Passeggiando sotto i portici di Bologna, pochi suppongono di avere sotto i piedi una città d’acqua.
Intraprendendo questo itinerario, che segue il corso del torrente Aposa e dei canali di Reno e delle Moline, sarà possibile scoprire il corso dei vecchi canali bolognesi.
Partendo da Piazza Rossini: si risale Via Zamboni verso le Due Torri (lato destro) e si oltrepassa il Voltone con mascherone che segna l’accesso al vecchio Ghetto ebraico di Bologna, sotto il quale scorre l’Aposa. Imboccata Via del Carro (lato destro), al n. 4 antico portico in legno; si svolta a destra in Via dell’Inferno, si raggiunge la Piazzetta Marco Biagi per uscire dal Ghetto su Piazza San Martino (a livello del lastricato, un portellone nasconde una ripida gradinata che conduce all’alveo sotterraneo dell’Aposa, percorribile fino a Piazza Minghetti). Proseguendo sotto al portico a destra, si accede all’ingresso laterale della
Chiesa di S. Martino, una delle chiese-pinacoteca di Bologna, detta in Aposa. Uscendo, si prende a sinistra Via Marsala e, girando intorno all’abside della Chiesa, si volta in Via Mentana per arrivare in Via delle Moline, zona dei canali dell’antica città. All’incrocio con Via Capo di Lucca, antica Via dei Molinari che ancora conserva le casette a schiera un tempo abitate dai mugnai, si ode il rombo del
Salto del Canale delle Moline (affaccio da un bar di Via Alessandrini), la cui energia veniva utilizzata per muovere le macine da grano. Si torna in Via delle Moline e all’imbocco con Via Oberdan:
“Curva degli Annegati”: suggestiva vista sul canale. Prendendo a destra Via Bertiera, si volta a destra in Via Piella passando sotto Porta Govese o Torresotto dei Piella e si giunge alla celebre: Finestrella sul Canale delle Moline e al ponte sul canale, entrambi con affaccio alto. Si prosegue su Via Piella voltando a sinistra in Via Righi; in Via Malcontenti affaccio (alto) sul canale. Da Via Righi si attraversa Via Indipendenza, si percorre Via Falegnami (lato destro) fino alla “Piazza della Pioggia” (angolo Galliera – Riva di Reno), zona di antichi mestieri e botteghe. Qui si incontra la prima delle cosiddette quattro chiese sull’Acqua:
S. Maria della Pioggia; procedendo su Via Riva di Reno (lato destro) si volta a destra in Via Polese (zona dei mulini da seta), che si percorre tutta (il portico di destra termina con un gradino di 6 cm, dopo è consigliato spostarsi sotto il portico di sinistra) per prendere a sinistra Via del Porto: antica zona portuale della città confluente nel Canale Navile, via d’acqua verso il Po e Venezia. Si attraversano Via Marconi e Piazza dei Martiri tenendo la sinistra, per raggiungere in Via don Minzoni il:
MAMbo – Museo di arte moderna. Uscendo, sulla sinistra, vista (affaccio alto) sulla Salara (XVI sec.) e sull’antica conca portuale, oggi Giardino del Cavaticcio. Tornando indietro ed imboccando a destra Via F.lli Rosselli, si attraversa Via del Porto (passaggio sul Cavaticcio), Via Azzogardino (cuore del polo culturale della Manifattura delle Arti) e il Parco dell’ex Manifattura Tabacchi giungendo in Via Riva di Reno. Tenendo la destra, si incontra la seconda chiesa delle acque:
S. Maria della Visitazione delle Lame, un tempo circondata dal Canale di Reno e dalla folla delle lavandaie. Proseguendo lungo l’andamento curvilineo di Via Riva di Reno, che ricalca quello del canale sottostante, si incrocia la terza chiesa:
S. Maria della Carità. Si attraversa Via S. Felice, si percorre Via della Grada (lato destro) fino al n.12, Consorzio del Canale di Reno, antica pellacaneria. Qui la quarta e ultima chiesa sull’acqua:
S. Maria e S. Valentino della Grada. Qui il Canale di Reno entra in città attraverso l’ultima cerchia muraria passando per la “grada” che dà il nome alla chiesa (visibile da Viale Vicini). Si ritorna da Via S. Felice o da Via del Pratello in Via Ugo Bassi e in Via Rizzoli verso le Due Torri, quindi in Via Zamboni e Piazza Rossini.
Lunghezza massima del percorso: 5345 metri
Partenza e parcheggio: Piazza Rossini – Bologna