Ogni settimana i Musei Civici di Bologna propongono un ricco calendario di appuntamenti, per svelare le loro collezioni e raccontare aspetti ed episodi inediti e curiosi della storia della città, anche attraverso punti di vista differenti e insoliti accostamenti fra le diverse collezioni.
Conferenze, laboratori, concerti, visite guidate, visite in lingua sono i principali “strumenti” di questo racconto, che si dispiega lungo millenni di storia, dai primi utensili in pietra di uomini vissuti 800.000 anni fa ai prodotti dell’attuale distretto industriale, dalla pittura alle varie forme dell’arte moderna e contemporanea, dalla musica alle grandi epopee politiche e civili.
Di seguito gli appuntamenti in programma da venerdì 13 a giovedì 19 maggio.
IN EVIDENZA
domenica 15 maggio
“L’Istituzione Bologna Musei per il Compleanno del Comune di Bologna”
Il 15 maggio di novecento anni fa nasceva il Comune di Bologna.
In quella data infatti l’Imperatore Enrico V emise un atto per riconoscere ai Bolognesi una serie di prerogative che di fatto legittimano il loro diritto di autogestione rispetto all’Impero. Il Diploma di Enrico V, datato 15 maggio 1116, è pertanto tradizionalmente considerato la base di legittimazione della nostra organizzazione comunale.
Per festeggiare questa ricorrenza, l’Istituzione Bologna Musei apre gratuitamente le proprie collezioni permanenti e propone numerose iniziative. il Nono centenario è stata l’occasione per inaugurare nuovi servizi per una maggiore accessibilità e fruizione del patrimonio artistico-culturale della città e, proprio in quest’ottica, è stata attivata la nuova Card Musei metropolitani di Bologna, in vendita presso Bologna Welcome Point in Piazza Maggiore, il Teatro Anatomico dell’Archiginnasio e nei seguenti musei dell’Istituzione Bologna Musei: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, Museo Civico Archeologico, Museo Civico Medievale, Collezioni Comunali d’Arte, Museo internazionale e biblioteca della musica, Museo del Patrimonio Industriale e Museo civico del Risorgimento.
Tre sono le mostre già inaugurate nell’ambito di “CONCIVES 1116 – 2016 Nono centenario del Comune di Bologna” e che si potranno visitare gratuitamente il 15 maggio: “Bologna 1116. Dalla Rocca imperiale alla città del Comune” al Museo Civico Medievale, “Il segno inciso di Giorgio Morandi. Matrici e stampe a confronto” al Museo Morandi e “Dall’Archivio fotografico Aldini-Valeriani (1865-1965)” al Museo del Patrimonio Industriale. Per l’occasione inoltre il Museo Davia Bargellini è aperto straordinariamente dalle ore 9 alle ore 18.30.
Tutti gli altri musei dell’Istituzione osserveranno invece il consueto orario di apertura festivo.
Di seguito il programma delle iniziative:
ore 11: Museo per la Memoria di Ustica – via di Saliceto 3/22
“Visita guidata al Museo per la Memoria di Ustica”
Una visita al luogo che l’artista francese Christian Boltanski ha creato per la città in ricordo delle vittime della tragedia di Ustica. Un’occasione per riflettere sulla memoria e sull’identità di ciascuno di noi, ripercorrendo le vicende della nostra storia contemporanea.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (martedì e giovedì dalle 9 alle 17) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso museo: gratuito
Visita guidata: € 4,00
Info: www.mambo-bologna.org
ore 15: Collezioni Comunali d’Arte / Sala Farnese – Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6
“Fasti bolognesi. Storie della città sulle pareti della Sala Farnese”
Percorso guidato con Vincenzo Pezzitola.
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/arteantica
ore 16: Museo Davia Bargellini – Strada Maggiore 44
“I Bargellini. Storia di una famiglia e del Senato bolognese (XVI-XVIII secolo)”
Percorso guidato con Paolo Cova.
Il museo effettuerà un’apertura straordinaria fino alle ore 18.30.
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/arteantica
ore 17: Museo Medievale – via Manzoni 4
“Bologna 1116. Dalla Rocca imperiale alla città del Comune”
Svelamento della lapide commemorativa per i 900 anni del Comune e presentazione del catalogo della mostra.
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/arteantica
PER I BAMBINI
sabato 14 maggio
ore 10 e ore 11.15: Museo della Musica – Strada Maggiore 34
In occasione della rassegna The Best of
“Mamamusica I” (terzo incontro)
Laboratorio in 4 incontri per bambini da 0 a 24 mesi e genitori.
Alle ore 10 per bambini da 0 a 18 mesi; alle ore 11.15 per bambini da 19 a 24 mesi.
Un progetto del Museo della Musica in collaborazione con Associazione Musica e Nuvole. Con Chiara Bartolotta, Luca Bernard, Linda Tesauro.
Un cerchio di mamme e papà all’interno del quale tanti piccoli esploratori ai primi passi e provetti gattonatori si muoveranno e vocalizzeranno con la conduzione esperta di educatori e musicisti.
Prenotazione obbligatoria solo online su www.museibologna.it/musica.
Si richiede conferma o eventuale disdetta entro il giovedì precedente la data del laboratorio.
Ingresso: € 4,00 a partecipante
Info: www.museibologna.it/musica
ore 16: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“Sabato dei Nidi. Città in bottiglia”
Un’attività dedicata all’opera “Paesaggio eroso” di Tony Cragg per scoprire come gli artisti contemporanei utilizzano gli oggetti quotidiani: bicchieri, barattoli, bottiglie e recipienti dalle più svariate forme saranno gli ingredienti speciali per costruire un’inedita città.
Per bambini da 2 a 3 anni con genitori.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (martedì e giovedì dalle 9 alle 17) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso: € 4,00
Info: www.mambo-bologna.org
domenica 15 maggio
ore 13-17: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“Con l’arte…si mangia!”
In occasione del brunch all’aperto organizzato da Bar Bistrot Ex Forno, il Dipartimento educativo MAMbo propone attività per bambini e famiglie.
I partecipanti potranno realizzare originali tovagliette da colazione, per apparecchiare la tavola a regola d’arte. Nel pomeriggio il Parco del Cavaticcio sarà un vero e proprio atelier a cielo aperto: cavalletti, pennelli e colori per vivere l’esperienza della pittura “en plein air”.
Per bambini da 5 a 11 anni.
Si annulla in caso di maltempo.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (martedì e giovedì dalle 9 alle 17) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso: gratuito
Info: www.mambo-bologna.org
GLI ALTRI APPUNTAMENTI
venerdì 13 maggio
ore 15.30: Cimitero della Certosa – via della Certosa 18
“Novecento sensuale e severo. Dal Liberty al Classicismo”
Accompagnati da Roberto Martorelli tra le sale e i chiostri della Certosa, sarà possibile scoprire il passaggio che dall’eleganza Liberty di fine XIX secolo, giunge fino al classicismo degli anni venti del Novecento. Donne sensuali, uomini virili, fiori e panneggi fluenti si alterneranno in uno straordinario percorso di capolavori in marmo e bronzo.
Visita guidata a cura del Museo civico del Risorgimento.
Ritrovo alle ore 14.45 all’ingresso principale della Certosa (cortile Chiesa).
Ingresso: € 4,00
Info: www.museibologna.it/risorgimento
ore 18.30: Museo della Musica – Strada Maggiore 34
In occasione della rassegna Nell’anno di… i musicisti raccontano i musicisti
“Promenade”
Concerto itinerante nelle sale del museo con Promenade Strings., nell’ambito di “CONCIVES 1116 – 2016 Nono centenario del Comune di Bologna”
La festa di maggio del museo si conclude con l'”invasione” dei 20 giovani musicisti del Promenade, ensemble cameristico “totale” costituito da allievi emergenti e talentuosi capaci di affrontare sia programmi classici che repertori innovativi dedicati alla trascrizione di celebri capolavori musicali, da Mozart a Haendel, da Vivaldi a Gluck fino a Mussorgsky e Britten.
Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti
Info: www.museibologna.it/musica
ore 19: Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2
“Egitto. Splendore Millenario. Capolavori da Leiden a Bologna”
Visita guidata alla mostra, a cura degli archeologi di Aster.
Prenotazione obbligatoria allo 051 0301043 (dal lunedì al venerdì, ore 10-17).
Ingresso: biglietto mostra + diritti di prenotazione, prevendita e microfonaggio (€ 2,50)
Info: www.museibologna.it/archeologico
sabato 14 maggio
ore 9.30-12.15: Piazza Maggiore / Cimitero della Certosa – via della Certosa 18
“Arte e storia fra i portici e la Certosa”
Un viaggio “a cielo aperto” nell’arte bolognese attraverso i secoli a bordo dell’Open Bus: si parte dalla storica casa-museo di Giosue Carducci, sede del Museo civico del Risorgimento, passando per i secolari portici, candidati a diventare patrimonio dell’Unesco, terminando nella suggestiva cornice presso il Cimitero Monumentale della Certosa; il tutto accompagnati dalle guide turistiche di G.A.I.A., per coinvolgere e condurre alla visita di capolavori unici e personaggi immortali.
Programma:
ore 9.30: partenza da Piazza Maggiore con l’Open Bus
ore 9.35: passaggio da Piazza Carducci
ore 12.15: termine in Piazza Carducci. Chi vuole visitare Casa Carducci e/o il Museo civico del Risorgimento (aperti dalle 9 alle 13), può farlo prima o dopo il tour con l’Open Bus.
“Arte e storia fra i portici e la Certosa” è un’iniziativa del Museo civico del Risorgimento, City Red Bus e G.A.I.A. per la promozione dell’arte e della storia dell’Ottocento bolognese.
Costo del tour: € 25,00 che comprende l’ingresso a Casa Carducci e al Museo civico del Risorgimento, il tour con l’Open Bus e la visita guidata alla Certosa.
Info: www.museibologna.it/risorgimento
Museo Davia Bargellini – Strada Maggiore 44
ore 9.30:”Coro di voci bianche”
L’Istituto Comprensivo Granarolo dell’Emilia in collaborazione con l’Associazione MusicSpace Italy e l’Università di Bologna, con il patrocinio morale dell’Associazione Emiliano Romagnola Cori, presenta un concerto del Coro di voci bianche diretto dal soprano Satomi Yanagibashi, nell’ambito della divulgazione delle arti, orientata all’educazione al Patrimonio e alla valorizzazione dei Beni Culturali.
Programma della giornata:
ore 9.30: visita guidata al Museo Davia Bargellini e attività laboratoriale, a cura di Silvia Battistini, Responsabile del museo
ore 10.15: saluto delle Autorità nell’ambito del Progetto “LINK Learning in a New Key. Engaging Vulnerable Young People in School Education”, con il supporto scientifico del MIUR – Direzione Generale per lo studente, l’integrazione e la partecipazione.
Interverranno il Dirigente Scolastico Maria Grazia Cortesi, il Sindaco Daniela Lo Conte; Anna Rita Addessi e Luisa Bonfiglioli, Università di Bologna; Barbara Zanchi, Presidente dell’Associazione MusicSpace Italy, docente presso l’University of the West of England, Bristol UK, Responsabile del coordinamento italiano del LINK; Andrea Angelini, Presidente di AERCO
ore 11: esibizione coreutica delle classi 2a A e 2a B diretti dal soprano Satomi Yanagibashi.
Al pianoforte Yuriko Kato, alla batteria Sandro Mutinelli.
ore 11.30: ringraziamenti e saluti
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/arteantica
ore 16: Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2
“Questioni di identità: un Egitto multiculturale e multilingue”
Conferenza di Luigi Prada (University of Oxford, Alexander von Humboldt Stiftung).
Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti
Info: www.museibologna.it/archeologico
ore 17: Museo della Musica – Strada Maggiore 34
In occasione della rassegna Nell’anno di… i musicisti raccontano i musicisti
“Bologna tra clavicembalo e pianoforte”
Presentazione del volume dedicato ai compositori bolognesi del XVII – XVIII secolo, con Maria Pia Jacoboni e Donata Bertoldi, , nell’ambito di “CONCIVES 1116 – 2016 Nono centenario del Comune di Bologna”. A cura di Associazione Clavicembalistica Bolognese.
Musiche di Campeggi, Palmerini, Brizzi Giorgi, Sandoni, Tinazzoli, Uttini dalle collezioni della biblioteca del museo.
Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti
Info: www.museibologna.it/musica
domenica 15 maggio
ore 11 e ore 16: Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2
“Egitto. Splendore Millenario. Capolavori da Leiden a Bologna”
Visita guidata alla mostra, a cura degli archeologi di Aster.
Prenotazione obbligatoria allo 051 0301043 (dal lunedì al venerdì, ore 10-17).
Ingresso: biglietto mostra + diritti di prenotazione, prevendita e microfonaggio (€ 2,50)
Info: www.museibologna.it/archeologico
ore 16: Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2
“Dalla storia al romanzo: William Shakespeare, ‘Antonio e Cleopatra’”
Gruppo di lettura con l’egittologa Barbara Faenza che accompagnerà i lettori, rispondendo a domande e curiosità.
Durante questo incontro è prevista la discussione sul romanzo di William Shakespeare, “Antonio e Cleopatra”, 1607 ca.
Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti
Info: www.museibologna.it/archeologico
ore 16.30: Museo della Musica – Strada Maggiore 34
In occasione di Musica in fiore. I concerti degli studenti del Conservatorio oltre il Conservatorio
“Scuola di chitarra – Scuola di pianoforte”
Concerto degli studenti della Scuola di chitarra – prof. Pietro Bonaguri e della Scuola di pianoforte – prof. Gabrio Fanti.
Musiche di Johann Sebastian Bach, Ludwig van Beethoven, Franz Schubert.
Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti
Info: www.museibologna.it/musica
martedì 17 maggio
ore 17: Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2
“Quarto d’ora accademico”
Fino al 17 luglio tutti i martedì e i giovedì non festivi alle 17 un’archeologa dello staff vi aspetta nell’atrio per svelare in quindici minuti una pagina inedita di quel grande libro di Storie che è il Museo.
Ingresso: biglietto mostra o museo
Info: www.museibologna.it/archeologico
giovedì 19 maggio
ore 17: Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2
“Quarto d’ora accademico”
Fino al 17 luglio tutti i martedì e i giovedì non festivi alle 17 un’archeologa dello staff vi aspetta nell’atrio per svelare in quindici minuti una pagina inedita di quel grande libro di Storie che è il Museo.
Ingresso: biglietto mostra o museo
Info: www.museibologna.it/archeologico
ore 18: Museo della Musica – Strada Maggiore 34
In occasione di Nipponica
“Wa: armonie giapponesi. Sakura-komachi in concerto”
Protagonista di questo appuntamento di Nipponica è il gruppo Sakura-komachi, uno dei più prestigiosi e rappresentativi fra quelli associati alla Japan Performing Arts Association (JAA), che ha scelto anche Bologna tra le tappe del suo tour italiano in occasione dei festeggiamenti per il 150° anniversario dell’apertura ufficiale delle relazioni diplomatiche tra Italia e Giappone.
L’ensemble Sakura-komachi è composto di sole musiciste donne che propongono un repertorio di musica tradizionale con koto, biwa, shakuhachi e altri strumenti. Il gruppo ha già proposto i propri concerti in numerose piazze internazionali.
Con Maki Isogai, Azumi Yamano (vincitrice del “Grand prix” al Concorso Nazionale di Musica Giapponese), Yuko Fukuda, Mai KamiyaKoto, cetra giapponese; Rin Nakashima, koto 17 corde; Shozan Sakurai, shakuhachi (flauto dritto di bambù); Akiko Sakurai (vincitrice del “Grand prix” al Concorso Nazionale di Biwa), satsuma Biwa (liuto giapponese); Fumiko Ara, wWadaiko (tamburo giapponese); Ryoko Kagawa, shinobue (flauto traverso); Hitomi Nakamura, voce.
Il concerto è realizzato in collaborazione con Ambasciata del Giappone in Italia e Consolato Generale del Giappone a Milano.
Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti
Info: www.museibologna.it/musica
MOSTRE
MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“Manga Hokusai Manga. Il fumetto contemporaneo legge il maestro”, fino al 22 maggio 2016
A 200 anni dalla pubblicazione del primo volume degli Hokusai Manga, spesso considerati all’origine del fumetto giapponese contemporaneo, un’originale mostra promossa dal Japan Foundation di Tokyo e curata da Jacqueline Berndt, in occasione di Future Film Festival, illustra l’opera del celebre pittore Katsushika Hokusai, autore di splendidi ukiyo-e come la celeberrima xilografia intitolata la “Grande Onda”, dal punto di vista della più recente produzione artistica giapponese: i manga.
Dopo il suo debutto a Roma, questa mostra itinerante della Japan Foundation approda a Bologna, per intraprendere un tour mondiale all’insegna dell’interazione tra tradizione e contemporaneità. Sulla scia della crescita esponenziale dell’universo manga e del relativo immaginario, anche il manga del maestro Hokusai conosce nuova fama, tanto che in molti ne parlano come dell’antesignano del fumetto odierno. Ma cosa hanno in comune i disegni del maestro e la narrativa grafica odierna, oltre al nome?
Diversa da ogni mostra su Hokusai tenutasi finora, “Manga Hokusai Manga” approccia i disegni originali dalla prospettiva del fumetto contemporaneo, ponendo in rilievo gli stili specifici del genere, lo storytelling pittorico e la cultura della partecipazione.
Info: www.mambo-bologna.org
“Luigi Presicce. Fine eroica di un’immagine del Quattrocento”, fino al 5 giugno 2016
Il MAMbo presenta negli spazi della Collezione Permanente “Fine eroica di un’immagine del Quattrocento”, lavoro inedito di Luigi Presicce.
L’opera è stata realizzata documentando un workshop tenuto da Presicce nel 2015 con il coinvolgimento di un gruppo di studenti dell’Accademia di Belle Arti di Bologna, nell’ambito di un progetto didattico denominato “L’Accademia dell’immobilità”, a cura di Lelio Aiello.
Il lavoro ha origine dalle elaborazioni collettive suscitate da una descrizione, minuziosa ma solo verbale, di una miniatura del Quattrocento di cui i partecipanti al workshop non hanno mai avuto modo di vedere la riproduzione, dalla quale si è arrivati alla creazione di un’installazione, un “tableau vivant”, davanti alla tela “Funerali di Togliatti” di Renato Guttuso, esposta in Collezione Permanente MAMbo.
Nutrita di suggestioni iconografiche derivate da Delacroix, Niccolò dell’Arca, Peter Brook, Pier Paolo Pasolini e Dereck Jarman, l’esecuzione dal vivo ha avuto un numero volutamente molto limitato di spettatori: due persone sconosciute l’una all’altra. La sua traduzione in video ne permette ora la visione a un pubblico più ampio, offrendo tra l’altro una preziosa rilettura creativa di una delle opere più conosciute e amate del MAMbo.
Info: www.mambo-bologna.org
“Museo Chiama Artista. Yuri Ancarani. Bora”, fino al 5 giugno 2016
Arriva al MAMbo dopo GAM di Torino, GAMeC di Bergamo, MA*GA di Gallarate, Museo del Novecento di Milano e Ca’ Pesaro di Venezia la terza edizione di “Museo Chiama Artista”, progetto nato dalla collaborazione tra la Direzione generale arte e architettura contemporanee e periferie urbane del MiBACT e AMACI – Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani.
“Museo Chiama Artista”, a cura di Ludovico Pratesi e Angela Tecce, conferma l’obiettivo di sostenere attivamente il sistema del contemporaneo nel nostro Paese, commissionando di anno in anno ad artisti italiani la produzione di una nuova opera che potrà circolare nei musei associati.
Nel 2016 la scelta dei direttori dei musei AMACI è caduta su Yuri Ancarani, artista che negli ultimi anni ha raccolto un crescente consenso in Italia e all’estero.
“Bora” è il risultato della lunga elaborazione di un lavoro nato nel 2011 come progetto in divenire e riproposto in diverse occasioni in forma di interazione tra video e interventi musicali dal vivo affidati a diversi musicisti. Conclusa questa modalità di presentazione, durata quattro anni, l’opera assume ora la forma definitiva di una videoscultura, con l’abbandono della proiezione in grande scala e la sua trasposizione sullo schermo da 13” di un apparecchio Brionvega modificato, che riporta lo spettatore a un contatto più intimo e soggettivo con l’elemento principale del video, il suono del vento al quale l’opera è intitolata.
Info: www.mambo-bologna.org
Museo della Musica – Strada Maggiore 34
“Penelope Chiara Cocchi. AVATAR. Dialogo con l’Universo. L’Origine della Musica”, fino al 15 maggio 2016
“AVATAR”, mostra personale di Penelope Chiara Cocchi a cura di Olivia Spatola, esplora lo stretto rapporto tra musica e arte visiva.
Il titolo della mostra, “AVATAR”, è stato scelto dall’artista perché riconduce all’idea secondo cui il nostro corpo sia una sorta di “mappa” in cui si riflette l’intero universo: le leggi matematiche, fisiche e biologiche sono in esso presenti come in tutto il creato. Penelope, partendo dal concetto per cui “siamo polvere di stelle”, elabora una visione olistica e totalizzante, identificando le nostre connessioni neuronali alle radici degli alberi, mostrando le analogie fra le forme micro e macro cosmiche, trovando le similitudini fra i suoni dell’universo e le primordiali forme di musica.
L’artista, dunque, attraverso un attento studio delle origini della musica, si pone l’ambizioso obiettivo di dare forma alle sue primigenie manifestazioni partendo dalla considerazione che, prima di diventare cultura intesa come scienza codificata, la musica era un insieme di suoni liberi, una primordiale forma di jazz del tutto svincolata da schemi o regole.
“La musica delle sfere celesti” – installazione progettata e realizzata da Penelope per il Museo della Musica – ipotizza la rappresentazione di una vagheggiata armonia cosmica, regolata dalla perfezione aurea del numero d’oro: il tutto si tiene nell’uno e l’uno riverbera sé stesso nella vastità e l’uomo tenta, da sempre, di sfiorarne l’essenza.
Nel libro d’artista (esemplare unico), riprodotto e pubblicato da Historica Edizioni, – nonché nei dischi in vinile – entrambi realizzati per questa mostra, Penelope mette a confronto immagini di galassie ed altre di neuroscienza in cui le sinapsi cerebrali sembrano irradiare energia cosmica.
Troviamo, inoltre, l’immagine della chiocciola abbinata a vortici galattici per ricordarci che nella relazione tra cosmo e microcosmo tutto è vivo, ma anche del principio matematico della sezione aurea che detta le proporzioni nelle varie scale di grandezza.
Nelle sale interne del museo è esposta un’installazione di sfere trasparenti a differenti scale di grandezza contenute una nell’altra. Mentre quelle esterne rappresentano le sfere celesti intoccabili, di cui l’uomo non è partecipe, le sfere minori raffigurano la “musica delle sfere” e simboleggiano la creazione umana. Creazione umana è anche la Stratocaster, celebre chitarra progettata da Leo Fender, sulla quale l’artista, oltre a dipingere la nostra galassia, la Via Lattea, ha sostituito le corde con stringhe contenenti la più celebre citazione di Carl Sagan, e ha applicato piccole sfere di vetro al posto delle manopole del volume e del tono.
A supporto e completamento dell’installazione, Penelope realizza uno speciale libro d’artista che reifica e oggettivizza tale confronto tra istanza mitologica – archetipica – e successive trasformazioni: immagini, citazioni filosofiche e letterarie e riflessioni individuali si mescolano all’interno di un personalissimo coté artistico, una sorta di pandette in cui – di volta in volta – riconoscere lacerti di passato, ipotizzare prolegomeni di futuro.
Info: www.museibologna.it/musica
“Epilogo/Prologo. #ceramiche italiane e giapponesi”
13-15 maggio 2016
Una mostra di Collettivo C13, Venezia e Gorogama, Osaka, organizzata dall’Associazione Culturale Pangea in collaborazione con il Museo della Musica e con l’Associazione culturale Nipponica. Con il patrocinio del Consolato Generale del Giappone a Milano e 150° Anniversario delle relazioni tra Giappone e Italia.
Gli artisti:
CollettivoC13: Stefano Giglio – Elena Lombardi – Matteo Bagolin
Gorogama: Rie Miyatake- Hiroko Hatabu – Kazue Yamamoto – Saori Yabe – Ayaka Miyoshi – Hiroko Nakano Satoko Mori – Sanae Nakata – Hitomi Iwasaki – Yoshiko Oshima – Yasuko Ayabe – Yoko Tamada – Takako Ishitani – Yuria Nishi – Haruna Shinya – Mikako Date – Masako Hara – Hidemi Terada – Kaori Sato – Hiromi Yanamoto – Yukio Yoshida – Motoharu Sunaga – Masatoshi Takamori – Tadashi Ueno – Hitoshi Shintaku Mutsuhiro Date – Masanori Otsuka – Masakatsu Ikeshita.
Info: www.museibologna.it/musica
Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123
“Dall’Archivio fotografico Aldini-Valeriani (1865-1965)”, fino al 30 giugno 2016
L’esposizione, promossa nell’ambito di “CONCIVES 1116 – 2016 Nono centenario del Comune di Bologna”, è dedicata all’Istituto Aldini-Valeriani, la scuola che ha formato generazioni di tecnici specializzati, protagonisti dello sviluppo industriale del territorio.
Le 44 immagini storiche in mostra, selezionate dall’Archivio fotografico conservato presso il Museo del Patrimonio Industriale, documentano un secolo di storia della più antica scuola tecnica bolognese, dal 1865 sino agli anni del boom economico.
Si tratta di due nuclei documentali che fanno riferimento a momenti importanti della storia della scuola.
Il primo nucleo riguarda la partecipazione, avvenuta tra il 1867 e il 1911, a esposizioni nazionali ed internazionali, dove l’Aldini portò testimonianza della pratica educativa messa in atto.
Questa fase è documentata dagli scatti di importanti fotografi bolognesi come Sorgato, Poppi e Lanzoni, che furono incaricati di ritrarre gli ambienti, gli apparati di laboratorio, le macchine, il lavoro degli studenti.
Il secondo nucleo testimonia invece l’evoluzione dell’Istituto sino al secondo dopoguerra, a partire dalla sua trasformazione in scuola-officina avvenuta con il trasferimento nel 1878 all’interno dei locali di Santa Lucia in via Castiglione, evoluzione che rappresenta la vera innovazione della proposta formativa delle Aldini.
L’alternanza tra teoria e pratica fu anche in questo caso documentata da alcuni dei più importanti Studi fotografici della città: Villani, Zagnoli e Fototecnica Bolognese.
Completano l’esposizione una selezione dei materiali provenienti dalla biblioteca e dall’Archivio Storico che, insieme ad esempi significativi di strumenti scientifici e di laboratorio tratti dalle collezioni storiche del museo, testimoniano l’importanza di questa scuola nella diffusione di una cultura tecnico-scientifica d’avanguardia.
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale
Museo Morandi – via Don Minzoni 14
“Il segno inciso di Giorgio Morandi. Matrici e stampe a confronto”, fino al 26 giugno 2016
Ricostruire l’iter incisorio di Giorgio Morandi, attraverso un accurato e selezionato accostamento di matrici e delle corrispondenti stampe: è quanto si propone la mostra “Il segno inciso di Giorgio Morandi. Matrici e stampe a confronto”, promossa nell’ambito di “CONCIVES 1116 – 2016 Nono centenario del Comune di Bologna”.
L’incisione è un capitolo fondamentale dell’intera vicenda artistica di Giorgio Morandi che, sebbene sia più noto al grande pubblico per i dipinti, ne è stato un interprete straordinario, fra i più significativi di tutto il panorama europeo.
In collaborazione con l’Istituto Nazionale della Grafica di Roma, la mostra presenta una selezione di quattordici matrici a cui vengono accostate le corrispondenti stampe in gran parte provenienti dalla collezione del Museo Morandi, a testimonianza dell’impegno con cui il maestro bolognese ha affrontato tale tecnica, che intendeva come ricerca artistica autonoma.
Il percorso espositivo mostra principalmente lastre selezionate e donate dallo stesso Morandi quando era ancora in vita, alle quali se ne aggiungono alcune che Carlo Zucchini, garante della donazione Morandi al Comune di Bologna, ha voluto donare nel 2010 alla Calcografia, tra cui “Natura morta in un tondo” del 1942, eseguita per le edizioni della Galleria Il Milione di Milano, data per distrutta nel catalogo generale delle stampe.
Sono inoltre esposti in bacheca il registro autografo delle tirature di Giorgio Morandi, l’acquaforte “Ritratto di Morandi” realizzata da Carlo Alberto Petrucci (Direttore della Calcografia romana dal 1933 al 1953) e alcune lettere che i due, legati da una profonda stima e amicizia, si scambiarono in un arco di tempo che va dal 1932 al 1959.
Nella sala espositiva è visibile per il pubblico anche il torchio calcografico originale di Giorgio Morandi.
Info: www.mambo-bologna.org
“Morandi a vent’anni. Dipinti della Collezione Mattioli dal Guggenheim di Venezia”, fino al 26 giugno 2016
Il Museo Morandi propone, all’interno della propria collezione, un focus su un periodo poco conosciuto del percorso artistico morandiano: con “Morandi a vent’anni. Dipinti della Collezione Mattioli dal Guggenheim di Venezia” vengono resi visibili quattro capolavori dell’artista bolognese, tutti datati tra il 1913 e il 1915, provenienti dall’importante collezione d’arte milanese di Gianni Mattioli, dal 1997 in deposito a lungo termine presso la Peggy Guggenheim Collection di Venezia.
Info: www.mambo-bologna.org
Museo Medievale – via Manzoni 4
“Bologna 1116. Dalla Rocca imperiale alla città del Comune”, fino al 17 luglio 2016
Nell’ambito di “CONCIVES 1116 – 2016 Nono centenario del Comune di Bologna”, il Museo Civico Medievale, in collaborazione con l’Archivio di Stato di Bologna e il Comitato per Bologna Storica e Artistica, propone la mostra “Bologna 1116. Dalla Rocca imperiale alla città del Comune” – curata da Massimo Medica e Giancarlo Benevolo – che per la prima volta presenta al pubblico i documenti principali della storia cittadina agli esordi delle sue istituzioni politiche e culturali.
L’esposizione è un percorso storico che guida alla comprensione dell’evoluzione di Bologna dalla crisi tardo antica e altomedievale alla grande ripresa della città dopo l’anno Mille fino al massimo sviluppo nel Duecento. Il percorso è articolato in sezioni tematiche, nelle quali vengono approfonditi i momenti che hanno segnato per sempre i caratteri di Bologna e dei suoi cittadini.
Dopo la “città retratta”, delimitata dalle Quattro Croci e dalle Mura di Selenite (secoli IV-X), alcuni oggetti preziosi, tra cui sculture, riccioli di pastorale, una mitria, un frammento di tessuto e alcune pagine miniate, evocano il successivo coinvolgimento della città e della sua Chiesa nello scontro tra il papato e l’impero sulla nomina dei vescovi (Lotta per le investiture). In tale contesto sono esposte rare testimonianze documentarie dei conti di Bologna (XI secolo), una immagine di Matilde di Canossa, signora della città e due plastici che ricostruiscono l’assetto della Rocca imperiale, distrutta dai Bolognesi nel 1115 all’indomani della morte di Matilde.
La Rocca, di cui il Palazzo Ghisilardi (sede del museo) conserva alcuni resti murari in Selenìte, fu sede dei funzionari matildici e imperiali che si opponevano al dinamismo politico ed economico della città ormai avviata ad affermare l’autonomia comunale. La cruenta ribellione dei Bolognesi, evocata in mostra dalla riproduzione di un armato del XII secolo, fu perdonata dall’imperatore Enrico V che fece ai cittadini (“concives”) alcune importanti concessioni mediante il famoso diploma del 15 maggio 1116. Questo documento, esposto in mostra rilegato nel celebre Registro Grosso, fu considerato più tardi la base della legittimazione dell’autogoverno bolognese e quindi il primo riconoscimento ufficiale del Comune.
Da qui vengono ripercorse le fasi istituzionali del Comune a partire dai consoli (1123), l’espansione duecentesca della città (plastico) e la liberazione dei servi di cui viene esposto il noto “Liber Paradisus” (1257). L’origine dello “Studium” (Università) è illustrata attraverso Irnerio (nel ritratto ottocentesco di Luigi Serra), i monumenti trecenteschi dei dottori presenti in museo e una versione quattrocentesca del “Falso privilegio” di Teodosio II (attribuito all’anno 423).
Info: www.museibologna.it/arteantica
Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2
“Egitto. Splendore Millenario. Capolavori da Leiden a Bologna”, fino al 17 luglio 2016
Sotto le due torri rivive lo splendore di una civiltà millenaria e unica che da sempre affascina tutto il mondo: l’Egitto delle Piramidi, dei Faraoni, degli dei potenti e multiformi, ma anche l’Egitto delle scoperte sensazionali, dell’archeologia avvincente, del collezionismo più appassionato, dello studio più rigoroso. Il racconto di oltre quattro millenni di storia dell’Antico Egitto attraverso più di 500 opere d’inestimabile bellezza.
La mostra non è solo un’esposizione di fortissimo impatto visivo e scientifico, ma è anche un’operazione che non ha precedenti nel panorama internazionale: la collezione egiziana del Museo Nazionale di Antichità di Leiden in Olanda – una delle prime dieci al mondo – e quella di Bologna – tra le prime in Italia per numero, qualità e stato conservativo dei suoi oggetti, si uniscono integrandosi in un percorso espositivo di circa 1.700 metri quadrati di arte e storia.
Sono 500 i reperti, databili dal Periodo Predinastico all’Epoca Romana, che dall’Olanda sono giunti al museo bolognese.
E assieme ai capolavori di Leiden e Bologna, la mostra ospita importanti prestiti del Museo Egizio di Torino e del Museo Egizio di Firenze, all’insegna di un network che vede coinvolte le principali realtà museali italiane.
Per la prima volta sono esposti l’uno accanto all’altro i capolavori delle due collezioni, opere quali: la Stele di Aku (XII-XIII Dinastia, 1976-1648 a.C.), il “maggiordomo della divina offerta” la cui preghiera racconta l’esistenza ultraterrena del defunto in un mondo tripartito tra cielo, terra e oltretomba; gli ori attribuiti al generale Djehuty, che condusse vittoriose le truppe egiziane nel Vicino Oriente per il faraone Thutmose III (1479-1425 a.C.), il grande conquistatore; le statue di Maya, Sovrintendente al tesoro reale di Tutankhamon, e Meryt, cantrice di Amon, (XVIII dinastia, regni di Tutankhamon-Horemheb, 1333-1292 a.C.), massimi capolavori del Museo Nazionale di Antichità di Leiden, che lasceranno per la prima volta l’Olanda; e infine, tra i numerosi oggetti che testimoniano il raffinatissimo stile di vita degli Egiziani più facoltosi, un Manico di specchio (1292 a.C.) dalle sembianze di una eternamente giovane fanciulla che tiene un uccellino in mano.
Infine, per la prima volta dopo 200 anni dalla riscoperta a Saqqara della sua tomba, la mostra offre l’occasione unica e irripetibile di vedere ricongiunti i più importanti rilievi di Horemheb, comandante in capo dell’esercito egiziano al tempo di Tutankhamon e poi ultimo sovrano della XVIII dinastia, dal 1319 al 1292 a.C., che Leiden, Bologna e Firenze posseggono.
Info: www.museibologna.it/archeologico
L’Istituzione Bologna Musei racconta, attraverso le sue collezioni, l’intera storia dell’area metropolitana bolognese, dai primi insediamenti preistorici fino alle dinamiche artistiche, economiche, scientifiche e produttive della società contemporanea.
Un unico percorso diffuso sul territorio, articolato per aree tematiche.
Archeologia, storia, storia dell’arte, musica, patrimonio industriale e cultura tecnica sono i grandi temi che è possibile affrontare, anche attraverso percorsi trasversali alle varie sedi.
Info: www.museibologna.it.
Fanno parte dell’Istituzione Bologna Musei: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, Museo Morandi, Casa Morandi, Villa delle Rose, Museo per la Memoria di Ustica, Museo Civico Archeologico, Museo Civico Medievale, Collezioni Comunali d’Arte, Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini, Museo del Patrimonio Industriale, Museo e Biblioteca del Risorgimento, Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna.
INDIRIZZI E RECAPITI:
MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna e Museo Morandi – via Don Minzoni 14 – tel. 051 6496611
aperto: martedì, mercoledì e venerdì: ore 12-18; giovedì, sabato, domenica e festivi: ore 12-20
Casa Morandi – via Fondazza 36 – tel. 051 6496611
aperto: su prenotazione
Villa delle Rose – via Saragozza 228/230 – tel. 051 436818 – 6496611
aperto: in occasione di eventi espositivi
Museo per la Memoria di Ustica – via di Saliceto 3/22 – tel. 051 377680
venerdì, sabato e domenica: ore 10-18
Museo Civico Archeologico – via dell’Archiginnasio 2 – tel. 051 2757211
aperto: martedì – giovedì: ore 9-18.30; venerdì: ore 9-22; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30
La mostra “Egitto. Splendore Millenario. Capolavori da Leiden a Bologna” osserva gli stessi orari di apertura del museo
Museo Civico Medievale – via Manzoni 4 – tel. 051 2193916 – 2193930
aperto: martedì – venerdì: ore 9-15; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30
Collezioni Comunali d’Arte – Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6 – tel. 051 2193998
aperto: martedì – venerdì: ore 9-18.30; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30
Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini – Strada Maggiore 44 – tel. 051 236708
aperto: martedì – sabato: ore 9-14; domenica e festivi: ore 9-13
Museo internazionale e biblioteca della musica – Strada Maggiore 34 – tel. 051 2757711
aperto: martedì – venerdì: ore 9.30-16; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30
Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123 – tel. 051 6356611
aperto: martedì – venerdì: ore 9-13; sabato: ore 9-13 e 15-18; domenica: ore 15-18
Museo civico del Risorgimento – Piazza Carducci 5 – tel. 051 347592
aperto: martedì – domenica: ore 9-13