Arriva finalmente in Italia la mostra “David Bowie Is” e sarà proprio Bologna ad ospitarla. Dal 14 luglio al 13 novembre MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna accoglierà infatti l’ultima tappa europea della prima retrospettiva dedicata alla straordinaria carriera di David Bowie, uno degli artisti più audaci, influenti e innovativi nel panorama musicale contemporaneo. La mostra, realizzata dal Victoria and Albert Museum, è partita da Londra nel 2013 e dopo essere stata a Chicago, San Paolo, Toronto, Parigi, Berlino, Melbourne e Groningen, approda ora a Bologna. Una scelta importante per L’Istituzione Bologna Musei che apre una concreta collaborazione con il Victoria and Albert Museum, una delle più note e rilevanti istituzioni museali internazionali, e per la città che ancora di più sottolinea la sua vocazione al
contemporaneo.
“E’ una grande occasione d’incontro – commenta il Sindaco Virginio Merola – e di riscoperta di una figura come Bowie, per assaporare la sua trasversalità in una città che sta saldamente nel contemporaneo. Bologna è pronta ad accogliere le persone che accorreranno per vedere una figura che ha saputo fare la differenza, in una città che fa la differenza”.
Bologna, sede del DAMS, da sempre punto di riferimento per le arti contemporanee e laboratorio avanzato nella contaminazione dei linguaggi, appare infatti luogo ideale per questo strordinario evento e MAMbo, con l’imponente Sala delle Ciminiere, costituisce la sede espositiva perfetta per la multiforme e multimediale espressione dell’artista.
La mostra, che nella sola Londra è stata vista da oltre 300.000 visitatori, racconta la prolifica carriera di David Bowie, capace in cinque decadi di perseguire in modo duraturo l’innovazione senza mai tradire se stesso e il suo pubblico,attraverso oltre 300 oggetti selezionati dai curatori Victoria Broackes e Geoffrey Marsh dall’archivio personale del musicista. Tra questi l’outfit di Ziggy Stardust (1972) disegnato da Freddie Burretti, fotografie di Brian Duffy; le artistiche cover degli album realizzate da Guy Peellaert e Edward Bell; estratti di video e performance live come The Man Who Fell to Earth, video musicali come Boys Keep Swinging e arredi creati per il Diamond Dogs tour (1974). Oltre a oggetti personali quali: i testi originali delle sue canzoni scritti a mano e alcuni dei suoi strumenti. Risultato finale di questo indimenticabile viaggio è la scoperta dell’evoluzione delle sue idee creative.
Contenuti “multimediali” conducono il visitatore dentro il processo creativo del Duca Bianco per scoprire come il suo lavoro abbia canalizzato i più ampi movimenti nell’ambito dell’arte, del design, del teatro e della cultura contemporanea. Ne emerge il ritratto di un artista sempre sorprendente e mai uguale a se stesso, capace di osservare e reinterpretare la società contemporanea lasciando tracce indelebili. Un’icona inimitabile: David Bowie is.
Photo courtesy of David Bowie Archive (c) Victoria and Albert Museum, London.
www.davidbowieis.it