Dal 10 gennaio sono stati vietati gli atterraggi notturni sulla città di Bologna.
Questo provvedimento, condiviso da Aeroporto di Bologna, Enac, Comune di Bologna, Comune di Calderara, Arpa Emilia-Romagna, Ministero dell’Ambiente e AOC in sede di Commissione Rumore, sancisce il divieto di sorvolo della città nelle ore notturne
– dalle 23 alle 6 – per gli aerei in fase di atterraggio, fatte salve le ragioni meteo, di sicurezza o operative. Le richieste della Commissione sono state accolte, dopo che, da tempo, quello del Marconi era diventato uno dei fronti più caldi del disagio cittadino, con nutrite polemiche da parte dei residenti.
Analogo divieto era già previsto per i voli in fase di decollo nelle ore notturne. Il divieto è valido per la pista 12, rimangono invece sempre possibili decolli ed atterraggi per la pista 30, cioè verso Modena, con un impatto ridotto in termini di rumori perché su quel versante non ci sono abitazioni. Nessun impatto negativo è dunque previsto sui volumi di traffico attuali. La limitazione agli atterraggi notturni è solo l’ultima di una serie di iniziative promosse in questi anni dal gestore dell’Aeroporto di Bologna per ridurre il rumore aeroportuale, che comunque nel 2016 non ha mai registrato sforamenti ai limiti di legge: dalla attivazione di un sistema di monitoraggio del rumore, i cui dati sono verificati da Arpa e condivisi con gli Enti territoriali, all’allungamento della pista di volo, allo sviluppo di procedure di decollo che hanno permesso di sorvolare aree a minore densità abitativa.
Queste azioni, unite all’utilizzo da parte delle compagnie aeree di motori aeronautici a minor impatto acustico, hanno portato nel periodo 2008-2015 ad una riduzione del 38% della popolazione sottoposta a rumore, a fronte di un aumento dei movimenti aerei del 4% e dei passeggeri del 63%.
Gli interventi di Aeroporto di Bologna a favore dell’ambiente non si fermano qui: sono infatti già programmati nuovi investimenti, per oltre 6,5 milioni di euro, per la realizzazione di una fascia boscata a compensazione delle emissioni climalteranti nonché tutela delle risorse idriche e naturalistiche nella zona circostante l’aeroporto, di una pista ciclabile in via del Triumvirato e di un sistema di monitoraggio della qualità dell’aria.