Bologna, come molte altre città italiane, gode di una tradizione presepistica molto antica, fatta di personali tecniche di lavorazione e personaggi propri. Questi sono infatti modellati o scolpiti in materiali quali terracotta, legno, cartapesta o gesso senza l’ausilio della stoffa per completare gli abiti.
Caratteristici sono due personaggi originali: la Meraviglia, una figura femminile che esprime lo stupore di fronte agli eventi della natività e il suo opposto: il Dormiglione, una statuetta maschile che passa il suo tempo dormendo, senza accorgersi degli Eventi. Bologna in questo periodo dell’anno, si anima perciò di una moltitudine di raffigurazioni presepiali in vista delle festività natalizie. Sono più di 30 i presepi di rilievo che sono stati allestiti in tutta la città, soprattutto all’interno delle chiese, molti realizzati da artisti conosciuti, come ad esempio il presepio dei Commercianti, 350 statue e gruppi scultorei di Roberto Barbato, che potrà essere visitato a Palazzo Segni-Masetti fino al 6 gennaio.
In Corte isolani, dall’8 dicembre, si può ammirare un Presepe artistico d’ambientazione palestinese realizzato da Costante Cantamessi. Nella chiesa di Santo Stefano, fino al 10 gennaio, il presepe sarà affiancato da un Gruppo ligneo dei Magi (visibile anche durante l’anno), composto da 5 figure alte circa un metro e mezzo dipinte da Simone dei Crocifissi. Imperdibile l’appuntamento con il grande presepe semovente di via Azzurra 10 che, da 27 anni, scandisce il periodo natalizio sotto le Due torri. Allestito nel giardino di una casa signorile, mette in scena la natività arricchita da ogni sorta di miniatura di mestieranti che si muovono, con in sottofondo suoni, rumori, e la riproduzione di ogni più minuto dettaglio, come il fumo nei caminetti delle casupole. Il presepe è animato da sensori ottici, quando si arriva in prossimità dei manufatti questi prendono vita. Inventore e fabbricatore del presepe è lo pneumologo in pensione Michele Chimienti, la sua opera attira numerosissimi visitatori ogni Natale e l’anno scorso ne ha registrati 18.000. Sarà aperto fino al 6 Gennaio. Infine, sabato 17 dicembre, è stata inaugurata la 24° Rassegna del presepio, nel loggione monumentale della Chiesa di San Giovanni in Monte, che resterà aperta fino all’8 gennaio. A inaugurare la rassegna, l’Arcivescovo di Bologna, Monsignor Matteo Maria Zuppi. Ma la città offre molte altre occasioni di godere dei frutti della sua antica tradizione, organizzando eventi ed attività che permettono di osservare i caratteristici presepi Bolognesi.
Fiera di Santa Lucia:
Nel 1991 il Consorzio dei Fieristi Bolognesi decise di abbellire la Fiera di santa Lucia con le opere di Gino Pellegrino. L’artista bolognese per 25 anni ha firmato le scenografie di classici hollywoodiani come il “Pianeta delle scimmie” o “Gli Uccelli, collaborando con Warner Bross, Disney e Paramaunt Pictures. Per la Fiera di Santa Lucia ha realizzato pannelli in legno dipinto rappresentanti scene della Natività a grandezza naturale. Le opere si ispirano ad artisti quali Giotto, Simone Martini, Beato Angelico, Pier della Francesca, Lorenzo Monaco, Simone Martini. La Fiera di Santa Lucia è una tradizione molto antica nella città di Bologna. dove viene organizzata tutt’ora la manifestazione “presepi di una volta”. Le bancarelle della Fiera di santa Lucia e quelle del Mercatino di Natale offrono un’ampia varietà di delizie gastronomiche, prime tra tutte il torrone, e soprattutto la possibilità di ammirare ed acquistare le famose statuine del presepe.
Le passeggiate per presepi:
Una delle iniziative più suggestive del Comune di Bologna: passeggiare per la città alla riscoperta di un’antica tradizione popolare ancora viva, quella del presepe, che ha coinvolto nei secoli anche artisti di primo piano nel realizzare figure di alta qualità, questo l’invito di Presepi in città, che quest’anno propone 4 itinerari di due ore tra i numerosi presepi sparsi in palazzi, chiese e cortili.
Tra di essi, il “Presepio contemplativo” di Grazia Sarcina, allestito nel cortile d’Onore di Palazzo d’Accursio, inaugurato martedì 13 dicembre dal sindaco Virginio Merola e dall’Arcivescovo di Bologna Matteo Maria Zuppi. L’opera, con figure in terracotta a grandezza naturale, rimarrà nel Cortile d’onore fino al 6 gennaio 2017 e si potrà visitare tutti i giorni dalle 8 alle 20.
Le passeggiate per presepi, a cura del Comune di Bologna e guidate dai ricercatori del Centro Studi per la Cultura Popolare, sono gratuite e della durata media di due ore e saranno ogni volta diverse, pur non esaurendo tutti i siti. La partenza è sempre alle ore 15.30, cambiano i luoghi di ritrovo: lunedì 26 dicembre i punti sono due, il Cortile d’onore di Palazzo d’Accursio e il Museo Davia Bargellini; venerdì 6 gennaio i punti sono la Basilica Santi Bartolomeo e Gaetano e la Chiesa di San Giacomo Maggiore; domenica 8 gennaio, infine, si parte dalla Cattedrale di San Pietro e dalla Basilica di San Petronio.
Fino al 15 gennaio al Museo Davia Bargellini in Strada Maggiore 44 si potrà visitare la mostra Un presepe ritrovato dal conservatorio di Santa Marta, l’esposizione curata da Mark Gregory d’Apuzzo e Antonella Mampieri dei Musei Civici d’Arte Antica con Gioia e Fernando Lanzi del Centro Studi per la Cultura Popolare, che presenta al pubblico un presepio di straordinaria importanza, di cui si erano perse le tracce.
Si tratta di alcune statuette di epoca e qualità differenti emerse dai depositi dell’Opera Pia dei Poveri Vergognosi e provenienti dal Conservatorio femminile di Santa Marta e recuperate grazie alla collaborazione con La Quadreria – Palazzo Rossi Poggi Marsili di ASP Città di Bologna. Sette sculture in terracotta policroma tra cui spiccano due “Angeli in piedi” di alta qualità esecutiva, databili entro il primo decennio dell’Ottocento e due gruppi di “Pastori” avvicinabili nello stile a Domenico Piò si accostano ad altre sculture ottocentesche di forte plasticità e di grande poesia, come la “Nonna e Bambino” e “Fanciulla con Liuto”, e alla bella “Natività”, firmata dal plasticatore bolognese Gaetano Catenacci.