Piccoli suggerimenti per qualche pomeriggio in giro.
Per i prossimi giorni di festa Bologna offre ai turisti tante occasioni di intrattenimento e scoperta, ma anche chi è di passaggio per poche ore, o addirittura vive in città, può essere un visitatore attivo e giocare a comporre la propria lista dei luoghi e degli eventi.
Vogliamo suggerirne alcuni, a volte meno noti e sempre molto interessanti.
Partiamo dalle Due Torri e andiamo in via Zamboni: in pochi passi siamo davanti alla Basilica di San Giacomo Maggiore, con l’ingresso su Piazza Rossini. Dentro la basilica tutto è da vedere e da apprezzare, ma per prima cosa si può andare subito in fondo alla navata sinistra per ammirare uno dei migliori esempi di arte e architettura rinascimentale a Bologna: la Cappella Bentivoglio, fatta costruire dalla famiglia Bentivoglio nel XV secolo. È un armonioso spazio quadrato con cupola, totalmente affrescato da Lorenzo Costa con soggetti legati alla famiglia di Giovanni Bentivoglio. All’altare invece prende la scena la Sacra Conversazione, una tavola del bolognese Francesco Francia, ritenuta dei suoi capolavori.
Sotto al portico della basilica, lungo via Zamboni, c’è l’ingresso per l’Oratorio di Santa Cecilia, che fa parte dello stesso edificio. Si tratta di uno ampio spazio affrescato con uno dei più importanti cicli pittorici del rinascimento bolognese, iniziato nel 1505 e affidato ai più importanti pittori bolognesi, come Amico Aspertini e Francesco Francia, insieme a Lorenzo Costa. Gli affreschi rivestono le pareti destra e sinistra dell’entrata all’oratorio: sono dieci riquadri che narrano episodi della vita di Santa Cecilia, antica martire cristiana diventata patrona della musica e di tutti i musicisti.
A cento metri dall’Oratorio, scendendo sullo stesso lato di via Zamboni al numero 33, c’è il Museo di Palazzo Poggi, che fa parte del Sistema Museale di Ateneo, i musei dell’Università di Bologna. Fino al 19 gennaio è in corso la mostra Leonardo Anatomia dei Disegni, in occasione delle celebrazioni per i 500 anni dalla morte dell’artista: un percorso nell’arte e nel pensiero di Leonardo attraverso cinque suoi disegni raccontati con la tecnica digitale per indagare e descrivere la complessità dei suoi disegni, che in questo caso sono:
- Paesaggio, 5 agosto 1473
- Scenario architettonico e rissa di cavalieri
- Studio di proporzioni del corpo umano (Uomo vitruviano)
- Fortezza a pianta quadrata , con altissime scarpe, a corpi concentrici con torri angolari e grandioso rivellino antistante
- Due mortai che lanciano palle esplosive
Usciti dal museo, teniamo sempre lo stesso lato di via Zamboni e torniamo verso le Due Torri: al numero 7, oltre il piccolo portone in legno, si può fare un divertente e istruttivo viaggio nel passato, con La Macchina del Tempo, il Museo Realtà Virtuale che permette di visitare “da dentro” Bologna, con salti temporali dal medio evo fino al XVIII secolo. Le ricostruzioni 3D sono frutto di ricerche storiche e architettoniche molto accurate, con attenzione quasi maniacale per ogni documentazione che ha reso possibile l’accuratezza di ogni ambientazione nella quale il visitatore si immergerà, con un senso della realtà straordinario e piacevole.
Ma non solo Bologna: la realtà virtuale della Macchina del Tempo può condurre grandi e bambini alla scoperta della tomba del celebre faraone Tutankhamon, per la prima volta al mondo realizzata in realtà virtuale.
E a questo punto allora, possiamo concludere con la brevissima passeggiata che divide il museo della Macchina del Tempo dal Museo Civico Archeologico in via Dell’Archiginnasio 2, sotto al portico che corre a lato della Basilica di San Petronio. Il Museo Civico Archeologico di Bologna, tra i tantissimi materiali esposti, custodisce anche una delle più importanti collezioni egizie in Italia e in Europa, che vale davvero una visita, per vivere l’antico Egitto (virtuale e reale) sotto le torri bolognesi.