Ogni settimana i Musei Civici di Bologna propongono un ricco calendario di appuntamenti, per svelare le loro collezioni e raccontare aspetti ed episodi inediti e curiosi della storia della città, anche attraverso punti di vista differenti e insoliti accostamenti fra le diverse collezioni.
Conferenze, laboratori, concerti, visite guidate, visite in lingua sono i principali “strumenti” di questo racconto, che si dispiega lungo millenni di storia, dai primi utensili in pietra di uomini vissuti 800.000 anni fa ai prodotti dell’attuale distretto industriale, dalla pittura alle varie forme dell’arte moderna e contemporanea, dalla musica alle grandi epopee politiche e civili.
Di seguito gli appuntamenti in programma da venerdì 15 a giovedì 21 luglio.
Ultimi giorni per visitare le mostre “Egitto. Splendore Millenario. Capolavori da Leiden a Bologna” al Museo Archeologico, “Bologna 1116. Dalla Rocca imperiale alla città del Comune” al Museo Medievale e “EX” al MAMbo, che chiudono i battenti domenica 17 luglio.
Ultimi giorni anche per la mostra “Educare con l’Arte” al Museo del Risorgimento, visitabile fino a venerdì 15 luglio.
In occasione della chiusura di “Egitto. Splendore Millenario” inoltre, sabato 16 e domenica 17 luglio la mostra e il Museo Archeologico resteranno eccezionalmente aperti fino alle ore 21.
Per i primi tre giorni di apertura (14, 15 16 luglio) l’esposizione “David Bowie Is” al MAMbo è invece straordinariamente aperta con orario prolungato dalle ore 10 alle ore 23.
IN EVIDENZA
Fino al 13 novembre 2016 MAMbo Museo d’Arte Moderna di Bologna ospita l’ unica tappa italiana e l’ultima tappa europea della mostra “David Bowie is”.
L’esposizione, realizzata dal Victoria &Albert Museum di Londra nel 2013, ha totalizzato ad oggi oltre 1.500.000 visitatori.
Info www.mambo.org
ore 17: Museo della Musica – Strada Maggiore 34
“Ornamenta”
Visita guidata alla mostra “La passione di Cleopatra. Visioni e maschere di Arnaldo Pomodoro” con Paola Goretti.
In esposizione i materiali progettuali (disegni, maschere, ornamenti, modellini di scena) realizzati da Arnaldo Pomodoro per la messinscena de “La passione di Cleopatra” del poeta egiziano Ahmad Shawqi. L’opera, con la regia di Cherif e le musiche di Paolo Terni, venne rappresentata sui ruderi di Gibellina nell’estate del 1989 nell’ambito delle Orestiadi.
Paola Goretti, cinquecentista di formazione, storica dell’arte e del costume, è esperta di integrazione sensoriale. Docente e consulente per numerosi Atenei e Fondazioni (tra cui la Fondazione Ermitage Italia, negli anni 2009-2010, per ampie ricognizioni sul patrimonio pittorico italiano a San Pietroburgo), è autrice di una cinquantina di saggi sull’arte e il costume di tutte le epoche e di alcuni volumi.
All’attività scientifica abbina quella artistica, come voce narrante e ispirata paroliera. Ha scritto odi, ballate e oratori per Aldo Coppola, Valeria Scuteri, Antonio Violetta, Mario Nanni, Antonia Ciampi, Patrizia Garavini, Octavia Monaco, Giuseppe Mestrangelo.
Per la mostra “La passione di Cleopatra” ha scritto i testi relativi agli ornamenti esposti e recitato brani dall’opera in occasione dell’inaugurazione.
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.museibologna.it/musica
PER I BAMBINI
Estate al museo. I campi estivi dell’Istituzione Bologna Musei
Durante l’estate bambini e ragazzi da 5 a 13 anni possono vivere una nuova esperienza a partire dai grandi eventi espositivi e dal ricco patrimonio culturale dell’Istituzione.
Per questa edizione viene proposto un programma completamente rinnovato.
Quattro moduli si susseguono nel corso dei mesi, differenziandosi per temi affrontati, attività ed esperienze proposte.
I campi estivi, gestiti dal Dipartimento educativo MAMbo, prevedono visite e attività in più musei, con l’obiettivo di trasmettere al pubblico un’idea di museo diffuso sul territorio, promuovere un’educazione alla cultura di tipo interdisciplinare e offrire ai cittadini un servizio di qualità.
I campi estivi si svolgono fino al 9 settembre 2016, tutte le settimane dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle ore 17. Nella settimana di Ferragosto solo dal 16 al 19 agosto.
Per la settimana dal 18 al 22 luglio il tema proposto è “Life on… MAMbo”.
Una settimana dedicata al Revival: attraverso le suggestioni della mostra “David Bowie Is” e alcune opere della Collezione Permanente MAMbo ripercorreremo insieme gli anni ’60,’70,’80 immergendoci in atmosfere passate tra musica, rivoluzioni culturali, nuove mode e nuovi linguaggi. Gli anni ’60 non sono mai stai così’ favolosi, i ’70 mai così irriverenti e gli ’80 così irrimediabilmente kitsch.
Ingresso: € 185,00 a settimana per partecipante comprensivi di: attività didattiche, materiali di consumo, kit di lavoro, pranzo, merenda.
Sconto del 20% per le iscrizioni ad almeno due settimane o per più fratelli. Tariffe differenziate per settimane Teens e Ferragosto.
Info, programma completo e prenotazioni: tel. 051 6496628 (da martedì a venerdì dalle 10 alle 14) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
giovedì 21 luglio
ore 18.30: Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123
“La Scienza curiosa”
Laboratorio per bambini da 6 a 10 anni.
Giochi ed esperimenti per capire semplici principi scientifici in un curioso viaggio di scoperta ed approfondimento di alcune leggi della fisica, della meccanica e dell’ottica.
I ragazzi, protagonisti in prima persona come piccoli scienziati, assisteranno ad alcuni esperimenti spettacolari, ribattezzati con nomi simpatici e divertenti: “la pila con le mani”, “il palombaro”, “la danza dei forzati”.
Attraverso queste ed altre insolite esperienze, il percorso si propone di fornire informazioni e curiosità sul mondo che ci circonda, coinvolgendo i ragazzi nell’attività con semplici prove e stimolando in loro la voglia di conoscere e capire.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro le ore 13 di giovedì 21 luglio).
Ingresso: € 4,00 (gratuito per un accompagnatore adulto)
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale
GLI ALTRI APPUNTAMENTI
venerdì 15 luglio
ore 19: Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2
“Egitto. Splendore Millenario. Capolavori da Leiden a Bologna”
Visita guidata alla mostra, a cura degli archeologi di Aster.
Prenotazione obbligatoria allo 051 0301043 (dal lunedì al venerdì, ore 10-17).
Ingresso: biglietto mostra + diritti di prenotazione, prevendita e microfonaggio (€ 2,50)
Info: www.museibologna.it/archeologico
sabato 16 luglio
ore 16: Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2
“Egitto. Splendore Millenario. Capolavori da Leiden a Bologna”
Visita guidata alla mostra, a cura degli archeologi di Aster.
Prenotazione obbligatoria allo 051 0301043 (dal lunedì al venerdì, ore 10-17).
Ingresso: biglietto mostra + diritti di prenotazione, prevendita e microfonaggio (€ 2,50)
Info: www.museibologna.it/archeologico
domenica 17 luglio
ore 11 e ore 16: Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2
“Egitto. Splendore Millenario. Capolavori da Leiden a Bologna”
Visita guidata alla mostra, a cura degli archeologi di Aster.
Prenotazione obbligatoria allo 051 0301043 (dal lunedì al venerdì, ore 10-17).
Ingresso: biglietto mostra + diritti di prenotazione, prevendita e microfonaggio (€ 2,50)
Info: www.museibologna.it/archeologico
ore 11: Museo per la Memoria di Ustica – via di Saliceto 3/22
“Visita guidata al Museo per la Memoria di Ustica”
Una visita al luogo che l’artista francese Christian Boltanski ha creato per la città in ricordo delle vittime della tragedia di Ustica. Un’occasione per riflettere sulla memoria e sull’identità di ciascuno di noi, ripercorrendo le vicende della nostra storia contemporanea.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (martedì e giovedì dalle 9 alle 17) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso museo: gratuito
Visita guidata: € 4,00. Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna € 3,00
Info: www.mambo-bologna.org
mercoledì 20 luglio
ore 20: Museo per la Memoria di Ustica – via di Saliceto 3/22
In occasione della rassegna Il Giardino della Memoria e di bè bolognaestate 2016
“Visita guidata al Museo per la Memoria di Ustica”
Una visita al luogo che l’artista francese Christian Boltanski ha creato per la città in ricordo delle vittime della tragedia di Ustica. Un’occasione per riflettere sulla memoria e sull’identità di ciascuno di noi, ripercorrendo le vicende della nostra storia contemporanea.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (martedì e giovedì dalle 9 alle 17) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Per l’occasione il museo sarà aperto straordinariamente dalle 20 alle 24.
A seguire, alle ore 21.30, nel Parco della Zucca antistante il museo si svolgerà lo spettacolo “Le fumatrici di pecore” di Compagnia Abbondanza/Bertoni.
Lo spettacolo nasce dall’incontro tra Antonella Bertoni e Patrizia Birolo durante i laboratori tenuti presso La Girandola di Torino, struttura operante nel settore del teatro e delle disabilità.
Da sempre «affascinati dalle forme e dal multiforme», Michele Abbondanza e Antonella Bertoni iniziano una collaborazione con Patrizia, interprete straordinaria, «fuori dall’ordinario». «Guardandola lavorare – scrive la coreografa – ho colto con intensità quanto un corpo e una persona potessero esprimere un umore “ballerino”. Da qui il desiderio di scrivere una partitura con lei».
Un viaggio tra le immagini che abbrevia il cammino tra un essere e l’altro.
Le sequenze coreografiche e le brevi storie di relazione sono il tessuto sul quale riscrivere altre storie più vecchie, senza descrizioni né commenti, ma registrando gli accadimenti attraverso un gioco di relazione dove danza e vita si confondono e i limiti diventano risorse.
Ingresso museo: gratuito
Visita guidata: € 4,00
Ingresso spettacolo: offerta libera
Info: www.mambo-bologna.org – www.ilgiardinodellamemoria.it
ore 20.30: Cimitero della Certosa – via della Certosa 18
In occasione della rassegna Certosa di Bologna. Calendario estivo e di bè bolognaestate 2016
“Splendida Certosa. Il meglio dell’arte tra Otto e Novecento”
Sale meravigliose, capolavori di marmo, colossi di bronzo, variopinti mosaici. Una passeggiata per scoprire il meglio della Certosa, che ha incantato scrittori, nobildonne, regnanti e pontefici. Ed un saluto ad alcuni personaggi che hanno fatto la storia d’Italia.
A cura dell’Associazione Culturale Didasco.
Prenotazione obbligatoria al 348 1431230 (pomeriggio e sera).
Ritrovo presso l’ingresso principale della Certosa (cortile Chiesa).
La visita si terrà anche in caso di maltempo.
Iniziativa rivolta esclusivamente ai soci dell’Associazione Amici della Certosa, con possibilità di associarsi al momento della visita guidata. Quota associativa € 10,00, prima visita in regalo.
Tutti i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna riceveranno un omaggio all’ingresso.
Ingresso: € 10,00 (per ogni ingresso pagante due euro saranno devoluti per la valorizzazione della Certosa)
Info: www.museibologna.it/risorgimento
giovedì 21 luglio
ore 21: Cimitero della Certosa – via della Certosa 18
In occasione della rassegna Certosa di Bologna. Calendario estivo e di bè bolognaestate 2016
“Parla con gli Angeli. Dalla Grande Guerra alla Liberazione”
Un custode che parla con gli angeli così delicatamente che gli essi stessi si manifestano e raccontano vite di cui sono stati custodi. Tra queste vite le storie di tre sindaci della città: Francesco Zanardi il sindaco del pane, Enio Gnudi sindaco per un giorno, Giuseppe Dozza l’emblema della rinascita.
A cura di Teatro dei Mignoli, gruppo Angeli alle Fermate e Compagnia d’Arte Drummatica.
Prenotazione obbligatoria al 338 3802652 (giorni feriali, ore 15-19.30).
Ritrovo 30 minuti prima dell’inizio presso l’ingresso principale della Certosa (cortile Chiesa).
L’evento si terrà anche in caso di maltempo.
Ingresso: € 12,00 (per ogni ingresso pagante due euro saranno devoluti per la valorizzazione della Certosa)
Info: www.museibologna.it/risorgimento
MOSTRE
MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“David Bowie Is”, fino al 13 novembre 2016
“David Bowie Is”, una delle mostre di maggior successo degli ultimi anni realizzata dal Victoria and Albert Museum di Londra, è la prima retrospettiva dedicata alla straordinaria carriera di David Bowie, uno degli artisti più audaci, influenti e innovativi nel panorama musicale contemporaneo.
La tappa al MAMbo rappresenta l’unico appuntamento italiano.
L’esposizione celebra la prolifica carriera di David Bowie che, con 14 milioni di dischi venduti, è riuscito in cinque decadi a perseguire in modo duraturo l’innovazione senza mai tradire se stesso e il suo pubblico.
Il percorso si sviluppa attraverso contenuti “multimediali” che conducono il visitatore all’interno del processo creativo del Duca Bianco e descrive come il suo lavoro abbia canalizzato i più ampi movimenti nell’ambito dell’arte, del design, del teatro e della cultura contemporanea. Il ritratto che emerge è quello di un artista capace di osservare e reinterpretare la società contemporanea con uno sguardo innovatore lasciando tracce indelebili nella cultura visiva e pop.
I curatori della mostra Victoria Broackes e Geoffrey Marsh hanno selezionato più di 300 oggetti dell’archivio personale del musicista tra cui: l’outfit di “Ziggy Stardust” (1972) disegnato da Freddie Burretti, fotografie di Brian Duffy; le creazioni sgargianti di Kansai Yamamoto per il tour di “Alladin Sane” del 1973, il cappotto con la Union Jack disegnato da Bowie assieme a Alexander McQueen per la cover dell’album “Earthling” (1997), le artistiche cover degli album realizzate da Guy Peellaert e Edward Bell e del penultimo album “The Next Day” (2013); estratti di video e performance live come “The Man Who Fell to Earth”, video musicali come “Boys Keep Swinging” e arredi creati per il “Diamond Dogs tour” (1974). Oltre a oggetti personali quali i testi originali delle sue canzoni scritti a mano, spartiti musicali che denotano la sua evoluzione creativa e musicale, e alcuni dei suoi strumenti.
La mostra è tematicamente suddivisa in tre principali sezioni.
La prima introduce il pubblico ai primi anni di vita e della carriera di David Bowie nella Londra del 1960, risalendo man mano fino al punto di svolta del singolo “Space Oddity” datato 1966.
La seconda si concentra invece sul processo creativo di Bowie nella genesi degli album e nell’elaborata progettazione dei suoi shows incentrati su personaggi e racconti romanzati.
La terza sezione immerge il pubblico nello spettacolare mondo dei grandi concerti live di Bowie. In quest’ultima parte, le presentazioni audio e video di grandi dimensioni sono accoppiate all’esposizione di diversi costumi di scena e materiali originali dell’artista.
La mostra si conclude con una serie di fotografie realizzate da fotografi del calibro di Helmut Newton, Herb Ritts e John Rowlands. I ritratti si affiancano a un collage di proiezioni che illustrano l’immensa influenza creativa del Duca Bianco, e la sua diffusa presenza nella musica, nella moda, negli effetti visivi contemporanei e nella cultura virtuale.
Info: www.mambo-bologna.org
Museo della Musica – Strada Maggiore 34
“La passione di Cleopatra. Visioni e maschere di Arnaldo Pomodoro”, fino al 18 settembre 2016
La mostra espone i materiali progettuali (disegni, maschere, ornamenti, modellini di scena) realizzati da Arnaldo Pomodoro per la messinscena de “La passione di Cleopatra” del poeta egiziano Ahmad Shawqi.
L’opera, con la regia di Cherif e le musiche di Paolo Terni, venne rappresentata sui ruderi di Gibellina nell’estate del 1989 nell’ambito delle Orestiadi, rassegna internazionale di teatro, musica e arti visive che si tiene ancora oggi nel paese in provincia di Trapani ricostruito dopo il terremoto che sconvolse la valle del Belice nel 1968.
L’esposizione, realizzata grazie alla collaborazione della Fondazione Arnaldo Pomodoro di Milano, si inserisce all’interno del progetto legato alla mostra “Egitto. Splendore Millenario”, organizzata da Istituzione Bologna Musei e Athemisia Group.
“La passione di Cleopatra” racconta una tappa fondamentale di quel viaggio straordinario che Arnaldo Pomodoro ha svolto nell’arco di un cinquantennio nella progettazione scenica di oltre quaranta spettacoli, dalla tragedia greca al melodramma, dal teatro contemporaneo alla musica, dalla “Caterina di Heilbronn” di Kleist – sul Lago di Zurigo nel 1972 con la regia di Luca Ronconi – alla trilogia dell'”Orestea” di Emilio Isgrò, da Eschilo – messa in scena sulle rovine di Gibellina tra il 1983 e il 1985 con la regia di Filippo Crivelli – fino al dittico “Cavalleria rusticana” di Mascagni e “Šárka” di Janáček al Teatro La Fenice di Venezia nel 2009 con la regia di Ermanno Olmi.
Il Museo della Musica celebra dunque il genio di Arnaldo Pomodoro facendo rivivere “La passione di Cleopatra”: in esposizione i sontuosi ornamenti di accompagnamento ideati dal maestro, visionarie maschere in bronzo (per Cleopatra, Marcantonio, Cesarione e altri personaggi della pièce), armature, pettorali, elmi da parata, gioielli monumentali, modellini di scena.
A cornice degli splendidi apparati sono esposti nelle sale museali volumi a tema e libretti d’opera selezionati dalla collezione libraria del museo.
Per l’occasione è inoltre aperta al pubblico la famosa “sala egizia” decorata da Gaetano Lodi, straordinario scrigno nascosto di Palazzo Sanguinetti.
Info: www.museibologna.it/musica
MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“M+M. 7 giorni”, fino al 31 luglio 2016
Il MAMbo è lieto di presentare nei propri spazi espositivi l’opera video “7 giorni” del duo artistico tedesco M+M.
L’esposizione, curata da Laura Carlini Fanfogna e Gino Gianuizzi, ha aperto l’edizione 2016 di Biografilm Festival.
L’installazione è costituita da sette episodi, uno per ogni giorno della settimana, che si ispirano a scene di celebri film girati tra gli anni ’60 e gli anni ’80: “Shining”, 1980, di Stanley Kubrick per Lunedì; “Il marito della parrucchiera”, 1990, di Patrice Leconte per Martedì; “Un uomo, una donna”, 1966, di Claude Lelouch per Mercoledì; “Francesco”, 1988, di Liliana Cavani per Giovedì; “Tenebre”, 1982, di Dario Argento per Venerdì; “La febbre del sabato sera”,1977, di John Badham per Sabato; “Il disprezzo”, 1963, di Jean-Luc Godard per Domenica.
Il progetto si è sviluppato tra il 2009 e il 2015 ed è stato concepito fin dall’inizio per avere una gestazione prolungata, con un unico protagonista, l’attore austriaco Christoph Luser, che vediamo nella sua evoluzione dai 28 ai 34 anni, il quale si confronta, nell’ambito dei 7 giorni consecutivi, con alcune situazioni ambigue e dai toni emotivi contrastanti nella loro apparente quotidianità.
La doppia narrazione simultanea di ogni giornata/scena, alternata alla successiva con una proiezione su quattro canali, crea un effetto enigmatico e inatteso in virtù della presentazione antinomica e coinvolge lo spettatore con un effetto includente e immersivo.
Info: www.mambo-bologna.org
“EX”, fino al 17 luglio 2016
Nell’ambito della settimana di eventi “Opentour” che prosegue fino al 19 giugno, l’Accademia di Belle Arti di Bologna e il MAMbo presentano la mostra “EX”, ospitata nella sala della Collezione Permanente MAMbo che espone abitualmente “Funerali di Togliatti” di Renato Guttuso, attualmente in prestito.
L’esposizione, curata dai docenti dell’Accademia Valerio Dehò e Carmen Lorenzetti, propone i lavori di un gruppo di quattro giovani artisti che sono stati allievi dell’Accademia di Belle Arti di Bologna e dell’associata Accademia di Ravenna: Riccardo Baruzzi (1976), Paolo Chiasera (1978), Flavio de Marco (1975), Michael Fliri (1978).
Sono state selezionate alcune opere recenti: Baruzzi propone due quadri in cui l’essenzialità del segno è traccia dell’evento performativo che lo genera; Chiasera intesse un dialogo tra i suoi tre quadri schermo e il vuoto lasciato dal dipinto di Guttuso temporaneamente assente; de Marco costruisce la sua dialettica tutta all’interno del concetto di immagine come finestra sul mondo nel quadro e nel world wide web; Fliri lavora, tramite la scultura e la fotografia, sul concetto di maschera che costituisce il confine tra il sé e il mondo occultando o svelando il mistero dell’essere.
I quattro artisti all’interno del percorso di “Opentour” diventano quindi un punto di arrivo esemplare, sia per lo sguardo degli studenti che guardano al loro futuro, sia per la città che riannoda così i fili della memoria di un’antica istituzione come l’Accademia.
L’iniziativa si inscrive all’interno di una convenzione che l’istituzione accademica ha sottoscritto con l’Istituzione Bologna Musei | MAMbo che intende valorizzare e connettere le pratiche artistiche che si sono svolte e si svolgono all’interno dell’Accademia con quelle che il museo propone nell’ambito dell’esposizione, la promozione e la didattica dell’arte contemporanea.
Info: www.mambo-bologna.org
Villa delle Rose – via Saragozza 228/230
“Mahony. Ghosts and the self”, fino al 31 luglio 2016
Promuovere e valorizzare la giovane arte internazionale è l’obiettivo di “ROSE”, programma di residenze che il MAMbo ha avviato per l’anno 2016-2017.
Il progetto, curato da Giulia Pezzoli, coinvolge la Residenza per Artisti Sandra Natali e la sede espositiva di Villa delle Rose nelle quali gli artisti soggiornano e producono nuovi lavori, per arrivare all’allestimento e all’apertura di una mostra monografica.
Il primo periodo di residenza vede la presenza a Bologna del Mahony Collective, che presenta al pubblico un progetto di mostra dal titolo “Ghosts and the self”, scelto per la capacità di dare forma, attraverso un linguaggio ironico, a un’immagine della società europea contemporanea in cui gli elementi di un passato coloniale e di una storia di dominazione ed espansione culturale riaffiorano, apparentemente edulcorati da un’estetica essenziale e rarefatta, coerente con le tematiche trattate.
L’esposizione a Villa delle Rose si svolge nell’ambito di CONCIVES 1116 – 2016 Nono centenario del Comune di Bologna e include otto grandi installazioni che, attraverso la combinazione di media differenti, analizzano episodi esemplificativi delle contraddizioni che hanno caratterizzato la storia coloniale dell’Occidente, ponendole in relazione con gli aspetti più attuali della cultura contemporanea, ad oggi ancora rintracciabili nei dibattiti politici e nei conflitti sociali del presente.
Info: www.mambo-bologna.org
Museo del Risorgimento – Piazza Carducci 5
“Educare con l’Arte”, fino al 15 luglio 2016
L’annuario 2015 dell’ALI – Associazione Liberi Incisori è dedicato al tema “Educare con l’arte”.
Nel volume sono state pubblicate oltre novanta incisioni appositamente realizzate da oltre cinquanta artisti, che in mostra sono rappresentati da un’opera ciascuno.
Le opere e le testimonianze degli artisti sono state mescolate a scritti originali di letterati, poeti e critici d’arte nazionali.
Questo ricco risultato di operosa creatività è stato suddiviso secondo suggestioni iconografiche, cui corrispondono altrettante sezioni della mostra: “Omaggio ad Angelo Venturoli”, “I Maestri”, “L’Arte (o le Arti)”, “I Percorsi” e “Occhi e Animi Attenti”.
L’esposizione rientra nell’ambito delle iniziative dedicate ai 190 anni dell’istituzione del Collegio Artistico Venturoli di Bologna, che fu fondato per iniziativa di Angelo Venturoli (1749-1821), protagonista dell’architettura bolognese neoclassica e progettista di monumenti ed architetture in Certosa.
L’ALI – Associazione Liberi Incisori, con sede sociale a Bologna, dal 2009 opera ponendo alla base dell’adesione dei soci non una omologazione di stili e linguaggi ma una rigorosa preparazione tecnica nella grafica originale.
Ogni anno l’Associazione pubblica un annuario dedicato a un tema, per il quale gli incisori elaborano sia opere originali sia una riflessione scritta attinente.
Info: www.museibologna.it/risorgimento
Museo Medievale – via Manzoni 4
“Bologna 1116. Dalla Rocca imperiale alla città del Comune”, fino al 17 luglio 2016
Nell’ambito di CONCIVES 1116 – 2016 Nono centenario del Comune di Bologna, il Museo Civico Medievale, in collaborazione con l’Archivio di Stato di Bologna e il Comitato per Bologna Storica e Artistica, propone la mostra “Bologna 1116. Dalla Rocca imperiale alla città del Comune” – curata da Massimo Medica e Giancarlo Benevolo – che per la prima volta presenta al pubblico i documenti principali della storia cittadina agli esordi delle sue istituzioni politiche e culturali.
L’esposizione è un percorso storico che guida alla comprensione dell’evoluzione di Bologna dalla crisi tardo antica e altomedievale alla grande ripresa della città dopo l’anno Mille fino al massimo sviluppo nel Duecento. Il percorso è articolato in sezioni tematiche, nelle quali vengono approfonditi i momenti che hanno segnato per sempre i caratteri di Bologna e dei suoi cittadini.
Dopo la “città retratta”, delimitata dalle Quattro Croci e dalle Mura di Selenite (secoli IV-X), alcuni oggetti preziosi, tra cui sculture, riccioli di pastorale, una mitria, un frammento di tessuto e alcune pagine miniate, evocano il successivo coinvolgimento della città e della sua Chiesa nello scontro tra il papato e l’impero sulla nomina dei vescovi (Lotta per le investiture). In tale contesto sono esposte rare testimonianze documentarie dei conti di Bologna (XI secolo), una immagine di Matilde di Canossa, signora della città e due plastici che ricostruiscono l’assetto della Rocca imperiale, distrutta dai Bolognesi nel 1115 all’indomani della morte di Matilde.
La Rocca, di cui il Palazzo Ghisilardi (sede del museo) conserva alcuni resti murari in Selenìte, fu sede dei funzionari matildici e imperiali che si opponevano al dinamismo politico ed economico della città ormai avviata ad affermare l’autonomia comunale. La cruenta ribellione dei Bolognesi, evocata in mostra dalla riproduzione di un armato del XII secolo, fu perdonata dall’imperatore Enrico V che fece ai cittadini (“concives”) alcune importanti concessioni mediante il famoso diploma del 15 maggio 1116. Questo documento, esposto in mostra rilegato nel celebre Registro Grosso, fu considerato più tardi la base della legittimazione dell’autogoverno bolognese e quindi il primo riconoscimento ufficiale del Comune.
Da qui vengono ripercorse le fasi istituzionali del Comune a partire dai consoli (1123), l’espansione duecentesca della città (plastico) e la liberazione dei servi di cui viene esposto il noto “Liber Paradisus” (1257). L’origine dello “Studium” (Università) è illustrata attraverso Irnerio (nel ritratto ottocentesco di Luigi Serra), i monumenti trecenteschi dei dottori presenti in museo e una versione quattrocentesca del “Falso privilegio” di Teodosio II (attribuito all’anno 423).
Info: www.museibologna.it/arteantica
Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123
“Dall’Archivio fotografico Aldini-Valeriani (1865-1965)”, fino al 2 ottobre 2016
L’esposizione, promossa nell’ambito di CONCIVES 1116 – 2016 Nono centenario del Comune di Bologna, è dedicata all’Istituto Aldini-Valeriani, la scuola che ha formato generazioni di tecnici specializzati, protagonisti dello sviluppo industriale del territorio.
Le 44 immagini storiche in mostra, selezionate dall’Archivio fotografico conservato presso il Museo del Patrimonio Industriale, documentano un secolo di storia della più antica scuola tecnica bolognese, dal 1865 sino agli anni del boom economico.
Si tratta di due nuclei documentali che fanno riferimento a momenti importanti della storia della scuola.
Il primo nucleo riguarda la partecipazione, avvenuta tra il 1867 e il 1911, a esposizioni nazionali ed internazionali, dove l’Aldini portò testimonianza della pratica educativa messa in atto.
Questa fase è documentata dagli scatti di importanti fotografi bolognesi come Sorgato, Poppi e Lanzoni, che furono incaricati di ritrarre gli ambienti, gli apparati di laboratorio, le macchine, il lavoro degli studenti.
Il secondo nucleo testimonia invece l’evoluzione dell’Istituto sino al secondo dopoguerra, a partire dalla sua trasformazione in scuola-officina avvenuta con il trasferimento nel 1878 all’interno dei locali di Santa Lucia in via Castiglione, evoluzione che rappresenta la vera innovazione della proposta formativa delle Aldini.
L’alternanza tra teoria e pratica fu anche in questo caso documentata da alcuni dei più importanti Studi fotografici della città: Villani, Zagnoli e Fototecnica Bolognese.
Completano l’esposizione una selezione dei materiali provenienti dalla biblioteca e dall’Archivio Storico che, insieme ad esempi significativi di strumenti scientifici e di laboratorio tratti dalle collezioni storiche del museo, testimoniano l’importanza di questa scuola nella diffusione di una cultura tecnico-scientifica d’avanguardia.
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale
Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2
“Egitto. Splendore Millenario. Capolavori da Leiden a Bologna”, fino al 17 luglio 2016
Sotto le due torri rivive lo splendore di una civiltà millenaria e unica che da sempre affascina tutto il mondo: l’Egitto delle Piramidi, dei Faraoni, degli dei potenti e multiformi, ma anche l’Egitto delle scoperte sensazionali, dell’archeologia avvincente, del collezionismo più appassionato, dello studio più rigoroso. Il racconto di oltre quattro millenni di storia dell’Antico Egitto attraverso più di 500 opere d’inestimabile bellezza.
La mostra non è solo un’esposizione di fortissimo impatto visivo e scientifico, ma è anche un’operazione che non ha precedenti nel panorama internazionale: la collezione egiziana del Museo Nazionale di Antichità di Leiden in Olanda – una delle prime dieci al mondo – e quella di Bologna – tra le prime in Italia per numero, qualità e stato conservativo dei suoi oggetti, si uniscono integrandosi in un percorso espositivo di circa 1.700 metri quadrati di arte e storia.
Sono 500 i reperti, databili dal Periodo Predinastico all’Epoca Romana, che dall’Olanda sono giunti al museo bolognese.
E assieme ai capolavori di Leiden e Bologna, la mostra ospita importanti prestiti del Museo Egizio di Torino e del Museo Egizio di Firenze, all’insegna di un network che vede coinvolte le principali realtà museali italiane.
Per la prima volta sono esposti l’uno accanto all’altro i capolavori delle due collezioni, opere quali: la Stele di Aku (XII-XIII Dinastia, 1976-1648 a.C.), il “maggiordomo della divina offerta” la cui preghiera racconta l’esistenza ultraterrena del defunto in un mondo tripartito tra cielo, terra e oltretomba; gli ori attribuiti al generale Djehuty, che condusse vittoriose le truppe egiziane nel Vicino Oriente per il faraone Thutmose III (1479-1425 a.C.), il grande conquistatore; le statue di Maya, Sovrintendente al tesoro reale di Tutankhamon, e Meryt, cantrice di Amon, (XVIII dinastia, regni di Tutankhamon-Horemheb, 1333-1292 a.C.), massimi capolavori del Museo Nazionale di Antichità di Leiden, che lasceranno per la prima volta l’Olanda; e infine, tra i numerosi oggetti che testimoniano il raffinatissimo stile di vita degli Egiziani più facoltosi, un Manico di specchio (1292 a.C.) dalle sembianze di una eternamente giovane fanciulla che tiene un uccellino in mano.
Infine, per la prima volta dopo 200 anni dalla riscoperta a Saqqara della sua tomba, la mostra offre l’occasione unica e irripetibile di vedere ricongiunti i più importanti rilievi di Horemheb, comandante in capo dell’esercito egiziano al tempo di Tutankhamon e poi ultimo sovrano della XVIII dinastia, dal 1319 al 1292 a.C., che Leiden, Bologna e Firenze posseggono.
Info: www.museibologna.it/archeologico
L’Istituzione Bologna Musei racconta, attraverso le sue collezioni, l’intera storia dell’area metropolitana bolognese, dai primi insediamenti preistorici fino alle dinamiche artistiche, economiche, scientifiche e produttive della società contemporanea.Un unico percorso diffuso sul territorio, articolato per aree tematiche. Archeologia, storia, storia dell’arte, musica, patrimonio industriale e cultura tecnica sono i grandi temi che è possibile affrontare, anche attraverso percorsi trasversali alle varie sedi.
Fanno parte dell’Istituzione Bologna Musei: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, Museo Morandi, Casa Morandi, Villa delle Rose, Museo per la Memoria di Ustica, Museo Civico Archeologico, Museo Civico Medievale, Collezioni Comunali d’Arte, Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini, Museo del Patrimonio Industriale, Museo e Biblioteca del Risorgimento, Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna.
Info: www.museibologna.it.
La Card Musei Metropolitani di Bologna è il nuovo servizio attivato in occasione del IX centenario del Comune di Bologna per ampliare l’accessibilità al patrimonio storico artistico della città: un abbonamento che offre accesso illimitato alle collezioni permanenti e ingresso a prezzo ridotto alle mostre temporanee di tanti musei della città e dell’area metropolitana. Vale 12 mesi e costa 25 euro: tutte le informazioni sono disponibili sul sito www.cardmuseibologna.it
INDIRIZZI E RECAPITI:
MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna e Museo Morandi – via Don Minzoni 14 – tel. 051 6496611
dal 14 luglio:
aperto: martedì – domenica e festivi: ore 10-19
La mostra “David Bowie Is” osserva i seguenti orari di apertura: martedì, mercoledì, venerdì, sabato, domenica e festivi: ore 10-19; giovedì: ore 10-23
Casa Morandi – via Fondazza 36 – tel. 051 6496611
aperto: su prenotazione
Villa delle Rose – via Saragozza 228/230 – tel. 051 436818 – 6496611
aperto: in occasione di eventi espositivi
Fino a domenica 31 luglio 2016: mercoledì, giovedì e venerdì: ore 16-20; sabato: ore 10-14; domenica 31 luglio: ore 16-20
Museo per la Memoria di Ustica – via di Saliceto 3/22 – tel. 051 377680
venerdì, sabato e domenica: ore 10-18
Fino al 18 settembre aperto: venerdì, sabato e domenica: ore 17-20. In occasione degli eventi della rassegna “Il Giardino della Memoria”: aperto ore 20-24
Museo Civico Archeologico – via dell’Archiginnasio 2 – tel. 051 2757211
aperto: martedì – giovedì: ore 9-18.30; venerdì: ore 9-22; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30
La mostra “Egitto. Splendore Millenario. Capolavori da Leiden a Bologna” osserva gli stessi orari di apertura del museo
chiuso per disallestimento dal 18 luglio all’8 agosto
dal 9 agosto:
aperto: dal martedì al venerdì: ore 9-15; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30
Museo Civico Medievale – via Manzoni 4 – tel. 051 2193916 – 2193930
aperto: martedì – venerdì: ore 9-15; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30
Collezioni Comunali d’Arte – Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6 – tel. 051 2193998
aperto: martedì – venerdì: ore 9-18.30; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30
Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini – Strada Maggiore 44 – tel. 051 236708
aperto: martedì – sabato: ore 9-14; domenica e festivi: ore 9-13
Museo internazionale e biblioteca della musica – Strada Maggiore 34 – tel. 051 2757711
aperto: martedì – venerdì: ore 9.30-16; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30
Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123 – tel. 051 6356611
fino al 15 settembre:
aperto: martedì, mercoledì, giovedì: ore 9-13. Negli altri giorni apertura SOLO su prenotazione per gruppi di minimo 5 persone telefonando allo 051 6356611 almeno 3 giorni prima, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 14
Museo civico del Risorgimento – Piazza Carducci 5 – tel. 051 347592
aperto: martedì – domenica: ore 9-13
chiuso dal 16 luglio al 15 settembre