Si svolge a Bologna Live Arts Week, evento unico in Italia dedicato alle live arts.
La rassegna presenta un insieme eterogeneo di performance che ruotano intorno alla presenza e all’esperienza percettiva di corpi, movimenti, suoni e visioni, con un programma-palinsesto di opere dal vivo che comprende performance, ambienti, concerti e expanded cinema, presentate da personalità di spicco della ricerca contemporanea internazionale.
Soddisfatto l’assessore alla Cultura e promozione della città Matteo Lepore che commenta “anche quest’anno l’Amministrazione ha accompagnato Xing nella realizzazione del programma, creando tra l’altro le condizioni per la fruizione di spazi come l’EX Gam e il Padiglione dell’Esprit Nouveau. Lo faremo anche in futuro, chiedendo a questi operatori di mettersi sempre più in dialogo con la città, per intercettare tendenze e nuove possibilità di azione nell’ambito del contemporaneo”.
Fulcro di questa VII edizione, sono gli spazi della Ex GAM, la storica Galleria d’Arte Moderna di Bologna e il Padiglione Esprit Nouveau dove avranno luogo alcuni degli eventi più significativi della rassegna ai quali si aggiunge un’ampia compagine di luoghi, organizzazioni e istituzioni attive nel campo delle arti contemporanee, tra le quali figurano MAMbo e alcuni importanti spazi e gallerie della città.
Live Arts Week, ideato e realizzato da Xing – organizzazione culturale il cui lavoro si contraddistingue per lo sguardo interdisciplinare intorno ai temi della cultura contemporanea, con una particolare attenzione alle tendenze generazionali legate ai nuovi linguaggi – è un programma che dà spazio ad atletiche esistenziali senza anteporre l’arte agli artisti, esponendo forme di sensibilità e idee, accogliendo opere ibride e poliglotte, permettendo al pubblico di fruire di un panorama eterogeneo di pratiche rappresentative del mondo contemporaneo.
Tra i molti appuntamenti in programma occhio alla performance pervasiva “Bad Mood” dell’ artista estone Kroot Juurak che dal 18 al 21 aprile coinvolgerà la sede e tutto lo staff di MAMbo in una strana condizione di malumore diffuso che potrebbe coinvolgere e contagiare anche interlocutori e visitatori del museo.