5 marzo 1922, in una Bologna quasi in fiore nasce Pier Paolo Pasolini, poeta, sceneggiatore, attore, regista e drammaturgo. 100 anni dopo la nascita, la città vuole rendergli omaggio con una mostra dedicata alla sua formazione intellettuale e ai suoi esordi letterari, avvenuti proprio nel capoluogo emiliano tra la fine degli anni Trenta e i primi anni Quaranta.
Pasolini può essere considerato uno dei maggiori e più significativi autori contemporanei italiani poiché scrisse e fu regista di opere di vita autentiche, con temi che fecero scalpore ed infiammarono la società di fine anni Sessanta. Sensibilizzare l’opinione pubblica, informarsi, essere sempre al passo con il cambiamento dei costumi, raccontare la vita di giovani ragazzi, sono stati la base del suo lavoro umano e letterario.
La mostra apre al pubblico con documenti particolarmente rari, come la rivista ‘Il Setaccio’, pubblicata a Bologna tra il novembre del 1942 e il maggio del 1943, di cui Pasolini fu uno dei fondatori e tra i principali redattori pubblicando riflessioni morali, saggi letterari, di critica d’arte, poesie in italiano e in friulano. Inoltre, la Biblioteca dell’Archiginnasio possiede tutti i numeri, sfogliabili online.
Al centro dell’esposizione il primo scritto pubblicato da Pasolini, il suo vero e proprio esordio letterario. Si tratta di un articolo sulla poesia contemporanea, comparso nell’aprile del 1942 su Gioventù italiana del Littorio, bollettino del Comando federale di Bologna che, fino alla sua riscoperta avvenuta nel 2015, non risultava citato in alcuno studio o bibliografia.
I documenti che verranno presentati sono per la maggior parte della collezione dell’Archiginnasio, ma anche della Biblioteca Universitaria di Bologna, dal centro studi archivio Pier Paolo Pasolini della Cineteca di Bologna, Archivio storico dell’Università di Bologna, della Biblioteca Cantonale di Lugano e del Liceo Ginnasio Luigi Galvani.
La mostra rimarrà aperta dal 15 febbraio al 19 marzo 2022.