La mostra, ideata da Alessandro Molinari Pradelli e organizzata in stretta collaborazione con la Biblioteca comunale dell’Archiginnasio, è dedicata ad Augusto Majani (1867 – 1959) – noto anche con lo pseudonimo di Nasìca- uno dei più grandi, ma anche dei meno conosciuti, tra gli artisti e gli illustratori italiani vissuti a cavallo tra Otto e Novecento.
Il suo racconto intreccia due terribili guerre, la semplice vita quotidiana, grandi personalità come Carducci, D’Annunzio, Pascoli, Panzacchi, Sezanne, Testoni e tanti altri e la cordialità e la bonomia tipiche della civiltà petroniana. L’attività di pittore si accompagnò in Majani ad più vasto impegno in vari campi dell’industria culturale a cominciare dalla collaborazione con «Il Resto del Carlino» e con un gran numero di riviste, fra le quali «Ehi! ch’al scusa…», «Bologna che dorme», «Novissima», «Fantasio», «Italia ride» della quale lui stesso era il direttore artistico, collaborò anche a un gran numero di strenne annuali, e con gli editori Formigini e Zanichelli.
Per quest’ultimo realizzò le copertine delle opere di Giosue Carducci e di Alfredo Testoni. Con Testoni lavorò anche in ambito teatrale realizzando scene e costumi. Tra il 1904 e il 1906 si dedicò anche alla politica, impegnato come consigliere comunale a Budrio nelle file del Partito Socialista.
Tutto il materiale esposto, sia quello mostrato in originale, sia quello che è stato riprodotto per problemi di conservazione, proviene dalle collezioni della Biblioteca dell’Archiginnasio, a parte due disegni originali che provengono da Casa Carducci. Si tratta di libri a stampa, periodici e quotidiani, cartoline e altro materiale d’occasione, bozzetti originali, manifesti e locandine, lettere e manoscritti.
In totale, oltre duecento pezzi, per documentare la poliedrica e geniale attività di Majani, in tutte le sue multiformi incarnazioni: illustratore, disegnatore, ritrattista, vignettista, polemista, scrittore. Alcuni documenti, anzi, la maggior parte, sono esposti per la prima volta e faranno conoscere anche i lati meno conosciuti della produzione artistica di Majani.
Durante l’apertura della mostra sono programmate visite guidate gratuite, condotte dal curatore.
Fonti: Bologna agenda cultura