A Bologna sono iniziate le verifiche che porteranno alla scelta, entro febbraio 2017, della nuova sede del data center del Centro europeo per le previsioni metereologiche a medio termine.
Il centro, il cui acronimo è ECMWF (European Center Medium Weather Forecast), è un’organizzazione intergovernativa, fondata ne 1975, sostenuta da 20 Stati membri europei e 14 Stati cooperativi. E’ uno dei maggiori complessi di supercomputer in Europa, collegato con linee di telecomunicazione ad alta velocità ai sistemi informatici dei servizi metereologici nazionali degli stati sostenitori.. Il sistema informatico del Centro contiene il più grande archivio al mondo di dati numerici di previsione del tempo. Attualmente la sede è a Reading, in Inghilterra, ma a causa della Brexit il centro deve trasferirsi e sta cercando nuove soluzioni.
Il progetto del Governo, che prevede la candidatura di Bologna come nuova sede dell’Ecmwf, risale a settembre. Questa scelta è stata fortemente sostenuta di comune accordo da tutti i livelli istituzionali, Regione, Comune, Università e centri di ricerca, dati i risvolti positivi che la presenza del Centro avrebbe sia a livello locale che nazionale. Secondo il Ministro dell’Ambiente Galletti, la città dell’Emilia-Romagna risponde esattamente ai requisiti richiesti: il territorio ospita già il 70% della capacità di supercalcolo nazionale, grazie alla presenza di Cineca (Consorzio Interuniversitario formato da 70 università italiane, 6 enti di ricerca Nazionali e MIUR – Ministero Istruzione Università Ricerca) e INFN – Istituto nazionale di Fisica nucleare , ed è inoltre sede di una delle più importanti comunità europee sul tema di big data, con oltre 1700 ricercatori. A ciò si aggiunge il lavoro di Aster, l’agenzia regionale per l’innovazione e il trasferimento tecnologico, che ha operato per rafforzare questo sistema, e la presenza della più antica università occidentale, da sempre attiva a livello nazionale e internazionale su temi riguardanti il clima e i suoi cambiamenti, sui quali potrà offrire un grande contributo.
Lunedì 21 Novembre, una delegazione del Centro meteo europeo è stato accolta dagli assessori Palma Costi e Patrizio Bianchi, dal ministro Galletti, dalla vice sindaco del Comune di Bologna Marilena Pillati e dal rettore dell’Università di Bologna Francesco Ubertini. E’ stata presentata quella che sarebbe la nuova sede dell’Ecmwf, il Tecnopolo di Bologna all’ex manifattura Tabacchi, un’area di proprietà della Regione Emilia-Romagna attualmente in ristrutturazione che il Comune aveva già deciso di destinare alle organizzazioni di ricerca e innovazione. Lo spazio assegnato al progetto è di 9 mila metri quadri, in grado di ospitare i supercomputer del centro e le attrezzature connesse, con una connessione di 100 giga byte al secondo. La disponibilità di spazio potrà essere ampliata di altri 6 mila metri quadri per dare la possibilità di ospitare altre attività di ricerca. Il data center potrebbe disporre così di una struttura moderna ed efficiente, nonché sostenibile dal punto di vista energetico.
Il Governo è deciso a portare il Centro in Italia, e nella manovra finanziaria ha inserito un investimento di 50 milioni totali nel triennio 2017-2019 per la costruzione della nuova sede.
L’Ecmwf è un’opportunità per l’Italia di reinvestire nel settore strategico del servizio meteorologico e per Bologna di riproporsi come una delle capitali europee della ricerca, grazie all’ambiente scientifico stimolante e innovativo che la caratterizza.