Ogni settimana i Musei Civici di Bologna propongono un ricco calendario di appuntamenti, per svelare le loro collezioni e raccontare aspetti ed episodi inediti e curiosi della storia della città, anche attraverso punti di vista differenti e insoliti accostamenti fra le diverse collezioni.
Conferenze, laboratori, concerti, visite guidate, visite in lingua sono i principali "strumenti" di questo racconto, che si dispiega lungo millenni di storia, dai primi utensili in pietra di uomini vissuti 800.000 anni fa ai prodotti dell'attuale distretto industriale, dalla pittura alle varie forme dell'arte moderna e contemporanea, dalla musica alle grandi epopee politiche e civili.
Di seguito gli appuntamenti in programma da venerdì 28 a giovedì 30 agosto.
PER I BAMBINI
"Estate al museo 2018. I campi estivi dell'Istituzione Bologna Musei"
Dall'11 giugno al 14 settembre i campi estivi dell'Istituzione Bologna Musei offrono a bambini e ragazzi un'opportunità unica di vivere un'esperienza a contatto con il ricco patrimonio culturale della nostra città.
Due i moduli, distinti per fasce d'età: "L'arte è un diritto naturale. Un'estate 'a passo di lumaca'", per bambini da 5 a 11 anni (11 giugno-14 settembre); "That's Summer. Io sto con l'artista" per ragazzi da 11 a 16 anni (25-29 giugno e 27-31 agosto).
Per i bambini da 5 a 11 anni, il tema della settimana dal 27 al 31 agosto è "Born to be wild. Diritto al selvaggio".
Una settimana dedicata al Diritto al selvaggio, per divertirci ad esprimere in modo creativo e costruttivo il nostro lato più incontrollato. Il segno pittorico si libererà dai vincoli della rappresentazione figurativa, lo spazio naturale diventerà il nostro rifugio misterioso e i mostri che lo popolano saranno i nostri migliori alleati. Sono queste le tematiche che approfondiremo anche grazie alle opere di artisti di ieri e di oggi e a visite speciali presso il Museo Civico Medievale e il Museo di Palazzo Poggi.
Per i ragazzi da 11 a 16 anni, la settimana dal 27 al 31 agosto prevede "Dark Ecology", workshop con Adelita Husni-Bey.
Come sarà il pianeta Terra tra 50, 100 e 150 anni? Come cambierà la società che abita l'uomo? I teens che partecipano al workshop "Dark Ecology" riflettono e discutono insieme a Adelita Husni-Bey su tematiche importanti come i cambiamenti climatici, il rapporto tra tecnologia e relazioni e il ruolo che l’umanità può ricoprire in questi ambiti.
L'installazione dell'artista "Palco dell'estinzione", allestita negli spazi del Dipartimento educativo MAMbo in occasione della mostra "That's IT!", diventa il punto di partenza per confronti e dibattiti che stimolano i partecipanti a immaginare il futuro e a comprendere che le azioni di oggi hanno conseguenze, positive e negative, sul domani. Al termine del workshop in cui saranno guidati e supportati dall'artista, i ragazzi e le ragazze realizzeranno un'inedita performance collettiva che coinvolgerà i genitori e i visitatori della mostra.
Per informazioni ed iscrizioni:
Dipartimento educativo MAMbo: tel. 051 6496628 (martedì e giovedì, dalle ore 10 alle ore 17) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
GLI ALTRI APPUNTAMENTI
martedì 28 agosto
ore 21: Museo della Musica - Strada Maggiore 34
In occasione di (s)Nodi: dove le musiche si incrociano e nell'ambito di Bologna Estate
"Sorang"
Con Ayub Noor Muhammad, percussioni e voce; Rocco Del Pozzo, chitarra e voce; Andrea Faidutti, sitar; Davide Angelica, chitarre.
Sorang nasce nel 2007 dal cuore e dalle mani del percussionista e cantante pakistano Ayub Noor Muhammad.
Il nome del progetto (che significa "cento colori" in urdu) rappresenta proprio la filosofia del gruppo: ogni musicista getta sulla tela il proprio colore, musicale e personale, passando dal folk al blues fino alla musica popolare pakistana, per dar vita ad un concerto unico ed imperdibile che rappresenta la sintesi ideale tra i diversi generi musicali.
È possibile prenotare i biglietti (con pagamento il giorno dell'evento) dal sito www.museibologna.it/musica.
Ingresso: € 10,00. Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna € 8,00
mercoledì 29 agosto
ore 19-21: Museo della Musica - Strada Maggiore 34 / San Colombano Collezione Tagliavini - via Parigi 5
Nell'ambito della rassegna Rosso di sera, Bologna si svela e di Bologna Estate
"Bologna, città della Musica"
Una passeggiata per il centro storico di Bologna, laboratorio creativo di grandi musicisti antichi e contemporanei. Dalle sale del Museo internazionale e biblioteca della musica all'Oratorio di San Colombano, per scoprire la straordinaria varietà di strumenti e le tante storie di compositori e cantanti che hanno intrecciato il loro destino con la nostra città.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496628 oppure a mamboedu@comune.bologna.it.
Ritrovo: Museo della Musica, Strada Maggiore 34.
Num. minimo partecipanti: 9
Ingresso a partecipante: € 8,00
ore 20.30: Cimitero della Certosa - via della Certosa 18
Nell'ambito della rassegna Certosa di Bologna. Calendario estivo e di Bologna Estate
"Il teschio e la farfalla - simboli arcani e misteriosi della Certosa"
Nulla è lasciato al caso in Certosa: anche la più piccola foglia ha un suo preciso significato. Una passeggiata tra serpenti attorcigliati, grifoni, clessidre e sfingi.
A cura di Associazione Culturale Didasco.
Prenotazione obbligatoria al 348 1431230 (pomeriggio-sera).
Ritrovo presso l'ingresso principale della Certosa (cortile Chiesa).
Iniziativa rivolta ai soci dell'Associazione Culturale Didasco, con possibilità di associarsi al momento della visita. Quota associativa € 10,00 (prima visita in regalo).
Tutti i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna riceveranno un omaggio all'ingresso.
Ingresso: € 10,00 (per ogni ingresso pagante due euro saranno devoluti per la valorizzazione della Certosa)
giovedì 30 agosto
ore 17: Collezioni Comunali d'Arte, Palazzo d'Accursio - Piazza Maggiore 6
"Creti, Canova, Hayez. La nascita del gusto moderno tra '700 e '800 nelle Collezioni Comunali d'Arte"
Visita guidata alla mostra con Ilaria Negretti, RTI Senza Titolo s.r.l., ASTER s.r.l. e Tecnoscienza.
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
ore 19-21: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14
"Proiezione del video "Rosanna Chiessi, L'ULTIMA INTERVISTA, dagli esordi a Shimamoto"
Mentre nella Project Room del MAMbo è in corso, fino al 16 settembre, la mostra "Rosanna Chiessi. Pari&Dispari", nella sala conferenze del museo viene proiettata un’intervista inedita rilasciata da Rosanna Chiessi nel gennaio del 2016, due mesi prima della sua scomparsa, dal titolo "Rosanna Chiessi, L'ULTIMA INTERVISTA, dagli esordi a Shimamoto" di Kerstin Petrick ed Enrico Magnani.
Ingresso: gratuito
ore 19.30: Nell'ambito della rassegna I favolosi '80 e di Bologna Estate
"1987. Benni Bosetto"
10 opere, 10 artisti, 10 anni: quarantacinque minuti per raccontare un'opera della mostra "That's IT!". Dieci incontri coinvolgenti per rivivere l'atmosfera dei favolosi anni '80.
Ogni appuntamento è dedicato ad un artista presente in mostra il cui anno di nascita diventa un pretesto per per ripercorrere o conoscere gli accadimenti, le immagini, i protagonisti, le mode, le HIT del periodo. Chi c'era se lo ricorderà, chi non c'era… lo scoprirà.
Per ragazzi dai 12 anni in su e adulti. A cura del Dipartimento educativo MAMbo.
Info e prenotazioni: tel. 051 6496627 (martedì e giovedì, ore 9-17) oppure 051 6496611 (sabato e domenica, ore 11.30-17) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso: € 4,00 per visita a persona + ingresso mostra ridotto € 4,00 (adulti). Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna € 3,00 per visita a persona + ingresso mostra € 3,00
ore 21: Cimitero della Certosa - via della Certosa 18
Nell'ambito della rassegna Certosa di Bologna. Calendario estivo e di Bologna Estate
"ANIMENUDE - umani troppo umani - prima parte"
Riflessioni sulla caducità della vita nei classici della letteratura italiana. Da Leopardi a Pirandello e Fo, storie di re, giullari, pastori e soldati, tutti troppo umani di fronte alla morte. Il nuovo spettacolo di Alessandro Tampieri, in un suggestivo percorso notturno fra arte e teatro.
A cura di Rimachèride.
Prenotazione obbligatoria al 338 9300148 oppure at.teatro@gmail.com.
Ritrovo 30 minuti prima dell’inizio presso l'ingresso principale della Certosa (cortile Chiesa).
Tutti i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna riceveranno un omaggio all'ingresso.
Ingresso: € 10,00 (per ogni ingresso pagante due euro saranno devoluti per la valorizzazione della Certosa)
MOSTRE
Museo Medievale - via Manzoni 4
"Il mondo magico. Gianni Del Bue", fino al 30 settembre 2018
I Musei Civici d'Arte Antica presentano la mostra personale "Il mondo magico" dell'artista contemporaneo Gianni Del Bue allestita nel Lapidario del Museo Civico Medievale.
L'esposizione, nata da un'idea di Graziano Campanini, ospita oltre 30 opere che dialogano con la collezione del museo. Del Bue, che già aveva omaggiato con sue mostre alcune capitali del Rinascimento come Firenze, Urbino e Mantova, ora si intrattiene con Bologna e la sua storia. Il contatto con la città avviene proprio attraverso il Museo Civico Medievale, scrigno autorevole di un'arte con un forte impatto sul cosmico, sulla natura, sul sacro e sull'immaginario.
Il magico quotidiano dei lavori di Del Bue richiama lo stesso magico quotidiano di tutte le opere della collezione del museo: lance, scudi, bronzi, sono tutti oggetti di uso comune dell'epoca che, così come i soggetti presenti all'interno delle opere di Del Bue, detengono un fascino magico e seducente.
"Ospiti tedeschi. Goldschmiede und Bildhauer", fino al 30 settembre 2018
Dal 1996 i Musei Civici d’Arte Antica di Bologna promuovono il ciclo di iniziative "Ospiti", in cui vengono esposte temporaneamente opere che possono suscitare interesse da parte del pubblico per la singolarità della loro storia o di ciò che raffigurano, ma anche per la loro rarità, o per la ricerca di una loro corretta attribuzione o per un particolare legame con il patrimonio artistico o la storia dell’arte della città e del suo territorio. Spesso tali prestiti si configurano come veri e propri scambi, attivati in occasione di esposizioni presso altri istituti italiani e internazionali. Infatti l’importanza dell’opera prestata rende necessaria una sua momentanea sostituzione, permettendo così di ricevere ed esporre per un periodo di tempo limitato degli illustri “ospiti”, posti in dialogo con il patrimonio conservato nei Musei Civici d'Arte Antica.
Nel contesto di questa attività di valorizzazione e di collaborazione culturale e scientifica con istituzioni museali internazionali, la mostra "Ospiti tedeschi. Goldschmiede und Bildhauer" presenta due oggetti di elevatissimo pregio che provengono da musei tedeschi: un prezioso busto reliquiario del capo di San Paolo del XV secolo dal Museo della Cattedrale di Münster e una scultura rinascimentale in legno raffigurante il Cristo Salvatore, opera di Gregor Erhart, dal Maximilianmuseum di Augusta (Augsburg).
MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14
"That’s IT! Sull'ultima generazione di artisti in Italia e a un metro e ottanta dal confine", fino all'11 novembre 2018
Il MAMbo apre la programmazione espositiva del suo spazio principale - la Sala delle Ciminiere - sotto la direzione artistica di Lorenzo Balbi, con "That's IT! Sull'ultima generazione di artisti in Italia e a un metro e ottanta dal confine", una mostra che presenta i lavori di 56 tra artisti e collettivi nati dal 1980 in avanti, esplorando differenti media e linguaggi.
L'esposizione, dal taglio dichiaratamente generazionale, indaga gli sviluppi più recenti dell'arte nel nostro Paese, coerentemente con un preciso posizionamento nel panorama italiano e internazionale che il MAMbo ha scelto di darsi, individuando per ognuno dei suoi spazi espositivi una chiara identità scientifica. In questo contesto, il museo conferma e sviluppa una vocazione che lo ha reso storicamente punto di riferimento e privilegia, per le mostre nella Sala delle Ciminiere, la ricerca sulle nuove generazioni, sui media sperimentali e su nomi emergenti mai presentati in Italia. Una particolare attenzione è inoltre rivolta alla produzione di nuove opere, anche nell'ottica dell'accrescimento della collezione permanente: numerosi lavori in mostra saranno infatti realizzati per l’occasione.
"That's IT!" (IT come codice dell’Unione Europea che individua la sigla dell’Italia) non si sviluppa, volutamente, intorno a un concept unitario e monolitico, ma propone interrogativi e possibili letture della contemporaneità in una prospettiva aperta, dialettica e magmatica. Ha ancora senso oggi definire un artista "italiano"? Cosa contribuisce a determinare la definizione di "italianità"? Tale definizione ha delle conseguenze sull’autorappresentazione dell’artista? Dove e come poniamo il confine geografico e generazionale?
Nella mostra si possono rintracciare alcuni possibili indizi. Sono inclusi artisti nati in Italia che lavorano in Italia; nati in Italia che lavorano all’estero; nati in Italia che lavorano sia in Italia che all’estero; nati all’estero che lavorano in Italia; nati all’estero che lavorano all’estero ma che hanno studiato in Italia.
L'unico limite che si è scelto di stabilire e mantenere rigidamente è quello dell'età anagrafica, per dare spazio e visibilità a chi sulla scena artistica si è affacciato più di recente: nessuno dei protagonisti dell’esposizione infatti è nato prima del 1980.
La mostra tratteggia una panoramica della generazione Millennials, la prima a sperimentare un continuo adattamento all’evolversi frenetico delle tecnologie, l'iperconnessione costante e, sul piano sociale, una crescente precarizzazione del mondo del lavoro in un contesto di crisi economica. Una generazione che ha abbandonato le certezze e le ideologie delle precedenti per adottare modalità espressive che stimolano a interrogarsi sul presente, a investigare la contemporaneità più che a fornire delle risposte.
"Rosanna Chiessi. Pari&Dispari", fino al 16 settembre 2018
Il MAMbo prosegue nella programmazione espositiva dello spazio Project Room, dedicato a una ricognizione di protagonisti e vicende tra le più significative per la storia artistica del territorio, presentando un focus dedicato a Rosanna Chiessi, a cura di Lorenzo Balbi e organizzato in collaborazione con l’Archivio Storico Pari&Dispari - Rosanna Chiessi e Comune di Reggio Emilia Biblioteca Panizzi.
L’esposizione intende omaggiare, con rinnovata attenzione, una straordinaria protagonista dell’arte italiana ed internazionale, al cui nome si deve un impegno fondamentale per la conoscenza e la diffusione di alcune delle avanguardie più influenti del secondo Novecento: area concettuale italiana, poesia visiva, Azionismo Viennese, movimenti Fluxus e Gutai, arte performativa. Il progetto consente dunque di riscoprirne l’intensa avventura - per la prima volta in un contesto museale dopo la sua scomparsa avvenuta nel 2016 - attraverso alcune delle testimonianze più rilevanti della sua attività che, negli anni Settanta, ha trasformato Reggio Emilia e Cavriago in crocevia di correnti artistiche di eccezionale rilievo.
Nel suo restare sempre fedele alla dimensione di un’arte prodotta per ricerca e non per redditività di mercato, il profilo di Rosanna Chiessi si sottrae a tentativi di connotazione univoca per la vitale molteplicità di ruoli attraversati in quarant’anni di passione per l’arte contemporanea: gallerista, editrice, promotrice e animatrice pionieristica di eventi divenuti epocali, collezionista, mecenate e scopritrice di talenti.
La mostra allestita al MAMbo è concepita come un ritratto biografico che prende forma dall’accostamento di materiali compositi e posti in dialogo fra loro per associazione, a raccontare le poetiche e i principali eventi da lei sostenuti e promossi. Si trovano così opere realizzate dagli artisti con cui Chiessi strinse i legami di amicizia e intesa più profondi, molte delle quali a lei dedicate fin nel titolo, come nel caso del ritratto di Anne Tardos “Sunset for Rosanna” con cui si apre il percorso espositivo; oggetti simbolo, come il grande tavolo di lavoro che campeggiava nella sua casa-studio di Cavriago e la doppia chiave ideata come logo di Pari&Dispari; reperti iconici di artisti carismatici come il giubbotto firmato di Joseph Beuys e un paio di scarpe di Shozo Shimamoto.
E ancora fotografie, multipli, edizioni numerate e libri d’artista, provenienti da collezioni private e dal corpus documentale conservato dall’Archivio Storico Pari&Dispari - Rosanna Chiessi, che ne ha raccolto e sistematizzato l’eredità. Una costellazione di pezzi ancora oggi in grado di trasmettere le energie di un’eccezionale stagione di libertà in cui le forme del fare cultura furono rivoluzionate da una creatività dirompente.
Museo del Patrimonio Industriale - via della Beverara 123
"Il Canale Emiliano Romagnolo nello sguardo di Enrico Pasquali", fino al 25 novembre 2018
La promessa di regalare al visitatore suggestioni uniche e originali del nostro territorio - racchiuse già nel titolo della mostra per immagini "Il Canale Emiliano Romagnolo nello sguardo di Enrico Pasquali" - viene ampiamente mantenuta nel collage di emozioni in bianco e nero che il Consorzio per il Canale Emiliano Romagnolo (CER) ha ideato ed organizzato con la collaborazione di numerosi partner per valorizzare non solo una delle opere idrauliche più importanti del paese, ma per celebrare l’attività dell’uomo laborioso.
L'esposizione consegna al nostro presente la rilevanza del Canale per le economie agroalimentari di parte dell’Emilia e di gran parte della Romagna. Al contempo essa ci fa compiere un salto all’indietro, in un universo composito fatto di essenzialità, cruda, reale, quasi documentaristica, rappresentato dal maestro di neorealismo di Castel Guelfo, nato in quella fetta di terra bagnata dal Sillaro spesso indicata come spartiacque di confine tra l’Emilia e la Romagna, che ha iniziato il “mestiere” di fotografo a Medicina.
In mostra viene esposta una scelta significativa dei lavori di Enrico Pasquali degli anni '50-'60 e un video con una ricca serie di testimonianze orali e interviste a lavoratori, tecnici, progettisti e dirigenti, protagonisti dell’avviamento dei lavori del Canale Emiliano Romagnolo, recentemente realizzate da Sonia Lenzi, con la regia di Enza Negroni.
"Moto Bolognesi C.M. Trent'anni memorabili 1929-1959", fino al 14 ottobre 2018
L'esposizione è incentrata sul periodo d'oro per Bologna nel settore produttivo motociclistico: nei decenni 1920-’50 il territorio bolognese è infatti un centro di importanza nazionale in quest'ambito, grazie a una concentrazione senza eguali di piccole e medie aziende produttrici di moto finite (oltre 70 attive con alterne fortune in quegli anni) e un numero ancora maggiore in grado di fornire tutto ciò che serve per assemblare qualsiasi motociclo.
In quegli stessi anni si situa l'avventurosa storia della C.M, non dissimile da quella di molte aziende bolognesi.
La mostra presenta 15 motociclette degli anni 1930-'50, tra i più importanti modelli realizzati dalla C.M e tra i più significativi esemplari presenti nelle collezioni di Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna. Un ricco apparato di immagini fotografiche e di cataloghi, in gran parte inedito, è visibile in tre proiezioni su schermo e a video.
Casa Morandi - via Fondazza 36
“Giancarlo Fabbi. Il silenzio della pittura”, fino al 2 settembre 2018
Leggere il lavoro di Giorgio Morandi attraverso pochi semplici oggetti, un pennello, un bulino, un tubetto di colore: è quanto si propone Giancarlo Fabbi, autore dei dieci scatti fotografici che vengono esposti a Casa Morandi, con la curatela di Massimo Recalcati.
Giancarlo Fabbi, modenese di nascita, inizia sin da giovane a utilizzare la fotografia da autodidatta, all'inizio per passione e poi sempre più per necessità, facendone una vera e propria ragione di vita.
A partire dal 2014 il suo obiettivo si è concentrato su alcuni oggetti appartenuti a Giorgio Morandi, esposti in mostra insieme alle fotografie, che ha accostato per creare delle personali nature morte.
Fabbi evita volutamente di utilizzare le componenti più celebri delle composizioni morandiane come le bottiglie, le conchiglie, i fiori per offrire una visione asciutta ed essenziale degli elementi primari e più umili riferibili alla pittura e all’incisione.
La sua indagine fotografica, nella serie in mostra, viene condotta eccezionalmente a colori e in digitale, contrariamente agli altri suoi progetti tutti rigorosamente in bianco e nero, per i quali si avvale sempre dell’utilizzo dell'analogico e della luce naturale «per dare realtà a quello che si fa», come lui stesso dichiara.
La serie di dieci fotografie vuole incoraggiare una meta-riflessione su alcuni aspetti fondamentali della pittura di Morandi: composizione e ricomposizione geometrica, insistenza su pochi temi, silenzio, solitudine, assenza di retorica e di qualsiasi narrazione.
La scelta del colore dello sfondo che fa da quinta alle composizioni di Fabbi, un bianco luminoso da cui emergono gli oggetti nella loro fisicità come forme che si allineano, si intersecano o campeggiano al centro della foto in un voluto isolamento estetico, mette in risalto l'atteggiamento con cui il fotografo modenese intende la pratica artistica: esperienza sulla luce e sull’ombra, ricerca quasi mistica dell’essenziale, riduzione estrema delle immagini, intese come frammenti di realtà capaci di custodire momenti di eterna poesia, proprio come la pittura di Morandi.
A conclusione dell’esposizione le dieci opere, grazie alla generosità dell’artista, saranno donate all’Istituzione Bologna Musei ed entreranno a far parte del patrimonio del Museo Morandi.
Collezioni Comunali d'Arte, Palazzo d'Accursio - Piazza Maggiore 6
“Creti, Canova, Hayez. La nascita del gusto moderno tra ‘700 e ‘800 nelle Collezioni Comunali d’Arte”, fino al 9 settembre 2018
Con la mostra “Creti, Canova, Hayez. La nascita del gusto moderno tra ‘700 e ‘800 nelle Collezioni Comunali d’Arte”, il museo presenta un percorso di visita ridefinito in concomitanza con gli interventi di ripristino di una parte della copertura di Palazzo d’Accursio.
Organizzata dai Musei Civici d’Arte Antica con la curatela di Silvia Battistini e Massimo Medica, l’esposizione consente di ammirare oltre 150 opere ordinate secondo numerosi accostamenti inediti, anche grazie alla presentazione di alcuni lavori solitamente conservati in deposito - è il caso dei pastelli e dei dipinti di Angelo Crescimbeni, Sebastiano Gamma e Coriolano Vighi - e di prestiti provenienti da altri musei civici come il Museo Civico Archeologico, il Museo Civico Medievale e il MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna.
La mostra si sofferma sulla ripresa ricorsiva di modelli delle epoche precedenti da parte degli artisti che operarono durante il XVIII e il XIX secolo, mettendo a confronto stili e iconografie di importanti autori non solo bolognesi. La sintesi che ne nacque gettò le fondamenta del gusto contemporaneo, creando i presupposti teorici ed estetici anche per le avanguardie del primo Novecento.
A fronte della chiusura di sette sale in questa fase di cantierizzazione - la Galleria Vidoniana, le sale 8, 9 e 10 della Pinacoteca, la sala 11 nell’ala Rusconi, le sale 19 e 20 dedicate a Pelagio Palagi - il percorso espositivo della mostra si snoda attraverso la magnifica sala 17 (nota come Sala Urbana), le sale 14-16 (ala Rusconi),18 e 23-25.
L'Istituzione Bologna Musei racconta, attraverso le sue collezioni, l’intera storia dell’area metropolitana bolognese, dai primi insediamenti preistorici fino alle dinamiche artistiche, economiche, scientifiche e produttive della società contemporanea.
Un unico percorso diffuso sul territorio, articolato per aree tematiche.
Archeologia, storia, storia dell’arte, musica, patrimonio industriale e cultura tecnica sono i grandi temi che è possibile affrontare, anche attraverso percorsi trasversali alle varie sedi.
Fanno parte dell'Istituzione Bologna Musei: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna, Museo Morandi, Casa Morandi, Villa delle Rose, Museo per la Memoria di Ustica, Museo Civico Archeologico, Museo Civico Medievale, Collezioni Comunali d'Arte, Museo Civico d'Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini, Museo del Patrimonio Industriale, Museo e Biblioteca del Risorgimento, Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna, Museo del Tessuto e della Tappezzeria “Vittorio Zironi”.
Info: www.museibologna.it.
La Card Musei Metropolitani di Bologna è il servizio attivato in occasione del IX centenario del Comune di Bologna per ampliare l'accessibilità al patrimonio storico artistico della città: un abbonamento che offre accesso illimitato alle collezioni permanenti e ingresso a prezzo ridotto alle mostre temporanee di tanti musei della città e dell’area metropolitana. Vale 12 mesi e costa 25 euro: tutte le informazioni sono disponibili sul sito cardmuseibologna.it.