Il Museo Civico Archeologico di Bologna, dal 12 ottobre 2018 al 3 marzo 2019, ospiterà le opere dei due più grandi Maestri del Mondo Fluttuante: Katsushika Hokusai (1760-1849) e Utagawa Hiroshige (1797-1858).
La mostra HOKUSAI.HIROSHIGE. Oltre l’onda. Capolavori dal Boston Museum of Fine Arts espone, per la prima volta in Italia, una selezione straordinaria di circa 270 opere provenienti dal Museum of Fine Arts di Boston.
Gli anni trenta dell’Ottocento segnarono l’apice della produzione ukiyoe nota come immagini del Mondo Fluttuante. In quel periodo furono realizzate le serie silografiche più importanti a firma dei maestri che si confermarono – qualche decennio più tardi con l’apertura del Paese – come i più grandi nomi dell’arte giapponese in Occidente. Tra questi spiccò da subito Hokusai, artista e personalità fuori dalle righe che seppe rappresentare con drammaticità e sinteticità insieme i luoghi e i volti, oltre che il carattere e le credenze della società del suo tempo. Egli è considerato uno dei più raffinati rappresentanti del filone pittorico dell’ukiyoe. Nei suoi dipinti su rotolo, ma soprattutto attraverso le sue silografie policrome l’artista seppe interpretare in modo nuovo il mondo in cui viveva, con linee libere e veloci, un uso sapiente del colore e in particolare del blu di Prussia, da poco importato in Giappone, traendo spunto sia dalla pittura tradizionale autoctona sia dalle tecniche dell’arte occidentale.
Tra le serie di maggior successo di questo periodo vanno ricordate senz’altro quelle dedicate alle cascate e ai ponti famosi del Giappone, anche se fu con le Trentasei vedute del monte Fuji che Hokusai si affermò sul mercato delle immagini di paesaggio come grande maestro. Da allora in avanti nessun artista del Mondo Fluttuante poté esimersi dal far riferimento alla sua opera e, in particolare, a una stampa appartenente a questa serie divenuta icona dell’arte giapponese: La grande onda presso la costa di Kanagawa.
Più giovane di circa vent’anni rispetto a Hokusai, Hiroshige divenne un nome celebre della pittura ukiyoe poco dopo l’uscita delle Trentasei vedute del monte Fuji del maestro grazie a una serie, nello stesso formato orizzontale, che illustrava la grande via che collegava Edo (l’antico nome di Tokyo) a Kyoto. Si trattava delle Cinquantatre stazioni di posta del Tōkaidō, conosciute come “Hōeidō Tōkaidō” dal nome dell’editore che lanciò verso il successo Hiroshige.
Il suo estro creativo lo portò a sperimentare diversi formati di foglio fino ad approdare a quello verticale, che sfruttò al massimo delle potenzialità grafiche. All’asimmetria della composizione, in un equilibrio di pieni e vuoti che si controbilanciano nello spazio del foglio, Hiroshige aggiungeva un elemento in primissimo piano, di dimensioni volutamente esagerate e mai mostrato per intero, come una sorta di close-up fotografico, lasciando tutti gli altri elementi del paesaggio sullo sfondo e in dimensioni molto ridotte
Questa novità stilistica è ben visibile nella serie dedicata alle Trentasei vedute del Fuji, in cui Hiroshige a distanza di un ventennio dalla serie di Hokusai, cerca nuovi espedienti per imporsi sul mercato con un soggetto classico e segnato dalla fama del maestro. Lo fa appunto sfruttando il formato verticale e citando, in qualche modo, la Grande onda di Hokusai nella veduta Il mare di Satta nella provincia di Suruga (1858) e ancora nella veduta di Awa. I gorghi di Naruto, parte della serie Illustrazioni di luoghi celebri delle sessanta e oltre province del 1855. Ma l’espressione massima delle novità grafiche introdotte da Hiroshige la possiamo trovare nel suo capolavoro finale, interrotto dalla morte nel 1858, Cento vedute di luoghi celebri di Edo, chechiude anche il percorso di visita.
Il progetto, suddiviso in 6 sezioni tematiche, curato da Rossella Menegazzo con Sarah E. Thompson, è una produzione MondoMostre Skira con Ales S.p.A Arte Lavoro e Servizi in collaborazione con il Museum of Fine Arts di Boston, promosso dal Comune di Bologna | Istituzione Bologna Musei e patrocinato dall’Agenzia per gli Affari Culturali del Giappone, dall’Ambasciata del Giappone in Italia e dall’Università degli Studi di Milano.
BIGLIETTI
Intero € 14,00
Ridotto € 12,00
Scuole € 5,00
Universitari (mercoledì dalle ore 14.30) € 5,00
Gratuito
da 0 a 5 anni, guide turistiche, giornalisti accreditati
e gratuità di legge
INFO
Museo Civico Archeologico
Via dell’Archiginnasio 2 – Bologna
Tel. 051 2757211