Villanova di castenaso – Castenaso – Budrio – Bagnarola – Granarolo – Minerbio – San Martino in Soverzano – Baricella
Lasciamo Bologna imboccando Via S. Vitale; dopo qualche chilometro incontriamo VILLANOVA DI CASTENASO; una sosta la merita la bella villa del ‘600, Villa Marana, magnificamente decorata e circondata dal bel parco. Villanova ha dato anche il nome alla Civiltà Villanoviana che prende il nome dai reperti archeologici dell’età del ferro rinvenuti in zona: a Castenaso si può quindi visitare il Museo dela Civiltà Villanoviana.
Ancora cinque chilometri ed eccoci a BUDRIO, una cittadina ricca di storia e tradizioni, con un bel centro storico che merita una visita. Molte le Chiese, tra cui quella di S. Lorenzo, rifatta nel ‘700 da Torreggiani, (che qui fra l’altro è nato).
All’interno sono custodite opere di Gandolfi e del Mastelletta. Seguono poi la Chiesa del Crocifisso del 1617, quella di S. Domenico, della Madonna delle Creti, di S. Gervasio e Protasio, una delle più antiche pievi del bolognese e altre ancora.
Di notevole importanza sono pure la Biblioteca Comunale e la Pinacoteca, nonché il teatro che risiede nello stesso palazzo e che presenta un cartellone di prosa, balletto e lirica tra i più prestigiosi della Provincia.
Infine, non può mancare una visita alla bottega artigianale delle “ocarine”, i famosi strumenti in terracotta qui ideati nel secolo scorso.
Spostandoci poi in direzione di Granarolo incontreremo BAGNAROLA, detta anche la “Versailles dei bolognesi” per il meraviglioso complesso di ville, tra cui la villa-palazzo “Aurelio”, originaria della fine del ‘500 e il grandioso “Floriano” con la bellissima facciata settentrionale settecentesca ideata da Torreggiani e quella meridionale di impronta invece ottocentesca ad opera dell’architetto Venturoli. La villa è ancora oggi del Malvezzi e purtroppo non è visitabile. Nelle adiacenze si trova anche Villa Ranuzzi-Cospi, detta Palazzo di Sotto, costruita nel ‘700 e Palazzo Odorici, detto Palazzo di Sopra anch’essa del ‘700.
Dopo Bagnarola, sulla provinciale S.Donato incontreremo GRANAROLO di cui segnaliamo alcune importanti ville: Villa Amelia, di origine cinquecentesca, Villa Lagorio, neoclassica e Villa Minghetti.
Raggiungiamo ora un altro centro, MINERBIO. Nel centro storico troviamo la Chiesa di S. Giovanni Battista, di origine trecentesca, la Rocca, del ‘300, la bellissima colombaia sembra sia opera del Vignola.
Facciamo ora una breve deviazione a sud-est di Minerbio e raggiungiamo S. MARTINO IN SOVERZANO per visitare, (a discrezione della proprietà), lo splendido Castello dei Manzoli, costruito nel ‘400 e poi ristrutturato alla fine dell’800 da Rubbiani.
Il castello è preceduto da un vero e proprio borgo medievale dove troviamo una vecchia osteria in cui è possibile assaggiare ottimi vini e saporose salsicce.
Torniamo ora sulla S. Donato per l’ultima tappa del nostro itinerario, BARICELLA; qui incontriamo interessanti architetture, tra cui il Malcantone, probabilmente un ex convento e la Chiesa Parrocchiale di S. Maria al cui interno sono conservate due opere di P. Fancelli.