In occasione della Giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e dei 30 anni della Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, mercoledì 20 novembre, fino al 6 gennaio 2020, inaugura nell’Auditorium Enzo Biagi della biblioteca Salaborsa di Bologna la mostra fotografica Children con gli scatti di Elliott Erwitt, Steve McCurry e Dario Mitidieri, a cura di Monica Fantini e Fabio Lazzari.
Il gioco, il divertimento, lo studio, la salute, ma anche i diritti negati, la povertà, lo sfruttamento, la guerra: questi i temi affrontati dalle foto dei tre celebri fotografi, diversi dal punto di vista espressivo, ma accomunati dalla volontà di testimoniare in prima persona la partecipazione emotiva alle vicende dei bambini che hanno incontrato negli angoli più remoti del mondo.
Le immagini di Steve McCurry sono sempre a colori e producono un senso di stupore e di meraviglia per l’eccezionalità espressiva del momento e l’intensità degli sguardi che l’autore è riuscito a catturare.
Nel caso di Dario Mitidieri, la scelta di utilizzare il bianco e nero e l’apparente normalità delle scene producono un tipo di partecipazione emotiva diversa ma ugualmente forte, rendendo in modo efficace quella che Hannah Arendt definiva “la banalità del male”. Elliott Erwitt scandisce invece nell’infanzia il tempo nel suo scorrere, nel suo farsi futuro e storia insieme. Tema prevalente di tutti gli autori è quello del gioco, spesso senza il sorriso e la spensieratezza che dovrebbero accompagnare questa attività fondamentale per la crescita e lo sviluppo delle bambine e dei bambini.
E al gioco si richiama anche la scenografia di Peter Bottazzi, che colloca le immagini di McCurry, Mitidieri ed Erwitt su strutture che rimandano alle giostre, ai blocchi di legno per le costruzioni e a un abaco, simboli del diritto al divertimento, alla fantasia e all’istruzione.
Apertura: da martedì a domenica dalle ore 10 alle ore 19.30
Chiusura: tutti i lunedì e 25 dicembre
Aperture straordinarie: lunedì 23 e 30 dicembre, 6 gennaio
(Foto: pagina Fascebook Children)