
Per l’occasione è possibile visitare la mostra “Un presepe ‘ritrovato’ dal Conservatorio di Santa Marta”.
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/arteantica
domenica 18 dicembre
ore 10.30: Collezioni Comunali d’Arte, Palazzo d’Accursio – Piazza Maggiore 6
“Algardi, Bernini, Velázquez: tre ritratti a confronto”
Visita guidata alla mostra con Giacomo Alberto Calogero, RTI Senza Titolo s.r.l. e ASTER s.r.l.
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.museibologna.it/arteantica
ore 11: Museo per la Memoria di Ustica – via di Saliceto 3/22
“Visita guidata al Museo per la Memoria di Ustica”
Una visita al luogo che l’artista francese Christian Boltanski ha creato per la città in ricordo delle vittime della tragedia di Ustica. Un’occasione per riflettere sulla memoria e sull’identità di ciascuno di noi, ripercorrendo le vicende della nostra storia contemporanea.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (martedì e giovedì dalle 9 alle 17) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso museo: gratuito
Visita guidata: € 4,00. Per i possessori della Card Musei Metropolitani e altri convenzionati: visita guidata € 3,00
Info: www.mambo-bologna.org
ore 14.30: Cimitero della Certosa – via della Certosa 18
“La Chiesa di San Girolamo: gloria e splendore del barocco bolognese”
Un’occasione unica per visitare la chiesa della Certosa. Testimone intatta della ricchezza del monastero soppresso nel 1796, conserva al suo interno un prezioso coro ligneo cinquecentesco e il più importante ciclo di pittura barocca bolognese ancora nel luogo originario. Tra cinque e seicento vennero chiamati ad operarvi i più importanti pennelli della città: Bartolomeo Cesi, Lorenzo Pasinelli, Giovanni Andrea Sirani e la celebre figlia Elisabetta, Francesco Gessi, Domenico Maria Canuti e molti altri.
A cura di Associazione Culturale Didasco.
Prenotazione obbligatoria al 348 1431230 (pomeriggio-sera).
Ritrovo presso l’ingresso principale della Certosa (cortile Chiesa).
L’evento si terrà anche in caso di maltempo.
Ingresso: € 10,00 (per ogni ingresso pagante due euro saranno devoluti per la valorizzazione della Certosa)
Info: www.museibologna.it/risorgimento
ore 16: Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123
“Lo Spuntino elegante. Storia e tradizione della Mortadella a Bologna”
Un viaggio virtuale, attraverso immagini, oggetti e testi, per evidenziare l’importanza nell’economia bolognese della mortadella.
Sin dal XVI secolo a Bologna si produceva un insaccato di carni suine macinate, cotte lentamente per garantirne un gusto particolare e una prolungata conservazione. Era la mortadella il cui nome deriva dall’espressione latina “murtatum farcimen” che indicava un alimento ottenuto da carni suine farcite con bacche di mirto.
Si trattava di un prodotto di lusso che nel Seicento costava nove volte più del pane, tre volte e mezzo più del prosciutto, due volte e mezzo più dell’olio. Il potere politico ne imponeva la lavorazione solo all’interno delle mura cittadine per trarne cespiti tributari, controllarne le fasi di produzione e la qualità. La mortadella veniva prodotta dai “salaroli”, artigiani della lavorazione delle “carni porcine salate” che nel 1788 dirigevano 67 botteghe specializzate.
Nel corso dell’Ottocento le nuove dinamiche industriali impongono anche a questo prodotto la meccanizzazione della sua lavorazione; in particolare l’impacchettamento e la conservazione in scatole di latta permettono la sua esportazione sul mercato internazionale, rendendo la mortadella un prodotto ampiamente popolare, ancora oggi conosciuto in molte parti del mondo sotto il nome di Bologna.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro le ore 13 di venerdì 16 dicembre).
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Ingresso: € 4,00 (gratuito per un accompagnatore adulto)
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale
ore 16: Villa delle Rose – via Saragozza 228/230
“Villa delle Rose 1936” Visita guidata gratuita alla mostra a cura del Dipartimento educativo MAMbo.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (martedì e giovedì, dalle 9 alle 17) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso: € 4,00 + biglietto mostra (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto). Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna € 3,00 per l’ingresso in mostra + € 3,00 per la visita guidata
Info: www.mambo-bologna.org
martedì 20 dicembre
ore 14.30-17.30: Museo Davia Bargellini – Strada Maggiore 44
“Apertura straordinaria del museo”
Il museo è aperto dalle 9 alle 14 e dalle 14.30 alle 17.30.
Per l’occasione è possibile visitare la mostra “Un presepe ‘ritrovato’ dal Conservatorio di Santa Marta”.
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/arteantica
mercoledì 21 dicembre
ore 14.30-17.30: Museo Davia Bargellini – Strada Maggiore 44
“Apertura straordinaria del museo”
Il museo è aperto dalle 9 alle 14 e dalle 14.30 alle 17.30.
Per l’occasione è possibile visitare la mostra “Un presepe ‘ritrovato’ dal Conservatorio di Santa Marta”.
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/arteantica
giovedì 22 dicembre
ore 14.30-17.30: Museo Davia Bargellini – Strada Maggiore 44
“Apertura straordinaria del museo”
Il museo è aperto dalle 9 alle 14 e dalle 14.30 alle 17.30.
Per l’occasione è possibile visitare la mostra “Un presepe ‘ritrovato’ dal Conservatorio di Santa Marta”.
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/arteantica
MOSTRE
Museo Davia Bargellini – Strada Maggiore 44
“Un presepe ‘ritrovato’ dal Conservatorio di Santa Marta”, fino al 15 gennaio 2017
Come è consuetudine oramai da diversi anni, i Musei Civici d’Arte Antica dedicano una mostra al presepe bolognese tradizionale, quest’anno in collaborazione con La Quadreria – Palazzo Rossi Poggi Marsili di ASP Città di Bologna.
L’esposizione, curata da Mark Gregory D’Apuzzo e Antonella Mampieri (Musei Civici d’Arte Antica) e Gioia e Fernando Lanzi (Centro Studi per la Cultura Popolare), presenta al pubblico un presepio di straordinaria importanza, di cui si erano perse le traccie. Si tratta di alcune statuette di epoca e qualità differenti emerse dai depositi dell’Opera Pia dei Poveri Vergognosi e provenienti dal Conservatorio femminile di Santa Marta.
Il gruppo, esposto dopo un primo intervento di restauro, si compone di sette sculture in terracotta, dalla policromia ottimamente conservata. Ne fanno parte due “Angeli in piedi”, di alta qualità esecutiva, databili entro il primo decennio dell’Ottocento, due gruppi di “Pastori” avvicinabili nello stile a Domenico Piò, due gruppi (“Nonna e Bambino” e “Fanciulla con Liuto”, sec. XIX) di esecuzione più corsiva, ma significativi dal punto di vista iconografico, e una “Natività”, firmata dal plasticatore bolognese attivo nell’Ottocento Gaetano Catenacci.
Accanto a loro sono presentati, in un percorso che tocca molte delle sale del museo, vari gruppi in terracotta di area bolognese, che solitamente sono parte integrante della collezione permanente, ma in questa occasione sono accostati in modo differente, in quella continua opera combinatoria che è l’allestimento di un presepe.
Info: www.museibologna.it/arteantica
Collezioni Comunali d’Arte, Palazzo d’Accursio – Piazza Maggiore 6
“Algardi, Bernini, Velázquez: tre ritratti a confronto”, fino al 28 maggio 2017
I Musei Civici d’Arte Antica, in collaborazione con i Musei Capitolini di Roma, espongono per la prima volta a Bologna un dipinto di Diego Velázquez (1599-1660).
Nella Sala Urbana delle Collezioni Comunali d’Arte è visibile il “Ritratto di uomo” della Pinacoteca Capitolina, che la critica ha supposto possa essere un autoritratto del celebre artista spagnolo.
L’arrivo del quadro a Bologna, che offre anche l’occasione per ricordare il passaggio dello stesso grande pittore spagnolo nella nostra città nel corso del suo primo viaggio in Italia (1629-1641), presta lo spunto per costruire un breve percorso su alcuni momenti della storia del ritratto nella Roma della prima metà del Seicento, in cui si assiste ad una nuova formulazione di questo specifico genere artistico, destinata a grande fortuna.
La mostra, a cura di Massimo Medica e Mark Gregory D’Apuzzo, accosta infatti allo straordinario dipinto dell’artista spagnolo due opere dei Musei Civici bolognesi, ugualmente significative: il “Busto di papa Gregorio XV” (1621-1622) di Gian Lorenzo Bernini (1598-1680), esemplare in bronzo derivato dal prototipo in marmo richiesto dal cardinal nipote Ludovico Ludovisi in occasione della salita dello zio al soglio pontificio, e la “Testa di San Filippo Neri” (realizzata intorno al 1640) di Alessandro Algardi (1595-1654), modellata in cera rossa e ricavata dalla maschera funeraria del Santo conservata nella chiesa della Vallicella a Roma.
Tre ritratti, dunque, uno in pittura e due in scultura.
Info: www.museibologna.it/arteantica
Museo Medievale – via Manzoni 4
“San Domenico: il volto del Santo nei codici miniati del Museo Civico Medievale 1216-2016”, fino all’11 giugno 2017
In occasione dell’Ottavo Centenario della conferma della regola dell’Ordine dei Predicatori (1216-2016), la piccola esposizione, curata da Ilaria Negretti e Paolo Cova, è dedicata allo studio iconografico delle miniature di Domenico rintracciate nei codici Due-Trecenteschi conservati nella collezione del Museo Civico Medievale.
«…era di statura media, di corporatura delicata, la faccia bella e un poco rossa, i capelli e la barba leggermente rossi, belli gli occhi. Dalla sua fronte, e fra le ciglia, irraggiava un certo splendore, che attirava tutti a venerarlo e ad amarlo. Sempre ilare e giocondo, se non mosso a compassione per qualche afflizione del prossimo. Aveva le mani lunghe e belle. Aveva una grande voce bella e risonante. Non fu affatto calvo, ma aveva la corona della rasura del tutto integra, cosparsa di pochi capelli bianchi.»
In questa mirabile descrizione di Domenico di Guzmán la beata Cecilia Cesarini, partecipe della prima esperienza del nuovo ordine, tratteggia con realismo la sua fisionomia. È interessante notare come le immagini più antiche, realizzate nella seconda metà del XIII secolo, a qualche decennio di distanza dalla morte del Santo (1221), paiono tramandare la memoria del suo vero volto.
Info: www.museibologna.it/arteantica
Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123
“Il valore della tecnica: 120 anni di Officine Ortopediche Rizzoli”, fino al 28 febbraio 2017
La mostra, a cura di Officine Ortopediche Rizzoli, presenta pannelli illustrativi, oggetti – fra cui protesi, strumenti, banconi da lavoro – diversi exhibit, videoproiezioni e apparati multimediali, suddivisi in 6 ambiti tematici, che consentono di ricostruire la storia delle Officine Ortopediche Rizzoli dal 1896 ad oggi, sottolineando le scelte, le ricerche gli indirizzi innovativi che hanno portato a sviluppare tecnologie d’avanguardia.
Il fondatore Francesco Rizzoli dedicò la vita alla medicina, contribuendo concretamente alla nascita dell’Istituto ortopedico (1896) dando come obiettivi il «progresso delle scienze, del bene dell’umanità e del patrio decoro».
Negli anni tra le due guerre mondiali le Officine si specializzarono nella produzione di protesi e ausili per le persone, introducendo, negli anni 1950-’70, anche materiali adatti a soddisfare le esigenze funzionali ed estetiche di un mondo in rapido mutamento.
Le tendenze degli ultimi 30 anni vedono introdurre tecnologie sofisticate e innesti robotici per concorrere non solo al pieno recupero della funzionalità anatomica, ma per consentire di raggiungere anche prestazioni inattese in molteplici campi della vita attiva.
Oggi, dopo 120 anni la sfida non è ancora conclusa: per tenere fede all’idea del fondatore, ossia la vicinanza al paziente nel suo recupero funzionale, Officine Ortopediche Rizzoli è entrata nel gruppo ab medica holding, una realtà leader nella produzione e distribuzione di tecnologie medicali, con una prospettiva di sviluppo sempre più vicina alle esigenze delle persone.
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale
Palazzo d’Accursio, Sala Ottagonale – Piazza Maggiore 6
“Wolfango. Le quattro stagioni. Concerto per frutta e verdura”, fino all’8 gennaio 2017
“Wolfango. Le quattro stagioni. Concerto per frutta e verdura” è l’esposizione che vede protagonista il celebre pittore bolognese.
Curata dalla figlia, Alighiera Peretti Poggi, la mostra è realizzata in collaborazione con l’Istituzione Bologna Musei e con il patrocinio del Comune di Bologna, in occasione dei 90 anni del pittore.
Fino ad oggi solamente tre importanti opere di Wolfango sono pressoché quotidianamente visibili in città da chi ama la sua pittura.
Si tratta, come forse è noto, de “Il cassetto” del 1976-77, situato nella Sala Stampa “Luca Savonuzzi” del Comune di Bologna in Palazzo d’Accursio; della grande tela “Resurgo” del 1978, posta nell’ingresso laterale della chiesa di San Giovanni in Monte; ed infine de “La cassetta dei rifiuti” del 1968, visibile al sommo dell’Aula Absidale in Santa Lucia.
Con questa mostra vengono alla luce altri suoi importanti dipinti: quattro grandi pastelli su tavola che alludono al tema classico delle Quattro Stagioni, realizzati nel 1993.
Le opere furono originariamente commissionate da un collezionista privato per la decorazione del soffitto del proprio studio. Successivamente sono state riacquistate dalla famiglia dell’artista, e vengono oggi mostrate al grande pubblico.
Quanto al soggetto, il committente lasciò Wolfango del tutto libero ed egli optò, come si diceva, per un allegoria delle quattro stagioni.
Il tema, che ricorre di frequente in tutta la pittura, specie di età barocca, è qui affrontato in modo del tutto insolito. Non compaiono infatti figure (che Wolfango non ha mai dipinto) ma il ritmo delle stagioni è felicemente rappresentato dalla frutta, dai fiori e dalle verdure tipiche di ciascuna stagione.
In mostra sono esposti anche alcuni disegni colorati di analogo tema.
È infine visibile una composizione di fiori e frutta ispirata ai soggetti delle opere esposte, offerta dal Garden Club Camilla Malvasia.
L’esposizione è accompagnata da un catalogo a cura di Alighiera Peretti Poggi, edito da Minerva Edizioni, riccamente illustrato e introdotto da un testo di Eugenio Riccòmini.
Info: www.museibologna.it – www.wolfango.net
Museo Morandi – via Don Minzoni 14
“Ennio Morlotti. Dalla collezione Merlini al Museo Morandi”, fino all’8 gennaio 2017
Il Museo Morandi prosegue il percorso di valorizzazione della propria collezione attraverso una programmazione di mostre temporanee che accostano l’attività di Giorgio Morandi all’opera di altri importanti artisti: dal 18 novembre si assisterà a un inedito dialogo tra il maestro bolognese ed Ennio Morlotti. In una delle sale espositive, infatti, sarà possibile ammirare un’ampia selezione di dipinti e di pastelli dell’artista lombardo, uno dei più amati dal collezionista Giuseppe Merlini.
L’esposizione è accompagnata da un ricco catalogo (Silvana Editoriale) con riproduzione di tutte le opere esposte e testi dei curatori: un saggio di Fabrizio D’Amico e uno studio esaustivo sulla tecnica esecutiva di Morlotti in rapporto a quella di Morandi condotto da Mariella Gnani, conservatrice della collezione Merlini.
La notevole qualità dei dipinti e dei pastelli di Morlotti in mostra consente di ripercorrere tutti i momenti salienti dell’attività dell’artista, a partire dagli esordi sulla scena milanese dei primi anni Quaranta, documentati in particolare da una rara “Natura morta” ascrivibile al 1942: un tempo in cui, da precoce protagonista del vivace ambiente artistico cittadino, Morlotti individua appunto in Morandi un riferimento e un modello.
Attraverso le opere esposte si seguirà l’evoluzione di Morlotti, che rielabora e assorbe gradualmente la pittura di Morandi entro uno stile proprio e autonomo.
Info: www.mambo-bologna.org
Museo del Risorgimento – Piazza Carducci 5
“Voci di scrittori: parole di guerra, parole dalla guerra”, fino al 15 gennaio 2017
Il Museo civico del Risorgimento, in collaborazione con i Dipartimenti di Lingue, Letterature e Culture Moderne e di Storia, Culture, Civiltà dell’Università di Bologna, propone la mostra “Voci di scrittori: parole di guerra, parole dalla guerra”, che sarà visibile negli spazi del museo dal 5 novembre 2016 al 15 gennaio 2017 in occasione delle commemorazioni per il centenario della Grande Guerra.
La mostra dà voce a scrittori ed intellettuali austriaci, belgi, fiamminghi, finlandesi, francesi, inglesi, italiani, polacchi, portoghesi, russi, statunitensi, tedeschi e ungheresi, che testimoniano e riflettono sull’immane conflitto armato, vissuto da molti di essi in prima persona.
Il percorso espositivo si articola in due parti: da un lato presenta alcuni brani estratti da testi in prosa e da poesie, ponendoli in stretta connessione con materiale iconografico costituito da fotografie e disegni; dall’altra propone un video realizzato grazie alla collaborazione fra studentesse e studenti dell’ateneo bolognese e studenti Erasmus, girato in alcuni luoghi simbolici della città che in qualche modo hanno un legame con i vari paesi di provenienza degli autori dei testi. Fra di essi, la tomba della famiglia Grabinski e il Monumento Ossario ai caduti della Grande Guerra presso la Certosa, il Collegio dei Fiamminghi “Jean Jacobs” in via Guerrazzi 20, la Chiesa Ortodossa Russa di via Sant’Isaia, la Biblioteca dell’Archiginnasio e il Collegio Artistico Venturoli.
Nel video i giovani di oggi leggono i testi letterari dei giovani di allora, alternando la traduzione italiana alla lingua originale, con l’auspicio che le parole di guerra siano il seme per un futuro di pace e di convivenza.
La mostra ha ricevuto la concessione del logo ufficiale delle Commemorazioni del Centenario della Prima Guerra Mondiale da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Info: www.museibologna.it/risorgimento
Villa delle Rose – via Saragozza 228/230
“Villa delle Rose 1936”, fino al 29 gennaio 2017
Nell’anno in cui ricorre il centenario della donazione di Villa delle Rose al Comune di Bologna da parte della contessa Nerina Armandi Avogli, l’Istituzione Bologna Musei propone una riflessione sul momento che può essere considerato l’avvio della storia della Galleria d’Arte Moderna che, con i suoi sviluppi successivi, in un secolo di storia, ha condotto a ciò che oggi è il MAMbo.
Con la mostra “Villa delle Rose 1936”, a cura di Uliana Zanetti e Barbara Secci, si presenta una ricostruzione dell’allestimento realizzato ottanta anni or sono da Guido Zucchini, il primo a dare piena esecuzione delle volontà della donatrice includendo esclusivamente opere del XX secolo.
L’esposizione si svolge nell’ambito di CONCIVES 1116 – 2016 Nono centenario del Comune di Bologna.
Nonostante le numerose perdite registrate durante la seconda guerra mondiale, grazie alle oltre cento opere superstiti e lavorando sull’attuale stato architettonico della Villa è stato possibile far rivivere nelle sue linee generali quel primo assetto delle collezioni, dando la possibilità al pubblico di oggi di vedere lavori raramente esposti negli ultimi decenni.
Riflettendo sul senso del lascito del 1916, “Villa delle Rose 1936” costituisce inoltre un’occasione per la revisione critica di un periodo ancora poco studiato della storia dell’arte bolognese e per la conoscenza di un momento rivelatosi cruciale per il successivo sviluppo della città.
Il percorso espositivo del 1936 si articolava in undici sale (più la loggia d’ingresso, il portico e il giardino) di cui oggi si è cercato di mantenere l’impostazione attraverso una per quanto possibile fedele collocazione delle opere ancora disponibili.
Info: www.mambo-bologna.org
MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“In Romeo and Juliet” 16-26 dicembre 2016
Il primo passo di un’esplorazione di opere teatrali e letterarie tradotte in un frammento visivo. Qui il mondo segreto di “Romeo and Juliet” si rivela in contemplazione ed in attesa dell’inizio del proprio svolgersi (o alla fine), tra maschere e richiami ai misteri delle parole di Shakespeare, in un tempo sospeso in cui le visioni si fondono nell’istante dell’incanto.
All’ingresso della Sala video, nella Collezione Permanente del museo, ad accogliere il visitatore le pagine del copione di “Romeo e Giulietta” di William Shakespeare, cucite tra loro, lavorate dagli appunti dei due artisti-registi, Giulia Dall’Ongaro e Enrico Deotti, con annotazioni di regia, tagli, macchie di vino e inchiostro: un filo cuce i pezzi del Primo In-quarto shakespeariano per la prima volta presentato in Italia.
Un affresco che unisce tra loro le 110 pagine del copione così come questi venti anni di attività artistica di Teatrino Giullare hanno cucito parole e sogni, immagini e suoni in esiti originalissimi.
L’installazione è parte di “Scene da Romeo e Giulietta”, un progetto dedicato a William Shakespeare e a Romeo e Giulietta promosso da Teatrino Giullare & Liberty a cura di Elena Di Gioia.
Info: www.mambo-bologna.org
“Il Re della Torta di Carote e altre storie di Yocci”, fino al 15 gennaio 2017
Al Re della Torta di Carote ogni giorno gliene capita una: il suo assistente (un buono a nulla!) non la smette di fare la cacca, anche se poi dorme in un portamatite, e sua moglie vive sulla luna e tutti i santi giorni bisogna portarle la mozzarella. Per fortuna ha un nonno davvero in gamba: ha fermato un tifone a mani nude e ha deciso i colori dell’arcobaleno. Nate dall’immaginazione straripante di Yoshiko Noda, in arte Yocci, le avventure del Re della Torta di Carote sono brevi lampi di nonsense che vi faranno scoprire il mondo di questo morbido e friabile monarca.
In occasione di BilBolBul e della presentazione dei primi tre volumi della serie – “L’assistente del Re”, “Il nonno del Re” e “Un regalo per la Regina” – corrainiMAMbo artbookshop e il foyer del MAMbo accolgono una mostra dedicata a Yocci: partendo dai racconti del Re della Torta di Carote, una panoramica sui 10 anni di lavoro dell’artista e illustratrice giapponese, con stampe, pezzi unici e disegni originali.
Info: www.mambo-bologna.org
L’Istituzione Bologna Musei racconta, attraverso le sue collezioni, l’intera storia dell’area metropolitana bolognese, dai primi insediamenti preistorici fino alle dinamiche artistiche, economiche, scientifiche e produttive della società contemporanea.
Un unico percorso diffuso sul territorio, articolato per aree tematiche.
Archeologia, storia, storia dell’arte, musica, patrimonio industriale e cultura tecnica sono i grandi temi che è possibile affrontare, anche attraverso percorsi trasversali alle varie sedi.
Fanno parte dell’Istituzione Bologna Musei: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, Museo Morandi, Casa Morandi, Villa delle Rose, Museo per la Memoria di Ustica, Museo Civico Archeologico, Museo Civico Medievale, Collezioni Comunali d’Arte, Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini, Museo del Patrimonio Industriale, Museo e Biblioteca del Risorgimento, Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna.
Info: www.museibologna.it.
La Card Musei Metropolitani di Bologna è il nuovo servizio attivato in occasione del IX centenario del Comune di Bologna per ampliare l’accessibilità al patrimonio storico artistico della città: un abbonamento che offre accesso illimitato alle collezioni permanenti e ingresso a prezzo ridotto alle mostre temporanee di tanti musei della città e dell’area metropolitana. Vale 12 mesi e costa 25 euro: tutte le informazioni sono disponibili sul sito cardmuseibologna.it.
INDIRIZZI E RECAPITI
MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna e Museo Morandi
via Don Minzoni 14
tel. 051 6496611
aperto: martedì, mercoledì, domenica e festivi ore 10-18; giovedì, venerdì e sabato ore 10-19
Casa Morandi
via Fondazza 36
tel. 051 6496611
aperto: su prenotazione solo nei seguenti giorni e orari:
da ottobre a maggio venerdì e sabato ore 14-16; domenica: ore 11-13
da giugno a settembre venerdì e sabato ore 17-19; domenica: ore 11-13
Villa delle Rose
via Saragozza 228/230
tel. 051 436818 – 6496611
aperto: in occasione di eventi espositivi
In occasione della mostra “Villa delle Rose 1936” aperto sabato e domenica: ore 15-20
Museo per la Memoria di Ustica
via di Saliceto 3/22
tel. 051 377680
venerdì, sabato e domenica: ore 10-18
Museo Civico Archeologico
via dell’Archiginnasio 2
tel. 051 2757211
aperto: martedì – venerdì: ore 9-15; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30
Museo Civico Medievale
via Manzoni 4
tel. 051 2193916 – 2193930
aperto: martedì – venerdì: ore 9-15; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30
Biblioteca chiusa dal 24 dicembre all’8 gennaio
Collezioni Comunali d’Arte
Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6
tel. 051 2193998
aperto: martedì – venerdì: ore 9-18.30; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30
Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini
Strada Maggiore 44
tel. 051 236708
aperto: martedì – sabato: ore 9-14; domenica e festivi: ore 9-13
Museo internazionale e biblioteca della musica
Strada Maggiore 34
tel. 051 2757711
aperto: martedì – venerdì: ore 9.30-16; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30
Biblioteca chiusa dal 24 dicembre al 9 gennaio
Museo del Patrimonio Industriale
via della Beverara 123
tel. 051 6356611
aperto: martedì, mercoledì, giovedì, venerdì: ore 9-13; sabato: ore 9-13 e 15-18; domenica: ore 15-18
Biblioteca chiusa dal 19 dicembre al 2 gennaio
Museo civico del Risorgimento
Piazza Carducci 5
tel. 051 347592
aperto: martedì – domenica: ore 9-13
Biblioteca chiusa sabato 24 e 31 dicembre e sabato 7 gennaio