Conferenze, laboratori, concerti, visite guidate, visite in lingua: ogni settimana i Musei Civici di Bologna propongono un ricco calendario di appuntamenti, un racconto che prende tante forme, per raggiungere il pubblico più vasto possibile, naturalmente senza dimenticare i più piccoli, che sono sempre fra gli ospiti più graditi.
Di seguito gli appuntamenti in programma da venerdì 1 a giovedì 7 febbraio 2013.
IN EVIDENZA
“Saqqara in copia: i rilievi egiziani di Horemheb e Ptahemwia in mostra al Cairo”
Il Museo Archeologico di Bologna e il Laboratorio ProtoLab dell’ENEA di Bologna hanno realizzato le copie in marmo di due importanti rilievi egiziani provenienti dalle tombe del generale Horemheb e del maggiordomo regale Ptahemwia, che si trovano nella necropoli di Nuovo Regno a Saqqara, non lontano dalla piramide a gradoni del faraone Gioser.
Le due copie, realizzate con le più avanzate tecnologie di ingegneria inversa, modellazione CAD 3D e prototipazione rapida, rimarranno esposte presso l’Istituto Italiano di Cultura al Cairo dal 4 al 19 febbraio 2013.
Le copie, donate dal Museo Archeologico di Bologna all’Egitto, saranno trasferite a Saqqara entro la fine di febbraio e musealizzate nelle tombe di Horemheb e di Ptahemwia dalla missione archeologica olandese del Rijksmuseum van Oudheden e dell’Università di Leida, che scava da molti anni in questa necropoli.
Il progetto rappresenta una tappa importante del Memorandum of
Understanding sottoscritto nel 2011 tra il Museo Archeologico di Bologna e il Rijksmuseum van Oudheden di Leida ed è stato supportato da C.I.S.E. di Imola (Centro Italiano di Studi Egittologici), Rotary Club di Imola, Tarros S.P.A., UnoCad, Zanchetta Marmi e Associazione Amici del Museo Archeologico di Bologna – Esagono.
PER I BAMBINI
sabato 2 febbraio
ore 10.30: Museo della Musica – Strada Maggiore 34 Per il ciclo The best of 2013
“Costruisci il tuo strumento alieno” Terzo ed ultimo incontro del
laboratorio di “circuit bending” con Andrea Serrapiglio, per bambini da 7 a
10 anni e genitori.
Il “Circuit Bending” è un’arte scoperta per caso, mentre un papà cercava di aggiustare un giocattolo elettronico del figlio. Non essendo un genio di elettronica mise le mani dove teoricamente non si dovevano mettere e…
Così nasce l’Anti-Teoria di Reed Ghazala, diventato poi un guru del “circuit bending”, che si basa sul riciclo di un gadget o di un giocattolo elettronico che finirebbe probabilmente nella spazzatura dopo il suo comune utilizzo, trasformandolo in uno strumento musicale unico e… alieno! E senza sapere nulla di elettronica…
Prenotazione obbligatoria allo 051 2757711 oppure a prenotazionimuseomusica@comune.bologna.it
Ingresso: € 3,00 a bambino ad incontro + € 3,00 ad adulto
Info: www.museomusicabologna.it/bambini.htm
domenica 3 febbraio
ore 15.30: Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123 “Il libro delle curiosità: l’energia”
Laboratorio per bambini da 3 a 6 anni.
La scienza, i pupazzi e la curiosità sono gli ingredienti di questo incontro che vuole introdurre i bambini più piccoli alla logica della sperimentazione. I bambini conosceranno “Bebo il Verme”, un personaggio dispettoso che vive nel Laboratorio dello Scienziato e che ha un grosso guaio da risolvere: non riesce più a muoversi perché è finita la benzina!
Ce la farà a trovare delle alternative? Saranno i bambini ad aiutarlo facendo esperimenti proprio come gli scienziati grandi.
Lo spettacolo vuole sensibilizzare i più piccoli alla ricerca di energie alternative al petrolio. Attraverso le vicende di Bebo il Verme i bambini potranno sperimentare nuovi modi per risolvere il problema, confrontando le diverse idee, provando e riprovando, proprio come una vera comunità scientifica che ha a cuore il futuro del nostro pianeta.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro le ore 13 di venerdì 1
febbraio)
Ingresso: € 3,00 (gratuito per un accompagnatore adulto)
Info: www.comune.bologna.it/patrimonioindustriale
ore 16: Collezioni Comunali d’Arte – Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6 Per il ciclo Per i bambini e le loro famiglie “Alza gli occhi! Miti, simboli e virtù del Palazzo Comunale”
Laboratorio per bambini da 6 a 10 anni con Serena Quagliaroli.
Dopo aver osservato le splendide decorazioni che ornano le camere
dell’appartamento del Legato nel Palazzo Comunale, i bambini verranno invitati a realizzare il modellino in cartoncino di una propria stanza di rappresentanza, decorandola con stemmi, simboli e figure allegoriche di cui avranno appreso il significato nel corso della visita.
Prenotazione obbligatoria presso la biglietteria del Museo Civico Medievale (tel. 051 2193916)
Ingresso: € 3,00 a bambino (ingresso gratuito al museo per un
accompagnatore adulto)
Info: www.comune.bologna.it/iperbole/MuseiCivici
ore 16: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14 Per il ciclo Domenica al museo “La Collezione Permanente”
Laboratorio dedicato alla Collezione per bambini da 4 a 7 anni.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496628/611 oppure a
mamboedu@comune.bologna.it
Ingresso: € 5,00 a bambino
Info: www.mambo-bologna.org
giovedì 7 febbraio
ore 17: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14 “Carnevale al MAMbo”
Laboratorio per bambini da 5 a 9 anni. Prenotazione obbligatoria allo 051
6496628/611 oppure a mamboedu@comune.bologna.it
Ingresso: € 5,00 a bambino
Info: www.mambo-bologna.org
GLI ALTRI APPUNTAMENTI
venerdì 1 febbraio
ore 17.30: Museo Davia Bargellini – Strada Maggiore 44 Per il ciclo Palazzo Davia Bargellini: una dimora riscoperta. Il restauro del palazzo e del ciclo di dipinti del salone Visita guidata al Palazzo Davia Bargellini e ai dipinti del XVII secolo ricollocati nel salone del Piano Nobile, con Silvia Battistini.
In occasione dei recenti restauri ad uno degli appartamenti del piano nobile, è tornato alla luce il salone con l’affaccio su Piazza Aldrovandi.
Questo spazio alla fine del XVII secolo faceva parte dell’appartamento del
senatore Giacomo Filippo Bargellini, proprietario dell’ala destra
dell’edificio, che per la restante parte era abitato dal nipote Vincenzo.
Da quanto si può ricostruire dai documenti e dalle fonti, il salone era ornato da cinque grandi dipinti, ora ricollocati nel loro luogo d’origine, che raffigurano episodi biblici e di storia antica: “Rebecca e il servo di Abramo al pozzo”, “Mosè salvato dalle acque”, “Congedo di Tolomeo da Berenice”, “Morte di Tito Tazio”, “Muzio Scevola”.
Ingresso: gratuito
Info: www.comune.bologna.it/iperbole/MuseiCivici
sabato 2 febbraio
ore 16: Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2 (Sala del
Risorgimento)
Per il ciclo Italia antica, di molte genti “I popoli italici dell’Abruzzo: dalla formazione alla romanizzazione (XI-I sec. a. C.)”
Conferenza di Vincenzo d’Ercole, archeologo del MiBAC.
Un incontro per conoscere meglio la realtà articolata e ricca
dell’archeologia abruzzese, fatta di Marsi, Peligni, Pretuzi, Sanniti, Vestini, Frentani, Marrucini.
Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti
Info: www.museibologna.it/archeologico
ore 16: Villa delle Rose – via Saragozza 228/230 “Bas Jan Ader. Tra due mondi” Visita guidata alla mostra.
Nello spazio di Villa delle Rose, il MAMbo presenta la prima retrospettiva in una sede istituzionale italiana dedicata all’artista olandese Bas Jan Ader (1942-1975).
La mostra, a cura di Javier Hontoria, si configura come una straordinaria opportunità di conoscere e approfondire l’opera di una tra le più singolari e carismatiche personalità creative degli anni Sessanta e Settanta e di evidenziarne la forte influenza sugli artisti delle generazioni successive, grazie all’attualità della sua ricerca. In esposizione una selezione delle opere più significative di Bas Jan Ader, articolate in sei aree che riprendono i temi ricorrenti della sua ricerca.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496628/611 oppure a
mamboedu@comune.bologna.it
Ingresso: € 4,00 + ingresso mostra (€ 6,00 intero – € 4,00 ridotto)
ore 16.30: Museo della Musica – Strada Maggiore 34 Per il ciclo Il Museo Nella Musica “Nell’anno di… Stefano Gobatti a 100 anni dalla morte: i Goti in prima assoluta (Teatro Comunale, 1873)”
Con Francesco Ernani, Piero Mioli, Francesco Passadore, Luigi Verdi, Tommaso Zaghini
Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti
Info: www.museomusicabologna.org
ore 17: Museo Medievale – via Manzoni 4
Per il ciclo Visitando le mostre
“Simone e Jacopo: due pittori bolognesi al tramonto del Medioevo”
Visita guidata alla mostra con Paolo Cova.
Lo studioso, dottore di ricerca in Storia dell’Arte Medievale presso l’Università di Bologna e collaboratore dei Musei Civici d’arte Antica, inaugura un ciclo di visite, che si terranno ogni sabato pomeriggio fino al
2 marzo 2013, in concomitanza con la chiusura della mostra.
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero – € 3,00 ridotto)
Info: www.comune.bologna.it/iperbole/MuseiCivici
domenica 3 febbraio
ore 10.30: Museo Medievale – via Manzoni 4 Per il ciclo Visitando le mostre “’Invincibili Ottomani’. Marsili e la collezione islamica”
Visita guidata alla mostra con Giulia Berlingozzi e Machaeva Orazgozel.
Realizzata in occasione delle celebrazioni per il terzo centenario della fondazione dell’Istituto delle Scienze, ad opera del celebre generale Luigi Ferdinando Marsili (1658-1730), la mostra espone importanti pezzi ancora sconosciuti al pubblico, quali scimitarre, pugnali, pistole e moschetti, anche preziosamente decorati. Fra gli altri, una particolare menzione meritano le “tug”, insegne militari terminanti in un pomo di rame dorato e
ornate con crine di cavallo, che ricorreranno frequentemente
nell’iconografia celebrativa dedicata al generale, divenendo una sorta di attributi “marsiliani”.
Personaggio fondamentale per le vicende culturali della Bologna
settecentesca, il generale Luigi Ferdinando Marsili diviene celebre non solo per le strategie adottate servendo l’Impero Asburgico, che lo conducono a successi diplomatici, ma anche per il lungimirante progetto di fondare l’Istituto delle Scienze, rilanciando il prestigio della città in un orizzonte europeo.
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero – € 3,00 ridotto)
Info: www.comune.bologna.it/iperbole/MuseiCivici
ore 16: Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2 In occasione di Arte e Scienza in Piazza “Storie da un mondo senza energie. Vivere nella Preistoria”
Visita guidata con l’archeologa Laura Minarini (Museo Civico Archeologico), alla scoperta della storia dell’uomo durante l’età della pietra e nelle prime età dei metalli.
Attraverso i reperti preistorici conservati nel Museo Archeologico, si
ripercorrono le tappe fondamentali dell’evoluzione dell’uomo, dal
Paleolitico all’età storica, dal punto di vista dell’adattamento
all’ambiente e della scoperta e lo sfruttamento delle energie disponibili:
forza umana, fuoco, energia animale.
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero – € 3,00 ridotto) fino ad esaurimento posti (max. 40)
Info: www.museibologna.it/archeologico
ore 17: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14 Visita guidata alla mostra “faccia a faccia” di Mario Ceroli L’ampia rassegna antologica, a cura di Gianfranco Maraniello, ripercorre l’intera vicenda creativa dell’artista di fama internazionale, configurando una ricognizione rappresentativa della sua inesauribile vocazione inventiva nella sperimentazione della materia e nell’esplorazione di un universo concettuale costantemente riferito alla tradizione della storia dell’arte.
Il percorso espositivo comprende alcune delle più celebri installazioni
ambientali di grandi dimensioni, oltre a nuovi lavori, presentati
appositamente in questa occasione, in un confronto dialettico che sfugge a criteri cronologici e storiografici.
A cura del Dipartimento educativo MAMbo.
Ingresso: € 4,00 + ingresso mostra (€ 6,00 intero – € 4,00 ridotto) (per i
convenzionati: € 3,00 + € 4,00 per l’ingresso in mostra)
Info: www.mambo-bologna.org
mercoledì 6 febbraio
ore 17: Museo Medievale – via Manzoni 4
Per il ciclo Finale Emilia, un paese nel terremoto “Percorsi di varie culture”Conferenza di Carlo de Angelis (Presidente del Comitato per Bologna Storica Artistica); Maria Pia Balboni (studiosa di Storia Locale); Marina Calore (studiosa di Storia del Teatro e dello Spettacolo); Giorgio Galeazzi (Architetto, Segretario del Comitato per Bologna Storica e Artistica)
Ingresso: gratuito
Info: www.comune.bologna.it/iperbole/MuseiCivici
giovedì 7 febbraio
ore 18.30: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14 Visita guidata alla mostra “faccia a faccia” di Mario Ceroli L’ampia rassegna antologica, a cura di Gianfranco Maraniello, ripercorre l’intera vicenda creativa dell’artista di fama internazionale, configurando una ricognizione rappresentativa della sua inesauribile vocazione inventiva nella sperimentazione della materia e nell’esplorazione di un universo concettuale costantemente riferito alla tradizione della storia dell’arte.
Il percorso espositivo comprende alcune delle più celebri installazioni
ambientali di grandi dimensioni, oltre a nuovi lavori, presentati
appositamente in questa occasione, in un confronto dialettico che sfugge a criteri cronologici e storiografici.
A cura del Dipartimento educativo MAMbo.
Ingresso: € 4,00 + ingresso mostra (€ 6,00 intero – € 4,00 ridotto) (per i
convenzionati: € 3,00 + € 4,00 per l’ingresso in mostra)
Info: www.mambo-bologna.org
MOSTRE
Museo Civico Archeologico, fino al 10 febbraio 2013 – via
dell’Archiginnasio 2
“Marino Marini: l’arcaico”
A cura di Gianfranco Maraniello e Alberto Salvadori In esposizione una selezione di opere di Marino Marini (1901-1980), uno dei massimi scultori del Ventesimo Secolo.
La verità della rappresentazione come elemento fondante della scultura di Marino Marini e come tema cardine della grande tradizione della storia dell’arte italiana del Novecento trova importanti radici in una classicità che vede nell’arte egizia e in quella etrusca gli appigli più profondi. Su questo presupposto si danno le ragioni della presenza dell’artista toscano al Museo Archeologico di Bologna: le opere non alterano la disposizione della collezione permanente, ma in essa trovano il proprio teatro ideale.
In questa prospettiva si possono così osservare la “Venere” del 1942 con i suoi tratti delineati dalla elegante figura che esprime tutta la sua evocazione mitologica nelle morbide fattezze, la “Pomona” del 1945 con la grazia di un antica divinità che incede nel tempo presente, arrivando poi al “Cavaliere” del 1949 che ci immette nella fase più matura della serie dei famosi cavalli e cavalieri. Marino Marini non mancava di frequentare gli artisti a lui coevi e in molti casi – com’è successo per Kokoscha, Mies van der Rohe e altri grandi del ‘900 – ne realizzò splendidi ritratti. Tra questi uno dei più importanti e precoci è quello dello scultore Fausto Melotti del 1937, presente in mostra, elegantemente plasmato e dagli evidenti richiami a quell’idea di classicità che affonda nella grande cultura figurativa italiana dal XV secolo, con riferimenti a Francesco Laurana e alla statuaria rinascimentale tanto amata dall’artista toscano.
Infine le forme geometriche di “Composizione” (1956) paiono muovere verso
una primitiva astrazione, quasi un geroglifico tridimensionale
nell’immaginazione di un cavallo che, nell’arte di Marino Marini, di lì a
poco si disgregherà per sempre assumendo la più nota plastica di
composizioni di elementi e figure astratte.
Info: www.museibologna.it/archeologico
Villa delle Rose, fino al 17 marzo 2013 – via Saragozza 228/230 “Bas Jan Ader. Tra due mondi”
A cura di Javier Hontoria
“Bas Jan Ader. Tra due mondi” è la prima retrospettiva che viene dedicata a Bas Jan Ader in Italia. La mostra costituisce una straordinaria opportunità per conoscere e approfondire l’opera di una tra le più carismatiche personalità creative degli anni Sessanta e Settanta e di evidenziarne la
forte influenza sugli artisti delle generazioni successive, grazie
all’attualità della sua ricerca.
Il titolo allude alla condizione di costante movimento che l’artista stesso sperimentò vivendo tra Europa e Stati Uniti, tra il Vecchio e il Nuovo mondo.
Nato nel 1942 vicino a Groninga, nei Paesi Bassi, Bas Jan Ader è stato uno dei più singolari artisti attivi negli anni ’60 e ’70. Il carattere leggendario che distingue la sua vita e la sua opera e la valenza emblematica di molti suoi lavori lo hanno reso, ad oggi, una figura chiave nello scenario dell’arte contemporanea. Ader è morto annegato nel 1975, mentre stava tentando di raggiungere l’Irlanda a bordo di una piccola imbarcazione di 4 metri di lunghezza. Era partito dalle coste del Massachussets per un viaggio che doveva fare parte del suo progetto “In search of the miraculous”, mai portato a termine. La relazione dell’uomo con la natura, interpretata in una prospettiva romantica, la revisione personale del concetto di melanconia, che affonda le sue radici nel pensiero rinascimentale europeo, nella figura di Dürer e nel pensiero umanista fiorentino del Quattrocento, caratterizzano costantemente l’opera dell’artista olandese così come i numerosi riferimenti al suo maestro e
compatriota Mondrian o la ricorrente materializzazione di una visione
esistenzialista. Da questa prospettiva nascono le sue famose “cadute” che traggono origine dalla letteratura di Camus, dal Teatro dell’Assurdo di Beckett e dalla commedia cinematografica statunitense degli anni ’20. Ader è, inoltre, una delle figure che con maggior originalità ha rielaborato le linee essenziali dell’arte concettuale, rifuggendo dalla suo caratteristico rigore formale in favore di un linguaggio più personale ed evocativo.
Il percorso espositivo a Villa delle Rose comprende una selezione delle opere più significative di Bas Jan Ader e si articola in sei aree che riprendono i temi ricorrenti della sua ricerca.
Info: www.mambo-bologna.org
MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, fino al 1° aprile 2013 – via Don Minzoni 14 “faccia a faccia” di Mario Ceroli A cura di Gianfranco Maraniello Il MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna presenta la mostra “faccia a
faccia “ di Mario Ceroli, rendendo omaggio all’artista di fama
internazionale, protagonista di primo piano di quella nuova generazione di autori che a partire dai primi anni Sessanta ha avviato sulla scena italiana una stagione irripetibile di rinnovamento negli indirizzi del linguaggio artistico.
Le 47 opere presentate comprendono alcune delle più celebri installazioni
ambientali di grandi dimensioni, oltre a nuovi lavori presentati
appositamente in questa occasione.
L’artista ha pensato la mostra come un unico progetto, scultoreo e architettonico al contempo. Capovolgendo il principio ideativo della sua celebre opera-ambiente del 1966 Cassa Sistina, Mario Ceroli ha fatto propri gli straordinari volumi della Sala delle Ciminiere del museo e a partire da quella condensata introflessione di elementi architettonici ha proiettato la sua arte nello spazio estroflesso, esaltandone l’impatto visivo e la forza espressiva.
La mostra di Bologna diventa così un solo corpo in cui attraverso un attento gioco di rimandi e connessioni le opere costituiscono la versione “esplosa” di uno spazio inventato dall’artista: nel percorso espositivo i lavori storici dialogano e si confrontano dialetticamente con i più recenti sfuggendo a criteri cronologici e storiografici.
Il titolo “faccia a faccia” fa riferimento al confronto tra l’umano e il divino che proprio il grande salone centrale del MAMbo, così simile a una cattedrale, ha ispirato.
Info: www.mambo-bologna.org
Museo della Musica, fino al 3 febbraio 2013 – Strada Maggiore 34 “Rewind. 50 anni di Fender in Italia”
A cura di Luca Beatrice
Un progetto di Casale Bauer in collaborazione con il Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna La mostra analizza l’ultimo mezzo secolo di cultura musicale e visiva italiana, attraverso il confronto fra il mondo dell’arte e quello della
musica. Il punto di partenza consiste nelle Fender customizzate e
reinterpretate da ventidue artisti italiani e internazionali chiamati a dare una loro lettura del mito attraverso stili e linguaggi molto diversi,
dalla pittura figurativa all’arte concettuale, dall’oggetto
all’installazione, dalla street painting alla sound art.
Nelle sale storiche del Museo della Musica queste inedite Fender d’autore dialogano, in un allestimento ricco di spunti e memoria, con gli elementi visivi e scenografici di una microstoria della musica italiana, a partire dall’inizio degli anni ’60 fino ad arriva a oggi, ma senza seguire un ordine cronologico bensì stilistico: abbiamo così il Rock degli inizi di Adriano Celentano e dei seguaci di Elvis e quello contemporaneo di Vasco e Ligabue, dei Litfiba e degli Afterhours, ma anche il rock che si incontra con il pop nelle canzoni degli Stadio o di Cesare Cremonini; le “voci” dei grandi interpreti italiani, da Gianni Morandi a Tiziano Ferro, da Mina a Laura Pausini; la lunga tradizione del pop melodico che parte da Claudio
Baglioni e giunge fino a Biagio Antonacci; una serie di fenomeni
alternativi, il Beat (dal Piper alla contestazione del ’68), la psichedelia e il pop sinfonico, l’indie rock e la canzone d’autore, dalla prima scuola di Genova (Paoli, Tenco, Lauzi, Bindi) a quella di Milano (con Gaber), da Roma alla “via Emilia” di Guccini, Dalla, Carboni, Ron fino ai giovani Dente e Vasco Brondi e le culture giovanili, capaci di trasformarsi in fenomeni di moda e di massa, come la dance, l’electropop, il rap e l’hip-hop.
La storia degli ultimi cinquanta anni è infine ripercorsa attraverso la fotografia, con una serie di scatti di Guido Harari, Efrem Raimondi, Caterina Farassino e Paolo Proserpio, a disegnare una sorta di time line a partire dal 1962, debutto di Fender in Italia.
Info: www.museomusicabologna.it/rewind.htm
www.museomusicabologna.it/rewinddownload.htm (press area)
“Hanne Darboven”
A cura di Miriam Schfoos
Promossa da galleria P420 e Fondazione Hanne Darboven di Amburgo La mostra presenta il lavoro “Kalendar 94, Postum OP 42 A B C D, Bläserquintett” dell’artista tedesca Hanne Darboven (Monaco, 1941-Amburgo, 2009).
Le composizioni musicali di Hanne Darboven sono fortemente connesse alla sua attività di artista visiva. Alla stessa maniera, le sue opere visive
sono strettamente legate alle sue composizioni musicali. L’idea di
affiancare il lavoro prettamente visuale alla performance musicale nasce dall’esigenza di illustrare al meglio la specifica interazione e la particolare prospettiva di questa relazione.
Info: www.museomusicabologna.it
Museo Medievale, fino al 3 marzo 2013 – via Manzoni 4 “’Invincibili’ Ottomani. Armi ed insegne turche nelle raccolte del Museo Civico Medievale”
Realizzata in occasione delle celebrazioni per il terzo centenario della fondazione dell’Istituto delle Scienze, ad opera del celebre generale Luigi Ferdinando Marsili (1658-1730), la mostra espone importanti pezzi ancora sconosciuti al pubblico, quali scimitarre, pugnali, pistole e moschetti, anche preziosamente decorati.
Info: www.comune.bologna.it/iperbole/MuseiCivici
“Simone e Jacopo: due pittori bolognesi al tramonto del Medioevo”
In mostra due preziose tavole raffiguranti la “Madonna con Bambino” e la “Crocifissione”, rispettivamente di Jacopo di Paolo e di Simone di Filippo, detto dei Crocefissi. Le due opere sono esposte insieme ad altri dipinti su tavola ed a miniature provenienti da musei e collezioni private.
Info: www.comune.bologna.it/iperbole/MuseiCivici
Museo del Patrimonio Industriale, fino al 30 giugno 2013 – via della Beverara 123
“Giordani: costruire giocattoli. Auto, carrozzine, biciclette per bambini, 1915-1961”
Per cinque generazioni, dal 1875 al 1984, la famiglia Giordani ha dato vita, con impegno e passione, ad una ditta che, dall’originaria lavorazione del ferro, si è specializzata nella produzione di giocattoli sportivi e carrozzine. Questa “fabbrica della felicità” al servizio delle famiglie e dei bambini ha lasciato un segno indelebile nel loro immaginario ed una
fama che ancora sopravvive, tanto da rendere oggi quegli oggetti
particolarmente ambiti nel mercato del modernariato e del collezionismo.
Gli anni compresi tra la stampa del primo catalogo, nel 1915, ed il trasferimento dell’Azienda da Bologna al nuovo stabilimento di Casalecchio
di Reno, nel 1961, dove regnerà la produzione in plastica, hanno
rappresentato l’epoca pionieristica del giocattolo, costruito all’inizio in ferro e legno e poi in lamiera stampata, durante la quale il marchio
Giordani si è accreditato dapprima in Italia, quindi in ambito
internazionale.
L’apporto dei collezionisti del settore ha reso disponibili 37 giocattoli tra i più rappresentativi della produzione Giordani, alcuni dei quali rari o particolari, costruiti in ferro, legno e lamiera stampata: tricicli, biciclette con e senza ruotine, ciclo side-car, automobili a pedali, automobile elettrica, reattore, autoareoplano, ciclopattino, carrettino, carrozzine per bambino e per bambola.
Oltre 400 immagini di Cataloghi e foto d’epoca sono visibili in 5 visori ed una videoproiezione.
Info: www.comune.bologna.it/patrimonioindustriale