La festa del papà è una ricorrenza diffusa in diverse aree del mondo.
La festa è laica, ma i paesi cattolici la celebrano nel giorno di San Giuseppe. Altrove si celebra in giugno e in molti altri mesi dell’anno.
In base alla tradizione ciascun paese si festeggia in un determinato periodo; in Italia viene celebrata il 19 marzo, giorno di San Giuseppe.
Ogni luogo ha le proprie tradizioni legate a questa giornata, che spesso è associata ad un dolce tipico.
Chi è di Bologna, per la Festa del Papà aspetta con impazienza le raviole, un dolce della tradizione pasticcera della città di San Petronio. Le raviole sono mezzelune di pasta frolla con ripieno di confettura di frutta. La sua farcia più famosa è quella con la mostarda bolognese, che è una marmellata tipica del capoluogo emiliano ed è composta da frutta come le mele, le pere e le mele cotogne.
La storia di questo dolce ha origini antiche. Si narra infatti che San Giuseppe fuggendo dalla Palestina verso l’Egitto, venne inseguito dai carabinieri. L’itinerario previsto inizialmente cambiò poiché il povero perseguitato continuava a fuggire per terre diverse. Quando approdò a Bologna i carabinieri lo raggiunsero. Nella lotta disperata per liberarsi, il santo venne aiutato dall’intervento divino e riuscì a seminare gli inseguitori. Durante le fasi concitate della rissa, il cappello di un carabiniere (raviola) rimase tra le mani di San Giuseppe. Il popolo bolognese esultante, volle ricordare l’avvenimento e venne dunque creato questo ottimo dolce, che richiama, appunto, la forma del cappello del carabiniere.
Il dolce in realtà sembra essere nato per allietare le feste per l’arrivo della primavera. Le raviole venivano posizionate in un piatto, fuori dalla finestra, in modo che i passanti potessero prenderle e festeggiare con gli abitanti del luogo.